Patatine fritte e gelato

di
genere
etero

È sabato mattina, nessuna sveglia, nessun impegno, vorrei uscire per fare colazione al bar, ma si sta troppo bene sotto le coperte che ti coccolano.
Accendo la tv, metto un qualsiasi canale di musica e sto li, sotto le coperte a pensare e fantasticare su quel che sarà il domani.
Squilla il telefono che mi riporta alla realtà
“ Chiara nonna è caduta. Dice di stare bene, ma non riesce bene a cambiare. Non sa che ti ho chiamato, dice di poter aspettare giovedì per vederti, ma ti volevo chiedere…”
“Non preoccuparti, mi preparo e arrivo.”
“Sono qui sotto, ti aspetto in macchina.
Grazie”
“15 minuti e sono giù”
Mi dispiace dire no a Giacomo e alla sua nonna, forse perché in fondo mi ricorda la mia.
Scendo e raggiungiamo la nonna: a mio parere data L età sarebbe meglio fare una radiografia, potrebbe essere una sciocchezza oppure no.
L accompagnammo io e Giacomo, i suoi sono fuori e non volevano spaventarli. Ci mettiamo qualche paio d ore, tanto che il pomeriggio lo passiamo li; fortunatamente non era nulla di grave.
Tornino a casa e la nonna in forma pimpante:
“Chiara ti porterei a mangiare una pizza, ma sono stanca, sono sicura che Giacomo
Ti farà compagni”
Prende e passa al nipote 50€.
Abbiamo provato a replicare, ma non c’è stato nulla da fare.
Salutiamo la nonna ed usciamo
“Ma dove andiamo vestiti cosi?! Tutti e due in tuta e sfatti. Tu sei anche struccata” e ride.
“ a quindi vorresti dire che il trucco mi stravolge e mi fa essere più carina. Sei proprio simpatico”
“ tutt’altro, ogni giorno ti vedo truccata per il lavoro, il sabato mi piaci di più, sei tu, senza filtri”.
Questa cosa mi lascia basita, come se stesse oltrepassando la linea del trombamico per diventare qualcosa in più.
Non so se sono pronta, ma mi sono ripromessa che avrei accettato e vissuto tutto quello che mi sarebbe successo, sempre come nella massima trasparenza; in quel momento, i miei pensieri si offuscano e non so che dirgli.
“Davvero? Allora senza filtri ti direi che mi andrebbe una quantità imbarazzante di patatine fritte e schifezze varie e naturalmente gelato, tanto gelato.
Il sabato sono senza filtri, L hai detto tu”
Scoppiamo a ridere e mi accontenta.
“Si ma dove mangiamo tutta questa roba?”
“Da me, avevo già in playlist due film che avrei voluto vedere. Sempre che tu non abbia altri impegni, se no veramente Giacomo, non fa nulla”
“Secondo te?”
“Ok andiamo”
Stiamo per arrivare a casa e, adesso che ci penso e tutto in disordine letto sfatto, stendino in giro… oddio. Nel frattempo siamo in ascensore.
“Saliremo sempre a casa mia, però è un casino, stendino ovunque, letto sfatto tutto in giro”
“Se sei più tranquilla, prima sistemiamo e poi mangiamo”
“Magari”
Che dolce che è.
Entriamo
“Non guardare quello stendino, che poi ti prendono strane idee”
“Non ti preoccupare, e da stamattina che… niente dai, sistemiamo”
“E da stamattina che, che cosa?”
“Niente, sistemiamo che si scioglie il gelato e si fredda tutto”
Sistemiamo tutto e si adesso sono più a mio agio.
Ci buttiamo nel divano
“Ma quanta roba accumuli in una settimana, sei disordinatissima!”
“Ohhhh che suocera! Mi vado a cambiare e arrivo”
Torno e avevo messo la mia camicia e pantaloncini; Giacomo e molto contento di quello che vede; iniziamo a mangiare e arriviamo al gelato.
“Ehi se non ti sbrighi ti sporcherai tutta”
“No, sono espertissima di gelato”
“ si sì! Si vede proprio! Ti sei sporcata come una bambina”
“Mi cambio e arrivo”
“Aspetta, fammi sentire se il cioccolato e più buono qui sulla camicia o nella vaschetta”
Si avvicina, mi guarda, mi chiede permesso, e con la lingua prende quel pochino di gelato che mi è caduto “ buono, poi buono della vaschetta…! Però se lo mettiamo qui è ancora meglio”
Me lo sussurra all’orecchio mentre mi slaccia quei pochi bottoni che era allacciati.
“ mi sa che hai un problemino li sotto…”
“ mi sa anche tu diavoletta… quanto cazzo m arrapi (-ansimando)
Andiamo in camera, voglio vederti tutta mentre godi”
Mi prende e mi porta in camera, e butta sul letto.
“Adesso spogliati, fallo per me”
“Solo se lo fai anche tu”
“Non hai idea di quanto io ti desideri”
“Ho idea, guarda che cazzo duro che hai “
“Prima figa o culo?”
“Se apri il primo cassetto c’è un vibratore… decidi tu”
“Maiala”
Inizia a baciarmi ovunque, ma non resiste più di tanto, infila il cazzo nella figa e il vibratore me lo mette in bocca, come per fargli un pompino, cazzo come godo.
Dopo una ventina di minuti la prima sborrata nella figa, calda, avvolgente e rilassante. “Che bravo bimbo che sei diventato”
“ c ho un insegnante esigente”
“Sei un cazzone”
“ girato che ti scopro il culo”
“ è bello essere trombamici, fammi godere”
“Agli ordini amore mio”
scritto il
2023-03-03
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