La paziente.

di
genere
sadomaso

Capitolo quinto. Il lunedì successivo la flebo mi fu messa anche di notte e di fatto rimase in pianta stabile nel mio braccio destro. Nelle settimane successive ne fu aggiunta una anche nell'altro braccio e quindi nelle 2 cosce. A quel punto mutande e camicia da notte mi furono tolte definitivamente e mi coprivano solo con un lenzuolo. Cominciai a soffrire il freddo, soprattutto di notte. In alcuni momenti tremavo e battevo i denti. Dopo 2 mesi di ricovero ero praticamente impalata a letto. Sì ripeterono altre volte le notti di vessazioni che loro chiamavano notti speciali. Poi un giorno sentii due infermieri che parlando tra loro dicevano. Quanto gli costa? 700 euro a persona. Non diedi peso alla cosa. Dopo 2 giorni entro' il primario. Nicoletta, visita per lei, suo padre e suo zio. Cosa? Ma mio padre non sa nemmeno che sono qua. E invece si, signora. Entrarono 2 uomini sulla sessantina che non avevo mai visto. Uno dei due aveva una specie di ticket in mano. Capii che erano spettatori paganti, ecco a cosa si riferivano i 2 infermieri. Allo scopo di fare vedere ai miei parenti i progressi fatti fui scoperta e mi furono fatte alcune terapie in diretta, comprese una ispezione vaginale che mi fu fatta da mio "padre" e un clistere fattomi da mio "zio". Da quel giorno ricevetti diverse visite parenti . Un giorno due miei "cugini" fecero notare al primario che ero troppo pelosa. Noi stiamo Barbieri se vuole possiamo depilarla. Ma certo rispose il primario, fate pure. Fui rapata a zero, poi mi tagliarono i peli sotto le ascelle e i peli pubici, quindi mi spalmarono addosso la schiuma da barba e mi passarono il rasoio da capo a piedi, persino sulla tenera pelle delle tette. Ero così con la testa pelata e con la vulva che sembrava quella di una bambina. Un giorno vennero 2 donne, mia "zia e mia cugina"
Furono le uniche 2 donne che vedi quell'anno e furono le più terribili di tutti. Mi riempirono l'intestino con 5 litri di acqua saponata, io cominciai a gridare di dolore, aaaaaaaaaaaahhhhh, aaaaaaaaaaaahhhhh, il dolore è tremendo, non resisto, fatemi andare in bagno, vi prego, ahiiiiiiii. Dopo mezz'ora, stavano per stapparmi, quando la figlia" forse è meglio aspettare un'altra mezz'ora. Noooooo, vi prego basta, basta, bastaaaaaaa. Passò un'altra mezz'ora di tormento per me e divertimento per loro. Ancora mia"cugina ": un'ora è troppo poco, aspettiamo un'altra mezz'ora. Noooooo, nooooo, non ce la faccio più, fatemi cacare, fatemi cacare, fatemi andare in bagno, vi prego, non ce la faccio più. Continuai a gridare e loro a spostare in avanti l'evacuazione. Il supplizio finì dopo 5 lunghissime ore di agonia. Non dimenticherò mai quella giornata.
scritto il
2024-04-12
3 . 7 K
visite
2
voti
valutazione
6.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La paziente

racconto sucessivo

La paziente
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.