La vera indole di Tina schiava ricattata

di
genere
dominazione

Già quando aveva 18 anni Tina si guardava sempre intorno: uomini adulti, ragazzi palestrati, ragazzi carini ma un po’ sfigati perché era attratta da tutta questa etereogenità di uomini. Nella sua mente non ancora del tutto libera pensava che avrebbe voluto come compagno di vita un ragazzo non molto bello, ma fedele e premuroso con lei. Come ipotetico amante il classico bel ragazzo fisicato e come pervertito un uomo adulto.
Gli anni sono passati, oggi Tina ha 20 anni e convive nella casa di proprietà di Angelo, il suo compagno di 25 che fatalità sta anche bene economicamente e le regala bei vestiti, sandali con tacco 12 cm e la fa vivere nel benessere. Lui poverino cerca di colmare la sua insicurezza sessuale dovuta ad un cazzo di 10 cm con la generosità.
Tina sessualmente non ha molta esperienza, lo ha fatto poche volte e solo con il suo compagno di vita. Ogni volta che esce con le amiche, va in palestra o in discoteca si guarda intorno, le sue parti intime sono sempre umide. La notte prima di coricarsi si tocca piano fin che Angelo dorme e quando sono sul divano a guardare un film capita che scopano, ma lei non raggiunge mai l’apice. Una volta presa dal nervoso esclamò: “non riuscirò mai a venire con quel tuo cazzo da gnomo”. Angelo si alzò di scatto, non disse nulla e se ne andò a letto.
ESTATE: Tina studiava per l’università, psicologia. Angelo era in ufficio dai suoi genitori a lavorare. Un professore di quasi 70 anni dava ripetizione a Tina sui vari psicologi della storia. Freud appassionava Tina perché condivideva il pensiero che ognuno di noi abbia una parte inconscia dove si nascondono le fantasie più indicibili e malate. Il professore notava che Tina si distraeva facilmente e sinceramente anche a lui non più giovanissimo cadeva l’occhio sugli short striminziti di Tina color verde pisello e sul top senza reggiseno. Ai piedi portava le infradito e giocava con i piedi facendo dondolare le ciabatte. Il prof chiese a Tina un bicchiere d’acqua, faceva troppo caldo, ma in realtà voleva vedere il suo bel culetto muoversi. Il prof era un porco d’altri tempi con delle perversioni strane. Chiese a Tina: “ posso vedere il tuo piedino, ho notato una macchia strana…” Tina allarmata obbedì…Il professore col piede di Tina sul tavolo osservò da vicino e iniziò a leccarlo….Tina si scansò di colpo impaurita ed esclamò: “Professore cosa fa???è matto….la denuncio” …Il professore con lieve sorriso rispose:” Cara Tina, si da il caso che 2 professori della tua facoltà siano stati miei allievi e se sono li è per merito di mie raccomandazioni. Sai…mi sono molto riconoscenti…” Tina:”cosa vorrebbe dire? Che posso passare l’università senza problemi???” Prof:” Esatto…mi basta una telefonata”
Nella mente di Tina si creò un senso di leggerezza,di piacere, parallela ad un senso di Angoscia… Incurante delle conseguenze decise di accogliere la possibile facile scalata all’ambita laurea, costi quel che costi.
Tina:” Va bene, voglio fine l’università in fretta e sono disposta a vendere tutto di me stessa, anche la dignità.” Prof:” Sei una puttanella impertinente e presuntuosa sai ragazzina?” Tina:”Come si permette di offendermi e trattarmi così…” Prof:” Zitta e tu da oggi farai quello che dico come e quando voglio, la tua dignità è mia adesso” Tina con una lacrima rispose:” Va bene lo farò…”
Tina rimise il piede sul tavolo e il professore lo leccò per un buon quarto d’ora avidamente. Gli short di tina da verde chiaro diventarono sempre più scuri, si stava bagnando…Il prof compiaciuto disse: “lo vedi che sei una puttanella? Lo vedi che sei una schifosa?” Tina: “ Ha ragione, perciò faccia di me ciò che vuole”… Il prof slacciò i pantaloni, giù le mutande, il cazzo era mollo e lungo….Tina iniziò a massaggiarlo con i suoi piedini, ma non prendeva vigore. A quel punto il prof si girò proiettando il suo culo flaccido verso tina e le ordinò di infilare la lingua nel suo Ano. Tina non voleva, i due discussero, ma alla fine vinse la proposta perversa del professore. Tina si mise in ginocchio e leccò il buco del culo al vecchio professore. Il cazzo però rimase mollo, il prof aveva problemi di impotenza e si limitava quindi a questi giochi perversi…
Alla sera Angelo tornò a casa, Tina era strana. Angelo: “Cos’hai amore?” Tina: “ Niente ho cazzo…non ho niente….ho solo voglia di scopare, di un cazzo grosso che mi scopi per ore, non come il tuo da coglione” …Angelo non disse una parola nemmeno questa volta e muto andò a lavarsi .
