Rivelazioni, arrivo al dunque
di
La Sartoria Erotica
genere
incesti
Il pomeriggio seguente, mio padre era di nuovo a casa per lavoro: decisi di affrontarlo.
Come al solito era sul tavolo in salotto che lavorava al pc, mi sedetti al suo fianco e appoggiai la mia mano sul suo braccio e ho iniziato a chiedere cosa fosse successo il giorno prima. In un istante era diventato rosso e balbettava, cercava in qualche modo di cambiare discorso, era molto accaldato. Non so perchè ma in quel momento vedevo mio padre con occhi diversi, lo vedevo come un uomo qualsiasi. Avevo davanti un signore sulla 50ina, brizzolato, alto 1.85 e atletico poichè quasi ogni giorno andava in palestra. Era in tuta e t-shirt, io pure... sentivo che mi stavo eccitando, sentivo che avevo la patata calda e la sentivo pulsare.
Così decisi di essere diretta: "Papà... ieri mi hai violentata? Si o No? ... A quelle parole mio padre crollò.... iniziò a raccontarmi tutto e a spiegarmi che è stata quella troia di mia madre a convincerlo perchè a sua volta da ragazzina le era capitato lo stesso ed è convinta che se oggi è una dottoressa affermata in cardiologia lo deve all'adolescenza che ha passato fatta di abusi da parte del padre e dello zio.
Mi spiega che una sera, mia mamma ha detto a mio padre che era arrivato il momento e aveva consegnato lui una pasticca di sonnifero per la mia iniziazione. Mio padre dal canto suo è uno debole nella coppia e quindi obbedì. Mi spiega che negli ultimi mesi mi osservava e si fissava spesso sul mio culetto e la mia terza di seno, si era reso conto che ero una donna ormai e voleva amarmi come ama sua moglie, mi considera cosa sua.
Era assurdo, ma mi stavo bagnando... non so perchè ma feci scendere la mano tra le gambe di mio padre e porca troia aveva il cazzo in tiro, era duro e grosso...Dai continua a raccontare fin che la puttanella di tua figlia che hai violentato ti tocca il cazzo ... Stavo accettando l'abuso di mio padre, stavo accettando lo status di troietta di casa, stavo accettando che mio padre mi amasse. Lui intanto continuava il racconto, non era più imbarazzato. Mi ha spiegava che il rito prevede di sverginare figa e culo della figlia. Avermi addormentata serviva ad evitare imbarazzo sofferenza emotiva e dolore...Nel frattempo tirai fuori il cazzo di mio padre, madonna, mio padre aveva un arnese di almeno 20 cm e molto largo... avevo le mutandine ormai molto bagnate.
Mi disse che mi sverginò la figa solo entrando con la cappella, immagino con il palo che ha...mi disse che il problema è stato il culo, ha fatto fatica, era troppo stretto, mi spiega che ci sono voluti venti minuti di lingua e poi dita prima di provare a far entrare il suo cazzo. Nel mentre iniziavo a segarlo e lui sembrava gradire....
Il pensierò che mio padre mi ha abusata fin che ero incoscente mi schifava, ma il mio corpo tradiva la mia razionalità...ero eccitata come una cagna. Certo, avevo giò fatto esperienze con amichetti, ma ho sempre detto a me stessa che la mia verginità era per qualcuno da amare e oggi mi dico chi meglio di mio padre.
Mi alzai in piedi e andai vicino a mio padre che era seduto e dissi di leccare il seno di sua figlia, lui obbedì (sentivo di avere del potere su di lui). Mio padre continuava a leccarmi con fame, dopo poco mi butto con forza sul divano e si tuffò con la faccia tra le mie gambe. Leccava avidamente la mia figa fradicia, mio padre stava leccando la figa di sua figlia, era bellissimo. Tutti gli umori della sua bambina finirono nella sua bocca.
Sentivo che lo volevo dentro di me e questa volta volevo essere cosciente di ciò che accadeva. Mio padre, evidentemente con più dolcezza rispetto a quando ero addormentata appoggiò il suo arnese sull'uscio del mio fiore grondante. Iniziò a spingere piano cercando di aumentare il ritmo un po alla volta, era enorme, il cazzo di mio padre era grande come il mio polso, mi faceva male, ma l'eccitazione che provavo non l'avevo mai provata. Mi avvinghiai a lui con le gambe e con le braccia, mi sentivo piccola e impotente, ma volevo che abusasse ancora di me, ma soprattutto volevo sentire il suo seme dentro di me, come se la sua anima si ricongiungesse alla mia. Papà ti voglio nella pancia, vieni dentro di me ti prego.
Sentivo che non ce la faceva più, sentivo che era quasi al culmine. Dopo pochi istanti in preda ad un momento di perdizione si tirò su dal divano come se il mio peso addosso a lui non valesse nulla, con le sue manone afferrò le mie spalle e iniziò a schiacciarmi in giù verso il suo cazzo che mi stava impalando, lo sentivo fino nella pancia, nel mio utero...Papà vieniiii, rimpimi...mettimi incinta....ti amo...A quelle parole non resistette più..si figlia mia adesso ti riempio la pancia siii...aahhhahhhah.
Una colata disumana di sperma liquido e caldo mi stava riempiendo tutta la figa, era la sborra di mio padre, sangue del mio sangue.
Appena mi lasciò andare stavo colando lungo le cosce, misi la mano a raccogliere e per avidità viziai la mia bocca con lo sperma di mio padre che avanzava dalla mia figa.
