In cucina GS5

Mi alzo e dopo una bella pisciata vado in cucina. Poggiata ai fornelli c’è mia suocera Graziella tutta nuda coi sui cento chili abbondanti, il suo culone in bella vista e le sue tettone che ciondolano sul petto. Prepara il caffè.
Mi avvicino, la bacio sul collo e intanto le accarezzo il solco del culo. Il mio cazzo è di marmo, lei lo sente e apprezza. Abbassa una mano, lo afferra e lo accarezza saggiandone la lunghezza. La spingo appena in avanti e lei allarga le gambe offrendomi la sua fica pelosa in bella vista.
SPRONG!
“Aia”.
“Fa male?” chiedo fermandomi mezzo dentro e mezzo fuori.
“Sei così grosso tesoro”.
“Scusa” dico e intanto spingo ancora per infilarglielo tutto. Stavolta non si lamenta più.
La afferro per i fianchi flaccidi e grossi e inizio a scoparla a tutta forza. Graziella geme e gode ora mi istiga a pompare più forte che posso. Non dico certo di no.
Ad ogni colpo le sue tettone sbattono sul petto molli e sudate “sciaf, sciaf, sciaf”.
“Vengooo” ulula la vecchia troia.
“Ti sfondo” mugolo io.
“Si tesoro spaccami in due” sussurra isterica.
“Oi buongiorno” dice una voce sulla porta. Voltiamo la testa e mia moglie Monica, nuda, ci guarda. “Ciao mamma, ciao Key”.
“Ciao tesoro” dice mia suocera facendole un gran sorriso. Si è un po’ irrigidita, la sento bene essendo dentro di lei. La figlia invece non pare avere grosse remore anzi, si avvicina alla madre e le piazza un bel bacio in bocca…con la lingua.
La madre sospira “o amore quanto tempo”.
La figlia continua a baciarla e le accarezza i grossi seni. Mia suocera gode con me dentro e la figlia che le munge i seni. Capisco che non è la prima volta che lo fanno e sempre montandole la madre esclamo “bisessuale con la mammina?”.
“Non ti va” scatta Monica che mollata la madre mi si attacca addosso strofinandomi i seni sulla faccia “Tranquilla anche io scopo la mia” le dico con un largo sorriso fottendole la madre a più non posso. Monica mi aiuta, mi si piazza dietro e mi ficca la lingua nel culo.
Pochi attimi e la sborrata giunge fluente.
Sfilo veloce il cazzo dalla fica della suocera e lo porgo a mia moglie. Monica allarga la bocca, lecca, succhia e mi lustra bene la cappella.
Quando si toglie il cazzo di bocca mi studia strano “mi avevi detto che scopavi tua nonna non tua madre”.
“Le scopo entrambe. Problemi?” domando come nulla fosse.
“Era solo per sapere porcone”.
“Magari la prossima volta ti parlo anche di mamma” ammicco.
“Adoro le tue luride storie di sesso” sorride mia moglie mentre mia suocera è ancora a novanta gradi contro il gas. “Non ho più l’età per farmi sbattere come un tappeto” sospira.
Io le do uno schiaffone affettuoso su una chiappa “sei solo fuori allenamento Graziella”.
Monica sorride “vedrai che ci pensa lui a riportarti in forma”.
La vecchia si gira, ci guarda massaggiandosi una tettona “Monica, tesoro mio, ti sei davvero sposata un toro da monta. Non chiavavo così da anni”.
“E vedrai che questo è solo l’inizio” le dico io palpandole una chiappa e studiando quel gran culone che, al più presto, voglio sfondare fino ai coglioni.
Bella cosa avere la moglie troie figlia di una troia più anziana.