La panettiera del paese alias la Regina dell'ingoio.
di
Insospettabilemogliettina
genere
tradimenti
Penso che la storia l’abbiate letta nel precedente racconto. Una ragazza zoccola da paura e orgogliosa di esserlo. Ovviamente sputtanatissima nel paese (in realtà una cittadina) e lei orgogliosissima di essere puttana, tanto da farne un esplicito vanto!
Mezzo paese (compreso quelli limitrofi) aveva usufruito della sua bocca, quella non la negava a nessuno! Un'altra metà anche della figa, tra questi c’ero pure io. Solo il culo pareva destinato a essere vergine.
Poi io lasciai il paese e cambiai addirittura regione. La pensai (anche masturbandomi o mentre scopavo con mia moglie) per ben venticinque anni. Una volta che fui libero da impegni mi diedi alla trasgressione iscrivendomi ad un sito dedicato. Ovviamente ero iscritto a Facebook e feci un tentativo nel cercarla.
Bingo al primo colpo!!! Prima ancora di svelarle che ero uno dei tanti a essersela scopata io stetti sul vago e mi limitai ad ascoltarla.
Quando seppi che era ancora al paese di origine, che era sposata e aveva due figli maggiorenni non mi capacitai. Mi dissi: ma chi aveva potuto sposare una zoccola simile e rimanere contemporaneamente nel paese?
Ma fu un secondo aspetto che mi creò ancora più stupore. Il lavoro della zoccola!!
Non una impiegata comune che esce di casa al mattino e rientra la sera, ma una negoziante (insieme la marito) e non di un orefice, dove non c’è certo la processione per entraci.
Ma una panetteria!!
E non di una panetteria secondaria ma dalla principale e più nota del paese. Centinaia di clienti ogni giorno, di ogni fascia di età, dai ragazzini per le pizzettine agli anziani per il latte e il pane.
E dove abitava l’insospettabile panettiera? Nello stesso paese, finché visse con il maritino, e quando si trasferì dalla anziana madre (cioè appena ricominciò a fare la zoccola) a pochi passi dal negozio.
Voi direte, va beh, cosa c’entra con l’essere insospettabili?
In realtà andò così e la storia ha la sua logica. Quando aveva diciassette anni (e, a suo giudizio, una cinquantina di cazzi conosciuti in figa, in bocca molti di più) conobbe il suo futuro marito, il quale arrivava da un altro paese e quindi non conosceva la sua nomina anche se, a mio avviso, una figa così sfondata, senza aver ancora partorito, avrebbe dovuto insospettirlo.
La vacca rimase incinta del maritino ignaro, si trasferirono a Milano e aprirono una panetteria.
Nella grande città la donna che serviva al banco era una moglie come tante, non certo la ragazzina puttana che era stata fino a poco prima. Quando i due, insieme ai figli grandi, ebbero l’occasione di ritornare al paese di origine erano passati vent’ anni e la popolazione era profondamente cambiata tanto che si rifece una nuova verginità d’immagine!
Il ribaltamento assoluto!!!
Ma il ribaltamento era anche nell’aspetto e nelle posture. La ragazzina esplicita e sboccata era scomparsa e al suo posto aveva preso il posto una madre e moglie perennemente stanca dal doppio lavoro, negozio e casa.
Ma dentro di sé era rimasta la grande zoccola che era da ragazza, tanto che, ancora prima di incontrarci, mi chiese di fare sesso telefonico porco mentre lei era in vasca e io sentito le voci dei figli e del marito che la chiamavano per cenare.
Fu chiaro immediatamente che avevo tra le mani una potenziale vacca!!! Il primo incontro (dopo venticinque anni che non la vedevo) scopammo dopo pochi minuti. Dopo poche ore, la sentivo mentre veniva pompata da un altro porco (anche lui un suo ex) che ignorava la mia presenza nella camera a fianco.
La Reagina dell’ingoio era tornata nelle vesti della panettiera del paese!
Al secondo nostro incontro ci iscrivemmo ad un sito porco, al terzo la portai per la prima volta in un club privé dove mi dimostrò che era effettivamente intenzionata a ricominciare alla grande!
Ovviamente io avrei dovuto rappresentare il master, il complice, il porco della situazione. Non ci volle molto a scivolare nel ruolo di cornuto e la cosa “grave” è che mi vollero anni per rendermi consapevole. Ma questa è un'altra storia.
Dopo il nostro secondo incontro la vacca andò a vivere da sua madre ma stando bene attenta a rompere con il maritino che nel frattempo era prodigo di attenzioni per riconquistare il suo cuore! Povero illuso! È povero cornuto!!!
