Mio figlio Andrea
di
Baba
genere
incesti
Mi chiamo Maria. Ho 38 anni e voglio raccontarvi la mia storia, anche se provo un certo imbarazzo a farlo. Ho divorziato otto anni fa e d’allora vivo sola con mio figlio.
Nonostante molti uomini mi abbiano corteggiata, durante questi otto anni, ho preferito evitare qualsiasi nuova relazione di coppia. I miei desideri sessuali, sempre molto presenti nella mia vita, li ho appagati con la masturbazione praticandola quasi quotidianamente.
Mio figlio Andrea crescendo ha iniziato, giorno dopo giorno, a trascorrere sempre più tempo, da solo, nella sua cameretta ed io sentendomi meno impegnata nei suoi riguardi, mentre lui risultava impegnato nelle sue faccende, mi rinchiudevo nella mia stanza da letto a masturbarmi, fregandomene del fatto che Andrea fosse in casa mentre mi concedevo piacere.
Mio figlio, in occasione di Capodanno 2023, ha invitato a casa nostra alcuni suoi amici. Dopo i convenevoli saluti, i ragazzi hanno stappato alcune bottiglie di Prosecco dando inizio ai rituali festeggiamenti, in attesa della mezzanotte.
Io ho deciso di ritirarmi nella mia stanza da letto, lasciando che i ragazzi si divertissero senza di me, visto che non ero assolutamente interessata a partecipare. Ho chiuso la porta della stanza da letto, ho tolto jeans e mutandine, mi son seduta sul letto completamente nuda poggiando sulle mie gambe il mio notebook. Ho aperto la pagina di un famoso sito porno e ho cominciato a guardare alcuni video. Sono bastati solo alcuni secondi per eccitarmi adeguatamente e ovviamente l’eccitazione mi ha spinto a masturbarmi senza fretta e con delicatezza. Mi piace accarezzare il clitoride con i polpastrelli, per poi far scendere la mano verso il basso e infilare due dita nella fessura tra le mie gambe, mi eccita ancora di più sentire quella sensazione di bagnato, il calore che emana la vagina al suo interno e il profumo pungente che emana quel liquido dolce che ne fuoriesce e che mi spinge a leccare le dita cremose ogni volta.
Ho socchiuso gli occhi immaginando di essere io la donna che nel video stava ricevendo le attenzioni sessuali da parte dell’uomo che era al suo fianco e quando ho riaperto gli occhi mi sono accorta che Paolo, un amico di mio figlio Andrea, era entrato nella mia stanza e mi stava guardando con un espressione inebetita e la porta alle sue spalle era richiusa.
Io, sbigottita per la situazione davvero imbarazzante, ero sul mio letto con le gambe completamente spalancate e sollevate, mentre due dita della mano destra si muovevano nella fica come fossero un cazzo duro e la mano sinistra stringeva con forza il seno. Dopo un breve attimo in cui mi son sentita paralizzata, ho chiuso le gambe e ho messo i piedi giù dal letto e tirando su le lenzuola ho cercato di coprire al meglio il mio corpo completamente nudo.
Ho chiesto a Paolo, con voce ferma di uscire immediatamente dalla mia stanza e lui invece di ubbidire a quanto gli avevo detto si è avvicinato al mio letto sedendosi accanto a me, ha scostato il lenzuolo e ha cominciato ad accarezzarmi i seni. Ho provato a spingerlo via, non volevo che mi toccasse, ma lui ha continuato a strusciare le sue mani sul mio corpo, ha strizzato i miei capezzoli con le dita provocandomi un intenso brivido di piacere. Volevo che Paolo andasse via mentre il mio corpo cominciava ad apprezzare la sua presenza facendo si che una forte ondata di calore esplodesse nell’addome fuoriuscendo poi dalla fica. Mi girava la testa, ho provato a ripetergli di lasciarmi stare ma non ci sono riuscita.
Lui mi ha spinta sul letto facendomi distendere, ha tolto via le lenzuola che a stento coprivano il mio corpo nudo, ha accarezzato con le dita il mio clitoride, il mio addome si è contratto più volte per il piacere, si è disteso sul letto poggiando il capo fra le mie gambe e con la lingua ha lambito il mio clitoride. Sentivo il calore delle sua bocca sulla fica, il suo respiro, la lingua mi penetrava come fosse un cazzo per poi ricominciare a titillare il clitoride. Ho avuto un potentissimo orgasmo, sono quasi svenuta mentre la fica si contraeva spruzzando fuori il suo denso liquido biancastro.
