La zia Brasiliana
di
Lykast
genere
incesti
Avviso su facebook, una donna con nome familiare, ma senza foto, mi ha scritto.
Boh, leggiamo, chi sarà, il nome mi diceva qualcosa ma non riuscivo a collegarlo a un viso.
Ciao sei tu Paolo, che vivevi a XX. Anni fa?
Ero la sorella di tua madre che era andata in Brasile 30 anni fa, e non ci eravamo visti più.
Mi farebbe piacere una conferma.
Ah, ecco chi era, la sorella minore di mia madre considerata una poco di buono, ma che a me piaceva, e che dopo uno scontro in famiglia se n’era andata con il marito in Brasile e non aveva dato più notizie si se.
Risposi che la ricordavo sempre con piacere, che ormai i miei erano morti, e che avrei avuto anche piacere a rivederla.
Valeva la pena un appuntamento e ci incontrammo, era una veramente bona, quello che definiamo una figona, un po culona, aveva vissuto in Brasile.
Per certi versi mi ricordava mia madre. Fu molto piacevole incontrarsi, lei si accorse che la guardavo con interesse, e a lei non doveva dispiacere questo nipote.
Ma sei sola zia qui? No, sono venuto con mia figlia, mio genero e i miei nipotini, che si sono trasferiti in Italia, sono nonna.
Ah, e che nonna. Scambiammo un bacetto un po prolungato, promettendo di rivederci.
Ero un professionista, venne a trovarmi in studio per dei problemi burocratici, la aiutai volentieri, ed ogni volta gli abbracci di saluto diventavano più lunghi, c’era una vera attrazione.
Ci siamo dati un appuntamento a casa mia, un pomeriggio di primavera, venne veramente messa su sexy, tanto che mi venne subito duro.
Stavolta non esitò, appena dopo due parole, mi baciò con grande intensità, e ci voleva, per finalmente sentirsi liberi.
Ero ragazzo, ricordavo quando lei mi aveva insegnato a baciare, ed avevo avuto il primo rapporto, proprio con lei.
Ritrovai tutta quell'eccitazione giovanile.
Lei era morbida e tosta insieme le sue tette mi infiammarono e la infiammarono, poi fu dolcissima mentre me lo prendeva in bocca con arte, voleva proprio eccitarmi al massimo e mi faceva un sacco di complimenti.
Ma anche io gliene facevo, ma ormai lei puntava a una grande chiavata, e voleva proprio me se l’era immaginata, e un po mi stimolava, e un po si disponeva a ricevermi nel modo migliore .
Quando la stesi sul letto, fu talmente brava da godere con me un primo periodo forte e dolce contemporaneamente. Poi lo tirai fuori, e lei lo riprese in bocca, alternando baci, e momenti fra le tette, questo prolungava moltissimo il piacere e lei era già venuta.
Ma voleva altri orgasmi e si sdraiò a faccia in giù, esponendo quel culone immenso e burroso, e finalmente e provai a penetrarla analmente, e ci era abituata e si era predisposta.
Mi trattenni volevo finire nella figona, e lei si predispose a cosce aperte.
Diedi alcuni minuti di colpi ritmati e forti che la facevano godere tantissimo, e poi venni in modo abbondante e lunghissimo. E lei assieme.
Che bel cazzo che hai mi disse, erano anni che non avevo tanto piacere. Grazie zia, ma anche io non mi ricordavo quanto tu fossi eccitante.
Non era finita quel pomeriggio, rifacemmo tutto con grande passione, come se finalmente ci fossimo ritrovati.
Nei giorni successivi mi presentò alla figlia, che disse subito di aver capito vedendomi come mai la madre fosse diventata così sexy. Non dovevo dispiacere nemmeno a lei, ma era giovane mamma e non ci provai. Ma forse sua mamma non avrebbe disapprovato.
Successe anni dopo, infatti.
