Mamma sospetta...

di
genere
incesti

Era da un po' di tempo che sospettavo che mia madre tradisse mio padre.

Loro sono una coppia felicemente sposata da più di 25 anni ed io sono figlio unico.

La mia mamma è una milf di 57 anni, alta 1.60m, casalinga, con i lineamenti del viso da vera esperta e qualche rughetta dovuta all’età, occhiali da dottoressa, una terza di senoancora abbastanza sodo, un culo da paura … e soprattutto tanta voglia di vivere. In casa veste sempre con leggins e magliettine semiscollate.

Mio padre, tre anni più grande di lei, è spesso fuori casa per lavoro.

Io sono un ragazzo di 25 anni, fisico scolpito dopo anni di crossfit, emigrato in Emilia Romagna per lavoro.



La mia stanza si trova vicino alla camera da letto dei miei genitori e, quando vivevo ancora con loro, un paio di volte alla settimana sentivo i miei fare l’amore perché sentivo mio padre con l’affanno, che ansimava e si sentiva i colpi che le dava sul culo. Subito dopo lei si alzava e, sbuffando per non aver goduto, andava in bagno a pulirsi perché l’aveva riempita. Dopo che si addormentavano ci andavo io per sfogarmi di quello che avevo sentito e, anche perché, avevo un’attrazione per mia madre e un desiderio morboso di poterla possedere.

Questo desiderio era svanito perché nel frattempo avevo trovato lavoro in provincia di Modena e avevo trovato una ragazza che mi soddisfaceva quindi tornavo a casa solo durante alcune feste comandate che trascorrevamo in compagnia dei familiari.

Un giorno, qualche settimana prima di Natale, mio padre mi chiama e mi dice di comprare una telecamera da interno per poter mettere in casa da collegare al Wi-Fi con la scusa che in prossimità del Natale vi erano molti furti in appartamento e di non dire niente alla mamma per non farla preoccupare. Questa scusa non mi convinceva molto anche perché il quartiere in cui viviamo è sempre stato molto tranquillo e non si sono mai stati furti.

Tornai per le ferie e, un giorno, quando la mamma non era in casa, installammo la telecamera nella zona soggiorno-ingresso e scaricai l’app sul mio cellulare come e anche su quello di mio padre.

La sera della vigilia di Natale, come da usanza del sud, la trascorremmo dai miei nonni materni e lì c’erano il fratello di mamma con moglie e figlia di otto anni e la sorella di mia madre, separata, di qualche anno più piccola di lei ma completamente identica con suo figlio adottivo di origini cubane di nome Roberto. Lui è un ragazzo di 21 anni, con fisco scolpito color ebano.

Mia madre indossava una gonna in pelle con spacco laterale, una camicetta bianca che metteva in risalto la sua scollatura ed aveva un rossetto di colore rosso vivo … era una bomba sexy.

Io andavo molto d’accordo con mio cugino Roberto, uscivamo spesso insieme quando ero a casa e ci raccontavamo le nostre avventure con le nuove ragazze però da un po' di tempo lo vedevo più distaccato ma credevo fosse a causa del suo nuovo lavoro.

Di solito a tavola io mi sedevo vicino a mio cugino in modo da poter chiacchierare e poter parlare durante la solita serata di festa comandata, ma questa volta Roberto si sedette tra sua madre e mia madre, così io mi posizionai di fronte a loro. Durante la cena lui faceva qualche battutina e vedevo che riempiva spesso il bicchiere del vino di mia madre che, dopo un po', rideva solamente. Vedevo che ogni tanto Roberto abbracciava mia madre e la baciava sulla guancia, e ad un certo punto vidi che lei si tolse gli occhiali, si mise una stecchetta in bocca, guardava verso l’alto e aveva come un tremolio; pensai fossero le conseguenze del vino ma dopo qualche giorno ebbi la conferma che non era così. Mia zia mi guardava e sorrideva.

È tradizione a fine serata scambiarsi dei regali e ognuno di noi, come da tradizione, ne aveva preparato uno per ciascuno dei partecipanti e ce li scambiammo a mezzanotte. Notai che Roberto diede a mia madre un piccolo regalo e le disse di aprirlo a casa quando era da solo; questa cosa mi fece pensare un po' ma non ci feci neanche tanto caso perché anche io ormai ero invaso dai fumi dell’alcool.

