Fidanzato Cornuto della mia Ex (Parte 2)
di
Maschio Alpha
genere
tradimenti
La conversazione su Instagram prosegue, e subito prende una piega “hot”, non ci mettiamo molto a lanciarci frecciatine piccanti ed a stuzzicarci con aneddoti del passato.
“Be allora ? Quando ci vediamo ?”
Le domando senza troppi peli sulla lingua.
“Ma sono fidanzata lo sai, sarebbe peccato”
Sembra tornare sui suoi passi
“E mica ti ho detto che devo scoparti a pecora, voglio solo vederti”
Rispondo a tono.
“Sei il solito porco, non so, come possiamo fare ? Non mi va di fare cose di nascosto”
Ecco che di sicuro lei vuole prendersi il mio cazzo, ma allo stesso tempo non vuole troppi problemi con incontri misteriosi.
“Be puoi venire a casa con il tuo fidanzato, ci beviamo una cosa così me lo presenti, gli hai parlato di me ?”
Le propongo quasi per scherzo.
“Ahahaha ma sei scemo ? Si sei scemo !! Lui è un tipo tranquillo, mi tratta da principessa, comunque no, non sa chi sei ed è meglio così”
Mi informa della situazione.
“Bene meglio così, puoi dirgli che sono tuo cugino, così mi venite a trovare e ci divertiamo”
Pensavo di ricevere un due di picche, ed invece con mia sorpresa lei si fa convincere ed accetta, la storia del cugino la diverte, e decidiamo di organizzarci per una sera nel fine settimana.
Arriva così Venerdì,il giorno fatidico, sono nella mia villetta in collina in attesa di Antonella e Marco, ho lasciato il mio cane a casa di mia madre per questa sera, non voglio avere distrazioni di nessun tipo, sono nella veranda situata all’ingresso seduto su una sedia, bevo una birra e fumo una sigaretta mentre ho il cazzo in tiro. Indosso solo un pantaloncino e delle scarpe da ginnastica, e sono rigorosamente a torso nudo, nonostante un venticello piacevole, la temperatura alle otto di sera è comunque calda, e me la godo senza troppi indumenti addosso.
Ho un fisico asciutto e slanciato , non sono un culturista o un palestrato, perché non ho bisogno di fare ginnastica per sfoggiare un corpo piacevole, sono alto 175 cm, ma il mio punto forte è proprio il mio pene, ben 22 cm con un glande gigantesco, un cazzo venoso lungo e largo, a forma di missile.
Dopo aver chattato con Anto, e dopo averle mandato la posizione di casa mia, mi dice che presto arriveranno, non passano neanche venti minuti che sento una macchina arrivare ed in contemporanea la notifica al cellulare in cui Anto mi dice che sono fuori. Apro così il cancello automatico dal citofono ed attendo sui gradoni della veranda, mentre con fare sicuro indico a Marco dove deve parcheggiare il suo Mercedes.
La coppia così scende dall’auto, lei molto sicura di se, indossa un vestitino felpato grigio corto, scollato al seno, e delle scarpe da ginnastica bianche. È molto accattivante ed abbronzata e subito mi lancia un sorriso malizioso mentre si avvia verso l’ingresso.
Marco invece indossa un pantalone blu, dei mocassini ed una camicia a righe, orologio costoso al polso e degli occhiali da vista rettangolari. È più alto di me di qualche centimetro, ed anche più piazzato, ma ha un viso nella norma ed un’espressione da tonto e dei modi di fare insicuri, al contrario mio.
“Hey cuginetta finalmente, da quanto tempo !!”
Parte la recita , e subito stringo Antonella affondandole il viso sul mio petto nudo , le accarezzo la testa ed i capelli lisci e neri, ma sopratutto le faccio sentire la presenza imponente del mio pisellone, che spingo verso la sua pancia, di sicuro la Troia è già bagnata.
