Farsi sbattere da uno schiavo? Cap.4
di
Chiodino
genere
bisex
FARSI SBATTERE DA UNO SCHIAVO?
Capitolo quarto.
Innanzi tutto, come voglio che si vesta? Mi piacerebbe girasse nudo, è un bel maschio, un bel culo sodo. Da vedere almeno perchè non l'ho toccato. Non viene molta gente da me senza avvertire, anzi nessuno proprio, ma qualcuno può pure suonare. Altro problema da affrontare con le mie amiche? Forse, ma preferisco non infastidirle troppo e farmi un poco gli affari miei. Suono e dopo qualche momento già bussa. Avanti, entra. La porta si apre ma di lui vedo solo la testa. Scusatemi Padrona, come mi devo vestire? Rido, sciocco, non devi vestirti per niente. Sfioro appena con gli occhi il bel pisellone e scosto le lenzuola mostrando il petto. Se ho ben capito non ha altri termini di paragone ma sono comunque ben fatta. Mi faccio lavare e non me ne vergogno, per niente, non molto almeno. Mi faccio passare la spugna morbida tra le gambe sulla fica. E' attento, delicato, molto bene. Mi asciuga con grande attenzione, mi piace sentire su tutto il corpo le sue mani forti e delicate, si, mi piace da morire. Poi mi veste. Prima le mutandine, poi la maglietta. Cambio idea e gli dico di darmi la camicetta bianca, niente reggiseno. Mentre mi infilava le mutandine mi è sembrato volesse baciarmela, si è avvicinato per un attimo ma si è ritratto immediatamente. Per fortuna, avrei dovuto punirlo ed è troppo presto. Caffè, due fette tostate con marmellata di mirtilli, ma poca, non voglio ingrassare, un bicchiere di acqua liscia, temperatura ambiente. Il sabato mi va a prendere il Corriere fino alla edicola, ma oggi non lo guardo, guardo lui. Si è bello, ben fatto, chiappe più che giuste e giusto tutto. Sei ben fatto. Piacerai...mi stoppo, stavo per dire che sarebbe piaciuto alle mie amiche, ma per ora meglio tacere di queste possibili prestazioni e poi vedremo. Si mi piacerai, averti attorno sempre. Certo l'italiano non è dei migliori. Portami ancora dell'acqua per piacere. Un per piacere di troppo. O no? Forma, educazione, ed ordini tassativi. Anche a questo ci devo pensare. Comunque ha un bel culo e quando torna mi rimiro di nuovo il pisello. Pisello? Pisellone, anzi uno splendido cazzo. L'ultimo che ho visto era del bastardo, no sbagliato. Ho visto e toccato, per un attimo solo però, quello dell'uomo della...non ricordo come si chiama, Milena, no, comunque non importa. Un esemplare bello, meno bello del mio e troppo effeminato. Toccare una donna per lui era come prendere l'olio di ricino. Va bene, per l'abbigliamento, qui vicino non c'è nessuno. E' quasi estate, fa caldo, stai sempre nudo, Tieni però a portata di mano sempre una vestaglia, non si sa mai. Per il resto vedremo. Busserai educatamente prima di entrare in camera mia od in bagno. Per il servizio ti faccio mettere in regola, ho dei vestiti di mio marito che ti vanno bene, trattali bene, finiti quelli te li paghi tu, tranne le divise ovviamente. Allungo la mano e tocco lo splendido cazzo. Era barzotto ed in un momento diventa semiduro, duro anzi. Lo stringo nella mano e lo guarda in faccia. Diventa paonazzo. Ieri sera ho visto che proprio non ci sai fare. Adesso cominciamo. Si Padrona. Lo dice con troppo entusiasmo. Alt. Ascoltami bene, godo solo io, tu no. E se ti pesco...niente seghe, chiaro? Vai adesso , rifammi il letto che poi facciamo scuola.
Far scuola. Mica semplice. Mi son fatta leccare la fica solo tre volte prima di ieri sera. Lui non ne sa niente ed io ad essere ottimista ne so poco, pochissimo. Se lascio fare a lui? Imbranato com'è...no meglio di no. Io devo essere la Padrona che sa tutto. E non intendo parlarne alle mie amiche, questo è certo, neppure a Marcella. Sono cose nostre di...no, non di Stefano e mie, solo mie. Non mi aspettavo fosse così arrendevole sin dall'inizio. Certo, è innamorato di me...ma devo, devo, cosa devo? Scopare no, è un assioma. Se ti fai scopare da uno schiavo smette di esserti schiavo e tu Padrona. Un contentino ogni tanto. Grazie al c... che contentino? Una carezza? Qualche bella parola? E' innamorato di me, certo mi desidera, escluso scopare cosa resta? Resto io, accudirmi, farmi compagnia, coccolarmi e vedermi soddisfatta di lui...ma basterà o finirà per scoppiare? E' un bel ragazzo, un bell'uomo. Ne può trovare di donne. Non deve avere il tempo di...ma all'università, e poi tutti i giorni solo...
