Il paese delle favole
di
Juliana49
genere
tradimenti
Mio marito mi chiede di poter accudire mio xsuocero,
Si era rotto un braccio cadendo dalla scala.
Non ero entusiasta, della cosa non mi era mai piaciuto, da come mi guarda.
So da amiche del suo paese che e un ricco bastardo.
E un Inprenditore che sfrutta la sua posizione per sfogare le sue perversioni.
Dopo varie discussioni con mio marito acceto a malavoglia.
Mi porta al paese ci saranno 60 anime tutti over 60,
Di quali 40 uomini,
Stranamente in quel paese le uniche donne sono badanti straniere.
Gia dal primo giorno capisco che dovro faticare per tenerlo in riga.
Nel salutarlo mi sussurra all orecchio che mi trovero bene e che non mi mannchera nulla.
Le giornate passavano lente e noiose,
Una mattina mi sveglio mi ritrovo legata dai polsi e caviglie e inbavagliata.
Capii che ero nei guai quando lo vedo entrare senza gesso.
Era nudo lo sguardo mi cade tra le sue gambe, aveva un pendolo al posto del cazzo.
Mi sorride dicendomi vedo che non sei rimasta indifferente dal mio sesso.
Sale sul letto e si tuffa con la testa tra le mie gambe
Mi divincolo nel possibbile, mugulavo incerca di aiuto,
Inizia a leccarmi, resisto nel godere, ma il mio corpo cede al piacere di quella lingua, il porco sapeva il fatto suo nel far godere .
Prova a togliermi il bavaglio io urlai aiuto, lui rideva si troia urla quanto vuoi, ma vedrai che ti pieghi al mio volere.
Sfinita smisi di urlare, quando si apri la porta entra un signore dicendo cosa succede, aveva sentito dei urli.
Mio suocero tutto apposto sto cercando di educare mia nuora.
Il tizio cazzo certo le scegli sempre bene le nuore, ma questa le batte tutte, mi devi promettere che me la fai provare.
Tranquillo quando avro finito e lei che vi cerchera.
Lo guardo urlandogli di slegarmi, che altrimenti lo denuncio.
Il tizio guarda mio suocero, che fa segno di si,
Il tizio si inmerge la testa tra le mie gambe lecca divinamente, ma io urlo di smetterla, mio suocero mi succhia i seni sto per godere il tizio e mio suocero smettono, smorzando l'orgasmo.
Riprendono ma appena sto per godere smettono, sanno cosa fare.
Il tizio posso farla squirtare?
Mio suocero dice che e presto,
Si segano e vengono sul mio volto, serro le labra per non ricevere quello schifo.
Escono, mio suocero se ai sete o fame non mandare sprecato il contenuto del tuo volto,
Perche da oggi fino a che non cambiero idea quello è il tuo cibo.
Chide la porta uscendo.
Non so quanto tempo è passato, il mio stomaco rumuregia ho sintomi di fame.
Lo sperma del volto e scivolato via e quel poco che era rimasto si era essiccato.
Si apre la porta e sj accende la luce, dal buio alla luce fatico a mettere a fuoco.
I miei occhi si abbituano alla luce, e scorgo mio suocero e due signori.
Che senza dire nulla uno si intrufola tra le mie cosce l'altro si dedica ai miei capezzol.
Mio suocero si raccomanda di non farmi godere.
Quel giorno fu un suplizzio, ero a cosi tanto poco per godere, ma si dimostrarono esperti,
Ero quasi arrivata che bastava che mi toccassero per avere un orgasmo,
Mio suocero mi osservava e dava ordini, quando vede che ero al punto di crollare li mando via, mi chiese se volevo godere,
Lo mando al quel paese e lo insulto nei peggiore dei modi,
Lui usci dalla stanza rientro con un secchio,
Mi fissa e mi dice brutta troia in calore ora ti smorzo il fuoco in te, mi getta un secchio addosso di acqua gelida, e apri le finestre,
Un vento gelido mi colpi.
Ora zoccola se vuoi un po' di calore basta che me lo chiedi e anche per favore, usci dalla stanza.
Ero tutta bagnata faceva freddo avevo fame e sete,
Ero disperata cosi penso di fare finta di sottomettermi per avere più liberta per loter fuggire.
Chiamo a gran voce mio suocero,
Ero infreddolita tremavo come una foglia,
Sento aprire la porta, mio suocero con due ragazze,
Mi slega ma mi mette un collarre con una catena,
Mentre rifanno il letto, provo a scappare dimenticandomi che ero legata, cosi cado e mio suocero mi pinisce con delle frustate, me ne diete 6 una a ogni seno e 4 alle mie canditi glutei, poi rifatto il letto si sdraia sul letto e le due badanti si dedicano a lui.
Io ero inpiedi non volevo guardare ma l'occhio mi cadeva spesso a vedere quel grosso cazzo che le badanti dedicavano un lavoro di bocca.