Con gli occhi semichiusi per il piacere provato, inebriata dalla situazione ho visto che lui ha sbottonato i suoi jeans e ha tirato fuori il suo cazzo completamente eretto, teso e lucido. Desideravo il suo cazzo. Ho allungato la mano e ho stretto quel magnifico pene nel palmo, sentivo le vene di quel cazzo gonfie e dure mentre pulsava. Ho avvicinato la mia bocca e ho ingoiato il sesso di quel ragazzo fino a farlo scomparire completamente nella mia cavità orale.
Muovevo la testa ritmicamente su è giù su quell’asta dura, annusavo l’odore acre che emanavano i peli del suo pube come fossi assatanata di sesso. Sono bastati pochi minuti e quel magnifico e giovane cazzo è esploso nella mia bocca come fosse un fontana. Ho ingoiato fino all’ultima goccia del suo sperma, salato e dolce allo stesso tempo, era denso, pastoso, ho deglutito con forza per spingerlo giù nella profondità della gola. Stretto ancora nella mia bocca ho sentito che si sgonfiava rimpicciolendosi.
Paolo ha sfilato dalle mie labbra il suo cazzo molliccio, lo ha riposto nelle mutande e dopo essersi ricomposto è andato via dalla stanza da letto senza dire una sola parola.
Io ho indossato una vestaglia e sono andata in bagno, mi son lavata velocemente sotto la doccia, tornando presto nella mia stanza a riflettere sull’accaduto. Vergogna, desiderio, rabbia, piacere e tante altre emozioni e sensazioni rimbalzavano nella mia testa in modo confuso. Ero arrabbiata con me stessa per non averlo respinto con forza, ero arrabbiata con lui per essere entrato nella stanza da letto, ma desideravo ancora il suo cazzo, dispiaciuta per non averlo scopato come invece avrei dovuto. Quella notte non ho chiuso occhio per il tormento. Ho cercato di rivivere più volte nella notte ogni singolo istante dell’episodio che aveva coinvolto me e l’amico di mio figlio, mi sono masturbata più volte godendo ripetutamente. Il cazzo di Paolo mi mancava già.
Nei giorni a seguire ho sperato di rivedere Paolo nella nostra casa, desideravo venisse a trovare mio figlio e tutte le volte che Andrea mi diceva che sarebbero venuti a trovarlo i suoi amici mi preparavo in ghingheri per accoglierlo con la speranza di ricevere nuovamente le sue attenzioni.
L’ultima settimana di gennaio Paolo è venuto a far visita a mio figlio. Ho provato una fortissima emozione, ero tesa, nervosa, elettrizzata per il suo arrivo, ma Paolo e Andrea si son chiusi quasi immediatamente nella stanza di mio figlio senza dare a me la possibilità di condividere parte del loro tempo. Ho provato disappunto, avrei voluto guardare gli occhi di quel ragazzo per capire se fosse venuto a casa nostra anche per me, in un certo qual modo ero arrabbiata con Andrea perché mi aveva privato del piacere di stare con Paolo anche solo per qualche istante.
Ho raggiunto la mia stanza, ho chiuso la porta alle mie spalle e come a ripetere un rituale propiziatorio mi sono spogliata completamente sedendomi sul letto come a Capodanno in attesa di rivedere Paolo nella stanza da letto. La mia fica era madida di succo, sentivo la vulva contrarsi con forza, desideravo pazzamente quel cazzo, avrei fatto qualsiasi cosa pur di riaverlo tra le mani, nella bocca, nella fica e nel culo, a quel cazzo avrei donato qualsiasi parte del mio corpo pur di riaverlo con me.
Bruciavo di desiderio e di vergogna. Come poteva una donna adulta desiderare così tanto un ragazzo poco più che adolescente??
Ho aspettato circa un’ora e quando lui è entrato nella mia stanza sono rimasta senza fiato, il mio desiderio si era avverato, non riuscivo a muovermi per l’emozione.
