Il sig.franco vicino di casa l'epilogo

di
genere
dominazione

Passammo il fine settimana eccitati, confusi, il pensiero e la domanda era fino a dove ci saremmo spinti? Chiesi al cornuto se voleva continuare questa situazione, lui mi girò la domanda e la mia affermazione su un si categorico…
Il lunedi mattina il padrone mi diede l’ordine di recarmi in farmacia per acquistare 2 clisteri e un pacchetto di preservativi che mi spiegò sarebbero serviti per il cornuto che doveva metterli la sera quando rientrava a casa e toglierli la mattina.
Il primo clistere venne eseguito tutte le mattina della settimana, lo fece direttamente il padrone, dopo ogni clistere mi penetrava con due dita nel culo portandomi al culmine dell’orgasmo e poi improvvisamente si fermava, mi disse di obbligare il cornuto a fare lo stesso…
Un giorni mi fece indossare una minigonna in pelle e camicietta senza reggiseno avevo i capezzoli turgidi la fica un lago andammo in giro per roma, mi sentivo gli occhi delle persone sul mio corpo, prendemmo il metrò alla stazione termini all’ora di punta mi sentivo tastare il culo non riuscivo a vedere chi era, di fronte avevo un signore attempato che ad ogni fermata con la scusa di perdere l’equilibrio mi toccava con una mano le tette, l’individuo posizionato dietro di me inizio a mettere una mano sul culo non riuscivo a muovermi ero rossa in viso mentre il padrone a distanza si godeva la scena, scendemmo a piramide e prendemmo l’autobus per ritornare dove avevamo parcheggiato, l’autobus era mezzo vuoto e il padrone mi costrinse a sedermi accavallando le gambe di fronta avevo due signori che mi guardavano le cosce.
Poco dopo salimmo in auto e il padrone mi fece i complimenti mise una mano in mezzo alle gambe, trovò il clito gonfio e la fica bagnatissima e mi disse stai diventando brava a far eccitare gli uomini…diventerai una schiava perfetta.
Il venerdi pomeriggio, era a casa anche il cornuto, venne a casa e ci disse che se non ci dispiaceva ci offriva la pizza, disse al cornuto di andarla a prenotare, rimanemmo soli e parlammo di come mi sentivo e se ero soddisfatta, gli risposi che volevo il suo cazzo e che ero arrivata al punto che avrei fatto di tutto pur di godere del suo bastone, rispose tempo al tempo…tornò il cornuto e ci informò che alle 19:30 era pronta, il padrone disse bene abbiamo più di un’ora, mi fece mettere a pecorina sul tavolo con i gomiti appoggiati sullo stesso, con fare autoritario disse al cornuto di alzare il grembiulino di allargarmi le chiappe e leccarmi il buchetto, il cornuto era diventato molto bravo a leccare, poi gli intimò di togliersi e di infilarmi un dito nel culo, nel mentre il padrone mi torturava il clito e mi obbligava a trattenermi a non raggiungere l’orgasmo, altrimenti sarei stata punita, disse al cornuto se era soddisfatta e cosa provava, lui non rispose allora gli prese i testicoli e glie li strizzò poi gli fece togliere il dito mentre io ero sempre a pecorina, il padrone si abbassò il pantalone della tuta e si fece leccare il culo e i suoi grossi testicoli gonfi.
Dopo aver mangiato la pizza obbligò il cornuto a farmi il clistere, prima mi diede dei ceffoni sulle chiappe fino a farle diventare viola, dopo quasi tutta la settimana di clisteri ero diventata brava a trattenermi, disse al cornuto dopo circa 20 minuti di portarmi in bagno inginocchiarsi e leccarmi i piedini mentre io mi liberavo fù umiliante anche perché mi vergognavo da morire un conto è urinare un conto e fare altro, il padrone mi spiegò che anche questo faceva parte dell’insegnamento.
