Sex Family 02 - Sega

di
genere
incesti

Mi sto segando, di nuovo. Non mi serve nemmeno un porno, mi bastano i ricordi. Ora non è bello dirlo ma sto pensando a mia madre Diana. Abbiamo scopato per la prima volta quando avevo 21 anni e scopiamo ancora. Gran fica, cinquant’anni portati molto bene. Con quelle belle tette, quelle gambe sexy con le calze di nylon…ummm sento che manca poco.
Si apre la porta “Key senti…” si blocca.
È Mary, la sorella di mia moglie, mi guarda. Cosa sto facendo è innegabile visto che ho entrambe le mani sulla mia lunga e dura canna di carne.
Mi aspettavo uno sguardo di disprezzo o un urlo spaventato ma invece lei si limita a un “o povero caro pensavi a Monica vero?”.
Sto al gioco, mica posso dirgli che mi stavo segando sua figlia “è si la lontananza si sente”.
“Immagino. Anche io dopo il divorzio, ogni tanto” e chiude la porta.
Continua a guardarmi “certo che Monica non esagerava ha detto che hai un palo della luce per cazzo. Pensavo esagerasse ma…”.
“Con la mano non so nemmeno del mio meglio. Vedessi quando mi tocca una donna”.
Sorride.
“Che fai mi provochi?”.
Riprendo a segarmi piano piano “Sarebbe un problema?”.
“Monica me l’aveva detto che ci avresti provato” sorride ma intanto si siede a bordo del letto.
“E che altro ti ha detto, se posso chiedere”.
“Di non restare incinta” sorride mentre allunga piano piano una mano.
Me lo accarezza incerta, tolgo le mani, la lascio fare. La mano lo solletica a palmo aperto per tutta la sua lunghezza, brividi di piacere me lo fanno ciondolare un po’.
Lo prende in mano, inizia a segarmi.
“Sei brava” le dico.
“Grazie” sorride e sega più forte.
Si fa coraggio, si sporge in avanti lecca piano piano la mia cappella prima con la punta della lingua poi decisa come se fosse un ghiacciolo.
“O si cazzo” gemo io.
In un colpo solo si leva la maglietta, le sue gran belle tette sventolano poderose. Non sono grosse come quelle della sorella ma le adoro. Si china, apre la bocca, lo ingoia
“Succhia, si, succhia bene”.
Cerco di toccarla, le sfioro una tetta e ne sento la consistenza poi le mie mani corrono sulle sue gambe ancora così giovanili, ha i pantaloncini corti, non riesco a infilarmi, le accarezzo le belle cosce mentre col pollice posto al punto giusto spingo sul suo zoccolo di cammello.
Da come dimena il bacino capisco di aver fatto centro.
Si china su di me, si infila il mio immane cazzo fra i seni. Inizia a spompinarmi alla spagnola col mio attrezzo ben avvolto nel solco di quelle belle tette che ora hanno i capezzoli dritti più che mai.
Mi sollazza con tette e lingua e io continuo a solleticarla col pollice spingendo per sentire il buchino.
“Dai Mary scopiamo non ne posso più” dico.
Lei molla la presa, si alza in piedi e si sfila i pantaloncini e subito dopo il perizoma rosso svelando una bella fichetta col ciuffetto rossastro ben curato.
“Facciamo piano però se no Giulia ci sente” sussurra.
“Tranquilla” dico e mi tuffo a pesce fra le sue gambe ansioso di gustare quella fichetta così invitante.
Le faccio un lavoro di bocca non da poco perché mi viene in gola due volte. Io bevo tutto, il succo di fica è buonissimo.
“Prendimi, prendimi non ne posso più” geme con la fica colante.
Non chiedo di meglio. A leccargliela il cazzo mi si è marmorizzato. Si sdraia sul letto, apre appena le gambe e io le sono sopra.
È così umida che entro tutto in un colpo solo.
“Porc…” bestemmia lei.
“Fa male?”.
“No no cazzo, spingi, spingi” mi incita.
Ovviamente non avevo intenzioni diverse. Inizio a fotterla a tutto spiano con le mani a palpare i seni e la mia lingua perduta giù nella sua gola.
La sento venire, poi ancora e ancora… io do un ritmo sempre più deciso con le palle gonfie che stanno per esplodere. Cerco di trattenermi per farlo durare il più possibile. Sento le sue unghie graffiarmi la schiena ogni volta che contrae la gnocca.
Alla fine arrivo al limite, mi stacco dalla sua gola “sto venendo” sussurro.
Lei sgrana gli occhi “esci cazzo esci”.
Allora non scherzava, c’è davvero il rischio concreto? Meglio non rischiare.
Con un colpo di anche lo sfilo e me lo prendo in mano. Qualche carezza veloce “vengoooo” e via, parte lo spruzzo. Una di quelle bordate che riempirebbe un secchiello.
Mary si ritrova impastata dalla bocca al seno, mi guarda un po’ strano come se avessi dovuto mirare meglio. Si pulisce un po’ con la mano poi afferra la maglietta e la usa come asciugamani.
Io la guardo col pisello unto ma ancora relativamente duro. So che non faremo la seconda, pazienza.
Mi allungo verso il comodino, prendo le sigarette “ne fumiamo una assieme?”.
Lei si è già alzata in piedi “odio il fumo, scusa” e se ne va nuda, coi vestiti in mano, sculettando quel bel culetto a mandolino.
La sera videochiamata con mia moglie Monica.
“Senti devo dirti una cosa”.
“Dimmi amore” sorride lei più abbronzata che mai.
“Senza girarci attorno mi sono fatto tua sorella”.
“A!” commenta lasciandomi in tensione perché non è né un si ne un no.
“Sei venuto dentro?”.
“No, no” scuoto la testa.
“Attento con Mary è rimasta incinta due volte prima dei diciotto. È fertilissima e non tollera la pillola. Mamma era disperata ogni volta che usciva con un amico. Sai: si esce in due si torna in tre” ride.
“No ma io sono uscito te lo assicuro”.
“Bravo, continua a farlo amore”.
“Non ti scoccia che…”.
Si mette a ridere di gusto “pisellone mio è a casa da una settimana, pensavo te la scopassi dopo un giorno. Sei durato più di quanto pensassi” e se la ride ancora.
“Dio quanto sei troia” sospiro io mentre mi sento venire il cazzo duro.
Lei mi guarda via monitor, deve averlo intuito, guardinga si guarda a destra e sinistra e poi apre la camicetta e mi mette in prima visione le sue mammelle.
“Occazzzo” esclamo prendendomi in mano il cazzo.
Sborro qualche minuto dopo mentre lei con una mano fra le gambe viene quasi in sincrono.
“Grazie” dico.
“Ma figurati, per così poco, anche io avevo voglia” dice.
“Dicevo grazie per Mary”.
“Ma figurati amore, fin che resta in famiglia…” e mi saluta con un bacino.

Keysevenfans@gmail.com
scritto il
2024-05-09
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