UNIVERSITA: Ciao Tina, sono il prof Di Marco… (circa 35 anni fisico atletico, ex allievo del Prof Bernardone)” Ti aspetto in Via Giovanni Verga n° 15 oggi pomeriggio alle 16 così ci accordiamo sulla tua laurea”. Tina “ Ah…va bene a più tardi.”
Tina andava avanti con la sua giornata, molto pensierosa. Temeva di essersi cacciata in un meccanismo da cui difficilmente sarebbe uscita. Aveva paura, era poco più di una ragazzina e il pensiero che il giorno prima era in ginocchio a leccare il culo ad un vecchio che poteva essere suo nonno la faceva stare male, si sentiva una nullità, persino una prostituta ha più dignità di lei. Un po’ di paura si ma l’eccitazione che ha provato le aveva fatto intendere che iniziava a conoscere il suo vero io.
CASA PROF DI MARCO ore 16.00: “Buon pomeriggio Tina”….. “ Ciao Amore”…….
“ Buon pomeriggio Puttanella” …
Erano presenti: Prof Di Marco, Vecchio Prof e Angelo…erano tutti e tre seduti sul divano ad aspettarla….
Tina:” no no….no no ….siete matti cosa ci fate qui….” Prof: “ ieri ci siamo detti che avresti venduto la tua dignità, ecco, oggi ti paghiamo profumatamente per la prima volta … Su adesso da brava vieni qui e ti siedi.
Tina iniziò a piangere ma la sua fica era già bollente e aveva già iniziato a gocciolare, le gambe le tremavano pure. Mai avrebbe pensato di accettare quelle situazioni in cambio della laurea. Quel giorno aveva un vestitino blu estivo sempre senza reggiseno, i capezzoli erano duri e aveva delle ciabattine.
Si sedette su una sedia davanti il divano dove quei 3 malati erano seduti.
Prof” adesso tu Di Marco lo metti in bocca a Tina e ti fai spompinare, tu Angelo stai li in piedi a guardare, ti seghi e voglio che sborri in questo bicchiere fin che la tua ragazza fa la cagna con il mio ex allievo davanti a te” .
Tina inaspettatamente obbedì.. si sentiva in colpa con Angelo perché se era li ad essere umiliato era colpa sua e non voleva coinvolgerlo. Prof Di Marco calò i pantaloni e tirò fuori un cazzo di circa 25 cm, Tina non potè evitare di sorridere e si eccitò. Con piacere lo prese in bocca ed iniziò a gustarselo sbavandolo bene e inghiottendo anche le palle…Angelo piangeva in silenzio, le lacrime scorrevano inesorabili lungo le guance e con il suo cazzetto in mano provava a segarsi. Vedere la sua compagna di 20 alla mercè di questi luridi lo faceva stare male, ma forse stava ancora peggio vedendo che Tina obbediva diligentemente….Il Prof vecchio e perverso, intanto si godeva la scena; guardava compiaciuto e si capiva che sapeva ancora essere autoritario con chiunque volesse.
Dopo venti minuti Angelo “ ..vengo vengo…ahhhhh vengo…” Angelo il fidanzato era venuto come voleva il professore. Prof” ora mettiti in ginocchio e guarda fino alla fine come roviniamo la tua dolce metà che tanto ingenua non è…. guai a muoverti mi raccomand…. Di Marco ora cerca di venire nella bocca di questa specie di lurida merda di 20 anni e tu Tina non ingoiare il nettare “..Tina sicura della sua ormai pochissima dignità esclamò: “certo che non ingoio lo sperma di uno sconosciuto vecchio porco per chi mi hai presa” Prof:” ahahahahah…vedremo vedremo”….
