Un bel regalo della zia cugina e della sua amica. Bologna, che passione.
di
Lycast
genere
incesti
Ce ne ricordiamo di quelle eccitazioni tremende che avevamo da adolescenti, non era come i ragazzi di oggi, diciamolo eravamo un po repressi, qualcuno aveva fortuna, e scopava sia con ragazze o con donne più mature, noi tante seghe, e con le ragazze, strusciamenti, bacetti, qualcosa di rapido a volte provavi la figa, ma per poco, eravamo controllati.
E se eri sempre affamato eri sempre anche in caccia, magari saresti andato con l’amica della nonna, o la cugina chiattona, pur di farti una scopata.
Arrivati ai 20/22 anni poi facevi qualche esperienza più rilassante con qualcuna che te la dava anche senza aspettare che tu la sposassi.
Ormai avevo già avuto belle esperienze di sesso e da studente universitario mi trasferii a Bologna dove fui alloggiato da una cugina di mia madre, che manco conoscevo, trasferita la da anni.
Per risparmiare qualcosa sull’affitto, ebbi una stanza ed un bagno tutto per me.
L’accordo era che se volevo portare ragazze, solo quando la cugina fosse fuori, ma dovevo avvertirla. Me lo disse questa cugina, che era una 60enne veramente ben tenuta, e venni a sapere che alcuni anni prima si era separata dal marito che aveva un’altra donna.
Le figlie si erano sposate.
Ogni tanto portava a casa qualche amica, più o meno della sua età, ma a un giovane come me cosa poteva interessare. Non portava a casa maschi, ma andava a ballare e la vedevo poco, ma non dimenticava mai di salutarmi e fare due chiacchiere.
Mia madre le aveva detto che ero quasi fidanzato con una ragazza, ma a me quella non piaceva, e non avevo nessuna voglia di impegnarmi.
Cominciò una sera, rientravo abbastanza presto, avevo esami, e le trovai in salotto, la cugina e una sua amica, forse sui 54/55 anni.
Eh ma che bel nipote che hai, disse questa, fortuna tua, tientelo caro, tutto per te, che con tutte ste zoccole che ci sono in giro te lo portano via presto.
Ma che dici, il mio cuginetto è fidanzatissimo e fedele, quasi scherzando e con aria sorniona.
Oh, belle signore, ma chi se ne frega della fidanzata, sono arrivato da poco a Bologna, ma la città promette.
Ah ci credo disse l’amica della cugina, qui uno come te trova subito.
Nel frattempo si scosciava un po e mi faceva vedere delle belle cosce tornite ed osservai che aveva in bella vista un bel davanzale di tette.
Rivolsi lo sguardo alla cugina, che sembrava sorridere e stare al gioco. E mostrava un bel paio di cosce anche lei.
Ma ti piace la mia amica?, fece la cugina, guarda che belle tette che ha e le aprì la camicetta.
Non solo ma gliene prese una in mano e una gliela baciava. Le cosce erano aperte oscenamente e vedevo gli slip ricamati di entrambe.
Lo spettacolo mi fece partire immediatamente, e l’avevo talmente duro ed il pantalone stretto, che fui costretto a tirarlo fuori.
L’amica lo vide sorrise e mi fece cenno di accostarmi, e senza esitare me lo prese in bocca, una cosa rara che avevo provato poco.
Lei era un'artista del pompino, chiusi gli occhi, lavorava alla grande, mai provato un godimento così.
Intanto la cugina le metteva una mano sula figa e giocava con le sue tette, tanto che l’amica era ormai vogliosa di scopare, ci spogliammo mentre la cugina me lo prendeva in bocca pure lei andammo nella vicina camera e la cavalcai deciso, l’amica godeva, mi pregava di durare, ma io non avevo fretta, quanto sei bono, mi diceva, dai maschio, mi incitava, mi sentivo uno stallone.
Non ci furono baci, anche se lei mi stringeva a se, e dopo alcuni minuti dette qualche strillo, stava venendo rumorosamente, e io liberai un bel po di sborra in quella figona che mi aveva eccitato tanto.
