Mio zio (Quarta Parte)

di
genere
incesti

Quella sera dopo che mi zio aveva raccontato tutto o più o meno le sue avventure omettendo la parte di mia mamma, lui mi dice -adesso tocca a me sapere le tue avventure- e io gli rispondo -zio ma secondo te io a 18 anni che avventure posso avere avuto nessuna- e lui - è la verità o non vuoi dirlo a tuo zio e io- è la verità non ho una fidanzata né amici - e allora mio zio mi fà una domanda a quanto imbarazzante se non avevo mai visto scopare i miei io cercavo di sfuggire a quella domanda ma poi visto che insisteva gli dissi - sì di nascosto- e poi mi domandò -ma tua mamma non ti ha mai visto nudo o te hai mai visto lei nuda- e io gli rispondo -ma zio che domande mi fai è mia mamma- cmq.gli risposi di -sì-e lui pretese di sapere tutti i dettagli ma prima che io inizio a raccontare lui si slaccia l'accappatoio mi prende la mano e la infila dentro i suo boxer e poi dice -dai racconta- e io inizio -un giorno mentre mi facevo la doccia mia mamma era entrata all'improvviso nel bagno xchè gli scappava di pisciare e che io ero talmente imbarazzato che cercai di coprimi con le mani e mi mamma sorridente mi disse -che fai ti vergogni di tua mamma come non ti avessi mai visto nudo ti ho messo io al mondo- mentre raccontavo mio zio pretese di masturbarlo e così accettai tanto era solo una sega niente di più, cmq.io a mia mamma gli rispondo -appunto sei la mia mamma un po' pudore ci vuole- e mia mamma seccata mi dice insomma -guarda tua madre non si vergogna di farsi vedere nuda davanti a te- e si toglie la vestaglia rimanendo completamente nuda - e quel punto mio zio mi disse -eravate completamente nudi te e tua madre e te non ti è venuto il pensiero di saltarle addosso a scoparla e io -no- e mio zio mi rispose -bravo fesso- e mi sborrò sulla mano e mi disse - ok si è fatto tardi è ora di andare a dormire ma prima di andare devi darmi un bacio a me e a qualcos'altro e così gli dò un bacio sulla guancia a mio zio e un bacio alla cappella del cazzo che era sporca di sperma così lui si alzò dal divanetto entrò in casa, io invece corsi subito a lavarmi le mani e sciacquarmi le labbra e entrai anche io in casa e andai a dormire. La mattina del terzo giorno io mi alzo prestissimo mi preparo la colazione e esco nel giardino x consumarla tranquillo visto che mio zio dormiva ancora, finito di fare colazione decido di andare a fare una passeggiata in mezzo hai campi e pensando tra me e me dopo di che ritorno a casa e mio zio dormiva ancora così prendo una rivista di parole crociate e una penna e vado in giardino a farle mi metto sul divanetto e mentre pensavo la soluzione della frase mi metto la mano dentro i pantaloni della tuta e mi accarezzo il mio sedere ( và be' questo lo faccio da sempre x addormentarmi) ma mentre mi accarezzo il sedere mi avvicino il dito al mio buco e incomincio ad eccitarlo provocandomi un senso di eccitazione ad un tratto sento dei passi sulla ghiaia tolgo la mano subito dal mio sedere e vedo che dal angolo di casa sbuca mio zio e mi dice -buongiorno mattinieri stamattina- e si avvicina a me e mi dice stamattina -non ho voglia di un caffè ma qualcosa di particolare mentre si toccava il suo cazzo - io lo guardo e lì rispondo -allora rientra in casa e preparati quello che vuoi- e continuo con le parole crociate, lui scocciato da quella frase mi strappa di mano la penna e mi dice -come ti permetti di rispondere così a me adesso ti insegno io l'educazione - si abbassa i boxer mi afferra la testa e cerca di farla avvicinare al suo cazzo dicendomi - forza succhia così impari a comportarti con tuo zio- ma vedendo che non riusciva mi tiene con forza la testa ferma e si avvicina col cazzo duro sulla bocca e mi dice-su ciuccia ciuccia-ma io niente tenevo le labbra bene chiuse ma lui eccitato come un toro continuava a spingere la sua cappella sulle mie labbra e io non mollavo continuavo a tenere strettamente le labbra chiuse vedendo che io non mollavo allora lui si arrese e appena allentò la presa mi alzai e gli dico - sei un maiale vado farmi un giro- e così esco mentre camminavo avevo la sensazione di sentire ancora la cappella che spingeva e il sapore del suo cazzo sulle mie labbra, e leccandomi le labbra quel sapore del cazzo mi eccitava talmente tanto che mi fermo in boschetto e mi masturbo pensando a quel bel cazzo eccitato che cercava di entrare nella mia bocca con forza facendomi sborrare sul tronco dell'albero mi siedo vicino all'albero che gli avevo sborrato sopra e pensando mi dico ok zio ho imparato la lezione ma ti costerà mi rialzo e mi dirigo a casa continuando a pensare và bè non mi costa niente anche a soddisfare le sue voglie ancora x quattro giorni poi tornano i miei e lui torna a casa sua ma devo sempre farmi vedere che mi oppongo alle sue voglie.
di
scritto il
2022-06-26
4 . 4 K
visite
1
voti
valutazione
8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Mio zio porco ( Terza Parte)

racconto sucessivo

Mio zio porco (Quinta Parte)
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.