Chan Chan

di
genere
etero

Ho conosciuto Giulia qualche settimana fa, grazie ad una cena a casa di amici in comune. Complici le foto pubblicate e taggate sui social, in poco tempo ci siamo ritrovati a scambiarci messaggi, fino alla mia proposta di vederci questa sera per bere qualcosa.
"Ti va di venire a casa mia per un ultimo drink?" le ho chiesto al momento del commiato.
"Volentieri!" ha risposto lei subito.

Dopo un rapido tour dell'appartamento, la faccio accomodare sul divano. Ancora non ci credo che lei ora sia qui, nel mio soggiorno.
"Cosa vuoi bere?" le chiedo mentre si siede.
"Quello che vuoi tu...puoi mettere un po' di musica?"
È piuttosto tardi, ma fanculo, tengo il volume basso e spero di non dare fastidio ai vicini. Accendo la cassa e faccio partire la playlist del cellulare. Musica cubana. Mi lascio ispirare.
"Ti va un Cuba libre?"
"Perché no!"

Sto finendo di armeggiare con il rum, la Coca Cola ed il succo di lime, quando sento inconfondibile il primo accordo di chitarra del brano successivo. Passo il bicchiere a Giulia, e mi siedo accanto a lei canticchiando il ritornello del brano. Sembra gradire sia il drink che la musica.
"Di cosa parla questa canzone?" mi chiede curiosa.
"Di niente!" le rispondo io ridendo "Il ritornello è dedicato ad un tizio che va su e giù per Cuba. La strofa centrale racconta invece la storia di Chan Chan e Juanica, che scendono sulla spiaggia a raccogliere della sabbia, ma il modo sensuale in cui Juanica si muove per setacciarla, fa ingelosire il nostro Chan Chan..."
"Faceva così?" mi dice Giulia alzandosi di scatto e muovendo ritmicamente il culo a qualche centimetro dai miei occhi.
"Eh, sì...proprio così..."
"E brava Juanica!" dice lei ridendo e continuando a tenere il ritmo con il fondoschiena.

Il suo modo di muovere le anche gettandomi qualche occhiata fa salire in me la voglia di stringerla e muovermi con lei, accanto a lei, su di lei.
Mi alzo in piedi ancora estasiato da quella dolce visione, bevo un altro sorso del cocktail ed abbracciandola piano da dietro inizio a seguire il suo ritmo. Lei capisce il gioco e si muove ancora più sinuosa, accentuando il battere della musica con un movimento secco del culo verso di me. Sento salire l'eccitazione.
Le rubo il Cuba libre e poso i bicchieri sul tavolino. Continuiamo a muoverci, ma non appena lei si gira la stringo e mi avvicino per baciarla. Lei sorride, vuole farmi capire che va bene, si può fare. Le labbra quindi si sfiorano e risponde al mio bacio con ardore, la sua lingua cerca la mia.
Scendo e le bacio il collo, mentre a poco a poco le mie mani scivolano attraverso la sua schiena fino ad arrivare a quel sedere fantastico.
I miei movimenti sono lenti, cerco sempre di capire se lei sia d'accordo a farsi toccare e fino dove mi posso spingere.

Le effusioni si fanno sempre più spinte, le sue mani ora sono sotto la mia camicia, mentre io ho avuto modo di sentire la rotondità del suo seno. A vicenda, iniziamo a spogliarci, i vestiti finiscono a terra, le nostre labbra non smettono di cercarsi.
Parlare è superfluo, entrambi sembriamo capire quale sia il desiderio dell'altro.
In un attimo, ci ritroviamo nudi.
Il divano ci accoglie. Lei è distesa sopra di me, io bacio e lecco ogni punto del suo corpo che riesco a raggiungere.
Lei mi accarezza partendo dal collo, scende piano fino a ritrovarsi con il mio cazzo tra le mani, che risponde con un'immediata erezione alla sua presa.

Non posso fare a meno della sola droga che sappia darmi dipendenza. Le tette di una donna.
Cerco i capezzoli di Giulia dapprima con le mani, poi con la lingua. Succhio e mordicchio, mentre le mie dita saggiano le labbra umida della sua fica, che appare ogni secondo più bagnata.
I nostri corpi si incontrano, si desiderano, si cercano. Bacio Giulia ovunque e lei fa lo stesso, facendomi raggiungere un'estasi di piacere che non saprei descrivere a parole. Seguendo una linea immaginaria la mia lingua scorre sul suo corpo sinuoso fino a stuzzicare il clitoride, che iniziò a leccare e succhiare con avidità. La cosa le piace, lo percepisco dal movimento delle cosce che in ogni modo cercano di trattenere la mia testa in quella posizione.

Riprendiamo fiato entrambi, ma nessuno dei due è ancora sazio.
Giulia sussurra piano "Prendimi!" e non me lo faccio ripetere.
Infilo il più rapidamente possibile un preservativo e dopo un veloce passaggio delle sue labbra con le dita, la penetro dapprima con dolcezza, aumentando poi l'intensità a poco a poco.
I nostri gemiti si confondono con la musica che la cassa continua a diffondere, mentre le nostre menti si svuotano da ogni pensiero.

Sento il piacere che prova nel sentirmi dentro di lei, quando il mio orgasmo sale incontrollabile. Non vorrei, ma non posso in alcun modo trattenerlo e con un sospiro di piacere inizio a venire, mettendoci una foga ancora maggiore nello scopare quella splendida visione che ho davanti.

Esco da lei, entrambi siamo sudati ed appagati.

Assolvo rapido alle "mansioni" che mi spettano, quindi torno subito da lei.
Abbracciati, ascoltiamo in sottofondo la musica di un piacere lontano, che parla d'amore, parla di sesso, parla di vita.
Abbracciati, ci guardiamo negli occhi.
Ogni parola è superflua, in questo istante perfetto.
di
scritto il
2022-02-20
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