Mio suocero mi guardava dicendomi inpara che in futuro le tue labra dovranno soddifarmi, aproposito se ai fame puoi usufruire della mia crema,
Lo avreii mandato a quel paese ma se volevo avere una possibilita di fuga dovevo sottostare ai suoi voleri,
Cosi salgo sul letto e gattono, verso quel tronco di carne, vedo la soddisfazzione nei occhi di mio suocero,
Inbocco con dificolta quel grosso cazzo e mi dedico al pompino guardandolo fisso nei occhi,
Le badanti uscirono, rimasi sola col mio agguzzino,
Pompavo succhiavo con passione volevo trasmettergli la mia sottimissione, mi facevano male le mascelle sembrava che non vennisse mai, poi si alza, e dice cara per godere ho bisogno di altro non mi soddisfi mentalmente, ma tranquilla che non morirai di fame,
In quel momento entravano 4 signori
Lui cari amici come promesdo vi do la possibilita di sfamare questa troia.
Tu puttana vedi di sottostare al volere del tuo padrone.
Lo avrei ucciso, ma dico si mio padrone,
Con quei 4 passai le mie peggio ore della mia vita, mi scoparono in gola portandomi quasi al soffocamento,
ho ingoiata cosi tanta sborra in un giorno che in una intera vita,
Io non feci quasi nulla loro mi misero con la testa fuori dal materasso e mi scopavano in gola, mai vista tanta ferocia, lo facevano con disprezzo, solo per loro piacere, era una pratica orale a me sconosciuta, in più si divertivano a scbiaffeggiarmi seni e fica.
Ero uno schifo quando vedo mio suocero entrare con il secchio, capendo le sue intezzioni lo suplicco di non farlo,
Lui rise ma devi pur lavarti non vedi come sei conciata?
Ti prego no con l'acqua fredda,
Ok troietta allora ti laviamo col piscio,
Mi unirarono tutte e 5 ne ingoio anche un po,
Poi uscirono lasciandomi cosi.
Ero in preda di una crisi piango a dirotto, mi chiedevo il perche di tutto questo, come ha potuto mio marito permettere tutto questo.
Rimango li in terra con l'idea confusa non comprendevo cosa voleva realmente mio suocero da me.
Mi addormento non so per quanto tempo, essendo sempre al buio poteva essere ore o giorni,
Lunica cosa che avevo sete e fame.
Si apre la porta compare mio suocero, lo inploro di sapere cosa vuole da me.
Lui mi dice che desidera solo avermi,
Io disperata acceto ma basta che non mi tratti come ora,
Che sarò sempre sevirzievole che farò di tutto per soddisfarlo.
Si era rotto un braccio cadendo dalla scala.
Non ero entusiasta, della cosa non mi era mai piaciuto, da come mi guarda.
So da amiche del suo paese che e un ricco bastardo.
E un Inprenditore che sfrutta la sua posizione per sfogare le sue perversioni.
Dopo varie discussioni con mio marito acceto a malavoglia.
Mi porta al paese ci saranno 60 anime tutti over 60,
Di quali 40 uomini,
Stranamente in quel paese le uniche donne sono badanti straniere.
Gia dal primo giorno capisco che dovro faticare per tenerlo in riga.
Nel salutarlo mi sussurra all orecchio che mi trovero bene e che non mi mannchera nulla.
Le giornate passavano lente e noiose,
Una mattina mi sveglio mi ritrovo legata dai polsi e caviglie e inbavagliata.
Capii che ero nei guai quando lo vedo entrare senza gesso.
Era nudo lo sguardo mi cade tra le sue gambe, aveva un pendolo al posto del cazzo.
Mi sorride dicendomi vedo che non sei rimasta indifferente dal mio sesso.
Sale sul letto e si tuffa con la testa tra le mie gambe
Mi divincolo nel possibbile, mugulavo incerca di aiuto,
Inizia a leccarmi, resisto nel godere, ma il mio corpo cede al piacere di quella lingua, il porco sapeva il fatto suo nel far godere .
Prova a togliermi il bavaglio io urlai aiuto, lui rideva si troia urla quanto vuoi, ma vedrai che ti pieghi al mio volere.
Sfinita smisi di urlare, quando si apri la porta entra un signore dicendo cosa succede, aveva sentito dei urli.
Mio suocero tutto apposto sto cercando di educare mia nuora.
Il tizio cazzo certo le scegli sempre bene le nuore, ma questa le batte tutte, mi devi promettere che me la fai provare.
Tranquillo quando avro finito e lei che vi cerchera.
Lo guardo urlandogli di slegarmi, che altrimenti lo denuncio.
Il tizio guarda mio suocero, che fa segno di si,
Il tizio si inmerge la testa tra le mie gambe lecca divinamente, ma io urlo di smetterla, mio suocero mi succhia i seni sto per godere il tizio e mio suocero smettono, smorzando l'orgasmo.
Riprendono ma appena sto per godere smettono, sanno cosa fare.
Il tizio posso farla squirtare?
Mio suocero dice che e presto,
Si segano e vengono sul mio volto, serro le labra per non ricevere quello schifo.
