La cena di ER
di
Notorius
genere
etero
È una settimana che guardo quella prenotazione... tavolo riservato a nome ER.
Una settimana che mi domando che menù dovrei proporre.
Forse un menù a tema? Con riferimenti sessuali?
Che so...tipo:
- Uova alla gaudente (per citare Omero Rompini)
- La linguina sulla cicala
Mmm...no, meglio di no...
Meglio optare per un menù normale.
- Uovo a 62°, potage parmentier alla vaniglia, tartufo e fave di cacao
- Risotto al piccione
- Quaglie al vinsanto, scalogni glassati e nocciole
- Coulant di cioccolato al ginepro, frutti rossi e mousse di ricotta di pecora
Sì, questo dovrebbe andare.
Il servizio sta per cominciare, sono piuttosto nervoso, non mi piace deludere le aspettative.
Il maitre entra in cucina e guardandomi mi dice
-"Chef, sono arrivati"
Dalla porta mi affaccio sulla sala.
Cavolo... devono esserci proprio tutti, non li riconosco, beh... non ho mai visto le loro facce, ma sono veramente tanti...
Beh... cominciamo.
Le prime portate escono dalla cucina, con i vini abbinati, scelti da me: Chardonnay sull'uovo, Romanee-Conti per il piccione, Chenin Blanc con la quaglia e un Barolo Chinato in abbinamento perfetto al coulant.
Infine la nostra selezione di distillati e piccola pasticceria con il caffè.
Esco in sala a salutare.
La cena sembra aver riscosso il successo sperato, o almeno i sorrisi e gli sguardi trasmettono questo.
Guardo intrigato quelle bellissime donne e uomini, interrogandomi su come abbinare le facce ai nickname del sito... impossibile.
Ringrazio, e torno a pulire la cucina.
Nella mia mente continuano a rimbalzare quegli occhi, quegli sguardi, quelle labbra...
Mentre finisco di fare gli ordini per domani, il maitre entra nella cucina ormai vuota, porgendomi un foglietto di carta con su scritto: "Per lo Chef".
-"I tuoi amici hanno lasciato questo per te...", Mi dice andandosene.
Apro il biglietto piegato in quattro.
"... grazie Chef, la cena è stata meravigliosa. Abbiamo affittato l'intera struttura qui di fronte. Camera 2..."
E un segno di rossetto sul basso.
Camera 2...beh, nella cabala è il numero abbinato al fare sesso con uno sconosciuto...che sia un caso?
In ogni caso la cosa è stuzzicante.
Mi faccio una doccia bollente, mi rivesto, e senza indugi mi avvio verso l'albergo.
Entrando saluto il consierge, e chiedo indicazioni per la stanza numero due.
In pochi minuti raggiungo la camera, prendo un grande respiro e busso alla porta.
-"È aperto..." Sento bisbigliare da dentro."
Lentamente mi addentro, è molto buio, non vedo quasi niente.
Sento la porta chiudersi alla mia spalle, lasciandomi avvolto completamente dall'oscurità.
Una mano delicata e morbida afferra la mia.
-"Seguimi" dice una calda voce femminile.
Una voce che non conosco (e come potrei?), ma che fa ribollire il sangue nelle mie vene.
A passi incerti mi lascio condurre nel buio.
-" Siediti qui"
Accompagnando la mia schiena con una mano, la donna misteriosa mi fa accomodare su di una sedia.
Sento le sue mani accarezzare le mie spalle, delicatamente, muovendosi verso il mio collo.
La punta delle sue dita si insinua nel colletto della mia camicia bianca, sfiorando le mie clavicole.
Il tocco appena accennato, scatena in me reazioni incontrollabili, la pelle freme, il respiro si fa più pesante, il mio pene comincia a premere dentro ai jeans.
Lentamente sgancia il primo bottone.
Un altro.
Un altro ancora, lasciando il mio petto nudo, accarezzandolo.
Sì muove lentamente, avvicinandosi al ventre.
Sgancia la mia cintura e la sfila dai passanti.
