Lucia schiava libera 2

di
genere
dominazione


Racconto di fantasia


Ritornata a Milano mentre facevo la solita vita tra amici e litigate con mia madre che non capiva perché non andassi in giro per l’europa per il mio anno sabbatico o perlomeno accettassi di lavorare nello studio commercialista di mio padre. Mio padre è ricco di famiglia e non mi fa mancare niente, compresa una cospicua paghetta mensile, ma in quei giorni pensavo solo al PADRONE.

Con gli amici mi divertivo ma mi mancava quel qualcosa in più.
Anche con gli scopamici non riuscivo a godere veramente, neanche quando gli chiedevo di essere presa brutalmente e picchiata.
Ho provato ad andare ad un club BDSM famoso qui a Milano ed ad affidarmi ad un padrone affermato…ma nulla, anche se nelle tecniche era molto bravo non riusciva ad eccitarmi e farmi godere come il PADRONE.

Gli unici momenti di felicità li avevo quando facevo le mie due ore di corsa e yogaBDSM che continuavo a fare perché mi sentivo il PADRONE dentro e volevo ubbidire agli ordini fissi che mi aveva dato..compreso non mettere più intimo e stare nuda in casa. Questo fu motivo di molte litigate con mia madre che mi obbligava a vestirmi in sua presenza e di molti imbarazzi eccitanti quando la colf mi trovava nuda per casa e mentre facevo yogaBDSM.

Finalmente arrivò la sera di halloween.
Mi ero preparata tutto un discorso per supplicarlo a riprendermi come schiava…ma non riuscii a parlare se non per rispondere alle sue domande. Volle sapere quello che avevo fatto nell'ultimo mese nei dettagli e ne fu contento, mi chiede della colf…. Se si chiamava Olga…da quanto lavorava da noi e gli orari che faceva…poi mi disse che la conosceva che l'aveva mandata lui da mia madre alcuni anni fa e che l'avrebbe contattata.

Poi mi fece la fatidica domanda
"Vuoi continuare ad essere la mia schiava ?"
Mi disse di pensarci bene perché se accettavo non sarei più stata libera, sarei stata schiava H24, avrei dovuto ubbidire incondizionatamente a qualsiasi ordine suo o di chi per esso, mi avrebbe prestata ad altri, avrei fatto la puttana, avrei dovuto sopportare ogni dolore ed ogni umiliazione, non avrei più visto amici e parenti, non avrei più posseduto nulla, anche i miei pensieri sarebbero stati sui.
Alla fine non mi fece parlare e mi disse di mandargli un video ed una lettera in cui accettavo tutto questo.

Non persi tempo e preparai la lettera, non ricordo cosa ho scritto di preciso ma era piena di suppliche per essere di nuovo sua… per essere il suo oggetto… per essere tutto ciò che voleva… Per ubbidire ad ogni suo ordine… perché solo ubbidendo ai suoi ordini mi sentivo soddisfatta fisicamente e mentalmente.
Poi ho registrato il video ancora su una mia cassetta MiniDvi in cui ripetevo tutto il contenuto della lettera ma senza leggerla..alla fine le mie suppliche erano piene di lacrime.
Vedendomi e rileggendo non potei non eccitarmi pensando di diventare finalmente la sua schiava e mi masturbai più e più volte.

Il giorno dopo spedii tutto ad un indirizzo in Germania dove il PADRONE si trovava dai suoi figli e come mi disse ad imparare dai maestri l'arte delle corde ed altre tecniche BDSM.

Dopo tre giorni mi telefono dichiarandosi molto soddisfatto e mi diede nuovi ordini…non dovevo più godere se non per volere suo o di chi voleva lui…in casa sempre nuda anche con mia madre, dovevo litigare ed impormi su mia madre, eccezioni solo se c'erano estranei potevo mettermi un unico indumento purché fosse bianco…potevo uscire di casa solo se obbligata da doveri familiari…non dovevo più rispondere ad amici e scopamici vari.

