Lo strano attrezzo parte 2
di
Dany 24
genere
incesti
Nonna Marisa e io da quando avevamo scoperto e usato lo strano attrezzo trovato in cantina passavamo più tempo ad utilizzarlo che ha fare altro nonna oramai era nelle mie mani la legavo mani e piedi e era mia la scopavo in fica e in culo a piacimento avevo anche messo a portata di mano un panchetto che mi serviva per quando stavo venendo ci salivo di corsa e le sborravo in bocca costringendola a ingoiare quel misto di seme e merda del suo culo. Io mi ero trasferito in pianta stabile da Marisa i miei sapendo che nonna non era sola erano tranquilli e non si immaginavano di niente quindi potevamo agire indisturbati . Una sera nonna dopo cena dove avevamo anche alzato il gomito mi chiese se volevo provare cosa volesse dire essere legato mani e piedi a gambe larghe indifeso io dissi di si lei mi assicurò che era solo una prova perchè quel ruolo toccava esclusivamente a lei .Scendiamo in cantina mi calo pantaloni e mutande rimanendo nudo anche nonna fa lo stesso , con delicatezza mi mise tra i due tubi innocenti mi legò prima le mani e poi i piedi ero completamente indifeso e la cosa mi eccitava .Nonna Ma risa si avvicino a me e con uno strattone mi afferro il cazzo che svettava tra le mie gambe iniziando una sega molto lenta ma che me lo scappellava fino in fondo facendomi un male tremendo lo sguardo di nonna era cambiato sembrava assatanata e più le chiedevo di smettere più lei andava in fondo avevo la cappella viola non riuscivo a venire ma lei questo lo sapeva bene si avvicino con la fica e mi diresse l'uccello al suo clitoride che nonna aveva enorme e prese a strusciarlo godeva come una matta io un pò meno anche se volevo scivolarle dentro .Nonna a un tratto sui fermo mi guardo negli occhi e mi chiese di aspettare perchè doveva salire su in casa un attimo al suo ritorno la vidi scendere con una cintura che aveva un piccolo cazzetto che lei si era ficcata nella vulva e un cazzo di 22 cm che sventolava davanti ,io impaurito che chiesi a cosa servisse e anche di slegarmi dall'attrezzo ma lei con un sorrisetto che non prometteva niente di buono mi si posiziono dietro raccolse i suoi umori che colavano dalle gambe e me lo spalmò tutto sullo sfintere avevo capito cosa voleva fare inizia a supplicarla di non farlo e di slegarmi ma lei come un automa andava avanti senza stare a sentire le mie richieste .Sentii la cappella fredda del dildo strusciare al mio culo quando ad un tratto mi manco il respiro perchè nonna Marisa era entrata con un colpo solo fino in fondo al cazzo di gomma sentivo le palle di silicone battere alle mie chiappe lei con la voce indiavolata mi gridava in un orecchio di godere e di stare fermo che mi avrebbe spanato ben bene ero suo come lei era stata mia la prima volta quasi una violenza carnale andava su e giù prima piano e poi veloce il cazzetto che aveva dentro la faceva venire a ripetizione e più sbrodava e più mi profanava. Non potevo crederci ma dopo essermi abituato presi a godere anche io nonna se ne era accorta mi spinse il dildo fino in fondo a i suoi 22 cm e mi afferrò da dietro la verga spingeva e mi segava una sensazione mai provata ma godevo come un porco al culmine dissi a nonna che stavo per venire lei si sfilò da me mi venne davanti lo prese in bocca e ingoiò il mare di sperma che le versai in bocca. Ero sfinito lei mi slegò e mi chiese cosa avessi provato io risposi che era stato fantastico e lei ridendo mi disse capisci perchè lo faccio fare a me? cosi mi ordinò di legarla e di scoparla più forte che potevo sia in fica che in culo e io obbedii .Da quella sera ci giochiamo a carte chi deve essere legato all'attrezzo e chi perdeva era invidioso del vincitore.
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