Una sera, per caso
di
jnik
genere
masturbazione
Non ho un rapporto sessuale con una donna da un po' di tempo.
Non una scopata, un pompino, una sana leccata a qualche bella passera.
Il nulla.
Potrei star qui ad enunciarne le cause, ma sono certo che sarebbe alquanto noioso.
Ciononostante, ho sempre la possibilità di soddisfare il mio desiderio in autonomia, ed in tal senso la tecnologia offre una quantità incredibile di materiale per "mani solitarie".
La via maestra è ovviamente dettata dallo streaming, con ogni genere di video presente su più piattaforme; una quantità di materiale così vasta che probabilmente una vita intera non sarebbe sufficiente a visionarlo tutto.
Ho esplorato questo universo per un po', spaziato tra categorie e sottocategorie, rivisto persino qualche filmato degli anni '90 che con i protagonisti dell'epoca aveva segnato la mia adolescenza.
Ma nel lungo periodo, inizia a divenire piuttosto monotona anche questa soluzione.
Questa sera ho voglia di qualcosa di nuovo e non mi rimane pertanto altro che prendere lo smartphone e provare a cercare, per tentare di chiudere gioiosamente la mia giornata ed andarmene poi a dormire.
Inserisco qualche parola chiave sul motore di ricerca ed ovviamente si aprono una miriade di risultati più o meno pertinenti...più meno che più, ça va sans dire.
Infatti, né le procaci signorine che promettono indimenticabili momenti online insieme, ovviamente dietro il corrispettivo di una piccola mancia, o le casalinghe desiderose di sesso a pochi chilometri da casa mia, sono quello che sto cercando o che possa accendere il mio desiderio ancora sopito.
Proseguo nella mia esplorazione e l'occhio cade su un link: "eroticiracconti".
Il nome enuncia piuttosto chiaramente di cosa si tratta e decido di aprirlo: si presenta con una home page semplice e molto pulita.
Un menù a tendina mi propone gli ultimi racconti pubblicati dagli utenti e ne apro a caso uno dalla lista, senza nemmeno leggerne il titolo.
Il brano parla della prima esperienza del protagonista con una trans. Senza alcun freno o vergogna la narrazione spazia tra pompini e dolorose ma goduriose inculate.
Non è il mio genere, ma il racconto è scritto bene e come uno spettatore a teatro rimango seduto al mio posto e leggo il testo fino alla sua conclusione.
Il sito ha catturato la mia attenzione, torno alla pagina principale e navigo con maggiore cura ed interesse.
I racconti sono divisi per categorie e riescono a soddisfare le più svariate inclinazioni dell'umano desiderio sessuale: etero, gay, lesbo, incesti, tradimenti,...
Leggo qualche racconto a caso, spaziando da ciò che domina da sempre i miei desideri a quanto vi sia di più lontano dalle mie fantasie.
Leggo di donne e uomini di qualsiasi età ed orientamento che si districano tra presunte storie vere e racconti dichiaratamente inventati che forse, chissà, nascondono un fondo di verità.
Inizio a sentirmi eccitato da questa sorta di grande orgia tra sconosciuti in cui ciascuno descrive il proprio piacere e prova a regalarne senza nulla chiedere in cambio.
In calce a molti racconti ci sono dei commenti ed inizio a leggerli; alcuni sono la solita pubblicità spazzatura, altri analizzano lo scritto in ogni suo aspetto, dalla grammatica al sentimento, dalla forma alla plausibilità delle prestazioni, oppure a sua volta il commento è un "racconto nel racconto" in cui vengono ad emergere le segrete pulsioni che il testo ha saputo suscitare.
L'eccitazione sale sempre di più, lo riesco a percepire dall'erezione che si sta palesando.
Faccio scivolare il pollice su un racconto lesbo, l'universo saffico mi ha sempre attratto ed affascinato e credo sia perfetto per cercare finalmente il mio orgasmo.
L'autrice parla in prima persona della complicità con un'amica.
La scrittura è ammaliante e la descrizione delle scene perfetta ed intensa.
Mentre le due protagoniste continuano nel loro gioco l'una con la figa dell'altra, io libero il mio uccello dalla gabbia dei pantaloncini, ed inizio a segarmi, spiando di nascosto la loro voluttuosa sensualità.
