Lettera al figlio dell'insospettabile panettiera.

di
genere
voyeur


Immaginando che il figlio della panettiera troia, scopra il sito.

In realtà sto godendo come un riccio nel pensare il tuo stupore nel vedere che quella troia piena di cazzi, quella succhiacazzi fino a farsi sborrare in bocca, quella incredibile rotta in culo che è in estasi quando viene impalata da cazzoni enormi, è tua madre!!!
Hai visto bene caro Marco. È tua madre!!!
Tu ora hai trentacinque anni e tua madre scopa con tuoi coetanei, talvolta anche con più giovani. Ma ti sono dovute delle spiegazioni.
Ti dicevo che sto godendo come un riccio perché mi hai sempre detestato. Fin dal primo momento che mia hai visto, quando tua madre mi ha presentato raccomandandosi di non dire niente a tuo padre che pareva fosse l’unico (da buon cornutone!) a non sapere della mia esistenza.
Ho capito che saresti stato geloso di chiunque avesse preso il posto di tuo padre, che fossi io o un altro era marginale e non mi sono cruciato più di tanto. Infatti, fino alla fine hai cercato di far riappacificare tua madre a tuo padre e non ti davi pace nel non esserci riuscito.
Non ti si mai dato pace, neanche davanti all’evidenza che ora mammina stava con me. Nonostante fossero passati ben nove anni da quel momento (per te funesto) non accettasti di venire al nostro matrimonio. Ci venne tuo fratello minore, altri parenti, ma tu no!
Hai detto a mammina che eri ancora “turbato”! E in tutti questi anni andavi a trovare nonna ma, se sapevi che io ero in casa, evitavi di passare da tua madre.
Gelosia allo stato puro! Cosa non avresti fatto, dieci anni fa, per evitare la separazione dei tuoi!!
Per la tua mammina fare pace con tuo padre era l’ultimo di quei pensieri. Il suo pensiero principale era uscire con i porci, in motel o a casa loro e a farsi riempire di cazzi e bere sborra.
E che lo facesse in quel periodo ne hai la prova guardando le foto, quelle in cui era bionda platino!!!
Lo era da decenni e quando improvvisamente cambiò colore in castano scuro, anche in quel caso, eri fortemente contrario. Mi avevi conosciuto da pochi giorni, tanto che le hai detto, con fare scocciato: “Hai cambiato colore per quel tipo?? Te lo ha chiesto lui?”
Non conta cosa rispose mammina ma conta il fatto che quelle monte che vedi sono accadute prima!!!
Ma andiamo con ordine. Probabilmente tu sarai uno dei tanti che pensava che per tua madre tuo padre fosse stato il suo primo vero amore. È rimasta incinta giovane e si sono subito sposati.
L’equivoco forse è tutto qui! Sbagliato! Sbagliatissimo!!!
Tua madre è stata la puttana del paese!!! Era conosciuta come la Regina dell’ingoio ma è limitativo perché può far pensare che si limitasse a spompinare e bere sborra.
Quello era il servizio minimo che dedicava a chiunque! Era sufficiente proporsi e tirare fuori cazzo, ovunque. Al cinema ma spesso in auto, negli sgabuzzini, in campeggio d’estate. Ma la zoccola di tua madre si faceva anche scopare!!! Eccome si faceva scopare!! In molti ce la siamo fatta, tra cui io!!!
Ti avrà raccontato di quando da ragazza andava in campeggio con i tuoi nonni. A Jesolo. Sai come la chiama (lo fa ancora ora) quella località? Lo scopatoio!!! E sai come definisce la sua bocca? Lo sborratoio!!!
Hai capito mammina?? Potrei dilungarmi per pagine e pagine a narrare quello che fece tua madre da ragazzina. Ma non avrei modo di dirti il resto. Altro che primo amore!!!
Sai che quando me la scopai io (la stessa domenica che ho conosciuta) lei aveva quattordici anni? La nomina da Regina ingoio già consolidata ma mi colpì la sua figa. Completamente sfondata!! Pareva quella di una prostituta anche perché amava (lo chiese anche a me) che, prima di scoparsela, le infilassero la mano totalmente in figa. Fino al polso! Per poi inviare a toglierla dicendo: “Adesso mettimi la mano in bocca che voglio sentire il sapore della mia figa” e succhiava avidamente le dita tanto che le comparivano le fossette.
Però se vedeva che non decidevi a montarla era lei a dirti: “Allora, cosa fai? Non mi scopi? “e aggiungeva che, mentre ci davi dentro, avrebbe apprezzato essere chiamata, zoccola, puttana, troia, vacca e anche cagna in calore!!!
Hai capito mammina? Potevo dimenticarla?
Tu sei sempre stato curioso di sapere come ci siamo conosciuti. Preferisco dirlo a tuo padre. Lo potrai leggere nella lettera che dedicherò a quel cornutone!!!
Però ci sono alcune circostanze che riguardano te e solo te che mi fanno ancora oggi sorridere e, ti assicuro, che anche la troia di tua madre fa altrettanto.
Una volta venisti a casa nostra. Io la puttana (ora posso chiamarla così, sarai d’accordo, spero) eravamo in sala, tu dovevi confidare qualcosa di discreto, tua madre lo capì e ti invitò in camera da letto. La nostra casa è un bilocale, giusto per due persone.
