Ieri avevo voglia
di
Antonio/Tonia
genere
gay
E niente, ieri pomeriggio avevo una gran voglia di cazzo così mi sono preparata da gran mignotta sexy, trucco quanto basta, parrucca alla Valentina dei fumetti, giubilo attillato in pelle, camicetta di seta e minigonna estrema, tacco a spillo ed auto reggenti e sono andata a caccia di un bell’uccello africano, giù alla stazione. Ho impiegato meno di dieci minuti per sedurre con qualche sguardo ammiccante un bel ragazzo nigeriano, alto un metro e novanta, fisico statuario e come ho scoperto di li a poco, con una dotazione sovrumana. Ci siamo appartati in un vicino capannone dismesso e senza troppi preamboli l’ho baciato sulla bocca mentre con la mano gli ho sceso la lampo e gli ho tirato fuori l’uccello, un esemplare dalla lunghezza di almeno venticinque centimetri e dalla circonferenza di una lattina di Red Bull. Il suo cazzo si è indurito molto velocemente con le carezze della mia mano esperta e allora mi sono inginocchiata a fargli un pompino sontuoso. Per una ventina di minuti glio ho baciato il cazzo in tutte le maniere, leccandolo dalle palle dure e piene, poi si per tutta l’asta, fin sopra l’enorme cappella che a stento mi entrava nella bocca. Me lo sono goduto fin quasi a farlo venire ma al culmine del piacere l’ho implorato di sodomizzarmi perché avevo troppa voglia di prenderlo dietro. Non si è fatto pregare, mi ha fatta voltare di schiena, in piedi, con le mani in alto poggiate al muro, le gambe larghe e il culo proteso verso di lui, mi ha iniziato a baciare il buchino infilandomi ogni tanto la lingua nello sfintere così tanto da provocarmi spasmi di piacere e quando ha ritenuto che fossi pronta, mi ha poggiato la cappella su cui aveva sputato per lubrificarla e con decisione mi ha penetrata. Il mio culo avido di cazzo ha accolto il suo membro senza opporre resistenza, nonostante le dimensioni ragguardevoli. Il ragazzo ha iniziato così a scoparmi con forza dandomi dei colpi che mi scuotevano tutta. Dopo circa venti minuti di energica pompata mi è esploso dentro con fiotti abbondanti e caldi che ho avvertito nel mio intestino. Poi lo ha tirato fuori ed ha preteso che glielo ripulissi per bene con la bocca, cosa che non vedevo l’ora di fare. Devo dire che il mio nuovo amico nero mi ha somministrato una dose di cazzo tale che mi basterà almeno per una settimana.
4
voti
voti
valutazione
6.8
6.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il primo amore non si scorda mairacconto sucessivo
Lo sto prendendo ora….
Commenti dei lettori al racconto erotico