Mi sembra di poter sentire i loro gemiti e vedere le loro vulve bagnate vibrare di desiderio, riesco persino ad assaporarne gli umori, come se quelle belle passere le stessi leccando io stesso.
Il racconto giunge al termine, e mentre continuo a segarmi l'occhio mi cade su un commento in particolare.
Il nickname è femminile, e sembra che come me anche questa lettrice abbia approfittato della lussuria delle protagoniste per concedersi con le dita il loro stesso piacere.
Nell'immaginazione, che ormai ha preso il sopravvento sullo scritto, io e lei ci stiamo masturbando contemporaneamente, l'uno di fianco all'altra, disposti a lato di quel letto ove stanno consumando del gran sesso lesbico.
Vorrei persino toccarla, possederla, ma so che non posso e che probabilmente lei nemmeno lo vorrebbe, un perentorio "Guardare, ma non toccare!" che non fa che aumentare la mia bramosia.
Forse siamo distanti centinaia di chilometri o magari vive nel palazzo di fianco. Non lo so, non mi interessa, ma mi piace sapere che ci abbiano eccitato le stesse parole.
Continuo a fantasticare ed il piacere descritto nel racconto va a fondersi con quello della mia anonima compagnia, intrecciandosi con il mio quando inizio a venire.
La sborra esce copiosamente a schizzi dalla cappella, mi sento soddisfatto ed appagato, rapito da questo duo saffico, divenuto un quartetto involontario.
Le ultime gocce di sperma che colano dal glande mi riportano alla silenziosa realtà della mia stanza.
"...è stato un vero piacere incontrarvi!"; non so ancora se abbia rivolto questo pensiero alle due amiche lesbiche, alla mia nuova inconsapevole partner o a ciascuno degli autori che mi ha regalato questa sera piccole o grandi emozioni.
Aggiungo il sito tra i preferiti e mi riprometto di tornarci ancora.
Poso lo smartphone, e reputando che la giornata sia terminata decisamente bene faccio una doccia veloce e poi potrò andare a dormire.
Non una scopata, un pompino, una sana leccata a qualche bella passera.
Il nulla.
Potrei star qui ad enunciarne le cause, ma sono certo che sarebbe alquanto noioso.
Ciononostante, ho sempre la possibilità di soddisfare il mio desiderio in autonomia, ed in tal senso la tecnologia offre una quantità incredibile di materiale per "mani solitarie".
La via maestra è ovviamente dettata dallo streaming, con ogni genere di video presente su più piattaforme; una quantità di materiale così vasta che probabilmente una vita intera non sarebbe sufficiente a visionarlo tutto.
Ho esplorato questo universo per un po', spaziato tra categorie e sottocategorie, rivisto persino qualche filmato degli anni '90 che con i protagonisti dell'epoca aveva segnato la mia adolescenza.
Ma nel lungo periodo, inizia a divenire piuttosto monotona anche questa soluzione.
Questa sera ho voglia di qualcosa di nuovo e non mi rimane pertanto altro che prendere lo smartphone e provare a cercare, per tentare di chiudere gioiosamente la mia giornata ed andarmene poi a dormire.
Inserisco qualche parola chiave sul motore di ricerca ed ovviamente si aprono una miriade di risultati più o meno pertinenti...più meno che più, ça va sans dire.
Infatti, né le procaci signorine che promettono indimenticabili momenti online insieme, ovviamente dietro il corrispettivo di una piccola mancia, o le casalinghe desiderose di sesso a pochi chilometri da casa mia, sono quello che sto cercando o che possa accendere il mio desiderio ancora sopito.
Proseguo nella mia esplorazione e l'occhio cade su un link: "eroticiracconti".
Il nome enuncia piuttosto chiaramente di cosa si tratta e decido di aprirlo: si presenta con una home page semplice e molto pulita.
Un menù a tendina mi propone gli ultimi racconti pubblicati dagli utenti e ne apro a caso uno dalla lista, senza nemmeno leggerne il titolo.
Il brano parla della prima esperienza del protagonista con una trans. Senza alcun freno o vergogna la narrazione spazia tra pompini e dolorose ma goduriose inculate.
