Mia nonna Marisa
di
Dany 24
genere
incesti
Buona Sera penso di aver avuto la miglior nonna che si potesse desiderare ero il suo unico nipote e per questo Nonna Marisa mi riempiva di attenzioni fin da quando ero piccolo ogni mio desiderio si trasformava in realtà.
Nonna era una donna giunonica grande seno e grande culo non bellissima ma io l'adoravo e la cosa era reciproca.
Spesso fin da bambino rimanevo a dormire da lei nonno are morto tanti anni prima e Marisa mi faceva dormire nel lettone con lei , il rituale era il solito io mi infilavo primo e nonna mi raggiungeva si calava la vestaglia rimanendo solo con mutande e reggiseno.
Erano i 5 minuti più belli della mia vita perchè metteva in mostra un seno bello grande e la sua ficona che non entrava tutta nelle mutande ,io andavo in paradiso ed essendo sotto le coperte le mie erezioni non si notavano più di tanto.
Nonna entrava e con la scusa di darle un abbraccio gli strusciavo il mio cazzo bello incannato al culo .
Marisa non mi diceva niente così io da piccolo maiale nel buoi della notte gli toccavo il seno e avvolte facevo cadere la mano sulla sua patonza ma mi fermavo li poi la mattina quando ci svegliavamo nonna mi diceva ridendo che ero stato birichino durante la notte e che avevo fatto sogni strani anche se tutte e due sapevamo la verità poi gli anni passavano e io mi ero fatto un bel ragazzo alto un metro e ottanta spalle belle larghe e devo dire anche un discreto cazzo, non andavo più a dormire da nonna fino alla sera che chiamo mia madre perchè Marisa era a letto con la febbre e non poteva stare da sola mia madre era di turno a lavoro e chiese a me se potevo farle il favore di andarci io e ricordando tutti i bei momenti dissi subito si e cosi feci. Salii e trovai nonna nel lettone non stava in piedi dovevo farle da infermiere aveva la febbre alta ,su suo consiglio decidemmo di prendere una tachipirina 1000 l'unico problema è che l'aveva solo in supposte vidi la sua disperazione perchè da sola non riusciva e mi chiese tutta rossa in faccia se potevo pensarci io e così feci .
Nonna Marisa si alzo la vestaglia si mise di lato si calò le mutande e con una mano si allargò le chiappe mettendo in mostra il suo sfintere ero al settimo cielo il mio cazzo premeva e mi faceva male ,prendo la supposta l'avvicino all'ano per infilarla ma nonna mi ferma dicendomi che se non lo lubrificavo un pò avrebbe sentito un male cane mi consigli di sputarmi su un dito e lassarglielo delicatamente sul buco del culo.
Inizio sputo sul dito e pian piano faccio un movimento rotatorio sulla corona dello sfintere vedo che nonna si rilassa è il momento punto la supposta e la ficco tutta dentro Marisa fa un leggero verso di dolore ma è andata.
Mi corico accanto a lei è quasi ora di andare a dormire mi sfilo la tuta e entro sotto le coperte quando nonna mi dice che deve correre in bagno ma che da sola non ce la fa ,l'aiuto ad alzarsi la prendo sotto braccio e la porto in bagno mi chiede di aiutarla con le mutande cosi senza dire niente le prendo e le calo mettendo all'aria la sua splendida ficona bianca lei si appoggia e lascia andare uno scroscio di piscio e anche qualche peto burroso di supposta finito la devo lavare si alza dal water e si sposta sul bidet apro l'acqua mi insapono la mano e scendo tra le sue gambe prima massaggio la patata e poi passo allo sfintere lei è li che mi guarda con un sorrisetto io preso dall'eccitazione esito sullo spacco della vulva ma senza darle il tempo di realizzare gli faccio scivolare due dita dentro nonna fa una smorfia di godimento ma non dice niente mi faccio coraggio e mentre lei è ancora seduta sul bidet tiro fuori il mio cazzo bello incannato passandoglielo davanti al viso .
Vedo nonna che non sa cosa dire così la prendo da dietro la testa e la spingo verso di me Marisa ha un pò di esitazione ma alla fine vedo la mia cappella sparire nella sua bocca ,spingo sempre più in profondità sento la sua lingua massaggiarmi l'asta ormai siamo partiti la faccio alzare la guardo negli occhi mi appoggio a lei e la impalo fino a i coglioni sono dentro la sua fica che ormai è un lago di umori inizio un movimento su e giù lei chiude gli occhi e prende a godere mi ansima negli orecchi mi dice che ero un maiale ma anche di aumentare il ritmo così faccio fino a sentire del liquido caldo scivolarmi lungo le gambe Nonna era venuta io sono toro e senza pensare alle conseguenze la giro la metto a pecora al lavandino gli allargo le chiappe lo appoggio all'ano bello unto dalla supposta e lo infilo fino in fondo prendo a scoparla nello specchio del lavandino vedo nonna con una faccia da troia e io dietro piantato nel suo culo la sbatto più forte che posso l'aria si era riempita di odore di merda e piscio Marisa si alza sulla punta dei piedi per sentirmi meglio io cerco di metterlo più dentro possibile fino a sentire un mare di sperma riversarsi dentro di lei , ci accasciamo sul lavandino il cazzo scivola fuori da nonna e anche un rigolo di sborra e feci la ripulisco la ricompongo e la porto in camera nonna mi guarda e mi dice che avevamo fatto una pazia ma che oramai era andata e che il nostro rapporto non sarebbe mai cambiato.