Tutti obbedivano a quel vecchio schifoso e perverso, ma Tina in cuor suo era convinta che dei limiti li avrebbe avuti… Di Marco:” su da brava troia, succhia bene il cazzo, goditelo, guarda quanto è grosso, tu meriti un’uomo vero come me perché il cazzo ti piace….Tina” il cazzo mi piace, ma io amo Angelo e queste cose le faccio solo per la laurea mi raccomando ….Di Marco” zitta sgualdrina e mangia il cazzo non ho chiesto il tuo parere…. Aaaahhhhh si…succhia succhia…tocca le palle troia più veloce più veloce siii…ahhhh ahhhha dai troia vengo vengo vengo…..siiiiiiii ahhhhh…
Con un urlo di piacereil prof Di Marco riempì la bocca di Tina che a stento riusciva a tenere tutta la sborra in bocca Prof: “guai a te puttanella se perdi una goccia…brava, così, tutta in bocca…Ora svuota la bocca nel bicchiere di Angelo. “ Tina eseguì ed era sollevata di non dover ingoiare quel litro di sperma…
Il bicchiere se prima era appena sporco delle poche goccie di sborra di Angelo, ora era quasi arrivato a metà grazie allo sperma del prof Di Marco…In quel momento di pausa tutti rimasero a guardare cosa avrebbè voluto fare ancora quel vecchio porco del professore….Il Silenzio dominava la stanza…I 3 protagonisti attivi si guardavano tra loro, non avevano il coraggio di incrociare lo sguardo del vecchio professore che sembra essere determinato a procedere con i supplizi verso la povera ragazza.
Davanti allo stupore di tutti e 3 i partecipanti il vecchio prof tirò fuori il cazzo, lo appoggiò nel bicchiere pieno di sborra e iniziò a pisciarci dentro…Prof” siiiii….questo è il mio modo di sborrare…il cazzo non mi tira più purtroppo, le palle sono secche, ma la mia vescica funziona che è un piacere…..” Il bicchiere si riempì fino all’orlo: il cocktail era composto da sborra di Angelo, sborra del prof Di Marco e piscio di un vecchio malato e perverso…. Gli occhi di tutti i partecipanti si fecero grandi, ma quelli di Tina erano la rappresentazione della paura. Nessuno sapeva quali sarebbero stati i prossimi ordini del prof
Prof” Tina…Angelo subito qui davanti a me….!!! Tina “ non penserà che….” Angelo “ Tina è meglio che obbediamo, hai voluto te tutto questo.”
Prof” Adesso cari ragazzi ascoltatemi bene: Tina tu prenderai questo bicchiere e berrai tutto il suo contenuto e tu Angelo ti metterai vicino alla tua compagna e la aiuterai a farlo dandole coraggio: voglio che le accarezzi il viso, voglio che le accarezzi i seni e voglio che le metti 4 dita in figa. Ricordate, se non ubbidite tu Tina puoi scordarti la Laurea e tu Angelo ogni sabato porterai qui la tua donna per farla sodomizzare da me.” Tina “ no basta così !!! Lei è matto, io la denuncio (tina piangeva, aveva paura, tremava ed iniziava ad agitarsi) …io me ne vado…amore portami via, scusami, scusami se ti ho fatto soffrire…fanculo la laurea, fanculo tutti e tutto…. Angelo” amore mio pensaci, i tuoi progetti, il tuo futuro, io lo accetto, sono solo un cornuto che non potrà mai soddisfarti….” Prof” avanti Tina, se sei arrivata fino a qui puoi andare oltre” Tina “ non ci sto…ok un pompino, ok scopare, ok leccare il culo ad un vecchio, ma bere piscio e farmi sentire una sgualdrina indegna di rispetto no…” Angelo” amore fallo per me …” Inaspettatamente il cazzo di Angelo, anche se piccolo era duro e turgido, il fatto che Tina sarebbe stata sodomizzata lo eccitava e Tina se ne accorse Tina” mi fai schifo, sei un pervertito, come fai ad essere eccitato vedendomi subire tutto questo , vergognati sei malato come questi qui…io ti mollo, anzi prima di mollarti ti farò pentire di essere il mio uomo e in città sapranno tutti chi sei” Tina prese il cellulare, scrisse un messaggio e dopo poco lo rimise in borsa. Angelo” a chi hai scritto?” Tina” non ti preoccupare, lo capirai”…
Subito dopo senza dire più nulla Tina prese il bicchiere e lo annusò…uno sforzo di vomito la fece sussultare, ma prendendo la mano di Angelo li disse di guardarla e inizio a bere, sorso dopo sorso…la piscia la sborra andava già nella gola di Tina che era un piacere, qualche goccia scappò sul collo… Sul fondo era rimasta solo sborra diluita nel piscio, la verso in bocca, la gustò bene e ingoiò… Poi di forza prese la testa di Angelo e si fece pulire il collo dal piscio scivolato giù. Angelo eseguì. Intanto Tina con 4 dita in figa raggiunse innumerevoli orgasmi.