Mi disse che Olga la colf sarebbe stata i suoi occhi e le sue mani e di obbedirgli in ogni cosa. Infatti fin dal giorno dopo i suoi sguardi non erano più di imbarazzo e disapprovazione ma era come se mi stesse studiando, si soffermava a guardare mentre facevo lo yogaBDSM o anche solo mentre giravo nuda.

Con mia madre è stato più semplice del previsto, si è trovata un nuovo amante ed in casa non la vedevo quasi mai. Amici e scopamici dopo qualche insistente telefonata non si fecero più sentire. Praticamente nel giro di due settimane ero come reclusa in casa, solo Olga mi dava sempre più attenzioni, mi chiamava per farsi dare una mano…man mano ho cominciato a pulire, stirare, lavare cucinare e sistemare al posto suo come il PADRONE mi aveva ordinato di fare.

Al pomeriggio inoltrato era sempre lei che chiamava il PADRONE per comunicargli come mi ero comportata e se non era soddisfatta il PADRONE non voleva sentirmi, questa tremenda punizione mi spronò a lavorare sempre meglio. Ma se ero brava mi lasciava masturbarmi e godere davanti a lei e con il PADRONE in videochiamata.

Questa rootin andò avanti fino a metà dicembre quando una domenica pomeriggio il PADRONE ha chiamato ed ordinato di andare alla galleria in piazza Duomo, vestirmi con il cappotto calze autoreggenti e scarpe tacco 10, mettermi dove tutti fanno il rito scaramantico sulle palle del Toro ed appena è il mio turno spogliarmi completamente e fare il rito scaramantico nuda con tutti che mi guardano e fotografano.

Mi ha dato un'ora per farlo…non ho avuto tempo di pensare.non volevo pensare…volevo solo ubbidire al PADRONE…mi preparai ed uscii.
Sono arrivata in galleria quasi in trance, solo quando ho visto tutte quelle persone fare il rito mentre si facevano fotografare ho avuto un po' paura del dopo…delle foto che sarebbero girate...avrei messo in imbarazzo mio padre e mia madre…non so cosa mi sarebbe successo dopo…

Stavo quasi per rinunciare quando una signora mi dice che tocca a me e se voglio mi fa lei la foto…quasi di soprassalto prendo coraggio e mi metto sopra il toro…in modo deciso cominciò a slacciare i bottoni del cappotto…al quarto bottone quando le mie tette cominciano ad intravedersi mi sento presa sui fianchi e mi ritrovo davanti il PADRONE che mi bacia in bocca nel mentre mi solleva e compie lui il rito scaramantico delle tre giravolte.
Tra gli applausi ci spostiamo e continuiamo a baciarci…sono felicissima…..il PADRONE è qui con me.

Molto lentamente per via dei nostri baci molto appassionati ci dirigiamo alla terrazza Martini per un bell'aperitivo, li tra un sorso ed uno stuzzichino ci raccontiamo le nostre giornate e scopro che in Germania ha partecipato a corsi è lezioni di bondage ed altro solo per potermi schiavizzare al meglio, sono così felice che il percorso per tornare a casa non lo ricordo nemmeno, in un batter d'occhio mi ritrovo a pecora sul letto con il PADRONE che mi incula senza tanti problemi ma il dolore che provo mi fa solo che eccitate ed infine godere…godere…godere.
Il PADRONE mi tappa il buco del culo con il plug in modo da rimanere con il suo seme dentro, poi stesi abbracciati nel letto mi racconta tutte le cose che vuole farmi fare…mi vuole in modo definitivo senza soste, anche se ci saranno momenti di pausa dovrò sempre comportarmi da sua schiava…vuole tutto da me, mente, corpo e proprietà… dovrò consegnargli tutto, intestarlo sul conto corrente ed eventuali proprietà presenti e future…dovrò lavorare per lui…qualsiasi lavoro lui vorrà farmi fare…mi presterà ad amici conoscenti e sconosciuti...per lui farò la escort…la prostituta in strada…lui mi potrà cedere…vendere…regalarmi.

mentre mi diceva tutto questo io mi sentivo i brividi i brividi di eccitazione…volevo tutto questo…

I mesi successivi furono pieni di forti emozioni con il PADRONE ma anche pieni di litigate con i miei genitori.
Mio padre insisteva che andassi a lavorare da lui in studio ma su consiglio/ordine del PADRONE ho sempre rifiutato, mentre mia madre si accorse che stavo sempre nuda in casa.
Tutto questo col tempo portó a forti litigate, culminate con l'inizio di febbraio ad una resa dei conti con i miei genitori, alla fine di molte discussioni e litigi riuscii a liberarmi e tagliare tutti i ponti con loro ma sono riuscita a farmi intestare la casa in Liguria, la Mini rimaneva mia e sul conto corrente quasi mezzo milione di euro.