Con le mani torna sulle mie braccia, tracciando con le sue unghie, lunghe rotte che dalle mie spalle viaggiano verso le mie mani.
Improvvisamente sento la mia cintura serrarmi i polsi dietro lo schienale.
Ho un sussulto.
Posso sentire il suo respiro sulla mia pelle, fin dietro al mio orecchio.
Le sue labbra umide sfiorano il mio collo
Oh sì, adoro quando mi baciano il collo in questo modo...i miei pantaloni stanno per esplodere.
È dietro di me, riesco a sentire la sua presenza, il suo profumo: cannella, sandalo, forse un accenno di bergamotto.
Sgancia il bottone dei jeans e lentamente abbassa la cerniera.
Con gesto deciso tira fuori il mio cazzo, completamente eretto.
-"Ti sta piacendo, a quanto pare..." Sussurra.
Nel buio sento un liquido caldo e vischioso colare sul mio glande gonfio e palpitante..
Cos'è? Saliva?
No...non è saliva... sembra piuttosto olio per massaggi.
Con la punta delle dita, percorre tutta la strada che dai testicoli porta alla cappella, delicatamente, fino all'orifizio sul culmine.
La sento ridacchiare, compiaciuta delle sensazioni che mi sta provocando.
Con il palmo della mano afferra la punta del mio cazzo lubrificato, e con movimenti rotatori la stringe e la stimola con vigore.
Il mio battito accelera, e la respirazione aumenta.
Sono sempre più eccitato.
Molla la presa.
Lenti passi sul pavimento di legno, fanno intuire che mi sta girando attorno.
Appoggiandosi a me, si inginocchia, sfila i pantaloni e apre le mie gambe, completamente.
Le sue labbra sfiorano l'interno delle mie cosce, salendo sempre più su.
La sua bocca scorre sull'asta del mio cazzo, dal basso verso l'alto.
Sì sofferma sul frenulo, provocandomi scosse di piacere con saettanti colpi di lingua, e poi, ferocemente, fagocita la mia cappella.
Succhia con forza, mugolando, spingendo il mio uccello fino in fondo alla gola.
Con le mani legate, sento le mie gambe tremare di piacere.
Il suo tocco sui miei fianchi, e i suoi morbidi capelli sulla mia pelle.
Si alza, e stringendolo alla base, si siede su di me.
Sento i tessuti morbidi e vellutati della sua fica, avvolgere ed abbracciare il mio pene.
Un ansimo le esce dalla bocca quando entro completamente in lei.
Gradualmente i suoi movimenti di bacino si fanno più veloci, più decisi, più violenti.
I gemiti più forti e frequenti.
Sento i suoi capezzoli turgidi strusciare sul mio petto, mentre con la lingua scava nella mia bocca e mi cavalca come un amazzone.
-"Scopami..." Sussurra.
-"Scopami e dimmi che ti piace"
-"Mi piace" rispondo ansimante.
-"Dillo ancora, riempimi la testa e la fica, di cazzo e parole..."
-"Mi fai impazzire... vieni, vienimi sul cazzo"
Aumenta il ritmo dei movimenti pelvici, e infilando le sue unghie nel mio petto, mi lascia sentire tutto il suo piacere.
Sentire il suo succo su di me e i suoi gemiti di lussuria mi porta al limite.
Sto per venire anch'io, e lei se ne accorge.
Si alza.
Sento la sua bocca calda e capace, muoversi velocemente succhiandomi con avidità.
Esplodo nel caldo abbraccio delle sue labbra e della sua lingua.
Mi slega le mani, e con voce dolce mi dice:
-"So che vorresti vedermi, sapere chi sono...ma goditi il mistero...rivestiti, ed esci senza voltarti..."
Ancora frastornato, eccitato, sudato... obbedisco.
La porta della camera numero 2 si chiude alle mie spalle.
Mentre mi avvio verso la macchina, continuo a domandarmi chi fosse... potrei chiedere al mio amico consierge chi alloggia in quella stanza...ma voglio davvero saperlo?
Probabilmente no, probabilmente è meglio così...