Poi mi fece entrare in vasca fece spogliare il cornuto e ordinò al cornuto di entrare in vasca, esclamò guarda che pisellino e che bel culetto…ci fece sede e ci urinò sui nostri corpi partendo dal viso, poi mi fece fare il bidet con il doccino della doccia dopo avermi insaponato soffermandosi sul clito con getti prima freddi e poi caldi e mentre il cornuto si lavava il padrone mi fece uscire dalla vasca, mi fece sedere sul bordo e iniziò prima ad infilare un dito poi due fino ad inserirne 4 fino a farmi godere come mai lo avevo fatto che sembrava che facessi pipi, invece fù il primo squirt che provai, mi sentivo piegare le gambe quasi a perdere i sensi, disse al cornuto hai visto come si fa godere una donna con le sole dita? Lui rimase in silenzio, ora cornuto vai a prepararci il caffè e raggiungici in camera da letto.
Iniziammo a baciarci, mi toccava la fica e non mi permetteva di toccargli il cazzo, arrivò il cornuto bevemmo il caffè e disse al cornuto di infilarsi le mutande bianche che indossava prima, a quel punto mi impose di ciucciargli le palle, il cazzo, non fù un imposizione vera e propria perché lo desideravo da morire, iniziammo poco dopo un 69, io posizionata sotto e disse al cornuto mentre ciucciavo quel cazzone di leccargli il culo, era talmente eccitante vedere il cornuto sottomesso cosi indecentemente dal padrone che squirtai di nuovo allagando il letto.
Volevo il cazzo, il padrone sembrava non smettere mai gli piaceva il lavoro che stavamo svolgendo, pi mi disse ora sei pronta per essere scopata a dovere, mi fece salire su di lui a smorza candela, disse al cornuto di ciucciare il cazzo e aspettare il suo ordine di infilarmelo in fica, sbrodolavo in continuazione mentre ero sopra il padrone, poi disse al cornuto pisellino procedi appoggiò la cappella nella fica e nel mentre iniziò a torturarmi i capezzoli, stringermi le tette era un dolore ed un piacere inebriante, mi fece scendere fino alla base del suo cazzo e iniziai a cavalcarlo, non ricordo quante volte ho raggiunto l’orgasmo, poi mi fece togliere e disse al cornuto di appoggiare la cappella sul culetto che era bagnatissimo mi penetrò con un colpo secco che sentii un fitta nel culo e poi un piacere incredibile, mi inculava alla grande era la prima volta e il padrone mi disse ora puoi sentirti davvero sverginata in entrambi i buchi e mi inondò lo sfintere del suo nettare che in confronto al clistere era nulla, mentre ancora ero sopra al padrone disse al cornuto che era in piedi ed aveva assistito alla prima monta della sua mogliettina troia di inginocchiarsi sul letto al nostro lato, aveva le mutande tutte bagnate e il cazzetto ancora duro, gli chiesi ti avevo intimato di non toccarti e lui mi rispose che non lo aveva fatto ed aveva ubbidito a miei ordini, praticamente aveva sborrato solo assistendo alla monta, d’altronde era in astinenza da due settimane, gli dissi per punizione dormirai in sala sul divano senza lavarti e lasciandoti le mutandine imbrattate del tuo sperma.
La notte il padrone mi scopò ed inculò sembrava non finire mai il letto era un lago, ero sfinita che mi svegliai alle 11 del giorno dopo, con il padrone che si stava facendo ciucciare il cazzo dal cornuto e lo obbligò a farlo sborrare e bere tutto il suo sperma.
Ero soddisfatta…il padrone mi salutò perché aveva degli impegni per tutto il we, rimasti soli chiesi al cornuto se era soddisfatto aveva il cazzetto ancora duro, mi chiese se poteva segarsi gli risposi si indossando prima il preservativo, questi da oggi in poi sarà la normalità, inoltre potrò decidere se farti partecipare alle prossime monte, se ti sta bene ti racconterò tutto e deciderò sempre e comunque quando dovrai segarti, rispose si e ora leccami fica e culo e fammi raggiungere l’orgasmo, mentre si segava con il preservativo.
La storia con il Padrone terminò fine aprile perché dovette trasferirsi per motivi di famiglia dai figli.
Ripresi a studiare, non riuscivo a concentrarmi, arrivata l’estate era giugno e il cornuto prese in affitto un piccolo appartamento a Formia, era al piano terra con un fazzoletto di giardino, sopra abitava una coppia di circa 50 anni erano i proprietari, dopo 1 mese diventai prima la schiava di lei e successivamente anche del marito con molta gioia del cornuto e soprattutto della sottoscritta.
Ma questa è un'altra storia….
scritto il
2023-01-09
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