Una vera porcellina affamata di cazzo
di
Colpoli
genere
prime esperienze
Una ragazza con cui sono stato molti anni fa, nel 2000, aveva qualche anno meno di me. Era una vera porcellona sempre vogliosa di farselo sbattere dentro dove e quando voleva senza storie.Altro che accenni e modi carini, era una vera monella che il cazzo te lo tirava fuori in fretta e furia, e lo voleva dentro subito. Se lo tirava avidamente a se per strusciarselo sulla figa bollente e bagnata. Si agitava e contorceva come una posseduta, con il viso perso nel godimento e lo sguardo che quasi implorava: dai non resisto mettimelo dentro subito ti prego; se diventava ancora più impaziente, poi te lo diceva pure: dai mettimelo! Godeva così tanto mentre la sbattevi che ci metteva poco ad arrivare a squirtare, lentamente, ma in quantità che le coperte le dovevi cambiare per forza ogni volta, perché il letto lo allagava. Poi si girava, inarcava la schiena e con le chiappone spalancate ti chiedeva: me lo voi mettere in culo? La prima volta m'ha spiazzato devo ammetterlo. Ma mi piaceva assai quel suo essere un po' ragazzina monellaccia, impulsiva e arrapata come una posseduta quando aveva voglia.
Un giorno nel parco del paese pieno di un gente, si sedette sopra le mie ginocchia, mi prese la mano e se la infilò dentro la gonna e poi dentro le mutande. Aveva la figa infocata quando le mie dita iniziarono a sditalinarla, impregnandosi di liquido denso che quasi ti faceva rimanere le dita incollate tra di loro. E nel mentre sul suo viso vedevo la bocca che si apriva emettendo silenziosi gemiti di piacere. Ricordo ancora bene quel viso e le sensazioni intense che mi scorrevano per tutto il corpo, miste all'agitazione per il senso del proibito di fare tutto in pubblico.
Un giorno nel parco del paese pieno di un gente, si sedette sopra le mie ginocchia, mi prese la mano e se la infilò dentro la gonna e poi dentro le mutande. Aveva la figa infocata quando le mie dita iniziarono a sditalinarla, impregnandosi di liquido denso che quasi ti faceva rimanere le dita incollate tra di loro. E nel mentre sul suo viso vedevo la bocca che si apriva emettendo silenziosi gemiti di piacere. Ricordo ancora bene quel viso e le sensazioni intense che mi scorrevano per tutto il corpo, miste all'agitazione per il senso del proibito di fare tutto in pubblico.
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