Paolo ha tolto i suoi vestiti, non aveva ancora l’erezione, io sono scesa dal letto velocemente mi sono inginocchiata d’avanti a lui e ho ingoiato il pene moscio del giovane ragazzo. Mentre con la lingua accarezzavo il cazzo tenendolo stretto con le labbra, ho sentito che diventava sempre più grande e duro. Il glande di quel cazzo ha toccato il fondo della gola, ha toccato l’ugola facendomi provare un piccolo rigurgito, ho succhiato i testicoli morbidi, ho mosso la testa avanti e indietro stringendo nella mano lo scroto rugoso, ho poggiato le mani sui glutei di Paolo e ho spinto con forza il sedere verso di me affinché penetrasse più profondamente in gola. Lui, dopo alcuni minuti, ha sfilato il cazzo dalla bocca ordinandomi di mettermi carponi sul letto, ho obbedito, mi ha allargato le gambe e io ho sollevato il bacino il più possibile, si è posizionato dietro di me poggiando il glande turgido sulla fica bagnatissima, è scivolato nelle profondità della vagina come un coltello caldo affonda nel burro. Mi colpiva forte col cazzo duro ritmando velocemente, mi schiaffeggiava i glutei con violenza, puniva la lussuria di una madre troia che desiderava scopare un un giovane ragazzo. Non so quanti orgasmi ho avuto mentre mi prendeva da dietro, sono quasi svenuta per l’intenso piacere.
Senza avvisarmi, senza che io potessi dire nulla ha sfilato completamente il cazzo dalla fica e con un gesto rapido ha puntato il glande sull’orifizio anale. Ha spinto con forza il cazzo causandomi una fitta dolorosa, come se un affilato coltello avesse sfondato e ferito l’ano che fino a quel momento non era mai stato penetrato da un pene. Ho soffocato un urlo di dolore per evitare che mio figlio Andrea potesse capire cosa stesse succedendo nella mia stanza. Sono bastati pochi colpi a Paolo per godere dentro il mio culo. Ho sentito ripetuti fiotti di sperma caldo svuotarsi dentro di me. Lui si è adagiato sulla mia schiena sfinito per poi stendersi sul letto supino. Ho guardato il suo pene afflosciarsi con dolcezza, ho avvicinato la bocca accogliendo al suo interno. Ho succhiato ancora quel cazzo moscio desiderosa di gustare i sapori dell’atto di sesso consumato tra noi.
Di lì a poco lui si è rivestito e ha lasciato la stanza. Io ho raggiunto il bagno, ho riempito la vasca d’acqua e mi sono immersa completamente ripensando a quella magnifica scopata. Dopo circa mezz’ora ho sentito la voce di Andrea che mi salutava dicendomi che andava in centro città con Paolo a incontrare altri amici.
Nei giorni a seguire ho chiesto insistentemente ad Andrea di invitare più spesso Paolo a casa nostra sottolineando che, la loro, era una buona amicizia che andava privilegiata e salvaguardata. In pochi giorni mi sono trasformata nella schiava di Paolo, ero completamente alla sua mercé, ero pronto a fare qualunque cosa mi chiedesse, solo per sentire il suo cazzo dentro di me. Lui ha voluto che fosse solo mio figlio a invitarlo a casa nostra e questo mi ha costretta a chiedere ad Andrea di portare a casa il suo amico ogni giorno fino a che Andrea ogni mattina era portato a chiedermi:
“Mamma faccio venire anche oggi Paolo a casa nostra??”
Io rispondevo regolarmente:
“Si figlio mio! Voglio che stia con noi.”
Sono certa che Andrea sa tutto di me e di Paolo, probabilmente avendolo sentito dalla stessa voce di Paolo. Mio figlio sa che scopo con il suo amico, del resto quando è a casa Paolo viene nella mia stanza e si trattiene delle volte anche per novanta minuti. Come potrebbe giustificare ad Andrea tutto il tempo che trascorre da solo con me??
Dopo un’ora l’amico ritorna da mio figlio e io mi fiondo nel bagno dove trascorro il tempo a lavarmi dallo sperma che mi ha imbrattato.
Da qualche mese a questa parte Paolo ha cominciato a filmare i nostri incontri, riprende con lo smartphone gli atti sessuali, scatta foto di me nuda con le gambe aperte nelle quali è sempre visibile il volto. Registra video mentre gli succhio il cazzo mettendo in risalto il volto quando è completamente ricoperto di sborra.
