Il cambiamento è ormai consolidato

di
genere
dominazione


Dopo quest'ultimo racconto che non ero neanche sicura di pubblicare, non so se ce ne saranno altri, nonostante l'avventura continui tuttora. Sono state coinvolte altre persone e non era quel che volevo. Anche se le protagoniste sono state le prime ad accettare che riportassi tutto questo. Come me, pensano che essere individuate senza che noi sappiamo sia estremamente eccietante. C'è una forte componente di rischio, ma è proprio quello l'ingrediente essenziale.

A fine mese appena trascorso si sono svolti, nella nostra scuola, una serie di -Open Days-, come ormai dappertutto avviene per far conoscere le attività dell'Istituto, visto che anche il mondo dell'Istruzione è ormai “vittima” dell'auto-promozione per trovarsi i clienti/studenti che lo frequentino tenendolo in vita.
Più persone entrano a sbirciare, vedere, curiosare, meglio è per tutti.
Ovvio che per chi come me, era reduce da certe situazioni, questa era un'occasione in cui la probabilità di incontrare qualcuno con intenzioni del tutto diverse, cioè rivolte a me e non alla scuola era alto. Dopo ormai lungo tempo di calma piatta, durante il quale con enormi sforzi di resistere alla tentazione di uscire in macchina e facendo finta di essere distratta mentre salivo o scendevo, fare in modo che la gonna alzandosi, scoprisse le cosce oppure entrare in un bar, sedermi al tavolino e con gonna neanche particolarmente corta, ma con orlo sopra le ginocchia, accavallare le gambe mettendo, sempre distrattamente, in mostra le gambe fino alle mutande.

Neanche a dirlo proprio il primo giorno di -Open days- il porco del mio alunno che aveva dato il via al cambiamento e che comunque aveva continuato a sottomettermi alle sue e ad altrui volontà, con episodi che forse poi riprenderò a raccontare, si è avvicinato a me con un altro ragazzino, presentandomelo come amico, nostro compaesano. In effetti avevo già visto quella faccia nello stesso centro abitato in cui risiedo. Sapevo che era di famiglia con parecchi guai e sapevo anche che il padre era dedito alla frequenza di bar o meglio definirli “tuguri”, con slot-machies e altre occasioni mangia soldi.
Il nuovo conosciuto non si è messo problemi nell'esporre subito le sue idee sulla vicenda: - Cazzo! È molto più bona di quanto si vede in foto: bassottina, grassottela. Però... Minchia. Altro che ripassata..... Questa, quando te la scopi ti consuma.- Il mio alunno ha rincarato la dose: - devi sentire come ti avvolge il cazzo. Stringe bene la figa, te lo strizza e poi viene da paura-
Il primo: - daiiii già ca l'ho durissimo, se poi mi dici così mi fa addirittura male da quanto è duro, portiamocela in bagno!- Mi trattavano come se io non avessi possibilità di parlare, ero un loro oggetto. Questo mi faceva arrabbiare molto, ma allo stesso tempo mi eccitava. La rabbia, l'accumulo di nervosismo si tramutava in eccitazione. Considerando poi, che erano mesi che non capitava nulla e che ero tornata ad accontentarmi di mio marito, si può immaginare quanto fossi pronta anche non volendo a regalare piena soddisfazione sessuale al primo che mi avesse posseduta e anche ad altri che volevano sfogarsi in me.
Il ragazzo ospite frequenta uno di più rinomati Istituti di Scuola Superiore cittadini, Un Liceo Classico tra l'altro vicinissimo alla nostra Scuola, in cui insegnano anche alcune colleghe mogli e figlie dell'alta borghesia cittadina, le quali oltre che essermi colleghe conosco e frequento. Quando il giovane ha confessato al mio alunno proprio lì, davanti a me, poco prima di trascinarmi nei bagni dove stavo per essere la loro svuota palle, che anche nella loro scuola si erano consumati episodi, non certo ufficializzati, benché da tutti conosciuti di studenti che dai sogni erotici con le prof, pienamente normali in adolescenza, erano passati ai fatti coinvolgendo, oltre due professoresse, anche alcune madri di loro compagni e compagne, immaginavo le mie amiche/colleghe sotto le grinfie di maschi arrapati e non certo dediti a modi raffinati e gentili, mentre in macchina portate chissà dove, magari nelle stessa zona industriale deserta dopo le 5 o le 6 di sera, lasciavano macchie di rossetto su dei cazzi durissimi e possenti risucchiandone e ingoiandone gli spruzzi di sperma.

