Scoperti dalla moglie.

di
genere
gay

Lo scorso dicembre, durante le vacanze di Natale, ero in preda alle mie solite voglie di femminuccia in calore e allora pensai di chiamare Emilio per vederci a casa sua. Sapevo infatti che sua moglie Laura sarebbe stata ospite di alcuni parenti per un paio di giorni e che dunque potevamo contare sulla necessaria privacy. Emilio non se lo fece dire due volte e mi disse di raggiungerlo verso le 21 per passare la notte da lui. Mi chiese di presentarmi en femme perché come ragazza lo facevo uscire fuori di testa. Mi ha sempre detto che fare l’amore con me lo trova più appagante di quando sta con sua moglie e questa cosa gratifica molto la mia femminilità. Ad ogni modo alle nove precise mi presentai a casa di Emilio indossando un soprabito lungo, tacchi a spillo e sotto un completino intimo di pizzo nero e niente altro. Non appena varcai la porta di casa, Emilio mi diede un intenso bacio sulla bocca e mi condusse in camera matrimoniale. Io lasciai cadere il soprabito e mi mostrai in tutta la mia bellezza efebica. Lui continuò a baciarmi e a palparmi dappertutto. Pomiciammo per una decina di minuti e finalmente Emilio tiro fuori l’uccello già in tiro e me lo mise in bocca. Iniziai a fargli un magnifico pompino. Gli baciavo i testicoli, mordicchiandoli delicatamente, poi gli passavo la lingua per tutta l’asta, fino alla cappella ed infine me lo ingoiavo fino alla gola, andando in su ed in giù mentre lui mi spingeva dalla nuca al ritmo che preferita. Il sapore del suo sesso mi faceva impazzire, aumentando la mia eccitazione e predisponendo il mio sfintere voglioso ad accogliere di li a poco quel cazzo stupendo. Volevo proprio scoparmelo con il culo quel bastone di carne e dopo averlo spompinato per bene, implorai Emilio di incularmi nella posizione che preferivamo. Così mi misi in ginocchio sul bordo del letto e lui iniziò a possedermi da dietro, stando in piedi. Il suo cazzo mi scivolo dentro in tutta la sua virilità senza che fosse necessario lubrificarmi con il gel, per quanto ero bagnata di mio. Mi stava scopando magnificamente infliggendomi colpi forti e cadenzati. Ogni tanto lo tirava fuori, aspettava qualche istante che il mio sfintere riprendesse la forma originaria e poi tornava a buttarmelo dentro con forza, scuotendomi ad ogni pompata e provocandomi intense scosse di piacere che si diffondevano per tutto il mio esile corpo femminile. Stavo godendo come una porca, con il cazzo di Emilio ben piantato nel mio culo ed il mio cazzetto turgido che, come al solito, stava iniziando a colare senza essere toccato quando si aprì la porta della camera ed entrò Valeria. Nella foga dell’amplesso, non ci eravamo accorti del suo rincasare inaspettato e rimanemmo entrambi inebetiti dall’essere stati sorpresi, io con il culo per aria e lui che me lo stava svolando senza ritegno. Valeria rimase a guardarci e per alcuni istanti non disse nulla. Io sentii il cazzo di Emilio ammosciarsi e scivolare fuori. Eravamo imbarazzati e anche noi rimanemmo senza parole, cercando in qualche modo di ricomporci ma fu allora che accadde una cosa del tutto inaspettata. Valeria si mise in ginocchio davanti al marito che stava sempre in piedi a bordo del letto e gli prese l’uccello in bocca, iniziando a praticargli un pompino. Emilio torno ad avere il cazzo duro ed iniziò a mugolare di piacere. Io mi stavo ingelosendo ma non osavo proferire parola. Ad un certo punto Valeria smise di sbocchinare il marito è mi chiede di rimettermi a pecora. Io l’assecondai pensando che non fosse opportuno contraddirla. Iniziò a baciarmi il culo con una sapienza che non mi sarei aspettata. Mi stava piacendo, usava la lingua davvero bene infilandosela di tanto in tanto dentro allo sfintere. Quando ritenne che fossi pronta, prese con la mano il cazzo sempre più eccitato di Emilio e me lo piantò di nuovo nel culo, come fosse un dildo. Emisi un gemito di piacere perché la situazione, da estremamente imbarazzante, si stava tramutando in estremamente eccitante. Emili riprese a pomparmi più forte di prima mentre Valeria si stese sotto di me prendendomi il cazzetto in bocca e chiedendomi di baciarle la figa. Io non l’avevo mai fatto ma la lingua la sapevo usare benissimo e non mi tirai indietro. In fondo, pensai, si tratta di fare la lesbica, non c’è nulla di male. Emilio mi sborrò dentro quasi subito per quanto era eccitato ed io feci lo stesso nella bocca di quella puttana di Valeria che ci sapeva fare quasi quanto me. Poi dovemmo dedicarci alla sua figa che io continuai a baciare e solleticare finché non raggiunse anche lei l’orgasmo. Dopo esserci riavuti, Valeria ed io rianimammo il cazzo di Emilio spompinandolo insieme e quando fu di nuovo in tiro ci mettemmo a pecora l’una affianco all’altra con Emilio che prese a scoparci alternatosi tra il mio culetto e quello della moglie. Ci devastò entrambe fino allo sfinimento. Esausti ed appagati, ci mettemmo a dormire con Emilio in mezzo e noi ragazze che gli tenevamo l’uccello in mano per non farcelo scappare. Fu una notte memorabile che abbiamo ripetuto molte alte volte. Ora io e Valeria siamo molto amiche e ogni tanto lesbichiamo anche da sole, senza il supporto della verga del marito, provocandoci dolci orgasmi.
scritto il
2024-05-30
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