In treno con la mia amica PT. 4
di
Momo Ortiz
genere
trio
... Sento la lingua calda e ruvida assaggiare il mio sapore, poco prima che me la infili dentro
"Momo..."
Maria sembra preoccupata quando lancio un gridolino ma si rilassa appena le sorrido
"Lascialo fare, tesoro, anzi vieni qui anche tu"
La mia amica si avvicina fingendo timidezza, mentre il controllore continua ad affondare la lingua famelica tra mie labbra, dissetandosi con i miei liquidi e facendomi gemere dal piacere.
Maria si inginocchia e inclina il busto finché i grossi seni abbronzati non toccano lo sporco pavimento del treno, socchiude le labbra carnose e inizia a leccare lo sperma che ancora cola fino al pube dell'uomo. Sento l'eccitazione di lui dalla forza con cui mi infila la lingua dentro, spingendola sempre più a fondo e ansimando per la mancanza di aria.
Maria continua a leccare con abili e lenti movimenti di lingua, dal pube al glande, fin quando lo sperma che ricopriva l' intera l'erezione del controllore non viene sostituito dall'abbondante saliva della mia amica.
"Momo tesoro, ne hai un po' sul culo"
Sorrido, godendo al pensiero delle sue intenzioni e per il piacere provocato dalle violente leccate dell'uomo su cui sono seduta
"Non è che me lo toglieresti?"
Si alza e si accovaccia sull'erezione del controllore, strusciandosi fino a bagnarla nuovamente con i suoi liquidi, poi si piega schiacciando il seno prosperoso sul petto dell'uomo e in un attimo sento anche la dolce lingua di Maria sulla mia pelle.
Inizia leccando lo sperma che ancora mi bagnava le natiche, per poi afferrarmele con le mani ed allargarle, affondando il viso tra di esse e stuzzicando l'ano con la punta della lingua. Gemo dal piacere e continuo a farmi scopare il culo dalla lingua di Maria, mentre il respiro del controllore di fa sempre più ansante contro la mia intimità.
Mi godo questo trattamento unico e solo per me per qualche istante e poi mi sollevo sulle mie gambe tremanti, vado verso Maria e sfioro con le mie unghie affilate il suo volto meraviglioso, per poi passarle lungo l'erezione bagnata dell'uomo, la stringo saldamente e aspetto che Maria ci si accovacci sopra. Inizio a segare lentamente il controllore, passando il glande tra le labbra piene e bagnate della mia amica. Faccio movimenti lenti, mi fermo per sfiorare i testicoli con le unghie appuntite e le faccio scorrere fino al glande, facendo una leggera pressione e provocandogli brividi di dolore misto a piacere. Afferro di nuovo il pene tozzo del controllore e picchetto il glande lucido sulla fessura di Maria, già allargata dalle mie dita.
Divarico le gambe in modo che la mia amica abbia il mio clitoride contro la lingua, e appena inizia a leccarmela poggio un piede sulla sua spalla, spingendola in basso e facendole prendere tutto il cazzo del controllore, che grugnisce alle mie spalle.
"Sei una dea tesoro"
Guardo Maria saltare sul cazzo di uno sconosciuto in un treno deserto alle 3 di notte: con le mani stringe gli enormi seni che seguono i movimenti del suo corpo, mentre con la lingua tenta di farmi godere il più possibile.
Le tengo i capelli stretti tra le mani, in modo che non le vadano sul viso, mentre la mano dalla pelle spessa del controllore sale dal mio polpaccio alla mia coscia, accarezza le natiche e le stringe, per poi darmi uno schiaffo.
Gemo e spingo il piede più forte sulla spalla di Maria, che urla appoggiata alle mie labbra fradice, sentendosi completamente riempita. In un attimo sento le mie natiche aprirsi e il grosso dito dell'uomo sfiorarmi l'ano e fare una leggera pressione
"Spero per te che la tua amica ti abbia lubrificata bene prima"
Il continuo a breve 🖤
per avere racconti personalizzati contattatemi su Instagram (_peachy_momo) o via email (momoortiz04@gmail.com)
"Momo..."
