Giovanna

di
genere
tradimenti

Vi parlo di Giovanna, una ragazza felicemente sposata da 4 anni ed una bambina (Alice) di anni 3, lavoro casa, casa lavoro.
Una bella bruna bassina ma con due occhi grandi nocciola, capelli neri, carnaggione mediterranea non altissima ma con un bel sedere ed una 3 piena di seno.

Un giorno mentre dovevo riaccompagnarla a casa perchè era senza macchina, quel giorno era vestita con una gonna sopra il ginocchio ed una cammicetta dello stesso colore scuro ed un paio di scarpe con il tacco.
In testa un solo pensiero farmela... così mentre percorrevamo la strada inziammo ad chiacchierare, tra le tante cose gli presi la mano ma lei non disse nulla vidi che non disprezzava, intanto si erano fatte le 19:30 già fuori buio, ma essendo una giornata di metà Ottobre non c'era molto freddo, così mi fermai in una Piazzola di sosta dove c'erano anche altre macchine ma più lontane, e lì presi Giovanna è la baciai.

Lei mi guardo facendo la sostenuta.

Giovanna: "Marco! io sono sposata!"

così aprì lo sportello ed usci dalla macchina, ed io feci altrettanto cercando di raggiungerla, non fece molti passi così la convinsi ad tornare in macchina, ma appena giunti vicino con l'aiuto del buio la presi l'appoggia sul cofano della mia Peugeot ed iniziai a baciarla e toccarla da per tutto, lei fece inizialmente resistenza ma poco dopo cedette dicendo:

Giovanna: "Ma che sto facendo!!! Sono sposat..."

non riuscì neanche ad finire la frase quando le mie dita si erano fatte strada dentro le sue mutandine bianche.

la sentì subito bagnata al punto di produrre un rumore acquoso quando le mie dita si muovevano velocemente in lei. i suoi gemiti si amplificarono al punto da procurarmi un erezione mai avuta. gli tolsi le mutandine e gli uscì i seni dalla cammicia, i suoi capezzoli enormi e duri verso l'alto.

non esitai un attimo uscì il mio cazzo eretto e glielo infilai di colpo dentro procurandogli un gemito più forte rispetto gli altri, ed qui iniziai a scoparla lentamente mentre le mie labbra ed i miei denti torturavano i soi capezzoli ed il collo.

Poco dopo accellerai i ritmi e dopo una 15 di minuti gli venni dentro la sua figa fradicia...

una volta venuto non mi fermai , continuai a pompare dentro di lei, lei sempre più sconvolta e sudaticcia, la presi con violenza la voltai a pancia in giù e glielo infilai nella figa da dietro con una velocità pazzesca al punto di sentirla gridare, ma mentre lei stava godendo, uscì il cazzo dalla sua figa fradicia e senza pensarci molto glielo infilai nel culo tutto di colpo sentendo le sua urla di dolore e piacere.

Ad ogni penetrata la sua schiena si curvava sempre di più così ebbi l'occasione di prenderla dai capelli e dopo 20 minuti di penetrazione anale gli venni dentro.

La lasciai sul cofano della macchina per qualche isstante mentre la sentivo piangere.
gli presi la figa con le dita ed la masturbai per una pò finchè non ebbe un ulteriore orgasmo.

Poi come una bambola la rivestì ma senza slip quelli era il mio trofeo di caccia. la lascia a casa, ma nel tragitto non disse una parola.

Il suo bel culo era stato sverginato da me non l'aveva mai donato al marito.

Da quel giorno in poi, una volta al mese l'accompagno io a casa, ed ogni volta ci scappa una scopata energica...

Giovanna è proprio una troia... è la mia troia.
scritto il
2013-03-21
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