Daniela e Martino: madre e figlio
di
Laura566
genere
incesti
Daniela e Martino: madre e figlio.
Daniela era una donna sulla cinquantina, ben tenuta,sexy anche se con qualche chilo in più.
Era separata da diversi anni e aveva un figlio maschio Martino di venti anni.
Lei dopo la separazione aveva avuto qualche flirt, ma nulla di che, quindi era sola da una quindicina d’anni, nonostante fosse una donna attraente. Probabilmente, il problema era il suo carattere, non esattamente socievole.
Tutte le sue ansie, tutto il suo amore l’aveva riversato su suo figlio che da un lato voleva sfuggire ad una madre opprimente, dall’altro la trovava decisamente bona e si sfiniva dalle seghe pensando a lei.
La madre ovviamente non immaginava tutto ciò, ma lo scoprì inaspettatamente un giorno che tornò prima dal lavoro e sentì dei rumori strani mentre il figlio non le rispondeva.
Allora prese le scale e andò di sopra e i rumori aumentavano in prossimità del bagno. Non aprì in considerazione dell’età del figlio, ma si mise a guardare dal buco della serratura.
Lo vide in piedi con il cazzo in mano che si segava annusando una delle sue mutandine sporche che aveva preso dal cesto della biancheria sporca.
Era un po’ che non vedeva il cazzo del figlio e rimase sbalordita dalla sua grandezza e grossezza e si mise a pensare a come sarebbe stato averlo nella figa.
Questo pensiero da un lato la eccitava, dall’altra pensava che non fosse sano pensare una cosa simile, visto che, si trattava del proprio figlio.
Però c’era un aspetto di Daniela che teneva accuratamente nascosto, vale a dire, leggeva racconti erotici o meglio forse porno on line e le piacevano particolarmente quelli sull’incesto, in particolare sul rapporto madre e figlio.
Però non pensava che nella realtà le piacesse così tanto il cazzo del figlio che poi si avvide riguardandolo era anche accuratamente depilato e quindi pensò a come sarebbe stato averlo nella propria bocca.
Poi, si disse che non doveva pensare ciò. Altra cosa era leggere quei racconti per eccitarsi in modo tale da masturbarsi e venire velocemente sia pure in maniera silenziosa e non in modo rumoroso come piaceva a lei.
D’altronde non poteva farlo in modo rumoroso per via del figlio che stava molto in casa sia per motivi di studio, sia perché aveva pochi amici.
Nonostante si dicesse che era normale che il figlio si masturbasse e che non doveva guardarlo rimise l’occhio nella serratura, ma evidentemente le era scappato un sospiro perché il figlio smise di masturbarsi e andò così con il cazzo ritto verso la porta e la aprì.
Lei voleva sparire dalla faccia della terra, ma lui non era in imbarazzo, anzi le disse che era contento che fosse tornata prima e che l’avesse visto.
E quindi come se lei fosse una qualsiasi donna e non sua madre la baciò aderendo tutto al suo corpo.
Lei non resistette a sentire quel cazzo contro la sua fica che da tempo anelava ad essere riempita.
Quindi, si spogliò, lui l’aiuto e andarono in camera di lei, dove lei si mise sdraiata a gambe larghe e Martino si mise a leccarla con slinguate che prendevano tutta la fica mentre Daniela gemeva e godeva e non pensando che quello era il figlio.
La fece venire solo con la lingua e per lei era la prima volta, visto che, con il marito e con gli altri partner che aveva avuto non era mai venuta così.
Poi, la fece mettere a pecorina con il culo in su e il viso contro il letto e lui in un solo colpo le riempì tutta la fica, entrando e uscendo, entrando e uscendo sempre più velocemente finché le disse che stava per sborrare.
Lei voleva bere quella sborra santa e quindi si girò verso il cazzo di Martino prendendolo in bocca e fu riempita con potenti getti che ingoiò.
Il figlio la baciò in bocca in maniera da sentire il sapore del suo seme e le disse che era bellissima e che era molto tempo che si masturbava odorando le sue mutande che sapevano della sua fica. La sua fica che era veramente notevole disse e il clitoride era tutto da succhiare.
Lei gli disse che adorava il suo cazzo e gli domandò se avesse mai avuto un rapporto anale con una donna. Lui rispose in maniera affermativa e le disse che le era piaciuto moltissimo.
Martino la fece mettere a pecorina le inumidì il buchino e gli infilò in maniera lenta e inesorabile il cazzo mentre lei gemeva dapprima dal dolore e poi dal piacere via via sempre più intenso che provava fino a che lui le sborrò dentro gli intestini.
Daniela ormai non si chiedeva più se ciò era giusto o sbagliata, sapeva che non aveva mai goduto così tanto perché non aveva mai avuto a disposizione un cazzo così e soprattutto uno che lo sapesse usare bene.
Quindi, si sdraiarono, il figlio si mise a succhiare i capezzoli di sua madre e lei gemeva senza alcun ritegno e senza riconoscere più la donna seria che di solito era.
Poi, si addormentarono l’uno nella braccia dell’altro e quando si svegliarono, ognuno rimase al suo posto, come se tutto ciò che era successo rientrasse nella più assoluta normalità.