A piedi nudi no, caro. Mettiti le infradito, sono nell'armadietto. E' per caso eccessivo chiamarlo caro? Non credo. Eccolo! Se lo faccio sedere può sporcarmi la tappezzeria delle sedie. Stai in piedi. Lo terrò sempre in piedi tranne ordine diverso? Nessun cenno di ribellione o di, di cosa? Retro pensieri, pentimenti, calcolo? No, ne sono certa, quasi certa. Sto per sciogliere la vestaglia e spalancare le gambe. Ne ho una voglia da morire. Ma è meglio farla la lezione qui o altrove? In camera da letto no. Perché no. Guai a te se te lo tocchi! Forse inavvertitamente, solo per metterselo a posto, se lo è toccato. Mi accorgo di aver usato il tono giusto, da Padrona e ne sono fiera perchè mi è venuto spontaneo ed in questo momento sono determinata a fare qualsiasi cosa perchè capisca di dovermi ubbidire. Seghe! Mi rendo conto di dover toccare un argomento che consideravo ben oltre ogni mio più coraggioso intervento. Esito il tempo per riempire d'aria i polmoni e fissarlo negli occhi. Niente donne, quindi seghe. Sono decisa a non credergli, a frustarlo finché non confessa. Ballonzola quasi, scuote il capo, non osare mentirmi! Tace, poi abbassa la testa. Allora? Si Padrona, qualche volta. Alla buonora, era così difficile dirlo? Mi prende un sospetto che mi fa imbufalire. So che voi maschietti, quando lo fate, sognate sempre qualcosa di eccitante, ad una donna per esempio. Sta a testa bassa e ne vedo solo la fronte che visibilmente si imporpora. Vedo però un'altra cosa che mi lascia senza fiato. Il cazzo si alza, non di scatto come pensavo succedesse ma pur sempre rapidamente fino ad essere dritto in avanti. Sta per scappare? Fermo, resta qua, dove volevi andare? Su, rispondi. Lo devo incalzare, impedirgli di riordinare le idee. Hai continuato anche qui, lo so, ma prima di incontraci di nuovo a chi pensavi? A..Voi, sempre e solo a voi. Ovviamente lo hai fatto anche dopo che sei venuto qui! Di nuovo tace, solo un piccolo cenno di assenso col capo. Mi vien da ridere e contemporaneamente provo tenerezza per questo bellissimo bamboccio, avrei voglia di stringerlo, baciarlo e...e fare quello che non devo, sarebbe sbagliatissimo. Se lo rifai te lo taglio. Me lo porto in camera contro ogni logica e contro quanto avevo deciso. Sfilo la vestaglia, mi sdraio sul talamo nuziale con le gambe aperte che penzolano oltre il fianco del letto. Si chiama Bacio di Venere. Puoi usare la lingua e le mani ma prima te le lavi, voglio vedere cosa inventi. Non temere non mi rompi. Anzi, proseguo, lavati tutto, di tempo ne abbiamo. Potrei farmi baciare tutto il corpo, non solo la fica. Vedremo. Poi una idea. Internet, di certo c'è qualche pagina che spiga come fare. Ma non adesso, “trepilo” tutta, tremo quasi e mi manca il fiato, ho la pelle d'oca. Aspetto il mio schiavo. Porto le mani a coppa alle mammelle e le stringo fin quasi a farmi male, una mano scende, la sinistra, mi allargo le grandi labbra sfioro il clitoride e non appena dà segni di vita stringo con la destra il capezzolo, forte...ma sta arrivando e mi ricompongo. Gli insegnerò tutto questo ed altro al al mio giuggiolone, mi piacerà e lo farò piacere anche a lui. Pensare che i primi tempi giudicavo puttane e strane le mie amiche. Lascio che mi tocchi. Gli dovrò dire di scaldarsi le mani la prossima volta, adesso no, non voglio smettere. Non ci saprà fare ma è bello. Da sballo, a farmi sussultare è un uomo che è mio. Mi appartiene, ne faccio quello che voglio e se sgarra questa sera lo frusto. Spero che sgarri, farò in modo che sgarri. La lingua e le dita percorrono la mia fica. Non cerca il mio puntino, forse neppure sa che esiste, ma ci insiste un attimo. Continua, no, non così, più su, piano, più piano, sii, coosì. Non ho mai provato un calore così pervasivo crescermi dentro, bruciante e dolce, ad ondate. Vorrei dirgli di...invece mi abbandono. Più tardi,gli faccio un ganascino, gli carezzo il capo. Non sei poi male. Devi imparare ma ti sarà facile. Ti è piaciuto? Fa cenno di si a bocca aperta, ansima un poco ed è pallido come un cero. Non capisco questi suoi rossori alternati allo sbiancamento in viso, non credo però sia importante. Farmi succhiare i capezzoli, leccare e carezzar le tette? Troppa grazia. Per questa mattina almeno. Cazzo se ho goduto! Non me ne frega più di tanto del giornale, fumo una sigaretta sul sofà in sala. Certo le ragazzole che me la hanno leccata erano molto più esperte, forse mi è piaciuto di più perchè a leccarmela era lui, il mio schiavo, il bellissimo Stefano che mi appartiene e non una lingua in prestito. Lui va e viene. Si abituerà a girare nudo. E' giusto giri nudo per casa, è troppo bello per nasconderlo sotto dei vestiti. Certo, se avesse due belle tette...possibile! Tutto è possibile, compreso farlo diventare un “femminiello”, cioè un culo oppure femminilizzarlo. Farne una donna. Non castrarlo ovviamente, non con il bisturi. Non sono certa di cosa si tratti, ma così potrei godermelo a letto...mi informerò. Femminizzarlo per il poco che so eliminerebbe anche il problema delle seghe. O no? Devo proprio informarmi.
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