“E tu devi essere Marco”
Stringo la mano in modo spavaldo al suo ragazzo, a cui sorrido, li faccio accomodare. E mentre continuo a parlare, offro una birra ad entrambi. Sono molto preso dalla situazione, noto che Marco è davvero un ragazzo timido ed insicuro, mentre io inventavo storie sulla finta parentela notavo gli sguardi accattivanti di Antonella verso il mio pacco, avevo ancora il mostro in erezione ben in vista, ed anche Marco non ha potuto fare a meno di accorgersi delle mie doti.
Dopo aver recitato la parte del cugino protettivo e premuroso, e dopo aver scoperto che Marco è ricco sfondato, classico figlio di papà come presumevo, Antonella dice di avere fame.
“Ottimo tesoro, ho il frigo pieno, vi va una piadina ?”
Lei acconsente entusiasta, lui titubante guarda lei e poi apre bocca:
“Ma no Ettore non voglio disturbare”
Ecco il mio nome (i nomi li ho cambiati tutti per questione di privacy)
“Ma quale disturbo, rilassati pure ci penso io, Anto mi dai una mano in cucina ? Ci mettiamo un secondo”
Trovo la scusa per restare solo con lei, arrivati in cucina afferro Antonella per i capelli e l’appoggio di pancia sul banco di marmo dove preparo di solito le pietanze. Io mi metto dietro di lei e le faccio sentire il mio cazzone sul suo culetto:
“È ancora vergine il culetto della mia cagnolina?”
Intanto inoltro la mano destra sotto il suo vestitino.
“Dai non fare lo scemo, se ci vede ?, comunque si è sempre vergine”
È visibilmente bagnata, la sua vagina è un fiume in piena, e senza troppi problemi le infilo due dita facendola sobbalzare e bagnare ancora sempre più.
“Ma scopi ogni tanto ? Hai una carica sessuale pazzesca”
Sfilo le dita dalla sua vagina lentamente
“Ma quale scopare, Marco è un insicuro, ma almeno è dolce, si accontenta di annusarmi e leccarmi i piedi mentre sego il suo cazzetto, però almeno non mi fa mancare niente”
Non trattengo una risata, e capisco la situazione, lui è un feticista minidotato e lei si fa campare di tutto e trattare da regina dal suo nuovo fidanzato schiavo.
“Buono a sapersi allora, stasera ci divertiamo amore mio”
Continua a stringerla da dietro facendo pressione con il mio cazzo sul suo bel culetto sodo, e le infilo le due dita piene di umori vaginali in bocca, che lei lecca avidamente.
“Ettore cos’ hai in mente ? Non fare lo stronzo dai”
La libero dalla mia stretta, mi avvio verso il frigo e prendo tre birre che porgo alla mia ex.
“Tu lascia fare a me, porta pure queste birre in veranda, vedrai che al cornuto piacerà vedere la sua ragazza farsi fottere dal suo finto cugino, io faccio le piadine ed arrivo puttanella”
Antonella saprà sfruttare i suoi piedini numero 36 ben curati con Marco, ma io la conosco, e la sua indole è la sottomissione, così senza dire nulla, si avvia decisa con lo sguardo basso verso la veranda, con le birre in mano, dopo aver annuito al mio volere.
Passa qualche minuto e mi ripresento in veranda, con un vassoio pieno di piadine ben preparate e tagliate, e con il cazzo sempre in tiro. Così dopo aver mangiato, bevuto e chiacchierato, è proprio Marco a proporre il proseguo della serata.
“Vi va di vedere un film? Hai Netflix ? O Prime?”
È un ragazzo di venticinque anni, più giovane sia di me che di Antonella, quindi passerà le serate invernali su Netflix.
“Si ce l’ho, ottima idea Marco, mettetevi comodi”
Indico la strada verso il piccolo soggiorno, mentre io sempre più arrapato, dopo aver scambiato qualche sguardo fugace con la mia ex, ripulisco i residui dello spuntino, prima di affacciarmi a mia volta verso la “sala video”.