Paolo mi ha anche riferito che il gruppo di amici che lui e Andrea frequentano hanno indetto una sfida che dura da diversi mesi e che si concluderà alla fine del 2024, una sfida con una vera giuria che valuterà tutte le foto e i video delle mamme dei ragazzi coinvolti mentre fanno sesso a viso scoperto in modo tale da essere riconosciute facilmente da tutti. Paolo ha anche affermato di aver coinvolto sua madre in questa sfida e mi ha mostrato un video nel quale lui e sua madre scopano in presenza di mio figlio e di un altro loro amico che non conosco. La madre di Paolo e una ex compagna di scuola e ora, tutte le volte che la incontro, sono certa che anche lei ha visto i video nei quali faccio sesso con suo figlio.
Quante persone, mi chiedo spesso, sono a conoscenza di questi video?? In quanti mi hanno visto fare sesso con Paolo?? Cosa pensa di me la gente?? A quanto ho capito sono in tanti a competere in questa sfida.
Qualche giorno fa mi è stato ordinato da Paolo, di restare completamente nuda dentro casa, tutte le sere, per sessanta minuti circa con le finestre libere da tende e tapparelle mentre mio figlio e in casa nella sua stanza con la porta spalancata davanti alla quale devo passare spesso non curante del fatto che Andrea possa vedermi. Come ho già sottolineato, non riesco a sottrarmi alla volontà di questo giovane amante, in realtà non voglio sottrarmi e sono consapevole del fatto che queste istruzioni ricevute mi eccitano molto. Paolo mi ha anche anticipato che prossimamente mi chiederà di filmarmi inginocchiata nuda mentre succhio il cazzo di Andrea e che, a distanza di qualche altro giorno, dovrò fare sesso con la porta della stanza da letto completamente aperta mentre Andrea e tutti i suoi amici sono in casa pronti ad entrare nella stanza per guardarmi e partecipare come in una gangbang.
Ormai l’idea di vedere coinvolto mio figlio Andrea mi eccita immensamente e non vedo l’ora che lui insieme a tutti i suoi amici mi scopino fino allo stremo. Voglio assaggiare e gustare la sborra di tutti i ragazzi, soprattutto quella di mio figlio. Non vedo l’ora che tutto questo si realizzi e non m’importa di quante persone abbiano già guardato i video hard nei quali sono coinvolta o di chi li gusterà in futuro.
Nonostante molti uomini mi abbiano corteggiata, durante questi otto anni, ho preferito evitare qualsiasi nuova relazione di coppia. I miei desideri sessuali, sempre molto presenti nella mia vita, li ho appagati con la masturbazione praticandola quasi quotidianamente.
Mio figlio Andrea crescendo ha iniziato, giorno dopo giorno, a trascorrere sempre più tempo, da solo, nella sua cameretta ed io sentendomi meno impegnata nei suoi riguardi, mentre lui risultava impegnato nelle sue faccende, mi rinchiudevo nella mia stanza da letto a masturbarmi, fregandomene del fatto che Andrea fosse in casa mentre mi concedevo piacere.
Mio figlio, in occasione di Capodanno 2023, ha invitato a casa nostra alcuni suoi amici. Dopo i convenevoli saluti, i ragazzi hanno stappato alcune bottiglie di Prosecco dando inizio ai rituali festeggiamenti, in attesa della mezzanotte.
Io ho deciso di ritirarmi nella mia stanza da letto, lasciando che i ragazzi si divertissero senza di me, visto che non ero assolutamente interessata a partecipare. Ho chiuso la porta della stanza da letto, ho tolto jeans e mutandine, mi son seduta sul letto completamente nuda poggiando sulle mie gambe il mio notebook. Ho aperto la pagina di un famoso sito porno e ho cominciato a guardare alcuni video. Sono bastati solo alcuni secondi per eccitarmi adeguatamente e ovviamente l’eccitazione mi ha spinto a masturbarmi senza fretta e con delicatezza. Mi piace accarezzare il clitoride con i polpastrelli, per poi far scendere la mano verso il basso e infilare due dita nella fessura tra le mie gambe, mi eccita ancora di più sentire quella sensazione di bagnato, il calore che emana la vagina al suo interno e il profumo pungente che emana quel liquido dolce che ne fuoriesce e che mi spinge a leccare le dita cremose ogni volta.