Ogni volta che ci ripenserò, potrà essere una qualsiasi di tutte loro.
Una settimana che mi domando che menù dovrei proporre.
Forse un menù a tema? Con riferimenti sessuali?
Che so...tipo:
- Uova alla gaudente (per citare Omero Rompini)
- La linguina sulla cicala
Mmm...no, meglio di no...
Meglio optare per un menù normale.
- Uovo a 62°, potage parmentier alla vaniglia, tartufo e fave di cacao
- Risotto al piccione
- Quaglie al vinsanto, scalogni glassati e nocciole
- Coulant di cioccolato al ginepro, frutti rossi e mousse di ricotta di pecora
Sì, questo dovrebbe andare.
Il servizio sta per cominciare, sono piuttosto nervoso, non mi piace deludere le aspettative.
Il maitre entra in cucina e guardandomi mi dice
-"Chef, sono arrivati"
Dalla porta mi affaccio sulla sala.
Cavolo... devono esserci proprio tutti, non li riconosco, beh... non ho mai visto le loro facce, ma sono veramente tanti...
Beh... cominciamo.
Le prime portate escono dalla cucina, con i vini abbinati, scelti da me: Chardonnay sull'uovo, Romanee-Conti per il piccione, Chenin Blanc con la quaglia e un Barolo Chinato in abbinamento perfetto al coulant.
Infine la nostra selezione di distillati e piccola pasticceria con il caffè.
Esco in sala a salutare.
La cena sembra aver riscosso il successo sperato, o almeno i sorrisi e gli sguardi trasmettono questo.
Guardo intrigato quelle bellissime donne e uomini, interrogandomi su come abbinare le facce ai nickname del sito... impossibile.
Ringrazio, e torno a pulire la cucina.
Nella mia mente continuano a rimbalzare quegli occhi, quegli sguardi, quelle labbra...
Mentre finisco di fare gli ordini per domani, il maitre entra nella cucina ormai vuota, porgendomi un foglietto di carta con su scritto: "Per lo Chef".
-"I tuoi amici hanno lasciato questo per te...", Mi dice andandosene.
Apro il biglietto piegato in quattro.
"... grazie Chef, la cena è stata meravigliosa. Abbiamo affittato l'intera struttura qui di fronte. Camera 2..."
E un segno di rossetto sul basso.
Camera 2...beh, nella cabala è il numero abbinato al fare sesso con uno sconosciuto...che sia un caso?
In ogni caso la cosa è stuzzicante.
Mi faccio una doccia bollente, mi rivesto, e senza indugi mi avvio verso l'albergo.
Entrando saluto il consierge, e chiedo indicazioni per la stanza numero due.
In pochi minuti raggiungo la camera, prendo un grande respiro e busso alla porta.
-"È aperto..." Sento bisbigliare da dentro."
Lentamente mi addentro, è molto buio, non vedo quasi niente.
Sento la porta chiudersi alla mia spalle, lasciandomi avvolto completamente dall'oscurità.
Una mano delicata e morbida afferra la mia.
-"Seguimi" dice una calda voce femminile.
Una voce che non conosco (e come potrei?), ma che fa ribollire il sangue nelle mie vene.
A passi incerti mi lascio condurre nel buio.
-" Siediti qui"
Accompagnando la mia schiena con una mano, la donna misteriosa mi fa accomodare su di una sedia.
Sento le sue mani accarezzare le mie spalle, delicatamente, muovendosi verso il mio collo.
La punta delle sue dita si insinua nel colletto della mia camicia bianca, sfiorando le mie clavicole.
Il tocco appena accennato, scatena in me reazioni incontrollabili, la pelle freme, il respiro si fa più pesante, il mio pene comincia a premere dentro ai jeans.
Lentamente sgancia il primo bottone.
Un altro.
Un altro ancora, lasciando il mio petto nudo, accarezzandolo.
Sì muove lentamente, avvicinandosi al ventre.
Sgancia la mia cintura e la sfila dai passanti.
Con le mani torna sulle mie braccia, tracciando con le sue unghie, lunghe rotte che dalle mie spalle viaggiano verso le mie mani.