In questi mesi il PADRONE alternava giorni con me a Milano e in Liguria per sistemare i suoi affari, non è più stato in Germania dalla ex famiglia.
In sua assenza a parte l'ora di corsa mattutina rimanevo in casa completamente nuda anche in presenza di mia madre. Facevo le faccende di casa ben comandata da Olga che mi fece imparare tutto il necessario per essere una buona donna di casa, il premio era sempre la videochiamata con il PADRONE. Ma se sbagliavo venivo punita con lunghe e dolorose sculacciate… arrivando al punto che ogni volta che Olga entrava in casa mi sculacciava a prescindere da come sarebbe stata la giornata.

Quando il PADRONE era presente continuava la mia educazione da Schiava.

Mi educò ad essere prestata, capitò che Olga era malata ed allora il PADRONE mi fece fare le pulizie in una casa ed in due uffici che abitualmente faceva lei.

Mi presto anche ad un'altro padrone…capito quando andammo nel Club BDSM in cui ero già stata da sola tempo fa, mi presto allo stesso padrone a cui mi ero sottomessa ma con cui non avevo provato nessuna soddisfazione…be questa volta ubbidivo al mio PADRONE ed ho goduto molto in tutte le pratiche in cui venivo sottoposta.

Testò anche la mia gelosia quando una sera affittò a mie spese una Escort con cui andò a cena per poi scoparsela nella stanza di albergo mentre io ero legata ed imbavagliata sotto al letto.

Testó la mia resistenza al freddo quando a gennaio le temperature rimasero stabilmente sotto i zero gradi, oltre allora di corsa mattutina con i soli shorts e maglietta aderenti mi faceva fare l'ora di yogaBDSM sul terrazzo di casa (abitavo in un attico), doccia solo con acqua fredda e dormire nuda sul pavimento di camera mia con la portafinestra aperta a vasistas… in verità in quei 5 giorni il padrone era assente ma Olga mi controllava bene. Fu una di quelle mattine che mia madre mi sorprese a dormire sul pavimento che iniziarono le ultime litigate che portarono alla definitiva separazione.

Mi fece provare anche la delusione, per l'ultimo dell'anno mi fece organizzare tre giorni romantici in una località nelle Dolomiti, in un albergo di lusso con spa, piscina, piste da sci. Tutto compreso..mi fece spendere una fortuna ma ero felice di passare tre giorni interi con il PADRONE, il pomeriggio della partenza ero pronta con la mia valigia, mi venne a prendere in casa ed era pieno di attenzioni e di baci…ero in estasi per il suo comportamento da innamorato..ma quando usciti in ascensore invece che andare al box della mia auto mi porto verso le cantine, un bunker nello stile dei palazzi anni 80' della Milano che aveva paura di una guerra atomica. Bunker che i miei genitori avevamo comprato visto che nessuno lo voleva… mi portò in una stanza e sempre con baci affettuosi mi spoglio completamente…con baci e carezze mi appese al soffitto con mani e braccia in alto, mi mise un asta a dIvaricare i piedi e mi alzo fino a stare a malapena sulle punte…mi bendo e dopo un ultimo bacio mi chiuse la bocca con una grossa ballgag..dopo poco sentii il suono di un frustino agitato in aria…ero agitata ed eccitata…i colpi arrivarono.. lenti e su tutto il corpo… ad ogni colpo la mia eccitazione saliva sempre di più..solo la voce del PADRONE che mi ordina di non godere mi impedisce di farlo.. non so quanto sia durato ma so che alla fine il PADRONE se ne andò con l’ordine di non far nessun rumore. avevo capito che sarei rimasta lì in cantina mentre il PADRONE se ne andava a godersi tre giorni romantici con una escort sicuramente pagata con la mia mastercard.

