La ragazza pudica
di
Davide Autore
genere
etero
Giulia era una ragazza di diciannove anni ed era pudica, non si poteva parlare di sesso in sua presenza che iniziava con: «fai schifo» oppure «vergognati, non faccio ste cose».
Insomma la ragazza non ne voleva sapere, o almeno era quello che pensavano tutti…
In fondo anche lei era umana e come tutte le ragazze si masturbava intensamente prima di andare a dormire. Utilizzava una spazzola o in alternativa il deodorante, ma, ormai non le bastava più; lei sognava di prendere in bocca il caldo e duro pene di uno sconosciuto.
Quella sera Giulia dovette andare a una festa, e forse si diceva tra se e se «avrebbe scopato».
Pensava pure di trovare dei stalloni pronti a montarla, ma ahimè per lei erano tutti accompagnati dalle rispettive fidanzate, tutte molto belle. Di certo lei non passava inosservata dopotutto aveva una quarta abbondante e anche un gran bel culo, sarebbe riuscita nel suo intento? Lei pensava di no.
Proprio nel bel mezzo della serata intravide un uomo, aveva circa quarantanni e cosa migliore era solo.
«Vuoi bere qualcosa?» Chiese lei senza avere timore.
«Certo» Rispose lui.
I due parlarono parecchio e tra un toccatina e un flirt finirono nel bagno a scopare.
L’uomo la prese a schiaffi violenti sul culo le tiro via la gonnella che indossava e iniziò a leccarla tutta, prima con la punta della lingua il contorno delle grandi labbra, per poi passare al clitoride, leccava come se fosse un cane assatanato, la ragazza gemeva; finalmente qualcuno la scopava.
Giulia si bagnava tutta e lui con abilità leccava tutti i suoi umori mentre nel frattempo con l’indice della mano sinistra le massaggiava il clitoride e con due dita della mano destra la penetrava. L’uomo si fermò proprio sul più bello, chiese il contraccambio.
La ragazza si ritrovò davanti un bel cazzo e visto che era ancora vergine non sapeva come maneggiarlo, dunque prese la base con una mano, e con la bocca iniziò a baciare la cappella ormai gonfia e paonazza. L’uomo attendeva il più bello, e vedendo che Giulia non riusciva a prenderlo in bocca… Le prese la testa e la spinse contro di lui ficcandogli il cazzo in bocca e scopandola per bene, la ragazza iniziava a lacrimare però quel movimento le piaceva parecchio e pian piano prese la situazione in mano, l’uomo smise di scoparla per via orale e si lasciò spompinare per bene, prima di sborrare lo tolse fuori dalla bocca.
«Forza girata ragazzina». Chioso lui
«Non farmi male sono ancora vergine». Rispose lei
«Sei ancora vergine? Una puttana come te? Non perdiamo altro tempo».
Le apri pian piano le labbra, e con forza si inserì dentro di lei, spingeva forte nel mentre che Giulia piangeva in un misto di dolore e gioia, di piacere e dispiacere. L’umore di lei era variabile tra un «scopami stronzo» a «fai piano mi fai male», lui però non dava ascolto a quello che diceva e spingeva sempre più forte, cambiarono molte posizioni e lui non aveva ancora sborrato. Giulia si mise a terra a pecorina e dalla sua figa si poteva intravedere un po’ di umori che sgorgavano. L’uomo era senza preservativo e per questo dalla foga la minacciò di metterla incinta, ma Giulia troia com’era non si lasciò intimorire anzi lo invitò a sborrarle dentro, detto fatto. Lo sperma uscì copioso e nel mentre il calore pervadeva la ragazza.
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Insomma la ragazza non ne voleva sapere, o almeno era quello che pensavano tutti…
In fondo anche lei era umana e come tutte le ragazze si masturbava intensamente prima di andare a dormire. Utilizzava una spazzola o in alternativa il deodorante, ma, ormai non le bastava più; lei sognava di prendere in bocca il caldo e duro pene di uno sconosciuto.
Quella sera Giulia dovette andare a una festa, e forse si diceva tra se e se «avrebbe scopato».
Pensava pure di trovare dei stalloni pronti a montarla, ma ahimè per lei erano tutti accompagnati dalle rispettive fidanzate, tutte molto belle. Di certo lei non passava inosservata dopotutto aveva una quarta abbondante e anche un gran bel culo, sarebbe riuscita nel suo intento? Lei pensava di no.
Proprio nel bel mezzo della serata intravide un uomo, aveva circa quarantanni e cosa migliore era solo.
«Vuoi bere qualcosa?» Chiese lei senza avere timore.
«Certo» Rispose lui.
I due parlarono parecchio e tra un toccatina e un flirt finirono nel bagno a scopare.
L’uomo la prese a schiaffi violenti sul culo le tiro via la gonnella che indossava e iniziò a leccarla tutta, prima con la punta della lingua il contorno delle grandi labbra, per poi passare al clitoride, leccava come se fosse un cane assatanato, la ragazza gemeva; finalmente qualcuno la scopava.
Giulia si bagnava tutta e lui con abilità leccava tutti i suoi umori mentre nel frattempo con l’indice della mano sinistra le massaggiava il clitoride e con due dita della mano destra la penetrava. L’uomo si fermò proprio sul più bello, chiese il contraccambio.
La ragazza si ritrovò davanti un bel cazzo e visto che era ancora vergine non sapeva come maneggiarlo, dunque prese la base con una mano, e con la bocca iniziò a baciare la cappella ormai gonfia e paonazza. L’uomo attendeva il più bello, e vedendo che Giulia non riusciva a prenderlo in bocca… Le prese la testa e la spinse contro di lui ficcandogli il cazzo in bocca e scopandola per bene, la ragazza iniziava a lacrimare però quel movimento le piaceva parecchio e pian piano prese la situazione in mano, l’uomo smise di scoparla per via orale e si lasciò spompinare per bene, prima di sborrare lo tolse fuori dalla bocca.
«Forza girata ragazzina». Chioso lui
«Non farmi male sono ancora vergine». Rispose lei
«Sei ancora vergine? Una puttana come te? Non perdiamo altro tempo».
Le apri pian piano le labbra, e con forza si inserì dentro di lei, spingeva forte nel mentre che Giulia piangeva in un misto di dolore e gioia, di piacere e dispiacere. L’umore di lei era variabile tra un «scopami stronzo» a «fai piano mi fai male», lui però non dava ascolto a quello che diceva e spingeva sempre più forte, cambiarono molte posizioni e lui non aveva ancora sborrato. Giulia si mise a terra a pecorina e dalla sua figa si poteva intravedere un po’ di umori che sgorgavano. L’uomo era senza preservativo e per questo dalla foga la minacciò di metterla incinta, ma Giulia troia com’era non si lasciò intimorire anzi lo invitò a sborrarle dentro, detto fatto. Lo sperma uscì copioso e nel mentre il calore pervadeva la ragazza.
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