Improvvisamente sento la mia cintura serrarmi i polsi dietro lo schienale.
Ho un sussulto.
Posso sentire il suo respiro sulla mia pelle, fin dietro al mio orecchio.
Le sue labbra umide sfiorano il mio collo
Oh sì, adoro quando mi baciano il collo in questo modo...i miei pantaloni stanno per esplodere.
È dietro di me, riesco a sentire la sua presenza, il suo profumo: cannella, sandalo, forse un accenno di bergamotto.
Sgancia il bottone dei jeans e lentamente abbassa la cerniera.
Con gesto deciso tira fuori il mio cazzo, completamente eretto.
-"Ti sta piacendo, a quanto pare..." Sussurra.
Nel buio sento un liquido caldo e vischioso colare sul mio glande gonfio e palpitante..
Cos'è? Saliva?
No...non è saliva... sembra piuttosto olio per massaggi.
Con la punta delle dita, percorre tutta la strada che dai testicoli porta alla cappella, delicatamente, fino all'orifizio sul culmine.
La sento ridacchiare, compiaciuta delle sensazioni che mi sta provocando.
Con il palmo della mano afferra la punta del mio cazzo lubrificato, e con movimenti rotatori la stringe e la stimola con vigore.
Il mio battito accelera, e la respirazione aumenta.
Sono sempre più eccitato.
Molla la presa.
Lenti passi sul pavimento di legno, fanno intuire che mi sta girando attorno.
Appoggiandosi a me, si inginocchia, sfila i pantaloni e apre le mie gambe, completamente.
Le sue labbra sfiorano l'interno delle mie cosce, salendo sempre più su.
La sua bocca scorre sull'asta del mio cazzo, dal basso verso l'alto.
Sì sofferma sul frenulo, provocandomi scosse di piacere con saettanti colpi di lingua, e poi, ferocemente, fagocita la mia cappella.
Succhia con forza, mugolando, spingendo il mio uccello fino in fondo alla gola.
Con le mani legate, sento le mie gambe tremare di piacere.
Il suo tocco sui miei fianchi, e i suoi morbidi capelli sulla mia pelle.
Si alza, e stringendolo alla base, si siede su di me.
Sento i tessuti morbidi e vellutati della sua fica, avvolgere ed abbracciare il mio pene.
Un ansimo le esce dalla bocca quando entro completamente in lei.
Gradualmente i suoi movimenti di bacino si fanno più veloci, più decisi, più violenti.
I gemiti più forti e frequenti.
Sento i suoi capezzoli turgidi strusciare sul mio petto, mentre con la lingua scava nella mia bocca e mi cavalca come un amazzone.
-"Scopami..." Sussurra.
-"Scopami e dimmi che ti piace"
-"Mi piace" rispondo ansimante.
-"Dillo ancora, riempimi la testa e la fica, di cazzo e parole..."
-"Mi fai impazzire... vieni, vienimi sul cazzo"
Aumenta il ritmo dei movimenti pelvici, e infilando le sue unghie nel mio petto, mi lascia sentire tutto il suo piacere.
Sentire il suo succo su di me e i suoi gemiti di lussuria mi porta al limite.
Sto per venire anch'io, e lei se ne accorge.
Si alza.
Sento la sua bocca calda e capace, muoversi velocemente succhiandomi con avidità.
Esplodo nel caldo abbraccio delle sue labbra e della sua lingua.
Mi slega le mani, e con voce dolce mi dice:
-"So che vorresti vedermi, sapere chi sono...ma goditi il mistero...rivestiti, ed esci senza voltarti..."
Ancora frastornato, eccitato, sudato... obbedisco.
La porta della camera numero 2 si chiude alle mie spalle.
Mentre mi avvio verso la macchina, continuo a domandarmi chi fosse... potrei chiedere al mio amico consierge chi alloggia in quella stanza...ma voglio davvero saperlo?
Probabilmente no, probabilmente è meglio così...
Ogni volta che ci ripenserò, potrà essere una qualsiasi di tutte loro.
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