La coppia capitolo finale
di
mora1963
genere
dominazione
L’indomani mattina, era venerdi mi sveglia tardi, rimanemmo a casa tutto il giorno con la sig.ra Maria perché il tempo non era bello, mi feci una doccia e mi misi a leggere un libro sul divano mentre la sig.ra Maria guardava la tv e mi accarezzava le gambe, procurandomi ancora di più un eccitazione che mi dava i brividi.
Nel pomeriggio arrivò il Sig. Armando, ero in cucina, mi salutò e gli chiesi se gradiva un caffè, glie lo portai poi andò a farsi un doccia.
Tornò in sala indossava una canottiera che gli arrivava sotto la pancia e un paio di slip dove si notava un rigonfiamento incredibile, la Sig.ra Maria mi guardò e io presi coraggio sedendomi accanto a lui, il quale mi disse: Carla pendendomi la mano mettendola sul suo cazzo, accarezzami…iniziai a toccarlo attraverso il tessuto degli slip e piano piano si induriva, ci raggiunse la Sig.ra Maria e mi disse di sfilargli gli slip e cosi feci, mi inginocchia davanti a lui e usci fuori un cazzo enorme (come l’avevo immaginato), lungo, nodoso e una cappella che sembrava un fungo, non avevo mai visto( pochi per la verità), un cazzo di quelle dimensioni e largo da far paura, presi iniziativa ed iniziai a baciargli la cappella, poi iniziai a spompinarlo, facevo fatica a farlo entrare in bocca, quindi con la lingua iniziai a leccarlo tutto, partendo dalla cappella fino ad arrivare alla base del cazzo, andai avanti per un po', era duro come il marmo, nel mentre la Sig.ra maria da dietro mi toccava la fica e culo, e quando sentivo che stavo per raggiungere l’orgasmo si interrompeva, poi la Sig.ra Maria mi disse ora incrocia le mani dietro la schiena, e inizia a ciucciarli le palle fino ad arrivare alla cappella, in quella posizione mi sentivo dominata, per un momento portai di nuovo le mani sul cazzo e la Sig.ra Maria mi obbligò a rimetterle incrociate dietro e questa volta le legò con una cordicella, mi obbligò anche a leccargli il culo…
Non saprei dire quanto tempo era passato, volevo il cazzo, ero un lago volevo godere…Armando mi tolse il cazzo dalla bocca, mi fece salire sopra di lui, aiutato dalla Sig.ra Maria, visto che avevo le mani legate e mi fece appoggiare la mia fichetta su quella cappella, Armando nel mentre mi pizzicava i capezzoli che erano due spilli, Maria da dietro mi prese i fianchi e spinse piano piano sopra il cazzo che iniziò ad entrare, mi sentivo piena e ne era entrato neanche la metà quando iniziai a godere, sembrava che stavo facendo pipi, presi coraggio e lo feci entrare tutto, ricordo che sembrava averlo fino in gola, non smettevo di godere, una sensazione che non avrei immaginato potesse accadere, non riuscivo a fermarmi, quando le mani di Armando iniziarono a schiaffeggiarmi le chiappe già livide per il trattamento della sera precedente e contemporaneamente sentii due dita, erano quelle della Sig.ra Maria che mi penetrarono il culetto, venni copiosamente e distrutta dal cazzone di Armando e dalle dita di Maria, mi accasciai sul petto di Armando sfinita, la Sig.ra Maria mi slegò le mani, ed io ero in trans per quando avevo goduto, ricordo che gli dissi “vi sarò sempre grati”, mi fecero alzare e mettere a pecorina sul divano, la Sig.ra Maria sotto le miei gambe che mi leccava il clito e il Sig.Armando si posizionò dietro ed iniziò a stantuffarmi la fica e con il pollicione mi apriva il culetto, ad un certo punto sentii che l’andare su e giù divenne sempre più veloce e sentii il Sig.Armando grugnire e mi scaricò una quantità di sperma nella fica, da sotto Maria l’avevo annaffiata con i miei umori, non riuscivo a fermarmi per quando godevo, Armando tolse il cazzo e Maria raccolse lo sperma di Armando che poi passò nella mia bocca, ripuli sia Armando che Maria, ero soddisfatta, dopo cene andammo tutti e 3 nel lettone della Sig.ra Maria e scopammo nuovamente.
Mi telefonò il cornuto, mentre ero indaffarata cheindomi se era tutto a posto, gli risposi che si andava tutto bene e che ci saremmo visto prox sabato visto che questo non poteva raggiungermi per motivi di lavoro.
Fù una settimana molto intensa, sempre bagnata come lo sono ora…chiappe sempre livide, labbra della fica sempre gonfie e arrossate e culetto aperto dalle sole dita di Maria e da un cetriolo che ogni tanto mi faceva provare contemporaneamente a cazzone di Armando.
Al mare andavamo la mattina e inizialmente mi vergognavo perché tutti guardavano le mie chiappe, poi ci feci l’abitudine e sono sincera ne godevo molto di quella situazione.