Maria sembra preoccupata quando lancio un gridolino ma si rilassa appena le sorrido
"Lascialo fare, tesoro, anzi vieni qui anche tu"
La mia amica si avvicina fingendo timidezza, mentre il controllore continua ad affondare la lingua famelica tra mie labbra, dissetandosi con i miei liquidi e facendomi gemere dal piacere.
Maria si inginocchia e inclina il busto finché i grossi seni abbronzati non toccano lo sporco pavimento del treno, socchiude le labbra carnose e inizia a leccare lo sperma che ancora cola fino al pube dell'uomo. Sento l'eccitazione di lui dalla forza con cui mi infila la lingua dentro, spingendola sempre più a fondo e ansimando per la mancanza di aria.
Maria continua a leccare con abili e lenti movimenti di lingua, dal pube al glande, fin quando lo sperma che ricopriva l' intera l'erezione del controllore non viene sostituito dall'abbondante saliva della mia amica.
"Momo tesoro, ne hai un po' sul culo"
Sorrido, godendo al pensiero delle sue intenzioni e per il piacere provocato dalle violente leccate dell'uomo su cui sono seduta
"Non è che me lo toglieresti?"
Si alza e si accovaccia sull'erezione del controllore, strusciandosi fino a bagnarla nuovamente con i suoi liquidi, poi si piega schiacciando il seno prosperoso sul petto dell'uomo e in un attimo sento anche la dolce lingua di Maria sulla mia pelle.
Inizia leccando lo sperma che ancora mi bagnava le natiche, per poi afferrarmele con le mani ed allargarle, affondando il viso tra di esse e stuzzicando l'ano con la punta della lingua. Gemo dal piacere e continuo a farmi scopare il culo dalla lingua di Maria, mentre il respiro del controllore di fa sempre più ansante contro la mia intimità.
Mi godo questo trattamento unico e solo per me per qualche istante e poi mi sollevo sulle mie gambe tremanti, vado verso Maria e sfioro con le mie unghie affilate il suo volto meraviglioso, per poi passarle lungo l'erezione bagnata dell'uomo, la stringo saldamente e aspetto che Maria ci si accovacci sopra. Inizio a segare lentamente il controllore, passando il glande tra le labbra piene e bagnate della mia amica. Faccio movimenti lenti, mi fermo per sfiorare i testicoli con le unghie appuntite e le faccio scorrere fino al glande, facendo una leggera pressione e provocandogli brividi di dolore misto a piacere. Afferro di nuovo il pene tozzo del controllore e picchetto il glande lucido sulla fessura di Maria, già allargata dalle mie dita.
Divarico le gambe in modo che la mia amica abbia il mio clitoride contro la lingua, e appena inizia a leccarmela poggio un piede sulla sua spalla, spingendola in basso e facendole prendere tutto il cazzo del controllore, che grugnisce alle mie spalle.
"Sei una dea tesoro"
Guardo Maria saltare sul cazzo di uno sconosciuto in un treno deserto alle 3 di notte: con le mani stringe gli enormi seni che seguono i movimenti del suo corpo, mentre con la lingua tenta di farmi godere il più possibile.
Le tengo i capelli stretti tra le mani, in modo che non le vadano sul viso, mentre la mano dalla pelle spessa del controllore sale dal mio polpaccio alla mia coscia, accarezza le natiche e le stringe, per poi darmi uno schiaffo.
Gemo e spingo il piede più forte sulla spalla di Maria, che urla appoggiata alle mie labbra fradice, sentendosi completamente riempita. In un attimo sento le mie natiche aprirsi e il grosso dito dell'uomo sfiorarmi l'ano e fare una leggera pressione
"Spero per te che la tua amica ti abbia lubrificata bene prima"
Il continuo a breve 🖤
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