Non è il mio genere, ma il racconto è scritto bene e come uno spettatore a teatro rimango seduto al mio posto e leggo il testo fino alla sua conclusione.
Il sito ha catturato la mia attenzione, torno alla pagina principale e navigo con maggiore cura ed interesse.
I racconti sono divisi per categorie e riescono a soddisfare le più svariate inclinazioni dell'umano desiderio sessuale: etero, gay, lesbo, incesti, tradimenti,...
Leggo qualche racconto a caso, spaziando da ciò che domina da sempre i miei desideri a quanto vi sia di più lontano dalle mie fantasie.
Leggo di donne e uomini di qualsiasi età ed orientamento che si districano tra presunte storie vere e racconti dichiaratamente inventati che forse, chissà, nascondono un fondo di verità.
Inizio a sentirmi eccitato da questa sorta di grande orgia tra sconosciuti in cui ciascuno descrive il proprio piacere e prova a regalarne senza nulla chiedere in cambio.
In calce a molti racconti ci sono dei commenti ed inizio a leggerli; alcuni sono la solita pubblicità spazzatura, altri analizzano lo scritto in ogni suo aspetto, dalla grammatica al sentimento, dalla forma alla plausibilità delle prestazioni, oppure a sua volta il commento è un "racconto nel racconto" in cui vengono ad emergere le segrete pulsioni che il testo ha saputo suscitare.
L'eccitazione sale sempre di più, lo riesco a percepire dall'erezione che si sta palesando.
Faccio scivolare il pollice su un racconto lesbo, l'universo saffico mi ha sempre attratto ed affascinato e credo sia perfetto per cercare finalmente il mio orgasmo.
L'autrice parla in prima persona della complicità con un'amica.
La scrittura è ammaliante e la descrizione delle scene perfetta ed intensa.
Mentre le due protagoniste continuano nel loro gioco l'una con la figa dell'altra, io libero il mio uccello dalla gabbia dei pantaloncini, ed inizio a segarmi, spiando di nascosto la loro voluttuosa sensualità.
Mi sembra di poter sentire i loro gemiti e vedere le loro vulve bagnate vibrare di desiderio, riesco persino ad assaporarne gli umori, come se quelle belle passere le stessi leccando io stesso.
Il racconto giunge al termine, e mentre continuo a segarmi l'occhio mi cade su un commento in particolare.
Il nickname è femminile, e sembra che come me anche questa lettrice abbia approfittato della lussuria delle protagoniste per concedersi con le dita il loro stesso piacere.
Nell'immaginazione, che ormai ha preso il sopravvento sullo scritto, io e lei ci stiamo masturbando contemporaneamente, l'uno di fianco all'altra, disposti a lato di quel letto ove stanno consumando del gran sesso lesbico.
Vorrei persino toccarla, possederla, ma so che non posso e che probabilmente lei nemmeno lo vorrebbe, un perentorio "Guardare, ma non toccare!" che non fa che aumentare la mia bramosia.
Forse siamo distanti centinaia di chilometri o magari vive nel palazzo di fianco. Non lo so, non mi interessa, ma mi piace sapere che ci abbiano eccitato le stesse parole.
Continuo a fantasticare ed il piacere descritto nel racconto va a fondersi con quello della mia anonima compagnia, intrecciandosi con il mio quando inizio a venire.
La sborra esce copiosamente a schizzi dalla cappella, mi sento soddisfatto ed appagato, rapito da questo duo saffico, divenuto un quartetto involontario.
Le ultime gocce di sperma che colano dal glande mi riportano alla silenziosa realtà della mia stanza.
"...è stato un vero piacere incontrarvi!"; non so ancora se abbia rivolto questo pensiero alle due amiche lesbiche, alla mia nuova inconsapevole partner o a ciascuno degli autori che mi ha regalato questa sera piccole o grandi emozioni.
Aggiungo il sito tra i preferiti e mi riprometto di tornarci ancora.
Poso lo smartphone, e reputando che la giornata sia terminata decisamente bene faccio una doccia veloce e poi potrò andare a dormire.
2
voti
voti
valutazione
6
6
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Io, Chiara e gli sbirriracconto sucessivo
La regola
Commenti dei lettori al racconto erotico