Finalmente una che sta al mio passo
di
DiabolikEva
genere
sentimentali
Era difficile stare al mio passo sia fisicamente che mentalmente, ma lei riuscì comunque a starmi dietro un pochino.
Forse perché era l’unica donna che era riuscita a calmarmi, a farmi riflettere e alla fine innamorarmi.
Credo che abbia comunque usato la sua femminilità, o per meglio dire aveva abbondanti seni e mi faceva addormentare su di lei e ciucciare il suo capezzolo come un bambino.
Questa “procedura” rilassava entrambi e ci creava intimità, come se io mi sentissi protetta da lei e lei sentisse il calore di uomo su di lei.
Era come se eravamo legati da fili invisibili, che relax che bellezza che belle sensazioni.
Lei mi diceva: “Lo so che ti piacciono le mie tette, però avrei bisogno anche di cunnilingus (stimolazione del clitoride)”
Io: “Siii, amo leccarla”
Era assolutamente la donna che volevo, una donna che provava sentimenti nei miei confronti.
Perché voleva che io tornassi bambino, cioè succhiare le tette e leccare la vulva (zona da dove escono ogni essere umano).
Lei invece una cosa mi chiedeva: “Questo bel cazzo d’ora in poi è solo mio”
Quando dormivamo insieme le si addormentava tenendomi lo scroto e il pene questa cosa la riassicurava le faceva ricordare che non era colpa sua. Se non aveva avuto un pene da bambina, ma ora poteva averne uno tutto suo in carne (strapon cioè cazzo di gomma sono solo dei giocattoli a confronto di pene vero che si gonfia).
Avere un pene in carne per una donna significa molto, cioè la possibilità di farsi fecondare cosa assai voluta da molte donne.
E a me piaceva che lei si prendesse cura del mio pene, in fin dei conti lei si prendeva cura di me ed io di lei.
Forse perché era l’unica donna che era riuscita a calmarmi, a farmi riflettere e alla fine innamorarmi.
Credo che abbia comunque usato la sua femminilità, o per meglio dire aveva abbondanti seni e mi faceva addormentare su di lei e ciucciare il suo capezzolo come un bambino.
Questa “procedura” rilassava entrambi e ci creava intimità, come se io mi sentissi protetta da lei e lei sentisse il calore di uomo su di lei.
Era come se eravamo legati da fili invisibili, che relax che bellezza che belle sensazioni.
Lei mi diceva: “Lo so che ti piacciono le mie tette, però avrei bisogno anche di cunnilingus (stimolazione del clitoride)”
Io: “Siii, amo leccarla”
Era assolutamente la donna che volevo, una donna che provava sentimenti nei miei confronti.
Perché voleva che io tornassi bambino, cioè succhiare le tette e leccare la vulva (zona da dove escono ogni essere umano).
Lei invece una cosa mi chiedeva: “Questo bel cazzo d’ora in poi è solo mio”
Quando dormivamo insieme le si addormentava tenendomi lo scroto e il pene questa cosa la riassicurava le faceva ricordare che non era colpa sua. Se non aveva avuto un pene da bambina, ma ora poteva averne uno tutto suo in carne (strapon cioè cazzo di gomma sono solo dei giocattoli a confronto di pene vero che si gonfia).
Avere un pene in carne per una donna significa molto, cioè la possibilità di farsi fecondare cosa assai voluta da molte donne.
E a me piaceva che lei si prendesse cura del mio pene, in fin dei conti lei si prendeva cura di me ed io di lei.
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