Diana, mamma ubbidiente. Russia Italia.
di
Billo
genere
dominazione
La cena a casa della Signora Mara era stata lunga e pesante, ( vedi episodio precedente) Diana aveva servito 5 porche mature, aveva leccato e ingoiato, era stata usata e picchiata, aveva molto goduto e molto fatto godere, ed era rientrata a casa dopo le 3 di notte.
La mattina dopo erano le 12.00 e Diana era sola in casa quando arrivò Olga, la Colf domestica russa tuttofare bravissima ed efficiente, che 4 giorni a settimana dalle 12.00 alle 16.00 rimetteva a nuovo tutta la casa.
Olga era una russa alta e forte, 175 di muscoli, magra e muscolosa, bionda occhi azzurrissimi, non bellissima ma sicuramente attraente, seria e gran lavoratrice, entrò in camera da letto e vide Diana distesa e stanca, e disse:” Signora buongiorno, sono le 12, stai male? Posso fare qualcosa per te?” E sulla poltrona lì a fianco vide il guinzaglio e il collare che Diana aveva indossato la sera precedente durante la cena a casa di Mara.
Diana rispose:” no Olga grazie, tutto a posto, ho fatto tardi ieri sera e mi sono rimessa a letto dopo un caffè...adesso mi alzo”
Olga:” Signora ti sei stancata per passeggiare il cane ieri ? Ma tu non hai un cane, a che ti serve un guinzaglio??” E le sorrise, sguardo d’acciaio blu, tenendo in mano lo strumento di cuoio.
Continuò:” dovrebbe essere un bel cane grande a portare questo guinzaglio, o una bella cagna profumata...no??”
Diana:” Olga ma che cazzo vuoi stamattina? Che cazzo dici?”
Olga sapeva dei giochi tra Diana e la figlia Giulia, aveva sentito e visto tre o quattro volte quello che la figlia faceva alla ubbidiente mamma, le sculacciate e gli schiaffi, i giochi di sottomissione e il sesso, e porgendo il guinzaglio a Diana le disse:” mettilo, puttana italiana, spogliati e fammi vedere come stai a 4 zampe come una cagna!! Alzati sennò ti prendo a schiaffi come fa tua figlia!!”
Diana alle parole “cagna” e “puttana” avverti’ lo scatto nel cervello e “TAC” ...la fica si era già bagnata, i capezzoli erano dritti e duri, si spogliò nuda, e dalle sue labbra uscì:” si Signora, subito, non volevo farti arrabbiare, scusa”
Diana si mise collare e guinzaglio, e in automatico indossò le scarpe rosse tacco 12 che erano ancora là per terra... e “sciaff” e “sbamm” due schiaffi in faccia la scossero; Olga:” chi cazzo ti ha detto di mettere le scarpe? Cretina, toglile immediatamente!.,”
Diana:” si, scusa Signora, l’ho fatto senza pensare, perdonami!” e sfilò le scarpe dai bellissimi piedi.
Olga:”mettiti in ginocchio, troia!” E prese il guinzaglio, la portò un po’ così a 4 zampe come un cane, in giro per la stanza, e poi le disse:” adesso puoi mettere le tue scarpe da troia, ma solo se e quando te lo dico io, capito, stronza italiana?” e sottolineo’ il concetto strizzando e tirando un capezzolo alla schiava.
Diana con un gemito:” si Signora Padrona, si, scusa, se vuoi dammene ancora, e scusa!”
Diana adorava sentirsi sottomessa e schiava, ubbidire era diventato per lei un piacere psicofisico indescrivibile, e il dolore fisico completava perfettamente il tutto.
Diana era nuda, scarpe rosse alte, collare e guinzaglio, e Olga la portò in salotto così, in piedi, e dopo i primi schiaffi di poco prima le carezzò i capezzoli, e le mise le mani tra le gambe, toccando e masturbando clitoride e buco del culo alla bellissima schiava, Diana gemeva e mugolava tutta bagnata.
Olga capiva la perversione di Diana, ed era a sua volta una gran bella troia bastarda, e mentre continuava a masturbare la serva davanti e dietro le disse:” ti piace, porca? Vuoi venire, vuoi godere, o preferisci che ti mollo 4 schiaffi in faccia come fa tua figlia? Che grande puttana che sei...su dillo, dimmi chi sei e cosa vuoi...”