Il ragazzo dell'altra scuola proseguiva nel racconto del ricatto messo in piedi verso una delle professoresse di religione (una suora laica) e un'altra di filosofia,
Entrambe molto legate al mondo della Chiesa, appartenenti a gruppi attivissimi nelle loro rispettive parrocchie

Una sera d'inverno quando alle 5 è già buio, avevano imposto loro andando a recuperare le macchine nell'ampio parcheggio davanti al Palazzo della Regione, di far finta di sistemarsi una calza sotto la gonna, così avrebbero dovuto sollevare la gonna per compiere l'operazione, mentre nello stesso parcheggio transitavano a passo d'uomo due o tre auto di uomini in cerca di sollazzo essendo quella zona in cui le prostitute, in genere est europee aspettavano di essere rimorchiate, altrimenti avrebbero divulgato le loro foto mentre scopavano in bagno con degli alunni e con il bidello. Anch'esse erano state costrette, certo, ma dalle facce nel momento in cui l'orgasmo scoppia non si evinceva ne terrore tantomeno sofferenza. Anzi... tutt'altro.
Lo stesso dicasi delle riprese con i cellulari mentre le prof regalavano pompini degni delle migliori puttane a quei maschi.
La suora laica, sposata con tre figli e ovviamente dedita a scuola famiglia e parrocchia, votata alla castità all'interno del matrimonio, ci aveva una volta spiegato che con il marito certo facevano sesso anche in momenti in cui lei non era pronta a rimanere incinta, però era raro che si concedessero a puri divertimenti, figuriamoci a fantasie erotiche
Donna quasi sessantenne, ma forse a causa (o per merito) del non fare sesso, si era conservata effettivamente ancora attraente e con un certo qualcosa che la rendeva una preda godibile tanto che non erano pochi gli studenti, e non solo gli studenti della sua scuola, che, a detta del ragazzino, le dedicavano delle seghe o la pensavano durante le scopate. Con i suoi capelli bianchi corti, mossi, occhialuta viso paffuto fianchi e seno generosi, cosce che ancora cingevano bene i fianchi del maschio che ci capitava in mezzo. Si presumeva solo il marito.
L'altra, di filosofia, più giovane, capelli neri lunghissimi, lisci alta non un seno abbondantissimo curata, decisamente bella donna, classica moglie di politico di rango, con tanto di puzza sotto il naso pellicciotto addosso e macchinone, Del tipo: -a casa mi annoio e due soldi in più al mese fanno sempre comodo.-. chissà perché me la immaginavo a dare soddisfazione a dei clochard o roba del genere in qualche anfratto puzzolente della città o in qualche abitazione degradata dei quartieri popolari.

Anche alla poca luce dei lampioni al calare del buio, dopo un pomeriggio a scuola tra riunioni e impegni vari, la coscia scoperta a sistemarsi le calze non è sfuggita alle persone all'interno delle due auto che scorrazzavano in quello spazio. Subito si sono avvicinate, una alla più anziana l'altra alla più giovane. Naturalmente il ragazzo che raccontava era ospite in una delle due auto e sull'altra un altro studente del gruppo che aveva architettato l'evento. Questo mentre in bagno le loro mano mi palpavano dappertutto strizzandomi i seni prima sugli abiti poi denudandomeli, così come le cosce con mani sulla figa e dentro le mutandine con le dita che affondavano in vagina e altre a esplorarmi l'ano tanto da portarmi sull'orlo del primo orgasmo non arrivato perché nell'eccitazione del racconto quelle mani si sono fermate facendomi balenare in mente le peggiori cose da dire ai due ragazzini senza però il coraggio di esprimerle perché mi stavano lasciando con una voglia assurda di godere, tanto che sarei uscita nuda da quel bagno in cerca di qualcuno che mi violentasse.

