La cugina viziata.
di
goldenoro69$
genere
incesti
Nella "mandria" di cugini che mi ritrovavo, c'era Armida, figlia della sorella di mamma, "Portatrice sana di figa". Sembrava che l'avesse solo lei. Era una ragazza bellissima, aveva tanti corteggiatori, aveva un difetto forse incorreggibile, se ci parlavi per due minuti ti rompeva il cazzo e la dovevi lasciare. La mamma che non aveva peli sulla lingua la incalzava ogni giorno "Trovati uno, fatti scopare" mentre il padre ironico le diceva di stare attenta alle ragnatele nella figa perché poi è difficile toglierle. Non era asociale, stava bene nel gruppo, era una ragazza solare, il problema era la sua preziosa figa. Venne la mamma a casa nostra e mi implorò di aiutarla, arrivò perfino a dirmi di scoparmela perché una volta provato il cazzo era difficile che ci rinunciasse.
Avevano appena consegnato la macchina nuova a papà e gli chiesi se me la prestava per la domenica successiva per una missione umanitaria, acconsentì facilmente senza neanche chiedermi spiegazioni, lui la domenica la trascorreva a scopare con la mamma.
Chiesi ad Armida se mi faceva compagnia, addirittura fu entusiasta. Senza dilungarmi nei particolari la domenica mattina ci allontanammo un centinaio di chilometri parlando di vari argomenti. Io ormai ero corazzato ad ascoltare le sue insulsaggini, invece mi sorprese positivamente. I discorsi scivolavano via piacevolmente, ci fermammo in un bar per gustarci un ottimo caffè. Nelle vicinanze notammo un parco, lo raggiungemmo e senza scendere dalla macchina riparati dall'ombra di una quercia secolare, spensi il motore ed il silenzio faceva da padrone, si era creato l'ambiente ideale per rilassarci.
La fissai negli occhi e le chiesi improvvisamente "Armida hai mai avuto un ragazzo? hai mai scopato?" Stette un minuto senza rispondere e poi scoppiò in un pianto irrefrenabile e mi abbracciò. Mi pentii della mia crudele impulsività, cercai di consolarla baciandola sulla testa. Lei col viso bagnato dalle lacrime mi sfiorò la bocca con le sue labbra, ancora un attimo di silenzio e divenne in fiume in piena" Vivo una tragedia interiore per colpa dei miei genitori che mi hanno fatto odiare il sesso, stanno sempre a scopare notte, giorno, pomeriggio, sera, quella puttana di mia madre vuole scopare anche mentre cucina e quel coglione di mio padre lo segue come un cagnolino nonostante la troia si fa scopare anche da altri, mi hanno fatto odiare il cazzo specialmente quando vedo papà in mutande, mi fanno schifo" Uno sfogo vero e proprio, continuò ancora "Sei stato sempre il mio cugino preferito, volevo sfogarmi con te ma dopo un minuto mi lasciavi brutto stronzo" Mi avvolse un senso di colpa, la strinsi a me e le diedi un delicato bacio sulle labbra a cui rispose ad occhi chiusi. "Tesoro non avevo capito la situazione che vivevi, a volte la tua protervia, è vero mi dava fastidio, se solo avessi capito sarei rimasto ad ascoltarti anni interi, perdonami per il male che ti ho fatto" "Hai ragione amore mio la colpa maggiore l'ho io senza dubbio" "Ora tra noi cambierà tutto, stavo girando la chiave per mettere in moto, mi bloccò "Aspetta non ripartiamo, voglio fare l'amore con te". "Non oggi tesoro, fare l'amore per la prima volta in macchina proprio no, la dobbiamo organizzare, se per te è la prima volta devi avere un ricordo piacevole e non dobbiamo avere limitazioni. Dopo averla invitata a prendere la pillola per dare libero sfogo al sesso convinsi mamma ad invitare a cena sua sorella ed il marito per una sera, solo loro due Armida aveva un impegno con me. Mamma che capisce al volo le situazioni organizzò la cena per il sabato sera, comunque l'aveva capito anche la sorella. Avevo avvisato Armida e lei si era preparata mentalmente per l'occasione. Restammo soli nel silenzio della sua casa nella camera dei suoi genitori per profanare quel tempio riservato soltanto alle loro volgari scopate. Facemmo tutto con una lentezza esasperante anche se restare nudi non ci volle molto perché portavamo poco addosso. Bellissima distesa sul letto le divaricai appena le gambe ed inserii la lingua. Leggeri gemiti uscivano dalla sua bocca, divaricò ancora di più le gambe spingendomi la testa nella sua figa ed iniziarono gli orgasmi, volle essere subito penetrata, lo feci entrando forse un millimetro per volta, aveva perfino degli spasmi incrociò le gambe sulla mia schiena e li avvenne la penetrazione totale con un sospiro lunghissimo. Gustammo l'azione per una decina di minuti cessarono tutte le resistenze e scoppiammo in un orgasmo pazzesco. Le nostre lingue intrecciate e subito dopo bacini sul viso e "Grazie per quello che mi hai fatto vivere" Restammo diversi minuti a crogiolarci in quel meraviglioso orgasmo. Poi demmo vita a delle scopate normali con intervalli regolari. L'ultima la tenni per il ritorno dei genitori e quando captai i rumori che annunciavano il loro arrivo iniziammo l'ennesima scopata. Entrarono nella camera . c'erano anche i miei, ci applaudirono la mamma diede un bacio alla figlia e tornarono nella mia casa lasciandoci liberi su quel letto per tutta la notte. Da quel momento Armida apprezzò il sesso totalmente, aveva rotto il ghiaccio. Scopavamo quando lo voleva, durò qualche mese poi conobbe uno splendido ragazzo e tutt'ora stanno insieme. Missione compiuta.
