Le faccio venire tutte
di
DiabolikEva
genere
confessioni
La realtà è che viaggiavo per il mondo in cerca della donna perfetta, quella che ti fa stimolare in ogni sua forma… Spirituale, mentale e corporea!
Ne avevo viste di fighe, di ogni sapore e odore, il mio metodo per andare a caccia era sempre diverso.
A volte rude, altre volte più simpatico, o diretto o loquace, cambiavo asseconda della mia preda.
La mia energia vitale faceva vibrare le donne, se solo avessi utilizzato tutta la mia essenza si sarebbero inchinate ai miei piedi.
In fondo ero buono e trattenevo il mio potere, ma la percezione della figa rimaneva, la vulva di una donna percepiva la mia voglia di scopare e si bagnava.
Difficile che una donna potesse resistere, proprio per questo avevano inventato i tampax e assorbenti. Perdere liquidi vaginali era in ammissibile, ma inevitabile quando sentivi la mia presenza era come liberarsi da anni di oppressione sociale e culturale venire era imperativo e ingestibile.
Avevo fatto aprire le acque ad un sacco di donne, più una donna cerva di trattenersi e più l’effetto di quella strana sensazione alla vulva si faceva più intenso.
Era una sensazione piacevole così piacevole che le donne l’accetavano, venire senza se anche toccare le donne era un dono.
Anche se preferivo scoparle perché l’effetto si triplicava, loro comunque mi facevano capire da uno sguardo che erano venute e che apprezzavano.
Perfino le donne mature o quelle dedite al sesso estremo provavano quella sensazione.
Una volta una mia amica la descrisse così: “Quando ti ho percepito mi sono sentita invasa dal freddo e dal caldo, dai brividi al rilassamento muscolare, violata e vogliosa non riuscivo a controllare il mio corpo ho dovuto lasciarmi andare e macchiato le mie mutandine dei miei umori, avrei voluto urlare al mondo il mio piacere, ma in silenzio o goduto fin in fondo, era come se ti avessi dentro di me”
La ricerca non è ancora terminata, ma spero di far provare alle donne una felicità della loro vulva immensa.
Ne avevo viste di fighe, di ogni sapore e odore, il mio metodo per andare a caccia era sempre diverso.
A volte rude, altre volte più simpatico, o diretto o loquace, cambiavo asseconda della mia preda.
La mia energia vitale faceva vibrare le donne, se solo avessi utilizzato tutta la mia essenza si sarebbero inchinate ai miei piedi.
In fondo ero buono e trattenevo il mio potere, ma la percezione della figa rimaneva, la vulva di una donna percepiva la mia voglia di scopare e si bagnava.
Difficile che una donna potesse resistere, proprio per questo avevano inventato i tampax e assorbenti. Perdere liquidi vaginali era in ammissibile, ma inevitabile quando sentivi la mia presenza era come liberarsi da anni di oppressione sociale e culturale venire era imperativo e ingestibile.
Avevo fatto aprire le acque ad un sacco di donne, più una donna cerva di trattenersi e più l’effetto di quella strana sensazione alla vulva si faceva più intenso.
Era una sensazione piacevole così piacevole che le donne l’accetavano, venire senza se anche toccare le donne era un dono.
Anche se preferivo scoparle perché l’effetto si triplicava, loro comunque mi facevano capire da uno sguardo che erano venute e che apprezzavano.
Perfino le donne mature o quelle dedite al sesso estremo provavano quella sensazione.
Una volta una mia amica la descrisse così: “Quando ti ho percepito mi sono sentita invasa dal freddo e dal caldo, dai brividi al rilassamento muscolare, violata e vogliosa non riuscivo a controllare il mio corpo ho dovuto lasciarmi andare e macchiato le mie mutandine dei miei umori, avrei voluto urlare al mondo il mio piacere, ma in silenzio o goduto fin in fondo, era come se ti avessi dentro di me”
La ricerca non è ancora terminata, ma spero di far provare alle donne una felicità della loro vulva immensa.
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