Diana:” si, si Signora, io sono una puttana, sono una Troia, sono una schiava, voglio godere, fammi venire, e dammi un sacco di botte, ti supplico dammele, chiama dei tuoi amici e fammi scopare e menare da chi vuoi tu...”
La testa di Diana era partita completatamente, e Olga continuava il ditalino clitoride/ ano entrando dentro i suoi buchi, la baciava sulla bocca, le sputava in bocca e sui seni, e Diana venne, il piacere esplose, Olga infilò tre dita in culo alla schiava, strizzando forte il suo clitoride... e Diana urlò come...come una lupa, urlò e venne in mano alla Padrona.
Diana cadde in ginocchio ai piedi di Olga, che subito le mise un dito in bocca, poi si accomodò in poltrona, e disse:” chiamerò dei miei amici, come hai detto tu poco fa, ti farò rompere il culo, prenderai decine di cazzi, ma adesso leccami la fica, fammi godere, puttana!!” e le diede due schiaffi per svegliarla e darle il “via”.
Diana le lecco’ la fregna, scese fino al buco del culo, infilò la lingua nel culo della russa, ingoiò i suoi succhi, succhio’ e lecco’ a lungo il clitoride...Olga teneva il guinzaglio corto, e Diana godeva nel sentirsi tirare, godeva nel sentire il piacere della Padrona, e leccava e succhiava fino a che Olga venne, e ordinò:”mettimi due dita nel culo, aprimi il culo mentre vengooo!”
Diana esegui’ immediatamente, infilò tre dita in culo a Olga, e continuando a leccare ingoiò tutto il piacere di quella bellissima Padrona.
“Quante dita hai messo nel mio culo, bestia?”
“Tre dita mia Signora “
“Io che cosa ti avevo detto?”
“Boh, forse due...due dita???”
“Due o tre? Cosa ho detto io?”
“Ma era solo per farti godere di più...”
Diana sapeva che era un gioco, Olga pure, e il gioco poteva finire solo in un modo: “ prendi una cintura di cuoio nel tuo armadio, un foulard di seta, e il cucchiaio di legno che già sai...sei contenta, puttana italiana?? Adesso la tua Padrona russa ti fa felice...”
Diana andò e torno’ velocissima con tutto ciò che le era stato ordinato, sembrava una bimbetta emozionata, una piccina di 55 anni che gioiva per la punizione e il dolore che stavano per arrivare...era bellissima!!
Olga fece togliere tutto a Diana: via scarpe e guinzaglio, completamente nuda, calda, profumata, eccitata, bagnata e meravigliosa in tensione per quello che stava per arrivare...
Diana fu bendata col foulard di seta, appoggiata busto sul tavolo, a 90 gradi, seno schiacciato sul legno, braccia e gambe larghe, e la cintura di cuoio iniziò a schioccare, sul sedere, sulle gambe, e sulla schiena di Diana, ma forte, perché Olga era forte, dura, eccitata, e doveva esercitare il potere e il dominio sulla puttana italiana.
Le due donne godevano, Diana urlava, Olga la insultava:”godi troia, urla, è questo quello che vuoi, adesso ti ammazzo!!” Ma non era vero, Olga era innamorata pazza di Diana, e Diana:” cazzo, si cazzo, dai bestia, dai, dammele più forte se sei capace, ooooohaahiahi...oddio ssiiiii!!”
Dopo la cintura di cuoio arrivò il cucchiaio di legno, Diana pregò Olga di picchiarla sotto i piedi, e mentre Olga le batteva sotto le piante dei piedi, Diana si masturbo’ il clitoride, e venne ancora una volta gemendo felice, mentre Olga le sputava in bocca e addosso.
Erano passate più di tre ore di giochi, il profumo del sesso e del piacere aveva riempito la casa, erano circa le 15.30... e Giulia rientrò a casa, in quel momento Olga e Diana erano sdraiate sul divano, abbracciate, si baciavano in bocca, Diana beveva la saliva che Olga le sputava in bocca e le carezzava i seni... e Giulia le vide e disse:” ciao troie, era ora che anche la nostra Olga mi desse una mano con te, grande porca! Te le ha date come si deve? Ha fatto bene! Brava Olga, bravissima!.,”
Giulia aveva visto per terra il foulard, il cucchiaio di legno e la cintura di cuoio, aveva capito... Diana era stravolta e striata, arrossata, bellissima, e fece un grande sorriso alla persona che amava di più al mondo, e che le aveva aperto un mondo meraviglioso...il mondo della sottomissione e del piacere.