Del racconto mi ha colpito molto la descrizione fatta dal ragazzo su come sia andata la scopata con l'insegnante anziana (chiamo così) diciamo una quasi vergine seppur sposata che di punto in bianco scopre un mondo completamente all'opposto rispetto a quello vissuto per una vita intera: figli e nipoti, marito, lavoro, casa e parrocchia. Come so tutto questo? Conoscendo da prima le due colleghe al di là del mondo scolastico anche se non facenti parte delle assidue frequentazioni, una volta saputo reciprocamente che eravamo state oggetto di soddisfazione per chi mai avremmo potuto immaginare, il nostro rapporto si è consolidato ed è stato spontaneo aprirsi l'una alle altre.

Caricate le due donne una in una macchina e una sull'altra con due uomini a bordo e i due alunni anch'essi uno per macchina, da quell'ampio parcheggio si sono diretti verso luoghi più appartati e discreti ma, a sentire i fatti narrati, già nel tragitto è successo qualcosa infatti i palpeggiamenti, le carezze, le perlustrazioni a fondo non si sono certo fatte attendere.
I due maschi sul sedile di dietro con la donna tra loro e l'autista che sbirciava dallo specchietto a vedere la donna anziana che cercava di respingere quelle avances, Il sedile lato passeggero davanti vuoto, I due che denudato il seno della donna le impastavano una tetta ciascuno prendendone i capezzoli tra le dita e tra le labbra

-MMMM ce li ha duri, si sta eccitando, dai nonna che oggi ti diverti.-

NOOO vi prego sono sposata, non posso, sono anzianaaaaaa dai lasciatemiiiiii-

Nonostante seduti, riuscendo a sbottonarle i pantaloni con un po' di acrobazie glieli hanno tolti e prendendole le gambe alla piega del ginocchio gliele hanno spalancate così da poterle frugare la figa. Quelle dita hanno avuto potere magico, con molta sorpresa dei due la donna non ha resistito molto a quelle carezze e sono bastati davvero pochi vai e vieni di due dita in vagina per vederla venire in maniera totale
Cazzo! Questa era completamente carica. Da quand'è che il tuo dolce maritino non ti si fa? Sei esplosa nonnina bella e sono sicuro che ne vuoi ancora: Questa oggi ci farà divertire parecchio, dai nonna che oggi impari a godere veramente.-

- S S Siete dei delinquenti.. porci bastardi mi avete fatto venire ed è vero, mio marito da molto ormai non mi tocca e ne sentivo il bisogno ma sono comunque sposata e non volevo-

-Bugiarda di la verità da quando sognavi tutto questo? E siamo solo all'inizio-

-Bastardi! Come fate a capirlo!?

Non è stato difficile metterglielo in mano, ha proseguito il ragazzo, All'inizio l'abbiano dovuta un po' forzare afferrandole i polsi e facendole muovere le mani su e giù lungo i cazzi, poi però ha continuato da sola. Io sinceramente ero molto eccitato e sono venuto presto frugandole ancora la figa e facendola godere di nuovo. Invece Gigi l'ha interrotta dicendo:
-ehh no, bella prof troia, a me non mi freghi, siamo quasi arrivati e vedrai se non ti faccio godere con il cazzo in figa. Sarai anche anziana, ma mi regalerai una scopata grandiosa, ne sono sicuro.-