Tu eri titubante e sussurrasti nelle orecchie a mammina che eri in difficoltà. Perlomeno tu fosti sincero (ti ava riconosciuto) perché le hai detto che il letto gli avrebbe potuto ricordare eventuale sesso che avrei potuto fare con lei!!!
Ahahaha!!!
Se tu avessi saputo quanti porci sono saliti su quel letto!! Anche in gruppo, tre, quattro, cinque e tutti per tua madre che veniva riempita in ogni buco. In realtà quel letto era il mio letto prima di traslocare ma a togliere ogni equivoco tua madre ebbe modo di scoparci (ovviamente con altri) anche quando vivevamo distanti e mi veniva a trovare.
Quanti copriletti macchiati di sudore. Non di sborra perché quella veniva sempre divorata da tua madre. Avidamente!!!
Tornando a quella circostanza. Non ci voleva troppo a capire il tuo imbarazzo quindi fui io (con un pretesto) a togliere il disturbo. Il risultato fu che ti sedesti sul divano con mammina.
Peccato che quel divano la vacca di tua madre lo collaudò non con me, ma bensì con un altro porco. Eravamo in pieno trasloco, con ancora gli scatoloni in giro. La mammina voleva replicare con un porco e io uscii di casa lasciandoli liberi. Sai il motivo di quella replica? La volta precedente quel toro la aveva fatta godere da impazzire, ma lui non era riuscito a sborrare. Soffriva la mia presenza (capita a qualcuno) e per la vacca questo era u affronto pazzesco! Non avere assaggiato la sborra di quel toro che la aveva fatta impazzire.
Quindi fece di tutto per replicare e colmare quella lacuna. Ovviamente riuscì a farlo sborrare. Per ben due volte, la prima in bocca e la seconda nel culo, a pelle!! Solo dopo io son potuto rientrare.
Quindi, se tu avessi saputo, anche il divano sarebbe stato poco indicato, visto le tue paturnie.
Ma non puoi immaginare DOVE accadde quel famoso primo incontro in cui io avevo inibito quel toro.
Tieniti forte: a casa di nonna!!! Esattamente!! Non ci credi? Allora entra nel sito e non ti potranno sfuggire alcune foto, non potrai non capire che è la stanza di nonna!!! Il suo letto, con tutte le immagini dei nipotini (tra cui tu!) sorridenti. All’epoca c’era ancora la foto del matrimonio tra tuo padre e tua madre!
Ma non ti potrà sfuggire un altro particolare, la stanza è la stessa ma i porci sono diversi!
Eh, sì, caro Marco, tre sere libere per tre porci diversi!!!
Così ha voluto mammina, era già abituata ad andare alle monte (a proposito non guidando si faceva venire a prendere al parcheggio delle poste, attaccata a casa di nonna) ma voleva provare cosa volesse dire conoscere prima il cazzo del porco (quindi bendarsi) e poi il resto.
Dopo che andammo a vivere insieme, diventerà una consuetudine ma la prima volta in assoluto fu a casa di nonna!! Nel suo letto!
Sicuramente ricorderai quei giorni, il primo Natale. Nonna si era assentata per poi tornare giusto alla viglia, ci teneva a fare un pranzo con tutti voi. Nipoti compresi. Tra il secondo e terzo giorno arrivò anche Patrizia, una amica di tuo padre quindi anche amica tua.
Era evidente che era stata mandata in missione da lui (e forse anche da te) a fare un ultimo disperato tentativo di riconciliazione tanto che, quando venni presentato a lei, mi fulminò con uno sguardo.
Quindi si appartò con tua madre parlando sottovoce e fitta, fitta. Nonostante ciò, io intuivo spezzoni di frasi” non puoi buttare via venticinque anni matrimonio…e poi neanche lo conosci questo…certo tu hai tutte le ragioni e le ho cantate a Calogero! Se torna da te devi cambiare regime! pensaci bene prima fare passi affrettati” e la perla finale” anche Marco soffre per questa situazione!”
Io sentivo questo mentre ero intento a caricare sul sito hard i video dei due giorni precedenti (tua madre era orgogliosa di essere arrivata al top dei feedback in poco meno di un anno, d’altronde aveva già preso una vagonata di cazzi in quel periodo).
E la mammina? Da grande attrice ascoltava ma non si faceva condizionare quindi “gli voglio ancora bene ma come un fratello” e frasi di questo genere.
Nel frattempo, io osservavo che il primo porco che venne nel letto di nonna aveva ventisette centimetri di uccello e il secondo (quello che replicherà sul divano) mandava in estasi la mamma inculandola da sopra a gambe alzate!!
Quando Patrizia se ne andò la prima a felicitarsi fu mammina. “Finalmente è andata questa rompi coglioni!!”.