Ora vi chiederete, il cornuto quando lo misi al corrente? Il sabato successivo quando tornammo a Roma; questa è un racconto che avrà bisogno di un capito a parte.
Kiss
Carla
Nel pomeriggio arrivò il Sig. Armando, ero in cucina, mi salutò e gli chiesi se gradiva un caffè, glie lo portai poi andò a farsi un doccia.
Tornò in sala indossava una canottiera che gli arrivava sotto la pancia e un paio di slip dove si notava un rigonfiamento incredibile, la Sig.ra Maria mi guardò e io presi coraggio sedendomi accanto a lui, il quale mi disse: Carla pendendomi la mano mettendola sul suo cazzo, accarezzami…iniziai a toccarlo attraverso il tessuto degli slip e piano piano si induriva, ci raggiunse la Sig.ra Maria e mi disse di sfilargli gli slip e cosi feci, mi inginocchia davanti a lui e usci fuori un cazzo enorme (come l’avevo immaginato), lungo, nodoso e una cappella che sembrava un fungo, non avevo mai visto( pochi per la verità), un cazzo di quelle dimensioni e largo da far paura, presi iniziativa ed iniziai a baciargli la cappella, poi iniziai a spompinarlo, facevo fatica a farlo entrare in bocca, quindi con la lingua iniziai a leccarlo tutto, partendo dalla cappella fino ad arrivare alla base del cazzo, andai avanti per un po', era duro come il marmo, nel mentre la Sig.ra maria da dietro mi toccava la fica e culo, e quando sentivo che stavo per raggiungere l’orgasmo si interrompeva, poi la Sig.ra Maria mi disse ora incrocia le mani dietro la schiena, e inizia a ciucciarli le palle fino ad arrivare alla cappella, in quella posizione mi sentivo dominata, per un momento portai di nuovo le mani sul cazzo e la Sig.ra Maria mi obbligò a rimetterle incrociate dietro e questa volta le legò con una cordicella, mi obbligò anche a leccargli il culo…
Non saprei dire quanto tempo era passato, volevo il cazzo, ero un lago volevo godere…Armando mi tolse il cazzo dalla bocca, mi fece salire sopra di lui, aiutato dalla Sig.ra Maria, visto che avevo le mani legate e mi fece appoggiare la mia fichetta su quella cappella, Armando nel mentre mi pizzicava i capezzoli che erano due spilli, Maria da dietro mi prese i fianchi e spinse piano piano sopra il cazzo che iniziò ad entrare, mi sentivo piena e ne era entrato neanche la metà quando iniziai a godere, sembrava che stavo facendo pipi, presi coraggio e lo feci entrare tutto, ricordo che sembrava averlo fino in gola, non smettevo di godere, una sensazione che non avrei immaginato potesse accadere, non riuscivo a fermarmi, quando le mani di Armando iniziarono a schiaffeggiarmi le chiappe già livide per il trattamento della sera precedente e contemporaneamente sentii due dita, erano quelle della Sig.ra Maria che mi penetrarono il culetto, venni copiosamente e distrutta dal cazzone di Armando e dalle dita di Maria, mi accasciai sul petto di Armando sfinita, la Sig.ra Maria mi slegò le mani, ed io ero in trans per quando avevo goduto, ricordo che gli dissi “vi sarò sempre grati”, mi fecero alzare e mettere a pecorina sul divano, la Sig.ra Maria sotto le miei gambe che mi leccava il clito e il Sig.Armando si posizionò dietro ed iniziò a stantuffarmi la fica e con il pollicione mi apriva il culetto, ad un certo punto sentii che l’andare su e giù divenne sempre più veloce e sentii il Sig.Armando grugnire e mi scaricò una quantità di sperma nella fica, da sotto Maria l’avevo annaffiata con i miei umori, non riuscivo a fermarmi per quando godevo, Armando tolse il cazzo e Maria raccolse lo sperma di Armando che poi passò nella mia bocca, ripuli sia Armando che Maria, ero soddisfatta, dopo cene andammo tutti e 3 nel lettone della Sig.ra Maria e scopammo nuovamente.
Mi telefonò il cornuto, mentre ero indaffarata cheindomi se era tutto a posto, gli risposi che si andava tutto bene e che ci saremmo visto prox sabato visto che questo non poteva raggiungermi per motivi di lavoro.
Fù una settimana molto intensa, sempre bagnata come lo sono ora…chiappe sempre livide, labbra della fica sempre gonfie e arrossate e culetto aperto dalle sole dita di Maria e da un cetriolo che ogni tanto mi faceva provare contemporaneamente a cazzone di Armando.
Al mare andavamo la mattina e inizialmente mi vergognavo perché tutti guardavano le mie chiappe, poi ci feci l’abitudine e sono sincera ne godevo molto di quella situazione.
Ora vi chiederete, il cornuto quando lo misi al corrente? Il sabato successivo quando tornammo a Roma; questa è un racconto che avrà bisogno di un capito a parte.
Kiss
Carla
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