Odore di donna - pt2

di
genere
etero

Tornai in turno 2 gg dopo. Avevo ancora notte. Ero imbarazzata. Entrai nella stanza di Luigi e lo trovai molto disinvolto, mi tolse dall'imbarazzo parlando come se non fosse successo nulla. Mi disse che l'indomani sarebbe stato dimesso. Ero contenta, non avrei più avuto l'imbarazzo che provavo. "Ehi Elena, vienimi a trovare se passi dalle mie parte. Ma vieni vestita da campagna che mi aiuti. Sai io ho un sacco di colture, sono un bravo contadino". Sorrisi e feci si con la testa, sicura che non sarebbe mai accaduto. Prima di finire il giro mi chiamo vicino al letto." Grazie per aver esaudito il mio desiderio, hai un odore buonissimo. Non sentivo profumo di donna da anni" . Questa frase mi raggelò, sorrisi nervosamente e uscii dalla stanza, non lo vidi più. La mattina quando lo dimisero io avevo già finito turno. Meglio così. Passarono diversi giorni. Quel l'episodio mi aveva turbata. Tornai a sentirmi lusingata e forse desiderata dopo ben due anni. L'unico problema è che era un uomo di quasi 70 anni, era un qualcosa di surreale. Eravamo due mondi diversi. Mi faceva tenerezza, anche lui solo si era comunque comportato in modo gentile e educato. Una mattina mi trovavo in giro per commissioni. Ero stata da mia madre a fare la salsa di pomodoro, ero vestita da campagna con un vestitino estivo leggero unico a gonnellina sul ginocchio sotto è un po stretto sopra con una apertura a v. Ai piedi avevo infradito nere. Ad un tratto mi ricordai che qua vicino abitava Luigi, pensai che potevo fermarmi a trovarlo. Se ero fortunata avrei rimediato un po di verdura fresca. Erano le cinque di pomeriggio di luglio e faceva molto caldo. Trovai la casa non senza poche difficoltà. Era una masseria un po isolata. Mi vennero incontro un paio di cani e lui si affrettò a richiamarli. Mi salutò con la mano. Era in tenuta di campagna, sporco di terra. Dentro di me non potei non notare che si teneva male e che la sua età si vedeva tutta. Avrà avuto si è no la terza media. Era un gran lavoratore. Mi accolse sorridendo, mi disse di entrare in casa. Lo seguii. " sono felice che ti sei ricordata Elena" " figurati ero in zona e mi sono detta passo a trovarlo, così mi farà assaggiare tutte le sue cose biologiche". Fu molto contento, mi offrì un bicchiere di vino. La casa era poco curata, si vedeva la mancanza di una donna. Lui si accorse che osservavo in giro e si affrettò a scusarsi: " scusami, sai da quando non c'è più mia moglie faccio tutto io ma non sono molto bravo nelle pulizie". Sorrisi, e dissi che capivo la situazione è che se voleva lo avrei potuto aiutare. " non ti preoccupare dai, lascia stare" " ma va, tu raccoglimi un po di verdura e io in cambio ti pulisco un po le stanze e i bagni". Sorridete e mi disse che ero gentile. Inizia a mettermi all'opera. Presi scopa e stracci e iniziai a spolverare, scopare e lavare. Lascia per ultimo il bagno. Presi il cesto della biancheria sporca e inizia a fare la lavatrice. Sotto le magliette c'erano le sue mutande. Le presi. Mi fermai, un fremito. Le guardai. E di istinto le avvicinai al naso. Subito il suo odore mi riempì le narici. Era un odore forte, di pipì. Non sentivo odore di uomo da secoli. Mi batteva il cuore ma non mi riconoscevo, non era da me. Rimasi sconvolta e di fretta misi tutto in lavatrice. Mi sedetti sul wc a fare pipì in attesa che i pavimenti asciugassero. Ero sconvolta. Ero a casa di uno sconosciuto di fatto, seduta a fare pipì e dopo aver annusato il