Ho socchiuso gli occhi immaginando di essere io la donna che nel video stava ricevendo le attenzioni sessuali da parte dell’uomo che era al suo fianco e quando ho riaperto gli occhi mi sono accorta che Paolo, un amico di mio figlio Andrea, era entrato nella mia stanza e mi stava guardando con un espressione inebetita e la porta alle sue spalle era richiusa.
Io, sbigottita per la situazione davvero imbarazzante, ero sul mio letto con le gambe completamente spalancate e sollevate, mentre due dita della mano destra si muovevano nella fica come fossero un cazzo duro e la mano sinistra stringeva con forza il seno. Dopo un breve attimo in cui mi son sentita paralizzata, ho chiuso le gambe e ho messo i piedi giù dal letto e tirando su le lenzuola ho cercato di coprire al meglio il mio corpo completamente nudo.
Ho chiesto a Paolo, con voce ferma di uscire immediatamente dalla mia stanza e lui invece di ubbidire a quanto gli avevo detto si è avvicinato al mio letto sedendosi accanto a me, ha scostato il lenzuolo e ha cominciato ad accarezzarmi i seni. Ho provato a spingerlo via, non volevo che mi toccasse, ma lui ha continuato a strusciare le sue mani sul mio corpo, ha strizzato i miei capezzoli con le dita provocandomi un intenso brivido di piacere. Volevo che Paolo andasse via mentre il mio corpo cominciava ad apprezzare la sua presenza facendo si che una forte ondata di calore esplodesse nell’addome fuoriuscendo poi dalla fica. Mi girava la testa, ho provato a ripetergli di lasciarmi stare ma non ci sono riuscita.
Lui mi ha spinta sul letto facendomi distendere, ha tolto via le lenzuola che a stento coprivano il mio corpo nudo, ha accarezzato con le dita il mio clitoride, il mio addome si è contratto più volte per il piacere, si è disteso sul letto poggiando il capo fra le mie gambe e con la lingua ha lambito il mio clitoride. Sentivo il calore delle sua bocca sulla fica, il suo respiro, la lingua mi penetrava come fosse un cazzo per poi ricominciare a titillare il clitoride. Ho avuto un potentissimo orgasmo, sono quasi svenuta mentre la fica si contraeva spruzzando fuori il suo denso liquido biancastro.
Con gli occhi semichiusi per il piacere provato, inebriata dalla situazione ho visto che lui ha sbottonato i suoi jeans e ha tirato fuori il suo cazzo completamente eretto, teso e lucido. Desideravo il suo cazzo. Ho allungato la mano e ho stretto quel magnifico pene nel palmo, sentivo le vene di quel cazzo gonfie e dure mentre pulsava. Ho avvicinato la mia bocca e ho ingoiato il sesso di quel ragazzo fino a farlo scomparire completamente nella mia cavità orale.
Muovevo la testa ritmicamente su è giù su quell’asta dura, annusavo l’odore acre che emanavano i peli del suo pube come fossi assatanata di sesso. Sono bastati pochi minuti e quel magnifico e giovane cazzo è esploso nella mia bocca come fosse un fontana. Ho ingoiato fino all’ultima goccia del suo sperma, salato e dolce allo stesso tempo, era denso, pastoso, ho deglutito con forza per spingerlo giù nella profondità della gola. Stretto ancora nella mia bocca ho sentito che si sgonfiava rimpicciolendosi.
Paolo ha sfilato dalle mie labbra il suo cazzo molliccio, lo ha riposto nelle mutande e dopo essersi ricomposto è andato via dalla stanza da letto senza dire una sola parola.
Io ho indossato una vestaglia e sono andata in bagno, mi son lavata velocemente sotto la doccia, tornando presto nella mia stanza a riflettere sull’accaduto. Vergogna, desiderio, rabbia, piacere e tante altre emozioni e sensazioni rimbalzavano nella mia testa in modo confuso. Ero arrabbiata con me stessa per non averlo respinto con forza, ero arrabbiata con lui per essere entrato nella stanza da letto, ma desideravo ancora il suo cazzo, dispiaciuta per non averlo scopato come invece avrei dovuto. Quella notte non ho chiuso occhio per il tormento. Ho cercato di rivivere più volte nella notte ogni singolo istante dell’episodio che aveva coinvolto me e l’amico di mio figlio, mi sono masturbata più volte godendo ripetutamente. Il cazzo di Paolo mi mancava già.