"Papà una domanda... ma se quel giorno eri tu che hai abusato di me, chi parlava attraverso quel tubo di plastica"...
e lui.... TUO FRATELLO piccola
to be continued
Come al solito era sul tavolo in salotto che lavorava al pc, mi sedetti al suo fianco e appoggiai la mia mano sul suo braccio e ho iniziato a chiedere cosa fosse successo il giorno prima. In un istante era diventato rosso e balbettava, cercava in qualche modo di cambiare discorso, era molto accaldato. Non so perchè ma in quel momento vedevo mio padre con occhi diversi, lo vedevo come un uomo qualsiasi. Avevo davanti un signore sulla 50ina, brizzolato, alto 1.85 e atletico poichè quasi ogni giorno andava in palestra. Era in tuta e t-shirt, io pure... sentivo che mi stavo eccitando, sentivo che avevo la patata calda e la sentivo pulsare.
Così decisi di essere diretta: "Papà... ieri mi hai violentata? Si o No? ... A quelle parole mio padre crollò.... iniziò a raccontarmi tutto e a spiegarmi che è stata quella troia di mia madre a convincerlo perchè a sua volta da ragazzina le era capitato lo stesso ed è convinta che se oggi è una dottoressa affermata in cardiologia lo deve all'adolescenza che ha passato fatta di abusi da parte del padre e dello zio.
Mi spiega che una sera, mia mamma ha detto a mio padre che era arrivato il momento e aveva consegnato lui una pasticca di sonnifero per la mia iniziazione. Mio padre dal canto suo è uno debole nella coppia e quindi obbedì. Mi spiega che negli ultimi mesi mi osservava e si fissava spesso sul mio culetto e la mia terza di seno, si era reso conto che ero una donna ormai e voleva amarmi come ama sua moglie, mi considera cosa sua.
Era assurdo, ma mi stavo bagnando... non so perchè ma feci scendere la mano tra le gambe di mio padre e porca troia aveva il cazzo in tiro, era duro e grosso...Dai continua a raccontare fin che la puttanella di tua figlia che hai violentato ti tocca il cazzo ... Stavo accettando l'abuso di mio padre, stavo accettando lo status di troietta di casa, stavo accettando che mio padre mi amasse. Lui intanto continuava il racconto, non era più imbarazzato. Mi ha spiegava che il rito prevede di sverginare figa e culo della figlia. Avermi addormentata serviva ad evitare imbarazzo sofferenza emotiva e dolore...Nel frattempo tirai fuori il cazzo di mio padre, madonna, mio padre aveva un arnese di almeno 20 cm e molto largo... avevo le mutandine ormai molto bagnate.
Mi disse che mi sverginò la figa solo entrando con la cappella, immagino con il palo che ha...mi disse che il problema è stato il culo, ha fatto fatica, era troppo stretto, mi spiega che ci sono voluti venti minuti di lingua e poi dita prima di provare a far entrare il suo cazzo. Nel mentre iniziavo a segarlo e lui sembrava gradire....
Il pensierò che mio padre mi ha abusata fin che ero incoscente mi schifava, ma il mio corpo tradiva la mia razionalità...ero eccitata come una cagna. Certo, avevo giò fatto esperienze con amichetti, ma ho sempre detto a me stessa che la mia verginità era per qualcuno da amare e oggi mi dico chi meglio di mio padre.
Mi alzai in piedi e andai vicino a mio padre che era seduto e dissi di leccare il seno di sua figlia, lui obbedì (sentivo di avere del potere su di lui). Mio padre continuava a leccarmi con fame, dopo poco mi butto con forza sul divano e si tuffò con la faccia tra le mie gambe. Leccava avidamente la mia figa fradicia, mio padre stava leccando la figa di sua figlia, era bellissimo. Tutti gli umori della sua bambina finirono nella sua bocca.
Sentivo che lo volevo dentro di me e questa volta volevo essere cosciente di ciò che accadeva. Mio padre, evidentemente con più dolcezza rispetto a quando ero addormentata appoggiò il suo arnese sull'uscio del mio fiore grondante. Iniziò a spingere piano cercando di aumentare il ritmo un po alla volta, era enorme, il cazzo di mio padre era grande come il mio polso, mi faceva male, ma l'eccitazione che provavo non l'avevo mai provata. Mi avvinghiai a lui con le gambe e con le braccia, mi sentivo piccola e impotente, ma volevo che abusasse ancora di me, ma soprattutto volevo sentire il suo seme dentro di me, come se la sua anima si ricongiungesse alla mia. Papà ti voglio nella pancia, vieni dentro di me ti prego.
Sentivo che non ce la faceva più, sentivo che era quasi al culmine. Dopo pochi istanti in preda ad un momento di perdizione si tirò su dal divano come se il mio peso addosso a lui non valesse nulla, con le sue manone afferrò le mie spalle e iniziò a schiacciarmi in giù verso il suo cazzo che mi stava impalando, lo sentivo fino nella pancia, nel mio utero...Papà vieniiii, rimpimi...mettimi incinta....ti amo...A quelle parole non resistette più..si figlia mia adesso ti riempio la pancia siii...aahhhahhhah.
Una colata disumana di sperma liquido e caldo mi stava riempiendo tutta la figa, era la sborra di mio padre, sangue del mio sangue.
Appena mi lasciò andare stavo colando lungo le cosce, misi la mano a raccogliere e per avidità viziai la mia bocca con lo sperma di mio padre che avanzava dalla mia figa.
"Papà una domanda... ma se quel giorno eri tu che hai abusato di me, chi parlava attraverso quel tubo di plastica"...
e lui.... TUO FRATELLO piccola
to be continued
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