Andrea
di
IVAN
genere
gay
Conosco Andrea da sempre, suo padre era il factotum del nonno, loro vivevano nella dependance della grande tenuta di famiglia. Andrea era il mio unico compagno di giochi, a me non era permesso, visto anche i tempi (c' era la guerra), di allontanarmi dalla villa.
A quel tempo non vi erano molti modi per "passare il tempo", i giocattoli erano quasi inesistenti cosicchè si giocava fra noi, qualche giro con la bici per i vialetti del parco, qualche nascondino e via discorrendo, ma dopo un po ti venivano a noia. Fu quasi naturale avere rapporti sessuali fra noi. Un giorno, eravamo nella grande soffitta di casa, Andrea mi disse: perché non giochiamo al dottore e l' ammalato (lui si propose per l' ammalato), si spogliò repentinamente e volle che lo visitassi, in particolare voleva che gli visitassi il culetto. Cominciò così il nostro modo di fare sesso, quasi da subito volle provare ad essere posseduto, non fu difficile, l' olio che c' era nelle damigiane in soffitta ci dette un grande aiuto. Mi ricordo ancora con piacere, ed anche lui, la prima volta, la prima volta per modo di dire, visto che abbiamo avuto ben sette rapporti quel pomeriggio, lui avrebbe continuato, ed anch' io, se non fossimo sfiancati, sfiniti, esausti. Mettere dentro al suo culo (culo molto ricettivo) il mio cazzo (già allora di notevoli dimensioni) mi provocò un tale turbamento, un'emozione indescrivibile.
Andrea, il mio primo rapporto d' amore, di passione e di sesso fu per molti anni la mia "fidanzata segreta", così amava definirsi. Il suo amore e le sua devozione verso me erano una certezza, ancora oggi (con molta meno frequenza di un tempo)Andrea è la mia fidanzata nonostante siano passati più di cinquantanni, siamo ambedue sposati, io non faccio mistero dei miei tradimenti, lui, invece, è sempre innamorato di me, ed è senza macchia.
Vi narrerò il resto delle vicende a presto, chi volesse contattarmi: marquisbaron@gmail.com
A quel tempo non vi erano molti modi per "passare il tempo", i giocattoli erano quasi inesistenti cosicchè si giocava fra noi, qualche giro con la bici per i vialetti del parco, qualche nascondino e via discorrendo, ma dopo un po ti venivano a noia. Fu quasi naturale avere rapporti sessuali fra noi. Un giorno, eravamo nella grande soffitta di casa, Andrea mi disse: perché non giochiamo al dottore e l' ammalato (lui si propose per l' ammalato), si spogliò repentinamente e volle che lo visitassi, in particolare voleva che gli visitassi il culetto. Cominciò così il nostro modo di fare sesso, quasi da subito volle provare ad essere posseduto, non fu difficile, l' olio che c' era nelle damigiane in soffitta ci dette un grande aiuto. Mi ricordo ancora con piacere, ed anche lui, la prima volta, la prima volta per modo di dire, visto che abbiamo avuto ben sette rapporti quel pomeriggio, lui avrebbe continuato, ed anch' io, se non fossimo sfiancati, sfiniti, esausti. Mettere dentro al suo culo (culo molto ricettivo) il mio cazzo (già allora di notevoli dimensioni) mi provocò un tale turbamento, un'emozione indescrivibile.
Andrea, il mio primo rapporto d' amore, di passione e di sesso fu per molti anni la mia "fidanzata segreta", così amava definirsi. Il suo amore e le sua devozione verso me erano una certezza, ancora oggi (con molta meno frequenza di un tempo)Andrea è la mia fidanzata nonostante siano passati più di cinquantanni, siamo ambedue sposati, io non faccio mistero dei miei tradimenti, lui, invece, è sempre innamorato di me, ed è senza macchia.
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