La svolta avvenne quando arrivarono le prime offerte dal sito. Fino a quel momento era scontatissimo che in un eventuale incontro ci fossi stato anche io. Ma, causa distanza, era impossibile se non procrastinando gli incontri. Chiesi, con poca convinzione, alla troia se fosse stata disponibile ad uscire da sola e la vacca accettò!!!
Un mercoledì uscì con un porco, il giovedì con quattro e la domenica pomeriggio con il sesto in pochi giorni.
Ma il punto di questo racconto non sono gli incontri, ma l’insospettabilità. Perché c’è un aspetto di cui non ho ancora parlato e non è affatto secondario: la zoccola non guida!!!
Questo comporta che, ad ogni incontro che fece da sola, veniva “caricata” dal porco di turno per essere portata, quasi sempre, in motel ma anche, talvolta, a casa del porco stesso. La vacca, infatti, la pose come condizione preliminare: niente caffè o aperitivi per conoscersi.
Io fui basito quando la zoccola mi indicò il luogo dove chiedeva di essere caricata. Un parcheggio delle poste a meno di trecento passi(contati) da casa di mamma! Me lo indicava perché tra le altre condizioni che pose la troia era che finché non salisse in auto lei non voleva avere a che fare in nessun modo con il porco di turno. Certo, lo aveva scelto, aveva visto la foto del viso e del cazzo ma da quel momento in poi dovevo essere io a concordare i dettagli, l’ora di incontro, io ricevevo il messaggio di arrivo del maiale e sempre io giravo i riferimenti (tipo di auto e colore). Solo a quel punto la vacca sarebbe uscita da casa di mamma, avrebbe percorso il tragitto che la separava da casa al parcheggio della posta e sarebbe salita in auto dicendo: “Ciao piacere, parti subito che qui mi conoscono”.
Nonostante io glielo avessi sconsigliato la vacca liquidò la questione con un: “Lascia fare a me! Non preoccuparti! So quello che faccio!”
Per un lungo tempo andò nello stesso motel, poi lo cambiò perché una amica per poco non la beccava e anche per non passare da prostituta in quanto entrava sempre con porci diversi.
Il motel dista pochi minuti dal luogo di incontro. Io capii immediatamente che se la avessi chiamata venti minuti dopo averle inviato il messaggio che le segnalava l’arrivo del porco, lei sarebbe già sta in piena monta, avendo anche esaurito i preliminari.
Ma il tema è che, nel fare quel tragitto, era (ed è ancora) sotto gli occhi di mezzo paese. Il fatto che sia sera è secondario, perché siamo in centro ed è tutto ben illuminato A parte il fatto che le capitarono incontri pomeridiani, durante la chiusura della panetteria. In pieno giorno, usciva dal negozio insieme al maritino (che spesso la invitava a mangiare un boccone) per poi rientrare alle quattro, bella soddisfatta e con ancora in bocca il sapore della sborra.
Risalutava il maritino, andava nel retro, indossava il camice e tornava a essere la panettiera del paese!
Voi direte, magari erano uscite isolate. Per niente! In pochi mesi furono a decine. Salendo sempre su auto diverse con sopra maschi diversi.
Questo il primo anno in cui viveva con mammina.
Dal secondo anno ad oggi (e da allora sono dieci!) siamo andati a vivere insieme; quindi, si potrebbe pensare che abbiamo cambiato luogo. Niente affatto!! Solo nel palazzo di fronte all’abitazione di mamma, tanto che ci si poteva parlare dalla finestra. Andando a vivere insieme cominciammo a ospitare quindi la vacca ridusse, ma non del tutto, le uscite da sola tanto che ancora oggi, ad un nuovo incontro, fa lo stesso percorso che faceva i primi tempi. Nello stesso parcheggio, quello delle poste, sotto di un centinaio di famiglie diverse.
Nel frattempo, smise di fare la panettiera ma avendolo fatto per anni è ancora conosciuta da tutti come “la panettiera”.
Una postilla. Come dicevo, ha fatto la panettiera anche a Milano. Certo, è una metropoli, ma il mondo è effettivamente piccolo. Chissà che a qualcuno possa venire il dubbio.
www.insospettabilemogliettina.com
Se vorrete contattarmi (MA NON INVIARE FOTO DI CAZZI O PROPORSI PER INCONTRI) è semplice.
annaluca050@gmail.com Ma segnalate che arrivate da erotici racconti.
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Da puttana del paese a assolutamente insospettabile!racconto sucessivo
La panettiera "intorta" le amiche !
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