La vicina

di
genere
etero

"Allora stasera solita ora?", " certo, ti aspetto a casa mia". Greta e Leonardo erano vicini di casa da tanto tempo e da qualche anno avevano una tradizione. In giugno i genitori di lui partivano una settimana per andare maree tre anni prima decisero di guardare un film insieme una di quelle sere e la scelta ricadde su una commedia romantica di basso livello, che li fece molto ridere. Da quella volta, ogni anno, si trovarono a casa di Leo a vedere quel film e quella sera era la quella prescelta per quell'anno, solo che non fu come le altre. Lui aveva preparato tutto come la tradizione chiede con un pacchetto di Pringles e due lattine di the alla pesca. Mentre preparava, Leo, pensò che nell'ultimo anno Greta era cambiata molto, aveva fatto molta palestra e aveva iniziato a vestirsi molto bene e sensuale. Per via di questi cambiamenti lui aveva iniziato a vederla sotto una nuova luce con desideri e pensieri a cui dava sfogo sotto la doccia.
Alle 8 in punto sentì suonare il campanello e una volta aperta la porta capì che sarebbe stata una serata faticosa non avendo idea di come avrebbe potuto staccare gli occhi da lei. Greta indossava una canottiera rossa e degli short di cotone che mettevano in risalto tutte le sue curve, i capelli arancioni legati in due trecce gli piacquero e gli occhi marroni brillavano sopra le lentiggini. Leo la fece accomodare sul divano e si diresse in cucina per prendere gli spuntini, arrivato in cucina gli venne d'istinto sistemare i capelli guardandosi nel vetro del forno, sistemati i capelli neri volle pulire gli occhiali dentro cui si potevano vedere gli occhi verdi. Tornato in sala si disse di stare molto calmo e che poteva godersi la serata ma passando dietro il divano non riuscì a evitare di guardare nella scollatura di Greta in cui si intravedeva un reggiseno in pizzo nero. Iniziarono il film e risero molto, a metà film Greta chiese di stoppare perché aveva bisogno di andare in bagno, alzandosi però fece cadere il thè e piegandosi per raccoglierlo Leo intravide un perizoma in tinta con il reggiseno. Greta si girò e lui ebbe l'impressione che lei avesse visto i suoi sguardi, d'istinto disse "fai in fretta che dopo devo andare io" per riempire il silenzio che lo metteva a disagio. Mentre rimuginava sull'accaduto, Greta uscì dal bagno e lui ci entrò, trovandoci una cosa che lo intrigò molto. Per terra, vicino al bidet c'era il perizoma di Greta e pensò che magari si era scordata di rimetterselo. Tornato sul divano ricominciarono il film e andò tutto bene per una decina di minuti. Momento in cui, cambiando posizione, Greta gli appoggiò il piede sull'inguine e Leo non riuscì più a trattenere un'erezione che scalpitava da tutta la sera ma che per fortuna non tocco il piede. Dopo poco però lei si mosse e mise il piede sopra al suo pisello, lui rimase paralizzato per qualche istante sperando che lei non capisse. Poi però per paura di cosa potesse pensare lei e con la speranza della sua comprensione disse "ti chiedo scusa per questa cosa ma è tutta la sera che mi trattengo, ovviamente non è colpa tua ma la scollatura e i pantaloncini mi hanno messo a dura prova". A quel punto tacque sicuro che lei si sentisse a disagio ma, con sua sorpresa, lei disse "messo così farai fatica a vedere il film, bisogna fare qualcosa" e gli mise una mano sopra. Leo spiazzato la guardava e lei per essere ancora più chiara si alzò e si mise in piedi dandogli la schiena, poi afferrati gli shorts dall'elastico li fece scivolare giù per le gambe tendendole diritte. Leo sentì le mutande esplodere alla vista del sedere di Greta che si apriva mostrando i sue due buchi, depilati ed eccitanti, con le labbra visibilmente umide. Leo di riposta si abbassò pantoni e mutande e affermandosi il pisello diede un bacio sul sedere della ragazza. Iniziando a fare piano avanti e indietro con la mano cominciò a leccare Greta, passando dal clitoride, dentro le labbra e l'ano. Godettero molto prima che Greta sentendo fatica alle gambe chiese a Leo di sdraiarsi a pancia in su, lui eseguì tenendo gli occhi su di lei mentre si toglieva canottiera e reggiseno. Finito il piccolo spogliarello si sedette sulla faccia di Leo che ricominciò dove si era interrotto mentre lei prese in bocca il suo membro cominciando a muovere la testa su e giù fermandosi solo qualche momento per godere a pieno della lingua di Leo. Venne in poco tempo e una volta che si riprese disse a Leo "ora tocca a te venire, voglio che tu venga godendo quanto l'ho fatto io, dimmi come riuscirci". Lui un po' titubante disse che in camera aveva uno strapon che non era mai riuscito ad usare, lei accettò e Leo si fiondò in camera a prenderlo con del lubrificante. Lei se lo mise e lo fece entrare in Leo piano, una volta dentro afferrò il suo membro e cominciando a masturbarlo. Leo non aveva mai provato una cosa simile, la sega lo faceva godere mentre lo strapon stimolava godimento ed eccitazione, ci volle meno di un minuto per venire. Schizzò fino alla faccia di Greta che col dito si pulì per poi leccare tutto dando così l'ultimo brivido di eccitazione a Leo che poi si sdraiò alzando un braccio così lei lei potesse appoggiarsi al suo petto.
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2023-04-10
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