3. Il sogno di scoparmi la amica amica si è avverato: la mia amica s, fine trilogia

di
genere
etero

Dopo aver raccontato di come son riuscito a farmi le mie amiche B e G, voglio chiudere questa trilogia raccontando di come è avvenuta senza dubbio la scopata più attesa, quella con la mia amica S.
S è alta, bionda, un bel fisico, un culo non da 10 ma che si lascia guardare, ma soprattutto, nella sua adolescenza fino ai 20 è stata una troia esagerata. Son pur certo che se ci fosse una classifica delle ragazze a cui ho dedicato più seghe, lei occuperebbe senza dubbi il primo posto.

PUNTO 1: io ed S siamo cresciuti praticamente assieme, stessa età e stessa classe per tutto il periodo scolastico, stessa compagnia dei genitori, stesse vacanze per qualche anno.

PUNTO 2: iniziò ad entrare prepotentemente nei miei pensieri durante i primi anni di superiori.
La scuola era diversa ma continuavamo a sentirci spesso, fu questo scriverci quasi ogni giorno che mi portò a pensarla con regolarità. Nelle chat mi raccontava delle sue prime uscite con i ragazzi, di come la toccavano, di come la baciavano. Era molto confidenziale con me, tanto da mandarmi delle foto dove mi chiedeva aiuto su come doveva vestirsi per vedere qualcuno e per essere piu provocante possibile. In quegli anni si è nel clou degli ormoni e ogni scusa era buona per dedicargliene una.

PUNTO 3: Come scrissi nella storia di B, le prime uscite in discoteca erano l'unico modo per vedere le compagne o le amiche più fighe vestite in un certo modo e per provare a toccarle. S era ovviamente una di queste, fortunatamente i locali erano quelli che frequentavo io e non vedevo l'ora di andarci per vederla e provarci.
Una sera la incontrai e volevo starle vicino il più possibile per cercare un contatto, la vedevo farsi altri ragazzi, come a gara con le sue amiche e magari potevo essere quell'uno in più. Venne a ballare con me, la presi per i fianchi e iniziò a strisciarsi contro di me, a una certa mi prese le mani e se le mise sul culo. Che sogno stavo vivendo, si fece toccare per bene più volte ma senza farsi baciare. Il giorno mi scrisse se la serata mi fosse piaciuta e le dissi chiaramente che grazie a lei mi ero divertio molto. Mi disse che le piaceva vedere la reazione mentre si faceva toccare, le scrissi dicendole che mi era piaciuto toccarla e che avesse un bel culo.
Non si facevano serate ogni settimana, anzi per andare a ballare si dovevano aspettare le feste comandate. Per un'altra festa mi chiese consiglio sull'outfit da mettere, o una gonna che non piaceva più di tanto oppure un pantalone di pelle rosso, molto attillato. Le consigliai l'ultimo perché mi arrapava l'idea di toccarla con su quello. La serata iniziò ed andai subito al dunque, ci abbracciammo e cominciai a toccarla, la palpai per qualche secondo, sicuramente era per i drink presi, dopodiché lei mi disse "quello è il mio culo ahah", scoppiai a ridere e le chiesi scusa ma lei mi disse "ti è piaciuto almeno?" Con una mia risposta affermativa. Durante la serata iniziò a bere anche lei e si fece toccare un bel po di volte.

PUNTO 4: Iniziammo ad uscire in amicizia e molte volte, non avendo ancora la patente, si andava e si tornava a casa a piedi. Dopo una serata alcolica al bar del paese, nel rientro a casa, dal nulla mi disse "ci facciamo?", non dissi niente, mi avvicinai a lei e iniziai a limonarla toccando tutto quello che era possibile toccare. Nei giorni successivi non andammo sul discorso e continuammo ad uscire normalmente senza mai però fare qualcosa.

PUNTO 5: finiti gli anni delle superiori non successe più nulla, continuavo a pensarla intensamente e la sentivo molto poco.
Nel 2020 ci fu il covid e si andava verso l'estate, con le varie zone e i vari coprifuochi. I miei genitori si convinsero ad andare in vacanza con la loro compagnia, ovviamente con i genitori di S. Si trattava dell'intero mese di agosto e mi chiesero se volessi andare. Un intero mese con S, a bere tutti i giorni e a divertirsi, era una bella occasione per provarci.
Incominciammo ad uscire perché volevo farmi raccontare com'era la situazione giù, essendo S abituè del posto visto che con i suoi e altra gente andavano ogni anno. Mi parlava molto liberamente dicendo che lei si era concessa ad alcuni amici di giù e che sicuramente ci sarebbe stata qualcuna anche per me. Ero gasato per la vacanza ma volevo solo ed esclusivamente lei, ero sicuro potesse nascere qualcosa, non di sentimentale, volevo solamente divertirmi con quella troia.

PUNTO 6
Arrivati ad agosto, iniziò la vacanza. Le serate scorrevano molto bene e, causa i primi via libera dalle restrizioni della pandemia, la voglia di divertirsi era ai massimi.
Non era da meno la voglia di scopare, io volevo troppo S, la guardavo durante il giorno, la pensavo, e la sera ci provavo. Lei sembrava apprezzare e le piaceva provocarmi durante le serate, ballava con me e si strusciava, facendosi toccare.
Una sera eravamo in casa ed iniziammo a bere con altri amici, giochi alcolici e via. Lei era bella brilla e dopo un po mi si sedette sopra le gambe. Aveva un top bianco e una gonnellina abbastanza corta che faceva vedere le gambe. I bicchieri continuano e lei mi si sedette un po più su, in poche parole me la ritrovai sul cazzo.
Come se niente fosse iniziò a muoverlo, suscitando una erezione incredibile, le misi una mano sul fianco e un'altra sulla coscia ed iniziai a muoverla, iniziò ad eccitarsi e mi disse "tocca pure" , subito le misi le mani sotto la gonna, il suo culo era bellissimo a toccarlo, pian piano mi spostai verso la sua figa, non dicendomi niente iniziai ad accarezzarla e subito notai quanto fosse bagnata. Dopo qualche secondo mi avvicinai all'orecchio e le dissi "io non resisto più, dobbiamo fare qualcosa io e te". Mi guardò e davanti a tutti disse "torniamo tra poco", con vari commenti da parte degli altri del tipo "buona scopata" e "era ora". Mi portò nel bagno di casa sua e iniziammo a baciarci appassionatamente. La girai, mise una gamba un po alzata e appoggiò le braccia sul muretto del lavandino, formava con la schiena un arco che finiva col suo culo perfetto davanti a me. Le alzai la gonna e mente glielo infilavo le dissi "Oh sì S, finalmente!"
Dopo la mia amica B finalmente stavo vivendo il sogno anche con S, la troia godeva e io la stavo sbattendo con una forza impressionante, la guardavo attraverso lo specchio godere con la bocca aperta e gli occhi chiusi. Iniziai a pensare alle infinite seghe fatte pensando a lei e sembrava di essere in paradiso, il paradiso però lo conobbi i momenti successivi, lei venne ed iniziò a segarmi. Eravamo in piedi, lei che andava su e giù sul mio cazzo durissimo, io che le stringevo il culo dicendole quanto fosse figa e quanto avrei voluto scoparla già da tempo. Venni copiosamente nel lavandino e fu la sborrata più bella mai fatta.
Purtroppo nei giorni successivi mi disse di non voler continuare ad avere rapporti occasionali per non rovinare l'amicizia, anche se nei mesi seguenti scopammo un paio di volte e fu una più bella dell'altra.


scritto il
2024-06-19
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