Pulizia scale
di
LeoneMarcello
genere
esibizionismo
Abito, da alcuni anni, in un condominio signorile di fronte al mare al Lido di Jesolo; si è deciso, in accordo con tutti i condomini, di fa fare le pulizie delle scale ad un'agenzia dopo che il portinaio è andato in pensione.
Ho 54 anni, vivo da solo dopo aver divorziato con i figli ormai autonomi e felicemente sposati; la mia vita lavorativa, come dirigente d'azienda, mi porta ad uscire di casa verso le 7:30 e tornare verso le 20:00 ormai ogni giorno.
Il Venerdì è il giorno canonico delle pulizie delle scale e sento sempre verso le 7:00 i rumori delle signore che si organizzano, spostando zerbini, portaombrelli ed ogni amenità che si trova sulle scale.
La sera precedente al venerdì, ero rincasato lasciando l'ombrello appoggiato allo stipite della porta esterna; la mattina mi alzo, mi preparo il caffè e per fare la mia usuale doccia ricordandomi dell'ombrello lasciato sull'uscio.
Mi metto un asciugamano avvolto in vita ed apro la porta di casa; in quel momento mi trovo la signora della pulizie chinata per raccogliere lo zerbino.
Avrà avuto quarant'anni non appariscente con dei leggings neri ed una felpa grigia; alza lo sguardo che si posa prima sul mio asciugamano poi sul mio petto per poi andare ad incrociare il mio sguardo.
Il mio si era prima concentrato sui leggings, che le fasciavano il sedere in maniera divina, e poi sulla sua bocca che istintivamente mi saluta: "ciao".
Non pensavo, in quel momento, di poter intraprendere alcuna frase...rispondo "ciao, pensavo che desse fastidio...alzando la mano che teneva l'ombrello".
"Grazie per il pensiero..." Lei era ancora china, le guardo la felpa che lascia intravedere i seni perchè in quella posizione si era leggermente scomposta. Sentii immediatamente un'erezione che premeva sull'asciugamano e non posso pensare che lei non se ne fosse accorta.
Si alza in piedi, si aggiusta i leggings alzandosi la felpa; questa manovra fa sì che aderiscano adamiticamente facendo vedere la perfetta conformazione del suo sesso; la mia mano destra si appoggia alla porta mentre la sinistra tiene l'ombrello ed in quel momento mi si apre l'asciugamano.
Sono veramente imbarazzato..."Mi scusi...".
Continua...
Ho 54 anni, vivo da solo dopo aver divorziato con i figli ormai autonomi e felicemente sposati; la mia vita lavorativa, come dirigente d'azienda, mi porta ad uscire di casa verso le 7:30 e tornare verso le 20:00 ormai ogni giorno.
Il Venerdì è il giorno canonico delle pulizie delle scale e sento sempre verso le 7:00 i rumori delle signore che si organizzano, spostando zerbini, portaombrelli ed ogni amenità che si trova sulle scale.
La sera precedente al venerdì, ero rincasato lasciando l'ombrello appoggiato allo stipite della porta esterna; la mattina mi alzo, mi preparo il caffè e per fare la mia usuale doccia ricordandomi dell'ombrello lasciato sull'uscio.
Mi metto un asciugamano avvolto in vita ed apro la porta di casa; in quel momento mi trovo la signora della pulizie chinata per raccogliere lo zerbino.
Avrà avuto quarant'anni non appariscente con dei leggings neri ed una felpa grigia; alza lo sguardo che si posa prima sul mio asciugamano poi sul mio petto per poi andare ad incrociare il mio sguardo.
Il mio si era prima concentrato sui leggings, che le fasciavano il sedere in maniera divina, e poi sulla sua bocca che istintivamente mi saluta: "ciao".
Non pensavo, in quel momento, di poter intraprendere alcuna frase...rispondo "ciao, pensavo che desse fastidio...alzando la mano che teneva l'ombrello".
"Grazie per il pensiero..." Lei era ancora china, le guardo la felpa che lascia intravedere i seni perchè in quella posizione si era leggermente scomposta. Sentii immediatamente un'erezione che premeva sull'asciugamano e non posso pensare che lei non se ne fosse accorta.
Si alza in piedi, si aggiusta i leggings alzandosi la felpa; questa manovra fa sì che aderiscano adamiticamente facendo vedere la perfetta conformazione del suo sesso; la mia mano destra si appoggia alla porta mentre la sinistra tiene l'ombrello ed in quel momento mi si apre l'asciugamano.
Sono veramente imbarazzato..."Mi scusi...".
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