Il prof visibilmente stupefatto e compiaciuto esclamò: “ brava la mia puttanella, sono sincero, mi hai stupito, non pensavo fossi anche una bevitrice di piscia incallita, neanche le bestie hanno così sete…. Tina: “ ha visto prof che brava bambina che sono, era anche buona sa. Ora mi dica cosa vuole che faccia, non mi frega più nulla d me stessa, sono solo una cagna ubbidiente e la mia anima vi appartiene.”
Angelo si rimise sul divano, Tina cercava di riprendere coscienza e Di Marco osservava la situazione col cazzone penzolante…. Il vecchio prof aprì un cassetto, tirò fuori un foglio e si mise a scrivere… Si rivolse a tutti dicendo” qui ho descritto cosa è successo in questa stanza oggi e cosa avverrà tra poco. Ho aggiunto la promessa di laurea con lode alla Signorina Tina, ora noi tutti la firmiamo e quando sarà finita l’università Tina potrà venire a prendere questo foglio e farne ciò che vuole….Silenzio…..
Tina” cosa cazzo devo fare ancora maiale schifoso” Prof” ora vorrei che il prof Di Marco si occupasse del tuo bel sederino da schiaffi e poi sarete liberi di andarvene.” Tina” no perfavore, sono davvero disposta a tutto ma il culo no, non sono pronta, non l’ho mai fatto…la prego, farò tutto ciò che vuole, mi dia altro piscio se vuole…ma il mio culo no, mi fa male, ho già provato con un piccolo dildo, ma provo dolore” Prof” Ohh davvero, non lo sapevo piccola Tina, allora se proprio insisti chiederò ad Angelo di lubrificartelo bene ahahaha ahahhaha hahahha” Tina” figlio di puttana, sei un figlio di puttana maledetto pezzo di merda dio ti maledica”
Prof” Bene, Tina adesso vai sul tavolo e ti appoggi a 90 con le braccia stese lungo il tavolo. Di Marco, vai e lega i polsi di Tina alle gambe opposte del tavolo, le corde le trovi nella mia borsa. Angelo, cornutazzo che non sei altro, vai da tua morosa, mettiti in ginocchio davanti il suo culo, spogliala, e inizia a leccarle l’ano e poco alla volta ci infili le dita… “
Tutti come soldatini obbedirono, erano tutti increduli, ma allo stesso tempo erano completamente ipnotizzati dall’autorità del vecchio prof. L’unica era Tina che sussultava e piangeva, qui la sua dignità non centrava, il suo accordo era un altro, qui si trattava di soffrire dal dolore e la paura che potesse farle male davvero le martellava la testa. Tra un singhiozzo e l’altro, tra le lacrime che le scendevano lungo il viso si fece coraggio e andò verso il tavolo dove l’aspettava Di Marco con le corde in mano. Tra il silenzio di tutti e i sussulti dell’allieva dopo pochi minuti era posizionata proprio come voleva il vecchio prof e Angelo aveva già iniziato al leccarle il buco del culo. Al primo dito inserito Tina esclamò tra le lacrime” noooo…..basta vi pregooo…. Il culo nooooo …il culo noooo..aaaa noooo” piangeva piangeva
Prof “ Di Marco sei pronto, ora voglio che Angelo sputi sul tuo cazzo e poi preparati ad inculare la cagna… Di Marco “ Avanti cornuto bagnami il cazzo altrimenti farò ancora più male alla tua ragazza.” Angelo” professore la prego, il prof Di Marco farà troppo male a Tina, ha il cazzo enorme.” Prof” figlio di puttana, stai zitto e obbedisci” Tina nel frattempo piangeva disperata e scongiurava in tutti i modi di fermare tutto, provava a liberarsi, il tavolo tremava, ma le corde erano strette, troppo strette.
