La dipendenza x uomini maturi

di
genere
tradimenti

Come detto nel racconto precedente
lo zio Umberto scopre il mio lato troia
Aproffitandone per sfogare la sua perversione
Quel estate mi trasforma sessualmente
Dopo la mia prima esperienza con lo zio Umberto
si era instaurato tra noi una chimica,che io non potevo più rinunciare.
Quella passeggiata tra i vicoli e vedere quei anziani salutarmi,
crea in me pensieri sconci,
li vedevo ora in un'altra ottica.
Lo zio Umberto era partito per un lavoro,
Io rimango delusa avrei voluto partire con lui per poter sperimentare nuove esperienze.
Fu così che la mancanza dello zio crea in me un vuoto da colmare.
Un pomeriggio affoso mi fermo al piccolo bar per prendere un gelato,
entro e vengo atratta da una frase urlata
SCOPA
guardo verso la parte di quella frase
C'erano due anziani che giocano a carte
quella frase aveva aperto in me uno scenario virtuale
mi sono immaginata a giocare a scopa con loro
ma la mente immaginava unaltra scena
che scopa vo con quei anziani
la voce del barista mi fa ritornare in me
COSA DESIDERA BELLA SIGNORINA?
mi giro verso il barman ancora scossa dai miei pensieri peccaminosi
rispondendo un cono
Lui sorrise dicendo a che gusto lo vuole?
Il mio primo pensiero che mi viene in mente era di dire al gusto di CAZZO.
Rispondo alla crema zabaione
lo osservo bene e grasso con la classica panza da birra
Questo mi fa pensare come poteva fare sesso con una donna con quel inpedimento.
Questi pensieri mi eccitano facendomi bagnare e i miei bottoncini indurissi
Il barman fissa i miei bottoncini
e mi dice c'è la mettiamo un po' di panna fresca appena montata?
Lo fisso senza rispondere
mi porge il cono con la panna
Ero con mille pensieri peccaminoso in testa
non sentivo più nulla un silenzio inrealge
ero come isolata coi pensieri ferma in mobile col cono in mano
ILbarma con la frase signorina lo lecchi altrimenti gli si scioglie in mano
Solo ora ritorno a sentire le voci dei signori che giocano a carte
la frase SCOPA
Crea in me qualcosa che non saprei descrivere
ho la mano sporca del gelato che si sta sciogliendo
lecco il cono fissando il barman
sembra un atto inocente
mentre nella mia mente pensavo al suo cazzo
lecco con voracità quel (cazzo)
gelato mi rendo conto che tutti mi osservano
Esco rossa in volto
percepisco i loro pensieri
mi allontano camminando veloce voglio allontanarmi da quel posto che ha creato in me pensieri osceni
Arrivo a casa dei nonni tutta accaldata mi chiudo in camera e do sfogo alle mie fantasie erotiche
mi son toccata pensando al barman
che cosa mi sta succedendo
sembra un orso peloso ma mi attira sessualmente smetto di toccarmi dopo tre orgasmi
Mi sento svuotata ma non appagata anzi la fame di sesso mi è aumentata
Quanto vorrei avere ora qui zio Umberto saprebbe calmare i miei desideri.
scendo per cena ma ho sempre un pensiero fisso scoprire nuovi orizzonti.
Il giorno dopo passo spesso difronte al bar
il barman nota il mio continuo su e giù per la via,
ci scambiamo sguardi senza un accendo di saluto
Nel pomerigio lui è lì all uscio io seduta su una panchina che guardo verso il bar.
Avrei desiderio di un buon (cazzo)
gelato,
Comprendo se entro ora che non c'è nessuno,può succedere quello che che desidero ma che non vorrei che succedesse.
La cosa che mi spaventa che in questa ultima settimana non ho mai pensato al mio ragazzo,
non sento la sua mancanza
mentre sento quella di zio Umberto
che mi ha fatto scoprire questo nuovo mondo.
Ora ho un'altro problema spegnere un desiderio irefrenabbile
la curiosità di scoprire nuove realtà.
Guardo verso il bar lui e li che mi guarda
Mi da l'impressione che legge miei più nascosti desideri.
Cosa mi atrae in lui ,perché non riesco a non pensarlo
cosa mi sta succedendo
questi pensieri mi frullano in testa senza trovare risposta.
Lui mi sta fissando fa un cenno ed entra.
Mi guardo intorno non c'è anima viva
mi alzo e raggiungo con un passo veloce l'entrata
lui è dietro il bancone
Con voce decisa dice entra chiudi e metti il cartello torno subbito
sparendo nel retro
Sinceramente vorrei scappare
sto per girare la chiave e andarmene
COSA ASPETTI VIENI NEL RETRO.
mi giro lo vedo e solo con i pantaloncini
vieni che ti faccio gustare il gelato della casa.
Sono inpietrita
tremo ho timore ma nello stesso tempo il mio corpo freme dal desiderio.
Non sono ingenua so bene cosa mi succederà se non esco
pultroppo sarei dovuta scappare via
ma corro verso di lui scoppio in un pianto abbracciandolo.ui mi accarezza la schiena dicendomi di tranquillizzarmi che non vuole farmi del male.
mi alza mettendo a sedere sul tavolo
lo abraccio dicendo cosa mi sta succedendo
sono spaventata perché mi sto rendendo conto che non saprei dire di no.
lui mi da baci sulle labra dicendomi di stare tranquilla che oggi scoprirò un nuovo piacere tutto mio.
mi fa sdraiare su tavolo di schiena
ho il respiro affanato
lui continua a dirmi di stare tranquilla che non mi succederà niente di male.
sento le mie mutandine sfilare
dico no sperando le cosce
lui con voce calma dice tranquilla lasciati andare vedrai che poi mi ringrazierai.
mi adagio chiudo i occhi
sento le sue mani accarezzarmi le cosce mi fa appoggiare i talloni al bordo tavolo
respiro con affanno
so che sono esposta ho il timore di perdere la mia verginita.
E non lo potrei impedire
Sento un alito caldo e un lieve tocco umido
ho un sulsulto
lui da un'altro colpo di lingua più deciso
ho un attimo di in dicisione serro le gambe
ma la sua testa lo inpedisce
ora si che sono esposta
una leccata mi fa sospirare ne segue un'altra un'altra accora
il suo pollice stimola il mio clitoride
Io ora ho sospiri di piacere mi son sollevata sui gomiti
vorrei osservare ma la mia gonna copre la visione
Sento solo una lingua scavare tra le mie piccole labra ho un fremido
un orgasmo mi fa sdraiare di schiena
i talloni scivolano dal bordo tavolo
lui è un canne rabbioso ora lecca e succhia i miei umori
si mette le mie gambe sulle spalle in merge dosi tra le mie cosce.
Ho un sesegursi di orgasmi
sono confusa non ci capisco più nulla.
sfiancata dai orgasmi sono li stessa priva di reazione
lui inizia a segarsi e viene sul mio monte di venere
si risistema e torna di là aprendo il bar
Io cerco il mio intimo non lo trovo
Esco senza indossare l'intimo
trovo molti frequentatori che come esco dal retro tutti si azitiscono
guardandomi con sguardi non certo casti,
Il barman mi guarda sorridendo dice un brindisi alla nostra juliana
Noto il mio slip sul collo di bottiglia di gim.
Esco con passo svelto a testa bassa rossa in volto dalla vergogna.
Lo zio ritorna sono stata in casa per tre giorni
Lo zio al suo ritorno mi porta un pacco questo è per te.
stasera usciamo per mangiare una pizza.
Vorrei dirgli di no ma non ne ho il coraggio.
Mio nonno gli dice che non esco da tre giorni.
Zio mi guarda chiedendo il motivo
Io sfarfuglio qualcosa prendo il pacco salgo in camera.
Lo zio mi segue entra chiudendo la porta
DIMMI COSA È SUCCESSO
lo dice con tono severo
gli racconto tutto
ho paura di una sua reazione.
Lui scoppia con una risata
hai capito valter
Ora conosco anche il nome del barman
scoppio a piangere
lui mi abraccia
chiedendo il motivo del mio pianto
mi chiede se mi aveva costretta
io rispondo no che ero consensiente
lui allora dove sta il problema
ti è arrivato il piaciuto?
dico di si
mi prende dalle ascelle e mi poggia col sedere sul comodino