Anche perché da lì a poco sarebbe dovuto arrivare un terzo porco. Un grande inculatore. Anche con questo ci fu un seguito perché mamma (anni dopo) si sarebbe ricordato di lui per invitarlo a casa nostra e nel farmi una sorpresa (ne ha fatte a decine, mi chiama mentre io sono a lavoro ignaro, io la sento che gode ma saprò con chi solo al rientro a casa guardando il video. Ora che sono lontano in trasferta la mammina posta il video sul drive, così che io possa vederlo).
Comunque, anche con il terzo porco c’è qualcosa che si intreccia con te. Se guardi bene sul sito vedrai mammina messa a novanta gradi sul bordo del letto di nonna. Dietro, in piedi, un porco che le impugna i fianchi. La sta inculando!!
Poi la mammina, dopo aver goduto per bene, si metterà in ginocchio. Io la filmo da vicino. Solo viso e il cazzone del porco.
Lei succhia avidamente fino a farlo sborrare in bocca. Neanche una goccia fuori tanto che si intuisce quando il porco viene solo dal suo gemito. Poi le l’ho pulisce accuratamente.
Quel video dura tre minuti. Osservando i dettagli (è difficile perché si è attratti dal viso della mammina pompinara e dal cazzone enorme del porco) si nota sullo sfondo una foto.
È la tua alla prima comunione!! Giusto di fronte a mammina mentre beveva sborra da uno sconosciuto. Quindi andammo in cucina (non dimenticare che la camera di nonna confinava con quella di tua zia. E cautela vuole non farsi sentire a parlare in camera. Se sente scopare può pensare che sia con me, ma se sente voci diverse si chiede cosa facciano in camera) una volta in cucina notai che il porco si era messo solo la maglietta mentre il suo cazzone era libero.
Iniziammo a parlare di porci e di troie del sito. A tua madre non era sfuggito che nel frattempo il cazzone gli era tornato duro. Fu mammina a prendere iniziativa. Si avvicinò a lui con un: “Faccio tutto io”. Gli andò a cavallo dandogli le spalle e si impalò il culo toccandosi la figa fino a godermi praticamente in faccia.
A quel punto il porco senza estrarre il cazzo, la mise a novanta gradi sdraiata sul tavolo e finì opera sborrandole in culo come un animale!!
Ma perché dico che, in un certo senso, ti riguarda? Beh, ricorderai che nonna, come capita spesso alle persone anziane, aveva più sedie diverse tra loro. Il caso volle che, solo qualche ora dopo, ti saresti seduto su quella sedia la stessa sulla quale la vacca di tua made si era fatta impalare il culo!!
E poi il delirio della festa a, ricordi? Tu, come sempre, servito e riverito (sei sempre stato maschilista, dicevi ci sono lavori da donne e da uomini, come tuo padre) mentre mammina sparecchiava il tavolo, lo stesso tavolo dove era stata inculata in modo animalesco solo qualche ora prima!!
Inoltre, ricordi quel sabato sera mentre percorrevi la statale e ti accorgesti che l’auto davanti alla tua era la mia? Hai dato i fari ed era chiaro che avremmo dovuto fermarci. Che faccia facesti vedendo tua madre in gonna corta. Penso che in decenni non ti sia mai capitato, lei sempre in jeans e ampi maglioni. Effettivamente era un poco più sexy di come veste naturalmente e tu avevi la bocca spalancata dallo stupore per fortuna ci pensò la tua fidanzata a dire alla tua mammina: “Ma stai benissimo! Vestiti più spesso così! “. Tu non eri affatto convinto.
Noi eravamo reduci da un club privé. Per l’occasione tua madre aveva fatto il pieno di cazzi. Avresti dovuto vederla completamente piena: figa, bocca, culo e anche mani!!!
Ovviamente tua madre, in questi undici anni, non ha mai smesso di fare la vacca e si sarà provata non meno di due-trecento cazzi diversi. Intendo in figa e forse anche in culo. I pompini con ingoi non si contano!
Devo dire che ora ha ridotto sensibilmente il numero delle monte, sarà la meno pausa oppure che oramai ha provato a fare di tutto. Mi sono dimenticato di segnalarti che ha fatto anche la prostituta. In un club privé ma ora rischio di dilungarmi troppo, devo chiudere.
Dicevo che ha ridotto ma non ha mai smesso. Anzi, quando fa la vacca la fa raggiungendo vette che in precedenza non aveva mai raggiunti.
Come nell’occasione del suo ultimo compleanno. Anche tu, come quel cornutone di tuo padre, le avete fatto immediatamente gli auguri. Lei ha ringraziato ma aveva la testa altrove. Stava organizzando una sorpresa che (in questi termini) sarebbe stata la primissima volta.
Io rientravo in casa e la trovavo alla pecorina, sul letto che tu non volevi andare, dietro di lei un porco che la pompava. Un porco che io vedevo per la prima volta e come presentazione fu: “Sei un cornuto!!! Sei un cornuto!!!”
Ma questa è una delle tante storie.

Mi pare di averti scioccato abbastanza! Il resto lo saprai quando scriverò a quel cornutone di tuo padre!!!
Tua madre è proprio una grandissima vacca da monta! Ora lo sai!!!
Stammi bene!!!

www.insospettabilemogliettina.com

scritto il
2022-08-17
1 . 9 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.