Quando si riprese scoppiò a ridere, che bella ripassata mi hai dato, e alla tua zia niente?
E si accostò a lei, aprendogli le cosce, e disse guarda che bella figona che ha la conosco bene la lecco ogni tanto.
E si chinò fra le cosce della cugina e cominciò a leccarla. La cugina fremeva, io mi stavo già riprendendo lo avevo fuori e la cugina me lo prese lei in bocca ora.
Un bel triangolo, ero pronto a ripartire
Mi sdraiai sulla schiena, la cugina cavalcò il cazzo e cominciò a muoversi a volte lenta a volte rapida, mentre l’altra baciava le tette a lei ogni tanto e sulla bocca.
Una scienza così, mai sognata, sentivo un piacere immenso la figona della cugina era bagnata e caldissima, tanto che non vedevo l’ora di stenderla sotto e dargli dentro.
Così successe e circa 1 ora dopo , forse , dalla prima sborrata, sentivo la cugina che veniva, e io pure liberai altra sborra nel suo ventre.
Ansimavano entrambe, io ero giovane e fresco ancora, e magari un’alra l’avrei fatta.
Ma loro furono drastiche, ci sarà ancora tempo e poi noi siamo vecchiette, non fare il torello. +
Prepararono alcune bolle cosette, cenammo assieme, poi l’amica andò via, promettendo di ritornare, e rimanemmo assieme alla cugina.
Allora, porcellino, ti sei dato da fare. Ma dai che mi avete eccitaot come un pazzo, tanto che ancora ho voglia.
Fammi vedere fece lei, andò a lavarsi anche io feci la doccia e quella sera dormimmo assieme.
Verso l’1 di notte avemmo un altro rapporto più lento, e stavolta ci baciammo anche in bocca.
Fu la prima sera di sesso controllato.
Eh si, perché per non farmi stancare, le due amiche si alternavano, ma alcuni giorni facemmo festa in 3.
Fu un bell’anno, in Università rendevo, per fortuna nessuno ebbe sospetti, e del resto, come mi dissero loro, erano cazzi nostri.
Ebbi poi spostamenti viaggi, ma non dimenticavo mai di andare a trovarle, mi avevano adottato, un’adozione del cazzo.
In fondo era un bel regalo che mi avevano fatto, ed anche io a loro.
E se eri sempre affamato eri sempre anche in caccia, magari saresti andato con l’amica della nonna, o la cugina chiattona, pur di farti una scopata.
Arrivati ai 20/22 anni poi facevi qualche esperienza più rilassante con qualcuna che te la dava anche senza aspettare che tu la sposassi.
Ormai avevo già avuto belle esperienze di sesso e da studente universitario mi trasferii a Bologna dove fui alloggiato da una cugina di mia madre, che manco conoscevo, trasferita la da anni.
Per risparmiare qualcosa sull’affitto, ebbi una stanza ed un bagno tutto per me.
L’accordo era che se volevo portare ragazze, solo quando la cugina fosse fuori, ma dovevo avvertirla. Me lo disse questa cugina, che era una 60enne veramente ben tenuta, e venni a sapere che alcuni anni prima si era separata dal marito che aveva un’altra donna.
Le figlie si erano sposate.
Ogni tanto portava a casa qualche amica, più o meno della sua età, ma a un giovane come me cosa poteva interessare. Non portava a casa maschi, ma andava a ballare e la vedevo poco, ma non dimenticava mai di salutarmi e fare due chiacchiere.
Mia madre le aveva detto che ero quasi fidanzato con una ragazza, ma a me quella non piaceva, e non avevo nessuna voglia di impegnarmi.
Cominciò una sera, rientravo abbastanza presto, avevo esami, e le trovai in salotto, la cugina e una sua amica, forse sui 54/55 anni.
Eh ma che bel nipote che hai, disse questa, fortuna tua, tientelo caro, tutto per te, che con tutte ste zoccole che ci sono in giro te lo portano via presto.
Ma che dici, il mio cuginetto è fidanzatissimo e fedele, quasi scherzando e con aria sorniona.