Il momento era arrivato, Di Marco al pensiero del culo vergine di Tina aveva il cazzo ancora più grosso di prima, si preparò e lo appoggiò sulla fessura del buco del culo, Tina iniziò ad urlare a squarciagola, il professore ordinò ad Angelo di coprire la bocca della sua donna con un canovaccio e poi incalzo Di Marco” avanti maiale, fammi vedere quello che sai fare” ..
Di Marco entrò con la sua cappella enorme nel culo di Tina e si fermò, il cazzo non passava, Tina urlava tra la stoffa del fazzoletto, aveva il viso rosso dalle urla e gli occhi colmi di lacrime che sembravano uscire dalle orbite per il dolore. Di Marco iniziò a spingere, ora era dentro a metà… Di Marco” prof Bernardone, non ci passa, il culo di Tina è troppo piccolo, le farò davvero troppo male, non me la sento. Prof” avanti adesso dai un colpo secco e forte e spingi vedrai che entra, quella è una cagna da stalla e bisogna aprirle il culo e sverginarlo. O Forse preferisci che chiamo il provveditorato e ti tolgo la cattedra? Lo sai che ho ancora molte conoscenze” ha ha haha hahhi hihihi “ il vecchio rideva compiaciuto
Di Marco” scusa Tina questo davvero è troppo anche per me, ma la mia carriera viene prima di te, perdonami, ma non me ne fotte un cazzo se questa sera andri a casa con il culo squarciato e non riuscirai a camminare, non sei un cazzo per me” …
Eee baabaaam…Di Marco prese la carica tirandosi indietro con le gambe, afferrò il tavolo con le mani e in un sol colpo secco e violento fece entrare tutto il suo enorme palo nel povero culo della piccola Tina. L’Ano della ragazza era stato violato per sempre mentre il tavolo avanzò di un metro. Angelo era incredulo e senza parole, si limitava ad osservare e segarsi nel vedere la sua ragazza praticamente stuprata da quelle persone. Tra un colpo e l’altro, il povero culo di Tina versava lacrime di sangue che scendevano lungo le gambe della ragazza. Di Marco le stava davvero lacerando il culo. Tina era inerme sul tavolo, non piangeva più e il suo viso era distrutto, si limitava a subire in silenzio, ma la figa continuava a gocciolare creando una piccola pozzanghera sul pavimento…Voleva tutto questo oppure no era la domanda che assillava Angelo.
Di Marco dopo una ventina di colpi violenti che fecero sbattere il tavolo alla parete finì per sborrare di brutto nel culo; lo riempì di sperma. Tina iniziò a dire “e bravo il sadico maiale, mi hai sventrato il culo il culo, mi hai fatto male, ho squirtato come un animale e sono sicura che una puttana da strada non lo avrebbe mai permesso, ma io sono una cagna che gode se viene abusata, lo hai capito” Tina piangeva a dirotto, ma aveva avuto tanti di quegli orgasmi che l’avevano sfinita… Il vecchio prof era compiaciuto e soddisfatto nel vedere tutti e tre i protagonisti godere insieme dopo averli portati al limite.
