Finalmente dal vivo (parte 2)

di
genere
etero

Contro ogni aspettativa, il secondo incontro era stato pianificato e bramato ogni momento sempre più e finalmente la mattina del 28/10 arrivò. Un mese e un giorno esatto dal primo incontro, A. e G. si ritrovarono nel parcheggio adiacente ad un motel. La stanza president li attendeva e non stavano più nella pelle. La voglia di toccarsi e baciarsi era molto forte…La tensione erotica era palpabile anche durante il check in, che fu veloce ma a tratti interminabile. Una volta ottenute le chiavi, cercarono in fretta il villino numero 23 e avidamente entrarono. Il tempo di buttare le borse a terra e si fiondarono l’uno nelle braccia dell’altra, baciandosi voracemente. G. per l’occasione si era messa un paio di calze a rete e un vestitino corto come piaceva ad A. che non vedeva l’ora di strappaglielo. Si misero così sul letto e A. comincio’ a spogliarla pezzo dopo pezzo, fino ad arrivare ad un paio di mutandine di pizzo nero che a malapena contenevano la patata gonfia di G. Anche lei lo spoglio’ fino a che rimase in boxer con un rigonfiamento che non lasciava troppo spazio all’immaginazione. Lui la voleva e lei lo bramava. Senza troppi complimenti, lui le sposto’ di lato le mutandine e inizio a leccargliela con una voglia mai vista..non contento pero’ la fece sedere sulla sua faccia in posizione 69, come nelle Gif che si mandavano quotidianamente via messaggio. Lei ora aveva la bocca impegnata dal suo grosso membro e faceva fatica a contenersi perché stava godendo molto mentre lui da sotto
gliela stava mangiando. I preliminari erano sufficienti e la voglia di penetrare e farsi penetrare era ormai incontenibile. Lei si sedette a cavalcioni su di lui e se lo fece scivolare dentro. Inizio’ a muoversi piano piano, su e giù, come uno stantuffo. Dopo un po’ lei si fermò e si lascio’ scopare da sotto mentre gli stava ancora sopra. Godeva e ansimava moltissimo. Cambiarono così posizione, nel classico missionario ma mai noioso tra loro. A. le dava dei colpi poderosi, tastandola e baciandola tutta, cosa che la faceva andare in estasi. Non contenta fino in fondo, G. gli chiese di ammanettarle i polsi con delle manette che si agganciavano tra loro. Fu un’esperienza nuova e interessante. Si sentiva una preda vogliosa nelle mani del cacciatore perverso. Lei venne diverse volte e ora era il turno di lui. G. preparo’ la lingua fuori, in attesa del caldo e dolce seme di lui che arrivo’ copioso e abbastanza presto. Lei ora era tutta “sporca” sulle labbra e sul viso e si leccava tutta. Era soddisfatta ma non era certo finita lì. La stanza era dotata di una bella e grande vasca idromassaggio. A. le preparo un bagno caldo con tanta schiuma e bolle. Entrarono insieme e si rilassarono tra coccole, sguardi intensi e baci. Dopo la pausa erano carichi per ricominciare il secondo round. Andarono avanti per almeno altre due ore, tra orgasmi e chiacchiere più o meno intime. Il tempo era letteralmente volato anche stavolta. Si salutarono velocemente e ognuno fece ritorno alle proprie case con la consapevolezza che se avessero potuto, si sarebbero assaggiati di nuovo la sera stessa o al massimo l’indomani.
Le chat più o meno spinte ripresero, con la promessa di vedersi ancora appena possibile. G era lusingata ma si sentiva in colpa per desiderare, ancora e ancora, l’uomo di un’altra ma non poteva farci nulla. Lo scambio amichevole/ sensuale era però reciproco tra loro e avidamente stavano già facendo il count down per il prossimo incontro, che si preannunciava già molto caldo. Quanto durerà tutto ciò nessuno può dirlo ma anche questo è il suo bello. Nessuna certezza se non quella di desiderarsi ogni volta di più.

scritto il
2023-10-31
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