lo guardo dicendo cosa vuol fare
lui mi bacia e mi sussurra vorrei assagiare anch'io il tuo nettare
e si immerge tra le mie cosce
dovrei fermarlo ma non resisto alla tentazione di riprovare quel piacere,
lo zio e più delicato e mi porta ad sospirare di piacere
ho un lago tra le gambe
lui mi alza adagiandomi sul letto
si porta le mie gambe sulle spalls
sfila il mio pery e.mi lecca divinamente
poi sento una pressione sulla rosellina
e il suo Police scivola dentro al mio ano senza opporre resistenza
in quel istante vengo ho un urletto che strozzo
i nonni potrebbero sentirlo
Esce dalle mie cosce mi bacia facendomi assaporare i miei umori
Esce dicendo di indossare il suo regalo
che mi passa a prendere alle 20:00
nel mentre entra mio nonno chiedendomi il motivo di quel urleto
Zio interviene levando i dal inbarazzo
dicendogli che era tutto apposto che poi gli spiega il motivo del mio urletto.
Non so ma credo che nonno sapesse di zio Umberto
mi accarezza il volto dicendomi stai crescendo.
solo ora mi rendo conto che ho l'intimo alla caviglia
guardo nonno che guarda la caviglia sorridendo ed esce.
scendo a in cucina nonna mi guarda sorridendo
mi sento un inmmbarazzo addosso
non posso crederci sano di zio Umberto e non dicono nulla.
Nonna mi abbraccia e mi sussurra di stare tranquilla che sto crescendo
in quel momento entra zio Umberto con Valter dice ai miei nonni di non aspettarmi che faremo tardi.
scritto il
2024-05-20
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