Mi piacciono i culi, qualsiasi culo, ma femminile Cap.2
di
Chiodino
genere
bisex
Mi piacciono i culi, qualsiasi culo, ma femminile
Parte seconda
Sono l'unica puttana che dà soldi ai suoi clienti.
Credo di essere l'unica puttana a dare soldi agli uomini. Daria che batte qui vicino, consegna tutto al suo di uomo che è anche il suo magnaccia ed in cambio, spesso, la riempie di botte. Io, i soldi, li dò ai clienti. Non ho mai conosciuto “una collega” e neppure ho mai sentito parlare di una puttana che faccia altrettanto, eppure ci guadagno, ed anche abbastanza. Loro me li restituiscono ed in più pagano le marchette. E questo ragazzo, col cazzo in tiro che sbuca dai lembi della camicia non è poi male. Dire ragazzo è certo esagerato, trentacinque o quarant'anni, ma due chiappe dure ed una nerchia non spropositata che sa però usare come si deve. Ha poi le mani tiepide giuste e sa dove metterle,non è la prima volta che viene. Mi ha già versata la rata settimanale e pagata ovviamente la marchetta, indennizzo, multa per un ritardo. Costa meno una marchetta con me che con altre ragazze perchè non ho spese, o meglio le spese me le pago con gli interessi che pure sono bassi. Lui, Ambrogio, fin dall'inizio mi ha insegnato a capire chi ci marcia con i ritardi. Gli affibbio qualche soldino in coda al debito ed una marchetta a prezzo pieno pagata subito. Così anzi mi garantisco qualche marchetta in più. Ci sono poi quelli, pochi,che vengono solo per scopare, e se poi qualcuno di loro ha bisogno di soldi...me li chiede. E' stato Ambrogio ad inventare questo meccanismo diverso dal suo. E' in questo modo che ho agganciato il mio fustaccione. Mi metto sulla poltroncina con le gambe aperte sui braccioli e mi faccio montare, oppure lo faccio sedere sull'altra seggiola e gli vengo sopra io? Con lui, lo so, niente pompini. Lascio decidere a lui che vuole farlo alla maniera classica. Un lavoro veloce ma di soddisfazione, per lui e per me. Mi piace scopare, è inutile cercare di nasconderlo ed i miei ometti se ne accorgono e piace di più anche a loro. Sono proprio nata per fare la puttana, mi piace il mio lavoro, mi è sempre piaciuto e non vorrei farne un altro. Mi vien da ridere quando il mio Ambrogio fantastica su quella che avrebbe potuto essere la nostra vita...bastava che mia madre e tua nonna non morissero tanto presto ed avremmo potuto conoscerci in modo diverso...io in ufficio e tu a casa coi bambini... Gli voglio bene anche se ogni tanto dice stronzate. E non è geloso se non del mio buco del culo che crede vergine. Finisco di fare il bidet e torno “al pezzo”. Mai allontanarsi dal posto di lavoro, un tavolino un poco appartato di fianco al pilastro d'angolo del bar, è la volta che perdi un cliente importante. Per oggi ho chiuso direi, ma non si sa mai, un bravo marito che vuol farsi una sveltina prima di tornare dalla moglie dicendo quanto sia stanco...in giro purtroppo, soldi pochi. Ambrogio di solito ha ragione ed un poco per volta gli affari si rimetteranno in moto, come sempre. Anche a quest'ora èpossibile che qualcuno venga timido timido a chiederli a me i soldi. Se è uno che conosco già, uno già cliente, oggi lo faccio scopare gratis. Mi guardo allo specchio, non sono poi male per avere gli anni che ho ed il meglio sono gli occhi ed il viso. La prima marchetta l'ho fatta...diciamo che ero molto giovane, una ragazzetta. Col mio lui, il mio primo lui, ero partita veloce, le solita cose: un cinema, le mani sulle tette, qualche bacio. Già così ci perdevo la testa, mi piaceva. Qualche giorno e mi son fatta togliere le mutandine, “un assolato giorno di”...cazzo, non me lo ricordo più, ricordo solo che nonostante fosse la prima volta con annessi e connessi, mi è piaciuto da matti. Non potevamo vederci spesso, mia nonna aveva due occhi che trapanavano i muri e tante amiche chiacchierone. Pompini e qualche sveltina sopratutto, e poche anche di queste. Non son rimasta incinta per puro culo comunque. L'anno dopo aveva bisogno di soldi e per soldi l'ho fatto, per lui, poche volte però. Poi mia nonna si è ammalata, e di soldi ne servivano di più, ma ormai era un poco svanita ed avevo più libertà e più tempo...mentre il lui era andato definitivamente fuori dai coglioni. Giovane si, scema no. Se la davo via non volevo certo dare i quattrini ad uno che li spendeva coi cavalli ed altre puttane. Qualche cliente che voleva farsi