La mia prima volta
di
Story4all
genere
gay
Prima di tutto mi presento: mi chiamo Federico, ho 23 anni e sono un ragazzo di Bologna che frequenta l'università nella medesima città. Sono un ragazzo nella norma, alto 183 centimetri,86 kg, non un fisico palestrato ma comunque nella norma. Nonostante mi sia sempre definito etero,fin dall'adolescenza mi iniziarono a incuriosire anche i maschietti, motivo per cui cominciai a farmi più volte fantasie con uomini. Tutto però si fermò alla fantasia. Fino a una sera di qualche giorno fa. Quella sera dovevo vedermi con Giacomo,mio caro amico d'infanzia, che anche lui vive a Bologna e condivide l'appartamento con Raffaele, ragazzo 20enne orginario della Calabria. Raffaele è un ragazzo alto 1,86, capelli castani lunghi fino a sotto le spalle e barbetta, che veste sempre in maniera un po' alternativa. Quello che a dire di Giacomo è il classico "rockettaro fattone". Volle il fato che quella sera quando arrivai al loro appartamento mi apri proprio Raffaele, indossando solamente una canottiera bianca e mutande, con una canna in mano. Mi disse che Jack non era ancora arrivato e che potevo tranquillamente aspettare in soggiorno. Dal divano sentivo chiaramente il rumore della musica e l'odore di canna provenire dalla stanza di Raffaele, e ciò mi mise un po'in imbarazzo. Fatto sta che dopo circa un quarto d'ora Giacomo mi scrisse che avrebbe tardato un'oretta poiché era fuori città bloccato nel traffico e aveva chiesto a Raffaele di venire in soggiorno per farmi compagnia e magari giocare a carte o guardare la televisione. Infatti dopo poco il ragazzo arrivò in soggiorno e mi invitò però nella sua camera, con la scusa che doveva finire di fumare e voleva farlo da lui. Lo seguii e arrivato sulla porta della sua stanza mi fece levare le scarpe e accomodare seduto sul suo letto. La stanza era abbastanza grande, con un letto singolo,al muro diversi poster di gruppi Rock e diversi strumenti tra cui basso e diverse chitarre. Oltre che diversi kit per fumare. Si sedette anche lui sul letto e mi disse 'Eddai Fede, fatti pure una cannetta con me'. Io all'inizio rifiutai ma dopo un po' non trovando molto discorso e accettai. Fatto sta che iniziammo a parlare del più e del meno e una canna tirò l'altra. Dopo un po' eravamo entrambi decisamente alterati. Dopo un po' l'aria si fece calda e lui a un certo punto si tolse la maglietta, rivelando un fisico longilineo ma comunque piacente ed in forma. 'Uff fammi stare più libero così mi rilasso di più'. Io rimasi comunque abbastanza basito e risi senza dire nulla. Lui subito disse 'Dai mettiti più libero anche tu, vedrai che è molto rilassante '. Esitai ma probabilmente causa l'alterazione mi sfilai calzini, pantaloni e felpa rimanendo anche io solo in mutande.'E bravo, si sta meglio, non credi?', disse sorridendo. 'eheh decisamente' risposi io. Non vi nego che mi stava salendo un po' di eccitazione in quel momento così particolare. Passammo ancora un po' di tempo a fumare quando avvenne il fatto che avrebbe svoltato la serata: Raffaele si tolse le mutande. Io rimasi sorpreso, aveva un cazzo non larghissimo ma bello lungo e venoso, di circa 17 cm. ' Beh ora sono proprio libero ', disse con tono insolitamente provocatorio. Io, a metà tra l'imbarazzo e una strana eccitazione, annuì sorridendo. Passarono alcuni maledetti minuti di silenziò in cui si creò un atmosfera di eccitazione incredibile. Fatto sta che senza che me ne rendessi tanto conto mi trovai il cazzo di Raffaele in mano. Iniziai a segarlo leggermente senza dire nulla,con anche lui che silenzioso continuava a fumare, come non fosse successo nulla di speciale. Io continuai a lavorare con una mano mentre con l'altra mi sfilai le mutande. Lo sentivo duro e caldo, cosa che mi eccitava dannatamente. A un certo punto mi prese e mi infilò la lingua in bocca, e mamma mia che bravo che fu. Mi slinguazzó e succhiò la lingua mentre la mia mano si muoveva veloce sul suo sesso. Io gemevo forte mentre lui con compostezza e silenzio faceva sembrare tutto semplice. A un certo punto, quando era bello bagnato e lubruficato dei suoi stessi umori, si alzò e lo vidi prendere qualcosa da un comodino. Estrasse quindi un pacco di profilattici XL da cui subito ne tiró fuori uno. 'Ehi... Che pensi...' provai a dire mentre se lo infilava. Non rispose e una volta di fronte a me mi baciò di nuovo e mi sdraiò sul letto a schiena in giù con i piedi rivolti verso di lui. Io volevo dire qualcosa o muovermi ma ero completamente preso e non feci nulla. Lui prese quindi le mie gambe, le sollevò e mi fece appoggiare le caviglie sulle sue spalle. Capii subito ancora prima di sentire la sua cappella strusciare sul mio buchetto, che era ovviamente vergine e immacolato. Giocò un po' per lubrificare bene qualche minuto finché non levò le mie caviglie dalle mie spalle e strinse tra le sue mani i miei piedi mentre con un colpo secco mi penetrò e iniziò a incularmi. Gemevo fortissimo mentre quel cazzo più giovane di me stava prendendo la mia verginità anale, mentre varcava il mio sacro buco che mai avrei pensato di dare se non nelle mie fantasie. A un certo punto si portò entrambi i miei piedi sul viso e iniziò ad annusarli. Il sentire il suo respiro sulla pelle misto ai colpi del suo cazzo mi fece gemere ancora di più. Lui lo capì e aumentó la velocità mentre iniziò a leccarmi i piedi, prima le piante e poi dito per dito. Arrivai a venire senza neanche essere toccato. Lui se ne accorse e levò il cazzo dal mio culetto oramai sfondato. Si tolse il preservativo e mi fece mettere a pecora di fronte a lui. Finì che iniziò a incularmi anche in quella posizione finché una volta vicino alla sborrata levò il cazzo e mi sborró sulle chiappe. Una volta finito caddi incredulo a culo in su sul letto, esausto e incredulo per quello che era appena successo. Fu lì che Raffaele mi parlò nuovamente dopo la scopata 'Piaciuto,Fede?' disse in piedi davanti a me mentre si puliva il cazzo. '... sì... molto..'. 'Devo dirti che è dalla prima volta che Jack ti ha portato qui che fantasticavo di scoparti, sono contento ti sia piaciuto, ora però prima vai a lavarti prima che torni '. Così feci, col culo aperto e dolorante. Fatto sta che poi arrivò Giacomo ma io stetti solo a cena e poi tornai a casa. Ovviamente ho scambiato il numero con Raffaele, il quale proprio stasera mi ha scritto un messaggio "Stasera Jack non c'è, con l'emoticon di una sigaretta... Continua
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