Avevano appena consegnato la macchina nuova a papà e gli chiesi se me la prestava per la domenica successiva per una missione umanitaria, acconsentì facilmente senza neanche chiedermi spiegazioni, lui la domenica la trascorreva a scopare con la mamma.
Chiesi ad Armida se mi faceva compagnia, addirittura fu entusiasta. Senza dilungarmi nei particolari la domenica mattina ci allontanammo un centinaio di chilometri parlando di vari argomenti. Io ormai ero corazzato ad ascoltare le sue insulsaggini, invece mi sorprese positivamente. I discorsi scivolavano via piacevolmente, ci fermammo in un bar per gustarci un ottimo caffè. Nelle vicinanze notammo un parco, lo raggiungemmo e senza scendere dalla macchina riparati dall'ombra di una quercia secolare, spensi il motore ed il silenzio faceva da padrone, si era creato l'ambiente ideale per rilassarci.
La fissai negli occhi e le chiesi improvvisamente "Armida hai mai avuto un ragazzo? hai mai scopato?" Stette un minuto senza rispondere e poi scoppiò in un pianto irrefrenabile e mi abbracciò. Mi pentii della mia crudele impulsività, cercai di consolarla baciandola sulla testa. Lei col viso bagnato dalle lacrime mi sfiorò la bocca con le sue labbra, ancora un attimo di silenzio e divenne in fiume in piena" Vivo una tragedia interiore per colpa dei miei genitori che mi hanno fatto odiare il sesso, stanno sempre a scopare notte, giorno, pomeriggio, sera, quella puttana di mia madre vuole scopare anche mentre cucina e quel coglione di mio padre lo segue come un cagnolino nonostante la troia si fa scopare anche da altri, mi hanno fatto odiare il cazzo specialmente quando vedo papà in mutande, mi fanno schifo" Uno sfogo vero e proprio, continuò ancora "Sei stato sempre il mio cugino preferito, volevo sfogarmi con te ma dopo un minuto mi lasciavi brutto stronzo" Mi avvolse un senso di colpa, la strinsi a me e le diedi un delicato bacio sulle labbra a cui rispose ad occhi chiusi. "Tesoro non avevo capito la situazione che vivevi, a volte la tua protervia, è vero mi dava fastidio, se solo avessi capito sarei rimasto ad ascoltarti anni interi, perdonami per il male che ti ho fatto" "Hai ragione amore mio la colpa maggiore l'ho io senza dubbio" "Ora tra noi cambierà tutto, stavo girando la chiave per mettere in moto, mi bloccò "Aspetta non ripartiamo, voglio fare l'amore con te". "Non oggi tesoro, fare l'amore per la prima volta in macchina proprio no, la dobbiamo organizzare, se per te è la prima volta devi avere un ricordo piacevole e non dobbiamo avere limitazioni. Dopo averla invitata a prendere la pillola per dare libero sfogo al sesso convinsi mamma ad invitare a cena sua sorella ed il marito per una sera, solo loro due Armida aveva un impegno con me. Mamma che capisce al volo le situazioni organizzò la cena per il sabato sera, comunque l'aveva capito anche la sorella. Avevo avvisato Armida e lei si era preparata mentalmente per l'occasione. Restammo soli nel silenzio della sua casa nella camera dei suoi genitori per profanare quel tempio riservato soltanto alle loro volgari scopate. Facemmo tutto con una lentezza esasperante anche se restare nudi non ci volle molto perché portavamo poco addosso. Bellissima distesa sul letto le divaricai appena le gambe ed inserii la lingua. Leggeri gemiti uscivano dalla sua bocca, divaricò ancora di più le gambe spingendomi la testa nella sua figa ed iniziarono gli orgasmi, volle essere subito penetrata, lo feci entrando forse un millimetro per volta, aveva perfino degli spasmi incrociò le gambe sulla mia schiena e li avvenne la penetrazione totale con un sospiro lunghissimo. Gustammo l'azione per una decina di minuti cessarono tutte le resistenze e scoppiammo in un orgasmo pazzesco. Le nostre lingue intrecciate e subito dopo bacini sul viso e "Grazie per quello che mi hai fatto vivere" Restammo diversi minuti a crogiolarci in quel meraviglioso orgasmo. Poi demmo vita a delle scopate normali con intervalli regolari. L'ultima la tenni per il ritorno dei genitori e quando captai i rumori che annunciavano il loro arrivo iniziammo l'ennesima scopata. Entrarono nella camera . c'erano anche i miei, ci applaudirono la mamma diede un bacio alla figlia e tornarono nella mia casa lasciandoci liberi su quel letto per tutta la notte. Da quel momento Armida apprezzò il sesso totalmente, aveva rotto il ghiaccio. Scopavamo quando lo voleva, durò qualche mese poi conobbe uno splendido ragazzo e tutt'ora stanno insieme. Missione compiuta.
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