Oh, belle signore, ma chi se ne frega della fidanzata, sono arrivato da poco a Bologna, ma la città promette.
Ah ci credo disse l’amica della cugina, qui uno come te trova subito.
Nel frattempo si scosciava un po e mi faceva vedere delle belle cosce tornite ed osservai che aveva in bella vista un bel davanzale di tette.
Rivolsi lo sguardo alla cugina, che sembrava sorridere e stare al gioco. E mostrava un bel paio di cosce anche lei.
Ma ti piace la mia amica?, fece la cugina, guarda che belle tette che ha e le aprì la camicetta.
Non solo ma gliene prese una in mano e una gliela baciava. Le cosce erano aperte oscenamente e vedevo gli slip ricamati di entrambe.
Lo spettacolo mi fece partire immediatamente, e l’avevo talmente duro ed il pantalone stretto, che fui costretto a tirarlo fuori.
L’amica lo vide sorrise e mi fece cenno di accostarmi, e senza esitare me lo prese in bocca, una cosa rara che avevo provato poco.
Lei era un'artista del pompino, chiusi gli occhi, lavorava alla grande, mai provato un godimento così.
Intanto la cugina le metteva una mano sula figa e giocava con le sue tette, tanto che l’amica era ormai vogliosa di scopare, ci spogliammo mentre la cugina me lo prendeva in bocca pure lei andammo nella vicina camera e la cavalcai deciso, l’amica godeva, mi pregava di durare, ma io non avevo fretta, quanto sei bono, mi diceva, dai maschio, mi incitava, mi sentivo uno stallone.
Non ci furono baci, anche se lei mi stringeva a se, e dopo alcuni minuti dette qualche strillo, stava venendo rumorosamente, e io liberai un bel po di sborra in quella figona che mi aveva eccitato tanto.
Quando si riprese scoppiò a ridere, che bella ripassata mi hai dato, e alla tua zia niente?
E si accostò a lei, aprendogli le cosce, e disse guarda che bella figona che ha la conosco bene la lecco ogni tanto.
E si chinò fra le cosce della cugina e cominciò a leccarla. La cugina fremeva, io mi stavo già riprendendo lo avevo fuori e la cugina me lo prese lei in bocca ora.
Un bel triangolo, ero pronto a ripartire
Mi sdraiai sulla schiena, la cugina cavalcò il cazzo e cominciò a muoversi a volte lenta a volte rapida, mentre l’altra baciava le tette a lei ogni tanto e sulla bocca.
Una scienza così, mai sognata, sentivo un piacere immenso la figona della cugina era bagnata e caldissima, tanto che non vedevo l’ora di stenderla sotto e dargli dentro.
Così successe e circa 1 ora dopo , forse , dalla prima sborrata, sentivo la cugina che veniva, e io pure liberai altra sborra nel suo ventre.
Ansimavano entrambe, io ero giovane e fresco ancora, e magari un’alra l’avrei fatta.
Ma loro furono drastiche, ci sarà ancora tempo e poi noi siamo vecchiette, non fare il torello. +
Prepararono alcune bolle cosette, cenammo assieme, poi l’amica andò via, promettendo di ritornare, e rimanemmo assieme alla cugina.
Allora, porcellino, ti sei dato da fare. Ma dai che mi avete eccitaot come un pazzo, tanto che ancora ho voglia.
Fammi vedere fece lei, andò a lavarsi anche io feci la doccia e quella sera dormimmo assieme.
Verso l’1 di notte avemmo un altro rapporto più lento, e stavolta ci baciammo anche in bocca.
Fu la prima sera di sesso controllato.
Eh si, perché per non farmi stancare, le due amiche si alternavano, ma alcuni giorni facemmo festa in 3.
Fu un bell’anno, in Università rendevo, per fortuna nessuno ebbe sospetti, e del resto, come mi dissero loro, erano cazzi nostri.
Ebbi poi spostamenti viaggi, ma non dimenticavo mai di andare a trovarle, mi avevano adottato, un’adozione del cazzo.
In fondo era un bel regalo che mi avevano fatto, ed anche io a loro.
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