La mattina dopo erano le 12.00 e Diana era sola in casa quando arrivò Olga, la Colf domestica russa tuttofare bravissima ed efficiente, che 4 giorni a settimana dalle 12.00 alle 16.00 rimetteva a nuovo tutta la casa.
Olga era una russa alta e forte, 175 di muscoli, magra e muscolosa, bionda occhi azzurrissimi, non bellissima ma sicuramente attraente, seria e gran lavoratrice, entrò in camera da letto e vide Diana distesa e stanca, e disse:” Signora buongiorno, sono le 12, stai male? Posso fare qualcosa per te?” E sulla poltrona lì a fianco vide il guinzaglio e il collare che Diana aveva indossato la sera precedente durante la cena a casa di Mara.
Diana rispose:” no Olga grazie, tutto a posto, ho fatto tardi ieri sera e mi sono rimessa a letto dopo un caffè...adesso mi alzo”
Olga:” Signora ti sei stancata per passeggiare il cane ieri ? Ma tu non hai un cane, a che ti serve un guinzaglio??” E le sorrise, sguardo d’acciaio blu, tenendo in mano lo strumento di cuoio.
Continuò:” dovrebbe essere un bel cane grande a portare questo guinzaglio, o una bella cagna profumata...no??”
Diana:” Olga ma che cazzo vuoi stamattina? Che cazzo dici?”
Olga sapeva dei giochi tra Diana e la figlia Giulia, aveva sentito e visto tre o quattro volte quello che la figlia faceva alla ubbidiente mamma, le sculacciate e gli schiaffi, i giochi di sottomissione e il sesso, e porgendo il guinzaglio a Diana le disse:” mettilo, puttana italiana, spogliati e fammi vedere come stai a 4 zampe come una cagna!! Alzati sennò ti prendo a schiaffi come fa tua figlia!!”
Diana alle parole “cagna” e “puttana” avverti’ lo scatto nel cervello e “TAC” ...la fica si era già bagnata, i capezzoli erano dritti e duri, si spogliò nuda, e dalle sue labbra uscì:” si Signora, subito, non volevo farti arrabbiare, scusa”
Diana si mise collare e guinzaglio, e in automatico indossò le scarpe rosse tacco 12 che erano ancora là per terra... e “sciaff” e “sbamm” due schiaffi in faccia la scossero; Olga:” chi cazzo ti ha detto di mettere le scarpe? Cretina, toglile immediatamente!.,”
Diana:” si, scusa Signora, l’ho fatto senza pensare, perdonami!” e sfilò le scarpe dai bellissimi piedi.
Olga:”mettiti in ginocchio, troia!” E prese il guinzaglio, la portò un po’ così a 4 zampe come un cane, in giro per la stanza, e poi le disse:” adesso puoi mettere le tue scarpe da troia, ma solo se e quando te lo dico io, capito, stronza italiana?” e sottolineo’ il concetto strizzando e tirando un capezzolo alla schiava.
Diana con un gemito:” si Signora Padrona, si, scusa, se vuoi dammene ancora, e scusa!”
Diana adorava sentirsi sottomessa e schiava, ubbidire era diventato per lei un piacere psicofisico indescrivibile, e il dolore fisico completava perfettamente il tutto.
Diana era nuda, scarpe rosse alte, collare e guinzaglio, e Olga la portò in salotto così, in piedi, e dopo i primi schiaffi di poco prima le carezzò i capezzoli, e le mise le mani tra le gambe, toccando e masturbando clitoride e buco del culo alla bellissima schiava, Diana gemeva e mugolava tutta bagnata.
Olga capiva la perversione di Diana, ed era a sua volta una gran bella troia bastarda, e mentre continuava a masturbare la serva davanti e dietro le disse:” ti piace, porca? Vuoi venire, vuoi godere, o preferisci che ti mollo 4 schiaffi in faccia come fa tua figlia? Che grande puttana che sei...su dillo, dimmi chi sei e cosa vuoi...”
Diana:” si, si Signora, io sono una puttana, sono una Troia, sono una schiava, voglio godere, fammi venire, e dammi un sacco di botte, ti supplico dammele, chiama dei tuoi amici e fammi scopare e menare da chi vuoi tu...”