Finita la serata salutammo i presenti, vidi mia madre abbracciarsi con sua sorella e con Roberto e lui mi disse che il giorno dopo sarebbe passato a casa mia per raccontarmi delle cose.

Arrivammo a casa, andai in camera mia, mi spogliai e mi misi a letto dimenticando la porta aperta e mi misi un po' al cellulare. Dopo un po' capii che i miei stavano scopando perché sentivo mio padre respirare con affanno e si sentiva il letto cigolare. Come accedeva sempre, mia madre si alzava e andava in bagno ma questa volta disse a mio padre che non era soddisfatta della loro scopata. Tutto questo mi facevano tornare in mente tutte le seghe che mi sono fatto alla fine delle loro scopate quando ancora vivevo con loro così, in memoria dei vecchi tempi, cercavo di aspettare che si addormentassero per poter andare a scaricarmi in bagno. Però non fu così perché sentii mio padre russare ma si vedeva la luce del display del cellulare di mia madre acceso e lei in ombra che chattava con qualcuno. Dopo un po' mia madre si alzò dal letto, si affacciò nella mia stanza per vedere se dormissi (feci finta di dormire), preso il regalo che le aveva regalato Roberto e si chiuse in bagno a chiave.

A questo punto la voglia di sborrare non mi stava facendo dormire e questa cosa che mia madre si era chiusa in bagno con il regalo mi Roberto mi aveva fatto venire la curiosità di spiarla, anche perché in casa nostra non era abitudine chiudere le porte a chiave.

Mi avvicinai senza scarpe per non far rumore alla porta del bagno e mi abbassai per vedere cosa stava facendo. Era in camicia da notte, poggiata al lavandino e stava scartando la busta regalo di suo nipote. Poi si mise a leggere un pezzo di foglio preso dall’interno e inizio a ridere. Uscì finalmente il regalo, che mi fece chiarì un po' di cose. Si trattava di un dildo di colore marrone con ventosa. Rimasi sbalordito perché non avrei mai potuto pensare che mio cugino potesse regalare questo tipo di cose a mia madre e lei avere una reazione divertita anche perché le nostre famiglie, essendo del sud Italia, credevo avessero una mentalità poco aperta, ma mi sbagliavo.

Mia madre iniziò ad accarezzare il dildo su tutta la sua lunghezza e ad un certo punto cominciò a leccate la punta. La vedevo che era in chat con qualcuno e capivo che sicuramente eseguiva qualche ordine ricevuto in chat. Dopo iniziò a farselo entrare in bocca per buona parte della lunghezza e si scattò una foto. Io fuori la porta stavo impazzendo con il cazzo che mi esplodeva e avrei voluto sfondare quella porta per poterla scopare e sfondare per bene ma decisi di aspettare perché avrei trovato il modo per poterlo fare una volta avuta in pugno. Dopo attaccò il dildo con la ventosa alle mattonelle del bagno all’altezza del cazzo e si inginocchiò per iniziare un favoloso pompino al dildo.

Volevo porre fine alla mia pena e pensai di mandare un messaggio a mia madre con le foto della serata in modo da farla desistere facendole capire che ero sveglio e che sentivo dei rumori provenienti dal bagno, visto che lei ci dava dentro cercando di ficcarsi quanto più in gola possibile il suo cazzo di gomma. Vidi che si spaventò bloccandosi, ma da buona vecchia volpe, iniziò a simulare un vomito per poi tirare lo sciacquone. Nascose il regalo in un mobile dove erano riposti gli asciugamani puliti.

Corsi subito nel mio letto e poco dopo lei uscì dal bagno, così mi avvicinai a lei e le chiesi se stesse bene ma mi rispose che sicuramente aveva bevuto molto e aveva vomitato, nel frattempo tremava, sicuramente per lo spavento di poter essere scoperta, così la abbracciai e stringendola a me avvertivo che aveva i capezzoli turgidi sotto la camicetta.. questa cosa mi stava facendo perdere la testa, volevo spiattellarle in faccia tutto quello che avevo visto e immaginato ma la mia mentre perversa mi diceva di attendere perché sarebbe arrivato il momento buono per colpire..
scritto il
2024-06-15
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