suo intimo. Avevo voglia di tornare a casa, ma lui entro, senza accorgersi che cero io. "Oh scusami Elena. Pensavo fossi in cucina. Non sono abituato ad avere una donna per casa. " sorrisi nervosamente, ero imbarazzata. Ero seduta sul wc con le mutandine ai piedi. Divenni rossa. " scusami davvero Elena, comunque sei bellissima ah ah" e mentre io ero sempre più rossa lui si avvicinò. Era poco vicino a me.ero imbarazzata, volevo scappare ma non ero in grado di dire nulla. Arrivo in piedi davanti a me. Mi guardo sorridendo. Erano saltati tutti gli schemi della razionalità. Anche lui si fece rosso dall'imbarazzo, ma si slacciò i pantaloni e li fece cadere. Provai a sussurrare qualcosa. "Che fai Luigi, no ti prego". Chiuse gli occhi....avvicinò le sue mutande a me....avevo le sue mutande a contatto con il mio viso. Il suo odore si sentiva, lo riconoscevo. Il suo cazzo protetto dalle mutande premeva sulle mie labbra. Sussurrai di smettere, di allontanarsi. Ma Luigi iniziò a sfregare le mutande sul mio viso, il movimento fece uscire il suo pene. Non era molto grande, piuttosto piccolo ma già umido, bagnato di pipì e presperma. Ora toccava direttamente le mie labbra e le stava bagnando. Sentivo il suo sapore salato. Come un automa aprii la bocca...e il pene entrò. Luigi sembrava in estasi, iniziò a muovere....su e giù. In modo goffo provò ad abbassare il vestito....fece uscire il reggiseno...ma non riuscì a toglierlo. In preda alla situazione decisi di aiutarlo, lo tolsi e il mio seno uscì ...ho una seconda, con piccoli capezzoli e aureola piccola e Chiara. Lui esclamò: sei bellissima, grazie. Queste parole mi rilassarono. Mi intenerirono. E mi lasciai andare. Ormai volevo soddisfarlo. Ero imbarazzatissima ma presi a succhiare il suo piccolo pene. Sentivo il suo sapore salato sulla lingua. Era un sapore molto forte, diverso da quello di mio marito. Non so se era per la differenza di età tra i due. Lui sembrava apprezzare molto...io muovevo la testa e succhiavo alternando con la mano piccole seghe sue e giù con la cappella che sfregava contro il capezzolo. Ad un certo punto mi guardò e mi chiese se poteva baciarmi la patatina. Lo guardai timida e gli dissi di no, che era meglio non andare oltre. Lui sorrise e fece ok con la testa....allungò una mano sulla patatina,,,anche se gli dissi di no perché ero imbarazzata di essere sul wc. Lui non se ne curò..e con la mano umida di patatina e pipì bagno la pianta del mio piedino portandesolo poi alla bocca e baciandolo. Provai un brivido. Non capivo più nulla. Poi torno a mettere il suo pisellino sul mio seno...iniziò a sfregare...sul seno..sulle labbra. Tenevo gli occhi chiusi dall'imbarazzo,...il posellino sfregava il seno e le labbra...ad un tratto....senza avvisarmi, forse perché non se ne accorse, venne.....bagnando il seno e le labbra di suo sperma caldo. Mi ringraziò, facendomi una carezza sulle guance e chiedendomi scusa. Mi lascio sola in bagno....ne approfittai per rivestirmi. Non avevo ancora realizzato. Quando uscii dal bagno, mi aveva preparato una borsa piena di verdura. Mi abbracciò e me la diede. Mi disse che gli sarebbe piaciuto rivedermi. Lo ringrazia della verdura e risalii in macchina. Ero ancora incapace di decifrare le emozioni provate. Lo salutai e tornai verso casa. Il suo sperma era ancora sul seno...con la mano mentre guidavo lo toccavo per capire se avevo sognato o meno. Ma il seno era bagnato.
scritto il
2022-07-25
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