Nei giorni a seguire ho sperato di rivedere Paolo nella nostra casa, desideravo venisse a trovare mio figlio e tutte le volte che Andrea mi diceva che sarebbero venuti a trovarlo i suoi amici mi preparavo in ghingheri per accoglierlo con la speranza di ricevere nuovamente le sue attenzioni.
L’ultima settimana di gennaio Paolo è venuto a far visita a mio figlio. Ho provato una fortissima emozione, ero tesa, nervosa, elettrizzata per il suo arrivo, ma Paolo e Andrea si son chiusi quasi immediatamente nella stanza di mio figlio senza dare a me la possibilità di condividere parte del loro tempo. Ho provato disappunto, avrei voluto guardare gli occhi di quel ragazzo per capire se fosse venuto a casa nostra anche per me, in un certo qual modo ero arrabbiata con Andrea perché mi aveva privato del piacere di stare con Paolo anche solo per qualche istante.
Ho raggiunto la mia stanza, ho chiuso la porta alle mie spalle e come a ripetere un rituale propiziatorio mi sono spogliata completamente sedendomi sul letto come a Capodanno in attesa di rivedere Paolo nella stanza da letto. La mia fica era madida di succo, sentivo la vulva contrarsi con forza, desideravo pazzamente quel cazzo, avrei fatto qualsiasi cosa pur di riaverlo tra le mani, nella bocca, nella fica e nel culo, a quel cazzo avrei donato qualsiasi parte del mio corpo pur di riaverlo con me.
Bruciavo di desiderio e di vergogna. Come poteva una donna adulta desiderare così tanto un ragazzo poco più che adolescente??
Ho aspettato circa un’ora e quando lui è entrato nella mia stanza sono rimasta senza fiato, il mio desiderio si era avverato, non riuscivo a muovermi per l’emozione.
Paolo ha tolto i suoi vestiti, non aveva ancora l’erezione, io sono scesa dal letto velocemente mi sono inginocchiata d’avanti a lui e ho ingoiato il pene moscio del giovane ragazzo. Mentre con la lingua accarezzavo il cazzo tenendolo stretto con le labbra, ho sentito che diventava sempre più grande e duro. Il glande di quel cazzo ha toccato il fondo della gola, ha toccato l’ugola facendomi provare un piccolo rigurgito, ho succhiato i testicoli morbidi, ho mosso la testa avanti e indietro stringendo nella mano lo scroto rugoso, ho poggiato le mani sui glutei di Paolo e ho spinto con forza il sedere verso di me affinché penetrasse più profondamente in gola. Lui, dopo alcuni minuti, ha sfilato il cazzo dalla bocca ordinandomi di mettermi carponi sul letto, ho obbedito, mi ha allargato le gambe e io ho sollevato il bacino il più possibile, si è posizionato dietro di me poggiando il glande turgido sulla fica bagnatissima, è scivolato nelle profondità della vagina come un coltello caldo affonda nel burro. Mi colpiva forte col cazzo duro ritmando velocemente, mi schiaffeggiava i glutei con violenza, puniva la lussuria di una madre troia che desiderava scopare un un giovane ragazzo. Non so quanti orgasmi ho avuto mentre mi prendeva da dietro, sono quasi svenuta per l’intenso piacere.
Senza avvisarmi, senza che io potessi dire nulla ha sfilato completamente il cazzo dalla fica e con un gesto rapido ha puntato il glande sull’orifizio anale. Ha spinto con forza il cazzo causandomi una fitta dolorosa, come se un affilato coltello avesse sfondato e ferito l’ano che fino a quel momento non era mai stato penetrato da un pene. Ho soffocato un urlo di dolore per evitare che mio figlio Andrea potesse capire cosa stesse succedendo nella mia stanza. Sono bastati pochi colpi a Paolo per godere dentro il mio culo. Ho sentito ripetuti fiotti di sperma caldo svuotarsi dentro di me. Lui si è adagiato sulla mia schiena sfinito per poi stendersi sul letto supino. Ho guardato il suo pene afflosciarsi con dolcezza, ho avvicinato la bocca accogliendo al suo interno. Ho succhiato ancora quel cazzo moscio desiderosa di gustare i sapori dell’atto di sesso consumato tra noi.
