Mio zio (Quarta Parte)
di
Ugo 54
genere
incesti
Quella sera dopo che mi zio aveva raccontato tutto o più o meno le sue avventure omettendo la parte di mia mamma, lui mi dice -adesso tocca a me sapere le tue avventure- e io gli rispondo -zio ma secondo te io a 18 anni che avventure posso avere avuto nessuna- e lui - è la verità o non vuoi dirlo a tuo zio e io- è la verità non ho una fidanzata né amici - e allora mio zio mi fà una domanda a quanto imbarazzante se non avevo mai visto scopare i miei io cercavo di sfuggire a quella domanda ma poi visto che insisteva gli dissi - sì di nascosto- e poi mi domandò -ma tua mamma non ti ha mai visto nudo o te hai mai visto lei nuda- e io gli rispondo -ma zio che domande mi fai è mia mamma- cmq.gli risposi di -sì-e lui pretese di sapere tutti i dettagli ma prima che io inizio a raccontare lui si slaccia l'accappatoio mi prende la mano e la infila dentro i suo boxer e poi dice -dai racconta- e io inizio -un giorno mentre mi facevo la doccia mia mamma era entrata all'improvviso nel bagno xchè gli scappava di pisciare e che io ero talmente imbarazzato che cercai di coprimi con le mani e mi mamma sorridente mi disse -che fai ti vergogni di tua mamma come non ti avessi mai visto nudo ti ho messo io al mondo- mentre raccontavo mio zio pretese di masturbarlo e così accettai tanto era solo una sega niente di più, cmq.io a mia mamma gli rispondo -appunto sei la mia mamma un po' pudore ci vuole- e mia mamma seccata mi dice insomma -guarda tua madre non si vergogna di farsi vedere nuda davanti a te- e si toglie la vestaglia rimanendo completamente nuda - e quel punto mio zio mi disse -eravate completamente nudi te e tua madre e te non ti è venuto il pensiero di saltarle addosso a scoparla e io -no- e mio zio mi rispose -bravo fesso- e mi sborrò sulla mano e mi disse - ok si è fatto tardi è ora di andare a dormire ma prima di andare devi darmi un bacio a me e a qualcos'altro e così gli dò un bacio sulla guancia a mio zio e un bacio alla cappella del cazzo che era sporca di sperma così lui si alzò dal divanetto entrò in casa, io invece corsi subito a lavarmi le mani e sciacquarmi le labbra e entrai anche io in casa e andai a dormire. La mattina del terzo giorno io mi alzo prestissimo mi preparo la colazione e esco nel giardino x consumarla tranquillo visto che mio zio dormiva ancora, finito di fare colazione decido di andare a fare una passeggiata in mezzo hai campi e pensando tra me e me dopo di che ritorno a casa e mio zio dormiva ancora così prendo una rivista di parole crociate e una penna e vado in giardino a farle mi metto sul divanetto e mentre pensavo la soluzione della frase mi metto la mano dentro i pantaloni della tuta e mi accarezzo il mio sedere ( và be' questo lo faccio da sempre x addormentarmi) ma mentre mi accarezzo il sedere mi avvicino il dito al mio buco e incomincio ad eccitarlo provocandomi un senso di eccitazione ad un tratto sento dei passi sulla ghiaia tolgo la mano subito dal mio sedere e vedo che dal angolo di casa sbuca mio zio e mi dice -buongiorno mattinieri stamattina- e si avvicina a me e mi dice stamattina -non ho voglia di un caffè ma qualcosa di particolare mentre si toccava il suo cazzo - io lo guardo e lì rispondo -allora rientra in casa e preparati quello che vuoi- e continuo con le parole crociate, lui scocciato da quella frase mi strappa di mano la penna e mi dice -come ti permetti di rispondere così a me adesso ti insegno io l'educazione - si abbassa i boxer mi afferra la testa e cerca di farla avvicinare al suo cazzo dicendomi - forza succhia così impari a comportarti con tuo zio- ma vedendo che non riusciva mi tiene con forza la testa ferma e si avvicina col cazzo duro sulla bocca e mi dice-su ciuccia ciuccia-ma io niente tenevo le labbra bene chiuse ma lui eccitato come un toro continuava a spingere la sua cappella sulle mie labbra e io non mollavo continuavo a tenere strettamente le labbra chiuse vedendo che io non mollavo allora lui si arrese e appena allentò la presa mi alzai e gli dico - sei un maiale vado farmi un giro- e così esco mentre camminavo avevo la sensazione di sentire ancora la cappella che spingeva e il sapore del suo cazzo sulle mie labbra, e leccandomi le labbra quel sapore del cazzo mi eccitava talmente tanto che mi fermo in boschetto e mi masturbo pensando a quel bel cazzo eccitato che cercava di entrare nella mia bocca con forza facendomi sborrare sul tronco dell'albero mi siedo vicino all'albero che gli avevo sborrato sopra e pensando mi dico ok zio ho imparato la lezione ma ti costerà mi rialzo e mi dirigo a casa continuando a pensare và bè non mi costa niente anche a soddisfare le sue voglie ancora x quattro giorni poi tornano i miei e lui torna a casa sua ma devo sempre farmi vedere che mi oppongo alle sue voglie.
1
voti
voti
valutazione
8
8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mio zio porco ( Terza Parte)racconto sucessivo
Mio zio porco (Quinta Parte)
Commenti dei lettori al racconto erotico