Triangolo, incesto e masturbazione contemporanei.
di
amoredipapÃ
genere
incesti
Una notte sentii mamma e papà discutere nella loro camera. Svegliandomi di soprassalto ed ascoltando con attenzione papà chiedeva alla mamma perché faceva la gattina con Franco nostro vicino di casa. Mamma rispondeva che fare la gattina non voleva dire tradirlo e poi Franco era molto simpatico. Il dialogo proseguì in questi termini: "Cerca di non tradirmi con i nostri vicini perché mi sputtani" "Stai tranquillo che non ti tradisco proprio, mi piaci tu" "Se ti dico che avrei piacere se scopassi qualche volta con altri, come reagiresti"? "Non so è una cosa a cui non ho mai pensato" Ora sono più chiaro, se facessimo venire un mio amico in camera con noi ed io collaborerei con voi mentre scopate"? "Potrebbe essere eccitante ma non so" Ascoltando questi discorsi mi feci una sega straordinaria, mi spalmai la sborra sulla pancia. Riprese mamma "Ma dici davvero o stai buttando il sasso nel lago" "Senti il mio cazzo com'è duro e lo capisci" "Sei eccitato, che duro che è mettilo subito dentro" Il rumore del letto che saltava testimoniò la loro formidabile scopata. Riprese ancora mamma "Ora che hai sborrato sei sempre dello stesso avviso a farmi scopare dal tuo amico"? "Ora ancora di più" "E cosa faresti tu tra noi due" "Prima ti leccherei la figa e te la bagnerei bene poi succhierei il cazzo a lui e con le mie stesse mani te lo metterei nella figa" "Ti piace anche il cazzo"? "Lo confesso da sempre immagino di avere un cazzo in bocca ma non l'ho mai fatto" "Delizioso e quindi io potrei disporre di due cazzi, quello del tuo amico nella figa ed il tuo in bocca"? "Certo è proprio così, anzi mentre scopate vi leccherei insieme il cazzo e la figa" "Dai scopiamo ancora, che duro il cazzo oggi non ne vuol sapere di calmarsi" "Mi fai morire oggi se accetti la mia proposta mi rendi felicissimo e magari lo sarai anche tu" "Che delizia amore dai fammelo sentire tutto, portami chi vuoi a farmi scopare anche due amici" Fine del dialogo e si passa al sonno perché papà deve andare al lavoro e si alza alle sei. Io ero più eccitato di loro e per altre due volte mi masturbai. Le giornate trascorrevano regolarmente ed anche le nottate, non si sentivano più colloqui sessuali. La domenica pomeriggio, autunno inoltrato papà si mise sul suo letto e mamma uscì. Non so cosa mi prese, chiesi se potevo mettermi vicino a lui. "Certo che puoi, perché me lo chiedi"? "Papà ora siamo soli ti vorrei chiedere qualcosa, ho sentito i discorsi tra te e mamma una notte, mi è piaciuto tantissimo quello che avete detto, ecco papà solo a parlarne mi eccito ed io ho il medesimo tuo pensiero su uomini e donne" "Non mi sorprende, veramente, non so tua mamma, ma io speravo che mi sentissi perché voglio che tu apprezzi il sesso in tutte le sue forme" "Ma ti stai eccitando anche tu, si vede dal pigiama, com'è grosso papà lo vorrei toccare" "Be allora spogliamoci, mettiamoci sotto le coperte e mettiti sopra a papà" "Che bella cosa sentire il tuo cazzo vicino al mio" "Anche per me è bello, anche tu hai un bel cazzo" "Sono tuo figlio" "Sto per sborrare papà" "Dai sborriamo assieme che bello" "Lo faremo ancora papà"? "Quando vuoi, ora però ti dico una cosa, sto aspettando la disponibilità del mio amico ed una notte viene a dormire con me e mamma, non ti dico di partecipare perché mi sembra di esagerare, ma restatene in camera apri la porta della tua camera mentre siamo in azione così ascolti tutto e fai quello che vuoi" "Papà sei un amore" Passarono altri giorni ed un sabato sera venne invitato a cena Enrico, un amico di papà. Capii subito l'antifona perché mamma si fece trovare mezza nuda. Dopo cena andai a letto con l'intento di ascoltare. Parlavano sottovoce papà pregò Enrico di spogliarsi nudo e mamma quando vide quel cazzo esclamò "Ma è meraviglioso"!!! poi non sentii più nulla solo il vibrare del letto. Masturbazioni a non finire solo con l'immaginazione, fino a quando il sonno ebbe il sopravvento. La mattina mi alzai , passando davanti alla loro camera, Enrico era andato via, c'erano solo loro due nudi che dormivano pacificamente.
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