Ecco che da quella sera ho ripreso a dormire da nonna Marisa ma soprattutto ho iniziato a chiavarla in tutti i modi e in tutte le posizioni possibili infondo ero e sarò sempre il suo preferito
Nonna era una donna giunonica grande seno e grande culo non bellissima ma io l'adoravo e la cosa era reciproca.
Spesso fin da bambino rimanevo a dormire da lei nonno are morto tanti anni prima e Marisa mi faceva dormire nel lettone con lei , il rituale era il solito io mi infilavo primo e nonna mi raggiungeva si calava la vestaglia rimanendo solo con mutande e reggiseno.
Erano i 5 minuti più belli della mia vita perchè metteva in mostra un seno bello grande e la sua ficona che non entrava tutta nelle mutande ,io andavo in paradiso ed essendo sotto le coperte le mie erezioni non si notavano più di tanto.
Nonna entrava e con la scusa di darle un abbraccio gli strusciavo il mio cazzo bello incannato al culo .
Marisa non mi diceva niente così io da piccolo maiale nel buoi della notte gli toccavo il seno e avvolte facevo cadere la mano sulla sua patonza ma mi fermavo li poi la mattina quando ci svegliavamo nonna mi diceva ridendo che ero stato birichino durante la notte e che avevo fatto sogni strani anche se tutte e due sapevamo la verità poi gli anni passavano e io mi ero fatto un bel ragazzo alto un metro e ottanta spalle belle larghe e devo dire anche un discreto cazzo, non andavo più a dormire da nonna fino alla sera che chiamo mia madre perchè Marisa era a letto con la febbre e non poteva stare da sola mia madre era di turno a lavoro e chiese a me se potevo farle il favore di andarci io e ricordando tutti i bei momenti dissi subito si e cosi feci. Salii e trovai nonna nel lettone non stava in piedi dovevo farle da infermiere aveva la febbre alta ,su suo consiglio decidemmo di prendere una tachipirina 1000 l'unico problema è che l'aveva solo in supposte vidi la sua disperazione perchè da sola non riusciva e mi chiese tutta rossa in faccia se potevo pensarci io e così feci .
Nonna Marisa si alzo la vestaglia si mise di lato si calò le mutande e con una mano si allargò le chiappe mettendo in mostra il suo sfintere ero al settimo cielo il mio cazzo premeva e mi faceva male ,prendo la supposta l'avvicino all'ano per infilarla ma nonna mi ferma dicendomi che se non lo lubrificavo un pò avrebbe sentito un male cane mi consigli di sputarmi su un dito e lassarglielo delicatamente sul buco del culo.
Inizio sputo sul dito e pian piano faccio un movimento rotatorio sulla corona dello sfintere vedo che nonna si rilassa è il momento punto la supposta e la ficco tutta dentro Marisa fa un leggero verso di dolore ma è andata.
Mi corico accanto a lei è quasi ora di andare a dormire mi sfilo la tuta e entro sotto le coperte quando nonna mi dice che deve correre in bagno ma che da sola non ce la fa ,l'aiuto ad alzarsi la prendo sotto braccio e la porto in bagno mi chiede di aiutarla con le mutande cosi senza dire niente le prendo e le calo mettendo all'aria la sua splendida ficona bianca lei si appoggia e lascia andare uno scroscio di piscio e anche qualche peto burroso di supposta finito la devo lavare si alza dal water e si sposta sul bidet apro l'acqua mi insapono la mano e scendo tra le sue gambe prima massaggio la patata e poi passo allo sfintere lei è li che mi guarda con un sorrisetto io preso dall'eccitazione esito sullo spacco della vulva ma senza darle il tempo di realizzare gli faccio scivolare due dita dentro nonna fa una smorfia di godimento ma non dice niente mi faccio coraggio e mentre lei è ancora seduta sul bidet tiro fuori il mio cazzo bello incannato passandoglielo davanti al viso .
Vedo nonna che non sa cosa dire così la prendo da dietro la testa e la spingo verso di me Marisa ha un pò di esitazione ma alla fine vedo la mia cappella sparire nella sua bocca ,spingo sempre più in profondità sento la sua lingua massaggiarmi l'asta ormai siamo partiti la faccio alzare la guardo negli occhi mi appoggio a lei e la impalo fino a i coglioni sono dentro la sua fica che ormai è un lago di umori inizio un movimento su e giù lei chiude gli occhi e prende a godere mi ansima negli orecchi mi dice che ero un maiale ma anche di aumentare il ritmo così faccio fino a sentire del liquido caldo scivolarmi lungo le gambe Nonna era venuta io sono toro e senza pensare alle conseguenze la giro la metto a pecora al lavandino gli allargo le chiappe lo appoggio all'ano bello unto dalla supposta e lo infilo fino in fondo prendo a scoparla nello specchio del lavandino vedo nonna con una faccia da troia e io dietro piantato nel suo culo la sbatto più forte che posso l'aria si era riempita di odore di merda e piscio Marisa si alza sulla punta dei piedi per sentirmi meglio io cerco di metterlo più dentro possibile fino a sentire un mare di sperma riversarsi dentro di lei , ci accasciamo sul lavandino il cazzo scivola fuori da nonna e anche un rigolo di sborra e feci la ripulisco la ricompongo e la porto in camera nonna mi guarda e mi dice che avevamo fatto una pazia ma che oramai era andata e che il nostro rapporto non sarebbe mai cambiato.
Ecco che da quella sera ho ripreso a dormire da nonna Marisa ma soprattutto ho iniziato a chiavarla in tutti i modi e in tutte le posizioni possibili infondo ero e sarò sempre il suo preferito
7
0
voti
voti
valutazione
3.3
3.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La vasca d'ottoneracconto sucessivo
Il Postino
Commenti dei lettori al racconto erotico