I miei tre giorni furono faticosi e freddi..dopo non so quanto tempo la porta della cantina si aprì, non vedevo nulla ma la voce di Olga mi tranquillizzo, mi unse la pelle con un unguento lenitivo poi mi infilo qualcosa in culo e figa armeggio con dei cavi e poi con del nastro adesivo mi ha fatto una specie di mutanda per bloccare il tutto..subito dopo sentii vibrare la figa a ritmo forte e costante..mentre nel culo partivano scosse elettriche variabili da forti a molto forti.. poi attaccò ai capezzoli ed al clitoride dei morsetti con dei pesi… mi salutò e se ne andò. potete immaginare tutte le mie sensazioni..il dolore per la posizione scomoda si sommava alle scosse provenienti dal culo…mentre la figa stimolata dal vibratore grondava di umori e mi teneva costantemente eccitata.. ne ho goduto non so quante volte ma le più belle sono state quando pensavo al PADRONE che mi aveva lasciato lì per andarsene con una puttana a divertirsi a mie spese… godevo nell’umiliazione.

Quando ritorno Olga mi trovò svenuta che penzolavano, mi liberò di tutto tranne che della benda poi mi fece mangiare e bere, mi mise manette ai polsi dietro la schiena ed alle caviglie e chiamo al telefono il PADRONE che mi rimproverò per lo schifo che avevo lasciato per terra…effettivamente oltre ai miei umori cera anche la mia urina…mi ordinò di leccare tutto…cominciai subito anche se bendata non era facile…mi lasciarono lì con l’ordine di continuare tutta notte…cosa che feci finché la stanchezza prese il sopravvento e mi addormentai. quando mi trovò Olga si arrabbiò molto e mi sculaccio per molto tempo…ma fui brava perche non urlai anzi ringraziavo ad ogni colpo, poi mi mise la cintura di castita con dildo e plug davvero molto grandi e lunghi...li sentivo toccare la cervice e molto dentro il culo… ma erano rigidi quindi ogni movimento era una tortura…poi mi mise un divaricatore da dentista in bocca che aveva una parte in metallo che premeva sulla lingua impedendomi di muoverla…era davvero fastidioso, poi mi mise un collare in acciaio e mi attacco al soffitto attraverso una catena…barcollavo in punta di piedi per non strozzarmi… non l'ho più sentita anche perché mi sentivo piena all'inverosimile ma nonostante il fastidio ho goduto sperando di essere ancora punita. infatti subito dopo aver goduto l'ho sentita insultarmi… mi strizzo forte i capezzoli…per punizione invece di liberarmi e farmi mangiare e bere chiamò il PADRONE che si arrabbiò molto… sotto sue direttive mi mise un fallo metallico e lungo in bocca…mi arrivava giù in gola e dovevo restare con la gola parallela verso l’alto…avevo continui spasmi di vomito…me lo bloccò con del nastro adesivo…poi con una canna cominciò a colpirmi sulla pancia e sulle tette…colpiva molto forte…e godetti un’altra volta. il PADRONE si era goduto la punizione in videochiamata, alla fine mi disse che se volevo essere liberata dovevo agitare le mani…non so dove trovai la forza e concentrazione ma strinsi i pugni per dire no… mi chiese se volevo restare ancora così appesa e agghindata.. agitai le mani per dire sì… mi chiese se volevo essere elettrificata… non capii cosa significava ma agitai ancora le mani per dire sì.. si congedò con un brava schiava.. Olga armeggio con qualcosa e poi mi applicò dei morsetti sui capezzoli e mi applico qualcosa sulle piante dei piedi, poi cominciarono le scosse… forti sia sui capezzoli che sui piedi… cominciai ad avere spasmi su tutto il corpo... non riuscivo a stare ferma... almeno tre volte ho rischiato di cadere e strozzarmi… ma ho goduto intensamente tanto da perdere l’equilibrio e rimanere appesa per il collare... Olga mi sollevò e mi stacco e mi mise a terra ma non mi liberò… anzi mi bloccò piedi e mani assieme.. mi disse qualcosa che non capii e non la sentii più… più sentivo dolore e fastidio e più godevo… più godevo e più sentivo dolore e fastidio… ero entrata in un loop senza fine. non so quando svenni, ma mi svegliai su un materasso ed avvolta da una coperta, libera da tutto ma con ancora la benda che non tolsi, ne ho approfittato per riposare… dopo non so quanto Olga mi svegliò e prendendomi per i capelli mi trascinò in un’altra cantina… mi fece fare i bisogni in un secchio e poi mi attaccò attraverso delle catenelle sui capezzoli ad un tapis roulant… era mattina dovevo fare la mia ora di corsa… alla fine anche dello yogaBDSM mi fece mangiare e bere e poi mi porto ancora nell’altra cantina con materasso e coperta, mi lasciò tranquilla a riposare.