Ma è un’altra storia. Che devo farci, sono diventato incestuoso per colpa di facebook.
Boh, leggiamo, chi sarà, il nome mi diceva qualcosa ma non riuscivo a collegarlo a un viso.
Ciao sei tu Paolo, che vivevi a XX. Anni fa?
Ero la sorella di tua madre che era andata in Brasile 30 anni fa, e non ci eravamo visti più.
Mi farebbe piacere una conferma.
Ah, ecco chi era, la sorella minore di mia madre considerata una poco di buono, ma che a me piaceva, e che dopo uno scontro in famiglia se n’era andata con il marito in Brasile e non aveva dato più notizie si se.
Risposi che la ricordavo sempre con piacere, che ormai i miei erano morti, e che avrei avuto anche piacere a rivederla.
Valeva la pena un appuntamento e ci incontrammo, era una veramente bona, quello che definiamo una figona, un po culona, aveva vissuto in Brasile.
Per certi versi mi ricordava mia madre. Fu molto piacevole incontrarsi, lei si accorse che la guardavo con interesse, e a lei non doveva dispiacere questo nipote.
Ma sei sola zia qui? No, sono venuto con mia figlia, mio genero e i miei nipotini, che si sono trasferiti in Italia, sono nonna.
Ah, e che nonna. Scambiammo un bacetto un po prolungato, promettendo di rivederci.
Ero un professionista, venne a trovarmi in studio per dei problemi burocratici, la aiutai volentieri, ed ogni volta gli abbracci di saluto diventavano più lunghi, c’era una vera attrazione.
Ci siamo dati un appuntamento a casa mia, un pomeriggio di primavera, venne veramente messa su sexy, tanto che mi venne subito duro.
Stavolta non esitò, appena dopo due parole, mi baciò con grande intensità, e ci voleva, per finalmente sentirsi liberi.
Ero ragazzo, ricordavo quando lei mi aveva insegnato a baciare, ed avevo avuto il primo rapporto, proprio con lei.
Ritrovai tutta quell'eccitazione giovanile.
Lei era morbida e tosta insieme le sue tette mi infiammarono e la infiammarono, poi fu dolcissima mentre me lo prendeva in bocca con arte, voleva proprio eccitarmi al massimo e mi faceva un sacco di complimenti.
Ma anche io gliene facevo, ma ormai lei puntava a una grande chiavata, e voleva proprio me se l’era immaginata, e un po mi stimolava, e un po si disponeva a ricevermi nel modo migliore .
Quando la stesi sul letto, fu talmente brava da godere con me un primo periodo forte e dolce contemporaneamente. Poi lo tirai fuori, e lei lo riprese in bocca, alternando baci, e momenti fra le tette, questo prolungava moltissimo il piacere e lei era già venuta.
Ma voleva altri orgasmi e si sdraiò a faccia in giù, esponendo quel culone immenso e burroso, e finalmente e provai a penetrarla analmente, e ci era abituata e si era predisposta.
Mi trattenni volevo finire nella figona, e lei si predispose a cosce aperte.
Diedi alcuni minuti di colpi ritmati e forti che la facevano godere tantissimo, e poi venni in modo abbondante e lunghissimo. E lei assieme.
Che bel cazzo che hai mi disse, erano anni che non avevo tanto piacere. Grazie zia, ma anche io non mi ricordavo quanto tu fossi eccitante.
Non era finita quel pomeriggio, rifacemmo tutto con grande passione, come se finalmente ci fossimo ritrovati.
Nei giorni successivi mi presentò alla figlia, che disse subito di aver capito vedendomi come mai la madre fosse diventata così sexy. Non dovevo dispiacere nemmeno a lei, ma era giovane mamma e non ci provai. Ma forse sua mamma non avrebbe disapprovato.
Successe anni dopo, infatti.
Ma è un’altra storia. Che devo farci, sono diventato incestuoso per colpa di facebook.
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