Arrivati sul posto non ha fatto neanche fermare del tutto l'auto che Gigi era già fuori trascinando la vecchia prof che si è ritrovata in ginocchio con la faccia, neanche a dirlo, all'altezza della patta dell'uomo che perentoriamente: -cosa aspetti, tiralo fuori e datti da fare.- difficile farlo uscire dalla lampo per com'era duro e grosso quindi pantaloni già e mano della professoressa ad impugnare il paletto di carne che seppur non lungo era decisamente possente in grossezza ed consistenza. La prof a meraviglia di tutti si è mostrata subito abile a manovrare quel joystik alternando scorrimenti lenti e veloci tanto che l'uomo l'ha dovuta bloccare per evitare di sborrare lì, subito.-
-Alla bocca ci penso dopo: sono eccitatissimo voglio goderti bene.-

Le stava incollato alle spalle e prendendosi il cazzo in mano glielo spennellava tra le natiche; quando lei si è sentita il glande puntare nettamente l'ano ha lanciato un urlo: - NOOOOO TI PREGO LI NOOOOO ma la cappella era già dentro.
Ad alta voce così che noi sentissimo le ha fatto una domanda secca: -Il tuo dolce maritino si è mai goduto questo tuo bel culone da favola?-
Sollecitandola a rispondere affinché anche noi avessimo delle reazioni e al – no non gliel'ho mai permesso della donna e dopo che Gigi ha aggiunto: - beh allora adesso preparati tesoro. Perché le sensazioni che proverai ti cambieranno profondamente e capirai che davvero nella vita ad ogni età si può imparare qualcosa.-
Una spinta poderosa. Un urlo: - AHIIIII mi fai maleeeeeeeeeeeeeeee AHIIIIAAAAA.-
Poi gemiti, grugniti e lamenti finché lui: - Ohh cazzo sei strettisimaaaaaaaa mi fai già sborrare PUTTANA SSSIIIII SCHIZZOOOOOOOOOOOOOOOO Adesso sei completamente donna. Femmina e puoi soddisfare anche questi altri amici a cui ti cedo, ma sono sicuro che verrai tu a cercarmi: Comunque dopo ti voglio ancora.-
Lei era rannicchiata per terra e io per primo mi sono avvicinato. Non è stato difficile sollevarle il viso e infilarglielo in bocca. Finché non l'ho avuto durissimo e portandola verso la macchina l'ho fatta stendere sul cofano di schiena. Spalancandole le cosce davvero morbide e nonostante l'età molto ma molto piacevoli da palpare. Sentendo come mi avvolgevano i fianchi non ho resistito molto ad affondarle il cazzo in vagina e non mi aspettavo che un'anziana potesse essere ancora così calda e la sua vagina sapesse ancora dare la sensazione di strizzarti il cazzo: Era chiaro che o non aveva mai scopato bene con il marito oppure lui non se la faceva da molto . Sentivo i suoi talloni spingere sulle mie natiche come a farmi entrare ancora più in fondo e cercavo di dare colpi sempre più potenti per affondarle meglio in quella figona paurosamente piacevole: Le sono venuto dentro con una delle migliori sborrate che mai mi siano capitare e baciandole il collo le dicevo che era una vera porca. Non mi aspettavo che lei mi rispondesse: Mi state facendo godere come mai pensavo si potesse godere. Maiali bastardi. Stava praticamente ammettendo che tutto questo la faceva sprofondare nei più profondi abissi del torbido vergognandosi di quello che le stava succedendo, ma ancora di più del piacere che la stava assalendo e che lei non riusciva a smorzare controllare ed evitare.
A quel punto non vedevo l'ora che i due ragazzi si sfogassero con me- Sentivo le mutandine inzuppate dei miei umori e il liquido colarmi sulla parte interna delle cosce Volevo essere presa, fottuta, usata. Da loro e da altri, ma volevo fossero loro a forzarmi. Avrei comunque cercato di oppormi

Segue......

Alessagui@virgilio.it
scritto il
2024-02-12
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