Finì tutto, Angelo e Tina lasciarono i due maiali e si diressero verso casa, Tina camminava a fatica sorretta da Angelo. Tra loro c’era un silenzio di tomba. Angelo” tutto bene amore?” Tina” si va tutto benissimo, finalmente ho goduto come una troia e non grazie a te. Preparati perché adesso me la paghi questa sorpresa..” Angelo “ in che senso?...forse Angelo aveva capito a cosa le era servito scrivere al cellulare prima”
Arrivati a casa Angelo vide qualcosa di strano, le luci erano accese e la musica era ad alto volume…Entrarono e videro 5 vecchi amici della sua squadra di calcio. Pseudo amici che da ragazzini godevano a bullizzare Angelo sotto le docce perché minidotato. Tina dolorante senza proferire parola disse “ adesso tu ti siedi e guardi questi bastardi che mi scopano, non meriti altro”.
Angelo obbedì e si sedette su una sedia. I 5 ragazzi si spogliarono, nessuno col cazzo piccolo, tutti nella media tranne uno che forse aveva il cazzo ancora più grosso del prof Di Marco… Angelo si domandava come Tina avrebbe potuto sopportare ancora di essere scopata dopo quello che era successo….
Angelo” amore, ma come fai a ….” Tina” zitto coglione, il mio culo è rotto e sanguina, ma la mia figa non è stata scopata…”
I 5 si avventarono su Tina, la palpavano ovunque, i loro cazzi le stavano intorno alla testa, lei impazziva, sembrava che fosse alla sagra del cazzo. Era felice e sembrava a suo agio come non mai….in ginocchio ha spompinato tutti, ma prima ha voluto bere piscio da ciascuno perché il piscio ormai era la sua bevanda preferita e non si saziava mai. Angelo iniziò a segarsi quando vide Tina sopra di uno che lo cavalcava e ad un tratto esclamò: “ehi tu biondino, mettiti dietro di me e penetrami, voglio due cazzi in figa. Angelo” amore ti prego..”…Tina” zitto coglione, voglio che questa notte te la ricordi per sempre perché mi farò rompere anche la figa oltre il culo e tu mi farai da infermiere.” Il secondo ragazzo non si fece pregare e dopo un po di fatica infilò il suo cazzo nella figa di Tina. In due la stavano scopando, la figa era piena e faceva male. Il viso di Tina era nuovamente straziato dal dolore e le lacrime scendevano. Gli altri 3 dall’alto si facevano spompinare a turno. Tina” dai ragazzi non fatevi di riguardo, sono una cagna, oggi ho scoperto che la mia dignità è di chiunque voglia…sono solo una squallida puttana e merito solo di essere abusata in qualunque modo uno voglia.
Angelo era pietrificato e non capiva più che fine avesse fatto la sua Tina…Si mise a piangere ancora fin che quei bulli abusavano della sua donna in casa sua….
Tina” ehi tu col cazzone, preparati che se non ti fa schifo il sangue voglio che mi inculi, potrei avere male e potrebbe lacerarsi di più, ma voglio che mi inculi forte….” Anche il super dotato si mise in fila e al suo turno iniziò ad inculare Tina la quale iniziò ad urlare e dire “ guarda Angelo, guarda come la tua ragazza prende veri cazzi da veri uomini, guarda quanto sono puttana, guarda cornuto di merda, guarda che sofferenza, che dolore, guarda come mi stanno violentando. Tu subirai le mie corna per sempre….ahah hahahha Tina si abbandonò a molteplici orgasmi, i ragazzi stavano per godere tutti assieme, Tina si mise in ginocchio e disse” dai adesso voglio la vostra sborra ovunque…si braviiii “
“siiii hahahahah dsssiisi troiasiiii…puttana di merda to…si ahahahah…cagna schifosa bevi sborra” Tina era sommersa di sborra …
Dopo la scopata i ragazzi si rivestirono in fretta e sparirono. Tina ordinò quindi al cornuto di leccarle via tutta la sborra e Angelo obbedì….
Da quel maledetto giorno la vita di Tina e Angelo è cambiata, ma i due continuano a vivere insieme e godere delle esigenze sessuali di Tina.

Drin …Drin…. Drin…. Il cellulare squillava… Tina”si pronto….”
Prof “ Buongiorno Tina, ho un problema da risolvere e vorrei che oggi alle 16 passassi da casa mia…..
Tina”….. D’accordo a dopo ….PADRONE !!! “
scritto il
2022-07-08
6 . 8 K
visite
1
voti
valutazione
2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Cugino...ti fai la doccia con me?

racconto sucessivo

Rivelazioni
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.