Daniela era una donna sulla cinquantina, ben tenuta,sexy anche se con qualche chilo in più.
Era separata da diversi anni e aveva un figlio maschio Martino di venti anni.
Lei dopo la separazione aveva avuto qualche flirt, ma nulla di che, quindi era sola da una quindicina d’anni, nonostante fosse una donna attraente. Probabilmente, il problema era il suo carattere, non esattamente socievole.
Tutte le sue ansie, tutto il suo amore l’aveva riversato su suo figlio che da un lato voleva sfuggire ad una madre opprimente, dall’altro la trovava decisamente bona e si sfiniva dalle seghe pensando a lei.
La madre ovviamente non immaginava tutto ciò, ma lo scoprì inaspettatamente un giorno che tornò prima dal lavoro e sentì dei rumori strani mentre il figlio non le rispondeva.
Allora prese le scale e andò di sopra e i rumori aumentavano in prossimità del bagno. Non aprì in considerazione dell’età del figlio, ma si mise a guardare dal buco della serratura.
Lo vide in piedi con il cazzo in mano che si segava annusando una delle sue mutandine sporche che aveva preso dal cesto della biancheria sporca.
Era un po’ che non vedeva il cazzo del figlio e rimase sbalordita dalla sua grandezza e grossezza e si mise a pensare a come sarebbe stato averlo nella figa.
Questo pensiero da un lato la eccitava, dall’altra pensava che non fosse sano pensare una cosa simile, visto che, si trattava del proprio figlio.
Però c’era un aspetto di Daniela che teneva accuratamente nascosto, vale a dire, leggeva racconti erotici o meglio forse porno on line e le piacevano particolarmente quelli sull’incesto, in particolare sul rapporto madre e figlio.
Però non pensava che nella realtà le piacesse così tanto il cazzo del figlio che poi si avvide riguardandolo era anche accuratamente depilato e quindi pensò a come sarebbe stato averlo nella propria bocca.
Poi, si disse che non doveva pensare ciò. Altra cosa era leggere quei racconti per eccitarsi in modo tale da masturbarsi e venire velocemente sia pure in maniera silenziosa e non in modo rumoroso come piaceva a lei.
D’altronde non poteva farlo in modo rumoroso per via del figlio che stava molto in casa sia per motivi di studio, sia perché aveva pochi amici.
Nonostante si dicesse che era normale che il figlio si masturbasse e che non doveva guardarlo rimise l’occhio nella serratura, ma evidentemente le era scappato un sospiro perché il figlio smise di masturbarsi e andò così con il cazzo ritto verso la porta e la aprì.
Lei voleva sparire dalla faccia della terra, ma lui non era in imbarazzo, anzi le disse che era contento che fosse tornata prima e che l’avesse visto.
E quindi come se lei fosse una qualsiasi donna e non sua madre la baciò aderendo tutto al suo corpo.
Lei non resistette a sentire quel cazzo contro la sua fica che da tempo anelava ad essere riempita.
Quindi, si spogliò, lui l’aiuto e andarono in camera di lei, dove lei si mise sdraiata a gambe larghe e Martino si mise a leccarla con slinguate che prendevano tutta la fica mentre Daniela gemeva e godeva e non pensando che quello era il figlio.
La fece venire solo con la lingua e per lei era la prima volta, visto che, con il marito e con gli altri partner che aveva avuto non era mai venuta così.
Poi, la fece mettere a pecorina con il culo in su e il viso contro il letto e lui in un solo colpo le riempì tutta la fica, entrando e uscendo, entrando e uscendo sempre più velocemente finché le disse che stava per sborrare.
Lei voleva bere quella sborra santa e quindi si girò verso il cazzo di Martino prendendolo in bocca e fu riempita con potenti getti che ingoiò.
Il figlio la baciò in bocca in maniera da sentire il sapore del suo seme e le disse che era bellissima e che era molto tempo che si masturbava odorando le sue mutande che sapevano della sua fica. La sua fica che era veramente notevole disse e il clitoride era tutto da succhiare.
Lei gli disse che adorava il suo cazzo e gli domandò se avesse mai avuto un rapporto anale con una donna. Lui rispose in maniera affermativa e le disse che le era piaciuto moltissimo.
Martino la fece mettere a pecorina le inumidì il buchino e gli infilò in maniera lenta e inesorabile il cazzo mentre lei gemeva dapprima dal dolore e poi dal piacere via via sempre più intenso che provava fino a che lui le sborrò dentro gli intestini.
Daniela ormai non si chiedeva più se ciò era giusto o sbagliata, sapeva che non aveva mai goduto così tanto perché non aveva mai avuto a disposizione un cazzo così e soprattutto uno che lo sapesse usare bene.
Quindi, si sdraiarono, il figlio si mise a succhiare i capezzoli di sua madre e lei gemeva senza alcun ritegno e senza riconoscere più la donna seria che di solito era.
Poi, si addormentarono l’uno nella braccia dell’altro e quando si svegliarono, ognuno rimase al suo posto, come se tutto ciò che era successo rientrasse nella più assoluta normalità.
6
voti
voti
valutazione
3.8
3.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Voglia di cazzo treracconto sucessivo
Daniela e Martino: madre e figlio 2
Commenti dei lettori al racconto erotico