Fine seconda parte. (Continua)
“Be allora ? Quando ci vediamo ?”
Le domando senza troppi peli sulla lingua.
“Ma sono fidanzata lo sai, sarebbe peccato”
Sembra tornare sui suoi passi
“E mica ti ho detto che devo scoparti a pecora, voglio solo vederti”
Rispondo a tono.
“Sei il solito porco, non so, come possiamo fare ? Non mi va di fare cose di nascosto”
Ecco che di sicuro lei vuole prendersi il mio cazzo, ma allo stesso tempo non vuole troppi problemi con incontri misteriosi.
“Be puoi venire a casa con il tuo fidanzato, ci beviamo una cosa così me lo presenti, gli hai parlato di me ?”
Le propongo quasi per scherzo.
“Ahahaha ma sei scemo ? Si sei scemo !! Lui è un tipo tranquillo, mi tratta da principessa, comunque no, non sa chi sei ed è meglio così”
Mi informa della situazione.
“Bene meglio così, puoi dirgli che sono tuo cugino, così mi venite a trovare e ci divertiamo”
Pensavo di ricevere un due di picche, ed invece con mia sorpresa lei si fa convincere ed accetta, la storia del cugino la diverte, e decidiamo di organizzarci per una sera nel fine settimana.
Arriva così Venerdì,il giorno fatidico, sono nella mia villetta in collina in attesa di Antonella e Marco, ho lasciato il mio cane a casa di mia madre per questa sera, non voglio avere distrazioni di nessun tipo, sono nella veranda situata all’ingresso seduto su una sedia, bevo una birra e fumo una sigaretta mentre ho il cazzo in tiro. Indosso solo un pantaloncino e delle scarpe da ginnastica, e sono rigorosamente a torso nudo, nonostante un venticello piacevole, la temperatura alle otto di sera è comunque calda, e me la godo senza troppi indumenti addosso.
Ho un fisico asciutto e slanciato , non sono un culturista o un palestrato, perché non ho bisogno di fare ginnastica per sfoggiare un corpo piacevole, sono alto 175 cm, ma il mio punto forte è proprio il mio pene, ben 22 cm con un glande gigantesco, un cazzo venoso lungo e largo, a forma di missile.
Dopo aver chattato con Anto, e dopo averle mandato la posizione di casa mia, mi dice che presto arriveranno, non passano neanche venti minuti che sento una macchina arrivare ed in contemporanea la notifica al cellulare in cui Anto mi dice che sono fuori. Apro così il cancello automatico dal citofono ed attendo sui gradoni della veranda, mentre con fare sicuro indico a Marco dove deve parcheggiare il suo Mercedes.
La coppia così scende dall’auto, lei molto sicura di se, indossa un vestitino felpato grigio corto, scollato al seno, e delle scarpe da ginnastica bianche. È molto accattivante ed abbronzata e subito mi lancia un sorriso malizioso mentre si avvia verso l’ingresso.
Marco invece indossa un pantalone blu, dei mocassini ed una camicia a righe, orologio costoso al polso e degli occhiali da vista rettangolari. È più alto di me di qualche centimetro, ed anche più piazzato, ma ha un viso nella norma ed un’espressione da tonto e dei modi di fare insicuri, al contrario mio.
“Hey cuginetta finalmente, da quanto tempo !!”
Parte la recita , e subito stringo Antonella affondandole il viso sul mio petto nudo , le accarezzo la testa ed i capelli lisci e neri, ma sopratutto le faccio sentire la presenza imponente del mio pisellone, che spingo verso la sua pancia, di sicuro la Troia è già bagnata.
