Vacanze eccitanti
di
Luca00
genere
etero
"Tra noi è finita Luca", ancora quelle parole gli risuonavano in testa, eppure era qualche giorno che Giulia, la sua morosa l'aveva lasciato. Prenotando un albergo in montagna sperò di poter passare del tempo per conto proprio e non farsi colpire troppo. I primi giorni però andarono male, aveva tutto il giorno per pensare a quanto gli mancasse la sua compagnia, le risate e fare l'amore, eppure quello che successe il terzo giorno in piscina cambiò di netto il suo umore. Cenò e rilassandosi in camera pensò di provare a non deprimersi, infilato il costume scese in piscina. Arrivato in piscina rimase sorpreso, trovò un ambiente veramente accogliente, una piscina abbastanza grande contornata di luci gialle soffuse, muri e soffitto blu scuri con lucine che creavano un effetto di cielo stellato. Vide che non c'era nessuno e dopo una breve doccia si buttò in piscina, era calda e si stava benissimo. Rimase un po' in ammollo e fece qualche nuotata, dopo una ventina di minuti sentì dei passi e vide entrate una ragazza. Era bellissima: occhi verdi, pelle olivastra e capelli ricci castani, era in costume che permetteva di vedere un fisico mozzafiato. Si salutarono con un cenno di gentilezza, tra sconosciuti e lei si rivolse a lui dicendo "spero non sia un problema se mi tolgo il pezzo sopra? Sono abituata a fare il bagno in topless, ecco perché vengo a queste ore, in quattro sere è la prima volta che incontro qualcuno". "Si figuri" rispose Luca "anche a me capita di fare il bagno nudo, da una sensazione di libertà indescrivibile". A quel punto entrò in acqua la ragazza e nuotò fino all'angolo opposto. "A questo punto mi permetto di levarmi il costume anch'io se non è un problema", le disse. "Prego, sperando che non arrivi nessuno, in queste sere non son mai venuti". Per circa quindici minuti non si rivolsero la parola, ognuno di rilassava nel suo angolo, ad un certo punto Luca era sdraiato sul pelo dell'acqua guardando il soffitto, cominciando a pensare a quanto fosse carina la ragazza non si accorse che stava diventando duro. Sentì la ragazza schiarirsi la gola e si rese conto della situazione, subito sott'acqua e uscendo la vide voltarsi di scatto, lo stava guardando, ne era sicuro. Imbarazzato uscì dall'acqua e si sdraiò con l'asciugamano in vita a riposare, dopo poco la ragazza uscì e si sdraiò nel lettino affianco al suo. "Piacere, Francesca" disse inaspettatamente, "piacere mio, mi chiamo Luca". Dopo qualche minuto la ragazza si tolse il pezzo sotto del costume e si fece una doccia, per quanto strana come situazione a Luca parse normale come cosa, avevano già chiarito che per nessuno fosse un problema. Fu molto piacevole, la ragazza non mancava di piegarsi e farsi vedere in pose molto ammiccanti e Luca stava scoppiando sotto l'asciugamano e fu preso d'istinto. Tolto l'asciugamano si precipitò nella doccia affianco a quella dov'era lei, entrambi nudi a pochi centimetri l'uno dall'altra, non sapeva cosa fare e iniziò a lavarsi, poi l'acqua di colpo si fermò. "Se non hai finito in questa doccia ci stiamo comodamente in due", Luca ringraziando non esitò ad avvicinarsi, ormai erano attaccati, nudi e palesemente eccitati. la spinse delicatamente al muro e baciandola fece anche sentire la sua erezione, dopo un bacio intenso Francesca si inginocchiò e diede qualche bacio sul pube per poi prendere in bocca il pisello di Luca. Era incredible, non fosse che sentirono e poco prima di poter venire dovettero fermarsi, malgrado la voglia di continuare andarono nei rispettivi spogliatoi salutandosi.
La mattina dopo Luca si svegliò ancora incredulo, era senz'altro la sue esperienza più incredibile, non poteva aspettare di rivederla, ma non sapeva come. Precipitandosi in sala pranzo per la colazione si prese un foglietto di carta con su scritto "209", la sua camera. Arrivato al tavolo la vide qualche tavolo a destra del suo, passando lasciò il biglietto e non si sedette neanche, il suo intento era chiaro: aspettarla in camera. Anche Francesca doveva essere della stessa idea, dal momento che si alzò subito dopo e lo seguì, in ascensore dovettero trattenersi, erano saliti due anziani con loro. Appena scesi al secondo piano si diressero immediatamente in camera. Chiusa la porta Luca le tirò via la maglietta e i pantaloni del pigiama, rimaneva in topless, tolte le mutande si spogliò in fretta. Era davanti a lui, nuda e di schiena, con un bacio al collo le si avvicinò, aiutandosi con la mano inserì da dietro il pisello, sentiva i suoi gemiti mentre entrava e usciva. Aumentava continuamente la velocità, dopo pochi minuti lei allontanandosi disse "non c'è fretta". Spinse Luca sul letto e riprese si era interrotta la sera prima, lui venne in pochi minuti. Lui desideroso di ricambiare la prese in braccio e la fece sedere sul tavolo della stanza, aperte bene le gambe incominciò a leccare sui clitoride e dentro. Francesca venne stringendo lievemente le gambe sulla sua testa, si ritrovarono dopo qualche ora addormentati abbracciati nel letto,lui la svegliò con un bacio sulla fronte.
La mattina dopo Luca si svegliò ancora incredulo, era senz'altro la sue esperienza più incredibile, non poteva aspettare di rivederla, ma non sapeva come. Precipitandosi in sala pranzo per la colazione si prese un foglietto di carta con su scritto "209", la sua camera. Arrivato al tavolo la vide qualche tavolo a destra del suo, passando lasciò il biglietto e non si sedette neanche, il suo intento era chiaro: aspettarla in camera. Anche Francesca doveva essere della stessa idea, dal momento che si alzò subito dopo e lo seguì, in ascensore dovettero trattenersi, erano saliti due anziani con loro. Appena scesi al secondo piano si diressero immediatamente in camera. Chiusa la porta Luca le tirò via la maglietta e i pantaloni del pigiama, rimaneva in topless, tolte le mutande si spogliò in fretta. Era davanti a lui, nuda e di schiena, con un bacio al collo le si avvicinò, aiutandosi con la mano inserì da dietro il pisello, sentiva i suoi gemiti mentre entrava e usciva. Aumentava continuamente la velocità, dopo pochi minuti lei allontanandosi disse "non c'è fretta". Spinse Luca sul letto e riprese si era interrotta la sera prima, lui venne in pochi minuti. Lui desideroso di ricambiare la prese in braccio e la fece sedere sul tavolo della stanza, aperte bene le gambe incominciò a leccare sui clitoride e dentro. Francesca venne stringendo lievemente le gambe sulla sua testa, si ritrovarono dopo qualche ora addormentati abbracciati nel letto,lui la svegliò con un bacio sulla fronte.
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