Credo verso sera tornò Olga che dopo avermi dissetata mi porta in un'altra cantina dove mi fa stendere supina appoggiata su una specie di materassino con varie cinghie. Mi blocca su quella specie di materassino stringendo varie cinghie su tutto il corpo, sono completamente bloccata e non posso muovere nemmeno la testa. Mi applica vari elettrodi (ormai li riconosco) vicino ai seni e vicino alla vagina, nel mentre mette il vivavoce al telefono per parlare con il PADRONE, mi fa i complimenti e poi mi dice che stanotte sarà difficile e dolorosa per me… mi spavento ma il PADRONE mi tranquillizza, mi dice di non trattenere il dolore ma di lasciarlo uscire dal mio corpo, di gridare quanto voglio. Finito di prepararmi Olga se ne va Augurandomi un felice anno nuovo.
Dopo parecchio tempo senza sentire niente riesco anche ad addormentarmi quando vengo svegliata da un dolore alla vagina… sono come mille spilli… poi stesso dolore al seno, prima il destro e poi il sinistro… Fanno davvero male ma per fortuna dura poco.
Dopo un altro lungo periodo di tranquillità sento ancora le scosse alla vagina ed alle tette… stavolta durano di più… e fanno male, molto male… così tanto che urlo dal dolore. Continua così in crescendo, pause sempre più corte e dolorose scosse sempre più lunghe. Difficile descrivervi il dolore… è stato il dolore più intenso che abbia mai provato… più dei due brutti infortuni avuti quando facevo ginnastica artistica.
Non sapevo l'orario ma l’ultima scossa immagino sia partita a mezzanotte...la più lunga...la più intensa e dolorosa… ho urlato così tanto che nei due giorni successivi non avevo più la voce. Comunque subito dopo l'ultima svenni e mi svegliai libera da ogni costrizione ma con Olga mi dava sonori ceffoni per svegliarmi… era mattina e dovevo fare la mia routine… mi vestì di maglietta e pantaloncini attillati e le mie scarpe da running, mi portò fuori dal bunker e tolse la benda che avevo ormai da tre lunghi giorni… a fatica ho riacquistato la vista mentre mi spiegava il percorso preciso che dovevo fare… una specie di anello in un quartiere vicino… Mi feci coraggio e partii, fu molto difficile correre ma piano piano presi ritmo nella corsa, durante i giri ad anello vidi la mia Mini passare e parcheggiare, ne uscì il PADRONE assieme ad una bella ragazza… sicuramente la escort con cui ha passato gli ultimi tre giorni a spese mie, so cosa voleva fare il PADRONE, portarmi al limite fisicamente ed emotivamente per farmi rinunciare… devo dire che era quasi riuscito… avrei voluto urlargli che era un bastardo e picchiare quella puttana che si era divertita al mio posto… ma quando gli passai vicino avrei voluto solo inginocchiarmi e ringraziandolo e baciandogli le scarpe.

Adesso sono qui sul treno che sta per arrivare in stazione, consapevole che nulla più mi appartiene… come stabilito la mattina della partenza gli ho consegnato la Mini le valigie ed anche le deleghe che servivano per fare intestare a lui tutte le mie proprietà… casa auto e conto in banca.


asigno.luc@gmail.com
scritto il
2023-11-24
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