Di lì a poco lui si è rivestito e ha lasciato la stanza. Io ho raggiunto il bagno, ho riempito la vasca d’acqua e mi sono immersa completamente ripensando a quella magnifica scopata. Dopo circa mezz’ora ho sentito la voce di Andrea che mi salutava dicendomi che andava in centro città con Paolo a incontrare altri amici.
Nei giorni a seguire ho chiesto insistentemente ad Andrea di invitare più spesso Paolo a casa nostra sottolineando che, la loro, era una buona amicizia che andava privilegiata e salvaguardata. In pochi giorni mi sono trasformata nella schiava di Paolo, ero completamente alla sua mercé, ero pronto a fare qualunque cosa mi chiedesse, solo per sentire il suo cazzo dentro di me. Lui ha voluto che fosse solo mio figlio a invitarlo a casa nostra e questo mi ha costretta a chiedere ad Andrea di portare a casa il suo amico ogni giorno fino a che Andrea ogni mattina era portato a chiedermi:
“Mamma faccio venire anche oggi Paolo a casa nostra??”
Io rispondevo regolarmente:
“Si figlio mio! Voglio che stia con noi.”
Sono certa che Andrea sa tutto di me e di Paolo, probabilmente avendolo sentito dalla stessa voce di Paolo. Mio figlio sa che scopo con il suo amico, del resto quando è a casa Paolo viene nella mia stanza e si trattiene delle volte anche per novanta minuti. Come potrebbe giustificare ad Andrea tutto il tempo che trascorre da solo con me??
Dopo un’ora l’amico ritorna da mio figlio e io mi fiondo nel bagno dove trascorro il tempo a lavarmi dallo sperma che mi ha imbrattato.
Da qualche mese a questa parte Paolo ha cominciato a filmare i nostri incontri, riprende con lo smartphone gli atti sessuali, scatta foto di me nuda con le gambe aperte nelle quali è sempre visibile il volto. Registra video mentre gli succhio il cazzo mettendo in risalto il volto quando è completamente ricoperto di sborra.
Paolo mi ha anche riferito che il gruppo di amici che lui e Andrea frequentano hanno indetto una sfida che dura da diversi mesi e che si concluderà alla fine del 2024, una sfida con una vera giuria che valuterà tutte le foto e i video delle mamme dei ragazzi coinvolti mentre fanno sesso a viso scoperto in modo tale da essere riconosciute facilmente da tutti. Paolo ha anche affermato di aver coinvolto sua madre in questa sfida e mi ha mostrato un video nel quale lui e sua madre scopano in presenza di mio figlio e di un altro loro amico che non conosco. La madre di Paolo e una ex compagna di scuola e ora, tutte le volte che la incontro, sono certa che anche lei ha visto i video nei quali faccio sesso con suo figlio.
Quante persone, mi chiedo spesso, sono a conoscenza di questi video?? In quanti mi hanno visto fare sesso con Paolo?? Cosa pensa di me la gente?? A quanto ho capito sono in tanti a competere in questa sfida.
Qualche giorno fa mi è stato ordinato da Paolo, di restare completamente nuda dentro casa, tutte le sere, per sessanta minuti circa con le finestre libere da tende e tapparelle mentre mio figlio e in casa nella sua stanza con la porta spalancata davanti alla quale devo passare spesso non curante del fatto che Andrea possa vedermi. Come ho già sottolineato, non riesco a sottrarmi alla volontà di questo giovane amante, in realtà non voglio sottrarmi e sono consapevole del fatto che queste istruzioni ricevute mi eccitano molto. Paolo mi ha anche anticipato che prossimamente mi chiederà di filmarmi inginocchiata nuda mentre succhio il cazzo di Andrea e che, a distanza di qualche altro giorno, dovrò fare sesso con la porta della stanza da letto completamente aperta mentre Andrea e tutti i suoi amici sono in casa pronti ad entrare nella stanza per guardarmi e partecipare come in una gangbang.
Ormai l’idea di vedere coinvolto mio figlio Andrea mi eccita immensamente e non vedo l’ora che lui insieme a tutti i suoi amici mi scopino fino allo stremo. Voglio assaggiare e gustare la sborra di tutti i ragazzi, soprattutto quella di mio figlio. Non vedo l’ora che tutto questo si realizzi e non m’importa di quante persone abbiano già guardato i video hard nei quali sono coinvolta o di chi li gusterà in futuro.
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