La testa di Diana era partita completatamente, e Olga continuava il ditalino clitoride/ ano entrando dentro i suoi buchi, la baciava sulla bocca, le sputava in bocca e sui seni, e Diana venne, il piacere esplose, Olga infilò tre dita in culo alla schiava, strizzando forte il suo clitoride... e Diana urlò come...come una lupa, urlò e venne in mano alla Padrona.
Diana cadde in ginocchio ai piedi di Olga, che subito le mise un dito in bocca, poi si accomodò in poltrona, e disse:” chiamerò dei miei amici, come hai detto tu poco fa, ti farò rompere il culo, prenderai decine di cazzi, ma adesso leccami la fica, fammi godere, puttana!!” e le diede due schiaffi per svegliarla e darle il “via”.
Diana le lecco’ la fregna, scese fino al buco del culo, infilò la lingua nel culo della russa, ingoiò i suoi succhi, succhio’ e lecco’ a lungo il clitoride...Olga teneva il guinzaglio corto, e Diana godeva nel sentirsi tirare, godeva nel sentire il piacere della Padrona, e leccava e succhiava fino a che Olga venne, e ordinò:”mettimi due dita nel culo, aprimi il culo mentre vengooo!”
Diana esegui’ immediatamente, infilò tre dita in culo a Olga, e continuando a leccare ingoiò tutto il piacere di quella bellissima Padrona.
“Quante dita hai messo nel mio culo, bestia?”
“Tre dita mia Signora “
“Io che cosa ti avevo detto?”
“Boh, forse due...due dita???”
“Due o tre? Cosa ho detto io?”
“Ma era solo per farti godere di più...”
Diana sapeva che era un gioco, Olga pure, e il gioco poteva finire solo in un modo: “ prendi una cintura di cuoio nel tuo armadio, un foulard di seta, e il cucchiaio di legno che già sai...sei contenta, puttana italiana?? Adesso la tua Padrona russa ti fa felice...”
Diana andò e torno’ velocissima con tutto ciò che le era stato ordinato, sembrava una bimbetta emozionata, una piccina di 55 anni che gioiva per la punizione e il dolore che stavano per arrivare...era bellissima!!
Olga fece togliere tutto a Diana: via scarpe e guinzaglio, completamente nuda, calda, profumata, eccitata, bagnata e meravigliosa in tensione per quello che stava per arrivare...
Diana fu bendata col foulard di seta, appoggiata busto sul tavolo, a 90 gradi, seno schiacciato sul legno, braccia e gambe larghe, e la cintura di cuoio iniziò a schioccare, sul sedere, sulle gambe, e sulla schiena di Diana, ma forte, perché Olga era forte, dura, eccitata, e doveva esercitare il potere e il dominio sulla puttana italiana.
Le due donne godevano, Diana urlava, Olga la insultava:”godi troia, urla, è questo quello che vuoi, adesso ti ammazzo!!” Ma non era vero, Olga era innamorata pazza di Diana, e Diana:” cazzo, si cazzo, dai bestia, dai, dammele più forte se sei capace, ooooohaahiahi...oddio ssiiiii!!”
Dopo la cintura di cuoio arrivò il cucchiaio di legno, Diana pregò Olga di picchiarla sotto i piedi, e mentre Olga le batteva sotto le piante dei piedi, Diana si masturbo’ il clitoride, e venne ancora una volta gemendo felice, mentre Olga le sputava in bocca e addosso.
Erano passate più di tre ore di giochi, il profumo del sesso e del piacere aveva riempito la casa, erano circa le 15.30... e Giulia rientrò a casa, in quel momento Olga e Diana erano sdraiate sul divano, abbracciate, si baciavano in bocca, Diana beveva la saliva che Olga le sputava in bocca e le carezzava i seni... e Giulia le vide e disse:” ciao troie, era ora che anche la nostra Olga mi desse una mano con te, grande porca! Te le ha date come si deve? Ha fatto bene! Brava Olga, bravissima!.,”
Giulia aveva visto per terra il foulard, il cucchiaio di legno e la cintura di cuoio, aveva capito... Diana era stravolta e striata, arrossata, bellissima, e fece un grande sorriso alla persona che amava di più al mondo, e che le aveva aperto un mondo meraviglioso...il mondo della sottomissione e del piacere.
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