Piazza Repubblica
di
Il viaggiatore
genere
gay
Estate 2010. Vicino a Piazza Repubblica c'è una piccola piazza dove ci sono 2 chioschi bar e una serie di chioschi che vendono libri, dvd e oggetti di seconda mano. La piazzetta è molto sporca, ed è il ritrovo abituale di frocioni avanti negli anni, marchette rumene, e tunisini senza fissa dimora. Di giorno e di notte se ne vedono di tutti i colori, capita di trovare un tossico disteso nell'erba, capita di vedere maschi con il cazzo in mano intenti a pisciare contro i chioschi delle riviste "usate", capita di conoscere ragazzi disponibili che in cambio di una sigaretta si intrattengono con il loro interlocutore. E' lo schifo di posto che mi sconvolge la mente, che sogno la notte, che rivivo nei giorni d'inverno nelle mie fantasie erotiche. Era una sera di giovedi pomeriggio, saranno state le 21.30; mi sono seduto su una panchina della piazzetta per rifarmi un pò gli occhi. C'era il solito viavai di giovani rumeni in cerca di un potenziale cliente: un paio di loro erano veramente carini: pacco in mostra, canottiera ed infradito, un must! Mentre mi guardavo intorno arrivano due tunisini, si sono seduti proprio di fronte a me su un monumento ai caduti posto al centro della piazza. Hanno tirato fuori il loro fumo e si sono fatti una canna a testa. Avevano con loro un sacchetto pieno di birre che fin da subito hanno cominciato a bere. Fumavano e bevevano. Entrambi erano senza maglietta, a torso nudo. Non erano muscolosi, ma magri e definiti, carnagione olivastra e senza peli. Uno era piu alto di me, sarà stato 185 cm, l'altro un nanetto, ma carinissimo. Tutti e due avevano un paio di ciabatte. Avevano l'aria di chi vive all'aperto, di chi la vita la subisce e non la cavalca, l'aria di chi si perde per strada. Io li fissavo al punto che uno dei due, il più alto, si è alzato e si è seduto vicino a me. Mi ha offerto la canna, io non sono abituato a farmi le canne, ma volevo provare e cosi ho accettato, tre tiri e non riuscivo più a stare in piedi. Il secondo tunisino si è messo dall'altro lato della panchina, ero seduto con loro, anzi in mezzo a loro. Sentivo l'odore di sudore dei loro corpi e mi piaceva. Hanno cominciato a palparmi il culo. Io gli dicevo qui no, passa la polizia, c'è gente, ma i tunisini continuavano a toccarmi. Ad un certo punto il più piccolo si è tirato fuori l'uccello circonciso, che meraviglia, era bellissimo, era nero, venoso e duro! Mi ha preso per il collo e me lo ha piantato in bocca, gli ho dato una succhiatina veloce, perchè avevo troppa paura della polizia. A quel punto ho concordato con loro di andare in un posticino più tranquillo, li vicino, e cosi abbiamo fatto. Quella notte, ho preso nel culo prima il cazzo del ragazzo più basso e poi quello di Mustafa il ragazzo alto. Mustafa era il più dotato dei due, era dotato in tutto, piedi nr. 46, mani enormi e un cazzo sicuramente di 26 cm!. Mai visto niente del genere. Il risultato di quella notte sono stati 4 bocchini e due inculate e, mentre Mustafa andava a comprare le sigarette e la birra, ho leccato il culo al piccolo (il nome non me lo ricordo) perchè non voleva che l'amico sapesse che gli piaceva farselo leccare. Adoro i tunisini.
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