la ragazzina, dicevo di avere meno anni e mostravo la carta di identità di mia cugina. Pagavano bene, ma ero prudente, non volevo che tutti sapessero. Anche adesso... Quando la nonna è morta ho ereditato quattro stracci e la casa. Avevo bisogno di soldi, non tanti ma subito, per le spese, e mi hanno detto di Ambrogio. Un giovanotto per bene, pulitino, simpatico. Mi ha prestato quel che mi serviva e la settimana dopo, restituendo quel poco che avevo già messo insieme abbiamo parlato, prima a casa sua, poi nel suo letto, e mi è piaciuto come con l'altro. Di più, forse. E' certo piaciuto anche a lui e ci siamo visti anche dopo aver saldato il debito. Una sera, a casa mia questa volta, gli ho detto di una collega che aveva un problema di soldi, un problema più grosso del mio. Ma guai a te se te la scopi, sono gelosa. Sembrava scherzassi ma non era vero, gelosa no, ma insomma...Vuol dire che le faccio il culo. Rompiglielo il culo, quello non conta, ma non scoparla e mettiti sempre il preservativo altrimenti con me hai chiuso. Non scherzavo più, proprio per niente. Neppure lui scherzava. Da poco prestava soldi a strozzo, faceva il cravattaro insomma e ci riusciva bene come a me riusciva bene fare marchette. Lui, a quelle che gli piacevano, faceva sul serio il culo, quasi sempre almeno. Non avevamo ancora diciannove anni. Con me hai scopato, perchè? Perché hai il più bel culo della storia, mi ha risposto, lo hai mai dato via? Un ragionamento da matti. Sapeva comunque quello che facevo per vivere, perchè contargli palle? Eppure, istintivamente, ho detto di no, come non ho detto a che età avevo cominciato a fare marchette. Roba recente, ho inventato... quando serviva operare mia nonna. Ero...insomma...ma dopo non lo ero più, lo stronzo me la aveva rotta e dovevo pur vivere...Che scoprisse come erano andate le cose con l'altro “lui” era impossibile se non con una seduta spiritica. Ormai sono passati quasi trent'anni. Mi piace scopare con Ambrogio, adesso più che allora. Non mi spiace però prendermi qualche cazzo, magari tutti i giorni se li scelgo io. Mi piace stare in compagnia di Ambrogio, mio marito. Si, ci siamo sposati, ed adesso abbiamo da parte qualche soldo, una bella casa , di che vivere insomma e spero proprio che prima o poi si decisa a fare il culo a me. Io invece mi godrò il cazzo suo e...di qualcun altro. E' nei patti. Sta bene a lui e sta bene a me. Quando gli ho chiesto di nuovo il perchè mi scopasse ed invece facesse il culo alle altre, mi ha dato la stessa risposta dell'altra volta. Stavamo però attraversando un momento difficile, ci serviva nuovo capitale ed allora ho venduto casa ed appunto ci siamo sposati. Tiene da parte il mio culo per quando saremo in pensione. Tu puoi farti tutti i cazzi che vuoi, sul lavoro adesso, e dopo... anche dopo. Qualcuno me lo ero già fatto, fuori via, non per lavoro quindi ma perchè mi piaceva, ma non gli ho mai detto niente. Lui si fotte ogni tanto qualche “signora”. Son quelle che devi fottere prima di metterglielo nel sedere, dice. Son quelle che gridano di più, come aquile, quando glie lo rompi. Sono quelle che poi non ne hanno mai abbastanza e tornano a farsi prestare soldi anche se non ne hanno bsogno. Conosco il tipo. Anch'io ho qualche cliente così. Io comunque di cazzi quasi non ne ho mai abbastanza. Mi piace scopare, mi piace fare pompini, mi piace anche prenderlo nel sedere, e l'ho preso con doloroso piacere qualche volta, anni fa, prima e subito dopo aver conosciuto lui e le sue stramberie. Adesso non oserei proprio. Io devo aspettare e lui non deve sapere. E' convinto che avessi fatto qualche marchetta solo per necessità e che sia colpa sua se poi ho fatto per tutta la vita la troia. Con i mariti bisogna saper tacere. Io ho la bocca cucita. Spero riesca a farsi la sgarzolina, quella stronza piena di arie che si è sposata qualche mese fa. Se non ci riesce mi resta nervoso per un secolo. Io mi farei il marito. Ridendo ho accennato ad una cosina in quattro, mai fatto niente del genere, ed Ambrogio ha sbuffato qualcosa tipo indecente o roba del genere. Chissà, la stronzetta piacerebbe anche a me forse. Non ho mai provato con una donna e lei è molto giovane ecarina.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Mi piacciono i culi, qualsiasi culo ma femminile Cap.1racconto sucessivo
Rapita nell'incubo
Commenti dei lettori al racconto erotico