Escono, mio suocero se ai sete o fame non mandare sprecato il contenuto del tuo volto,
Perche da oggi fino a che non cambiero idea quello è il tuo cibo.
Chide la porta uscendo.
Non so quanto tempo è passato, il mio stomaco rumuregia ho sintomi di fame.
Lo sperma del volto e scivolato via e quel poco che era rimasto si era essiccato.
Si apre la porta e sj accende la luce, dal buio alla luce fatico a mettere a fuoco.
I miei occhi si abbituano alla luce, e scorgo mio suocero e due signori.
Che senza dire nulla uno si intrufola tra le mie cosce l'altro si dedica ai miei capezzol.
Mio suocero si raccomanda di non farmi godere.
Quel giorno fu un suplizzio, ero a cosi tanto poco per godere, ma si dimostrarono esperti,
Ero quasi arrivata che bastava che mi toccassero per avere un orgasmo,
Mio suocero mi osservava e dava ordini, quando vede che ero al punto di crollare li mando via, mi chiese se volevo godere,
Lo mando al quel paese e lo insulto nei peggiore dei modi,
Lui usci dalla stanza rientro con un secchio,
Mi fissa e mi dice brutta troia in calore ora ti smorzo il fuoco in te, mi getta un secchio addosso di acqua gelida, e apri le finestre,
Un vento gelido mi colpi.
Ora zoccola se vuoi un po' di calore basta che me lo chiedi e anche per favore, usci dalla stanza.
Ero tutta bagnata faceva freddo avevo fame e sete,
Ero disperata cosi penso di fare finta di sottomettermi per avere più liberta per loter fuggire.
Chiamo a gran voce mio suocero,
Ero infreddolita tremavo come una foglia,
Sento aprire la porta, mio suocero con due ragazze,
Mi slega ma mi mette un collarre con una catena,
Mentre rifanno il letto, provo a scappare dimenticandomi che ero legata, cosi cado e mio suocero mi pinisce con delle frustate, me ne diete 6 una a ogni seno e 4 alle mie canditi glutei, poi rifatto il letto si sdraia sul letto e le due badanti si dedicano a lui.
Io ero inpiedi non volevo guardare ma l'occhio mi cadeva spesso a vedere quel grosso cazzo che le badanti dedicavano un lavoro di bocca.
Mio suocero mi guardava dicendomi inpara che in futuro le tue labra dovranno soddifarmi, aproposito se ai fame puoi usufruire della mia crema,
Lo avreii mandato a quel paese ma se volevo avere una possibilita di fuga dovevo sottostare ai suoi voleri,
Cosi salgo sul letto e gattono, verso quel tronco di carne, vedo la soddisfazzione nei occhi di mio suocero,
Inbocco con dificolta quel grosso cazzo e mi dedico al pompino guardandolo fisso nei occhi,
Le badanti uscirono, rimasi sola col mio agguzzino,
Pompavo succhiavo con passione volevo trasmettergli la mia sottimissione, mi facevano male le mascelle sembrava che non vennisse mai, poi si alza, e dice cara per godere ho bisogno di altro non mi soddisfi mentalmente, ma tranquilla che non morirai di fame,
In quel momento entravano 4 signori
Lui cari amici come promesdo vi do la possibilita di sfamare questa troia.
Tu puttana vedi di sottostare al volere del tuo padrone.
Lo avrei ucciso, ma dico si mio padrone,
Con quei 4 passai le mie peggio ore della mia vita, mi scoparono in gola portandomi quasi al soffocamento,
ho ingoiata cosi tanta sborra in un giorno che in una intera vita,
Io non feci quasi nulla loro mi misero con la testa fuori dal materasso e mi scopavano in gola, mai vista tanta ferocia, lo facevano con disprezzo, solo per loro piacere, era una pratica orale a me sconosciuta, in più si divertivano a scbiaffeggiarmi seni e fica.
Ero uno schifo quando vedo mio suocero entrare con il secchio, capendo le sue intezzioni lo suplicco di non farlo,
Lui rise ma devi pur lavarti non vedi come sei conciata?
Ti prego no con l'acqua fredda,
Ok troietta allora ti laviamo col piscio,
Mi unirarono tutte e 5 ne ingoio anche un po,
Poi uscirono lasciandomi cosi.
Ero in preda di una crisi piango a dirotto, mi chiedevo il perche di tutto questo, come ha potuto mio marito permettere tutto questo.
Rimango li in terra con l'idea confusa non comprendevo cosa voleva realmente mio suocero da me.
Mi addormento non so per quanto tempo, essendo sempre al buio poteva essere ore o giorni,
Lunica cosa che avevo sete e fame.
Si apre la porta compare mio suocero, lo inploro di sapere cosa vuole da me.
Lui mi dice che desidera solo avermi,
Io disperata acceto ma basta che non mi tratti come ora,
Che sarò sempre sevirzievole che farò di tutto per soddisfarlo.
1
voti
voti
valutazione
8
8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mio suocero mi rifà la carozzeriaracconto sucessivo
La microcar
Commenti dei lettori al racconto erotico