“E tu devi essere Marco”
Stringo la mano in modo spavaldo al suo ragazzo, a cui sorrido, li faccio accomodare. E mentre continuo a parlare, offro una birra ad entrambi. Sono molto preso dalla situazione, noto che Marco è davvero un ragazzo timido ed insicuro, mentre io inventavo storie sulla finta parentela notavo gli sguardi accattivanti di Antonella verso il mio pacco, avevo ancora il mostro in erezione ben in vista, ed anche Marco non ha potuto fare a meno di accorgersi delle mie doti.
Dopo aver recitato la parte del cugino protettivo e premuroso, e dopo aver scoperto che Marco è ricco sfondato, classico figlio di papà come presumevo, Antonella dice di avere fame.
“Ottimo tesoro, ho il frigo pieno, vi va una piadina ?”
Lei acconsente entusiasta, lui titubante guarda lei e poi apre bocca:
“Ma no Ettore non voglio disturbare”
Ecco il mio nome (i nomi li ho cambiati tutti per questione di privacy)
“Ma quale disturbo, rilassati pure ci penso io, Anto mi dai una mano in cucina ? Ci mettiamo un secondo”
Trovo la scusa per restare solo con lei, arrivati in cucina afferro Antonella per i capelli e l’appoggio di pancia sul banco di marmo dove preparo di solito le pietanze. Io mi metto dietro di lei e le faccio sentire il mio cazzone sul suo culetto:
“È ancora vergine il culetto della mia cagnolina?”
Intanto inoltro la mano destra sotto il suo vestitino.
“Dai non fare lo scemo, se ci vede ?, comunque si è sempre vergine”
È visibilmente bagnata, la sua vagina è un fiume in piena, e senza troppi problemi le infilo due dita facendola sobbalzare e bagnare ancora sempre più.
“Ma scopi ogni tanto ? Hai una carica sessuale pazzesca”
Sfilo le dita dalla sua vagina lentamente
“Ma quale scopare, Marco è un insicuro, ma almeno è dolce, si accontenta di annusarmi e leccarmi i piedi mentre sego il suo cazzetto, però almeno non mi fa mancare niente”
Non trattengo una risata, e capisco la situazione, lui è un feticista minidotato e lei si fa campare di tutto e trattare da regina dal suo nuovo fidanzato schiavo.
“Buono a sapersi allora, stasera ci divertiamo amore mio”
Continua a stringerla da dietro facendo pressione con il mio cazzo sul suo bel culetto sodo, e le infilo le due dita piene di umori vaginali in bocca, che lei lecca avidamente.
“Ettore cos’ hai in mente ? Non fare lo stronzo dai”
La libero dalla mia stretta, mi avvio verso il frigo e prendo tre birre che porgo alla mia ex.
“Tu lascia fare a me, porta pure queste birre in veranda, vedrai che al cornuto piacerà vedere la sua ragazza farsi fottere dal suo finto cugino, io faccio le piadine ed arrivo puttanella”
Antonella saprà sfruttare i suoi piedini numero 36 ben curati con Marco, ma io la conosco, e la sua indole è la sottomissione, così senza dire nulla, si avvia decisa con lo sguardo basso verso la veranda, con le birre in mano, dopo aver annuito al mio volere.
Passa qualche minuto e mi ripresento in veranda, con un vassoio pieno di piadine ben preparate e tagliate, e con il cazzo sempre in tiro. Così dopo aver mangiato, bevuto e chiacchierato, è proprio Marco a proporre il proseguo della serata.
“Vi va di vedere un film? Hai Netflix ? O Prime?”
È un ragazzo di venticinque anni, più giovane sia di me che di Antonella, quindi passerà le serate invernali su Netflix.
“Si ce l’ho, ottima idea Marco, mettetevi comodi”
Indico la strada verso il piccolo soggiorno, mentre io sempre più arrapato, dopo aver scambiato qualche sguardo fugace con la mia ex, ripulisco i residui dello spuntino, prima di affacciarmi a mia volta verso la “sala video”.
Fine seconda parte. (Continua)
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