Il nuovo lavoro secondo capitolo

di
genere
esibizionismo

Secondo Capitolo
Arrivò Paolo mentre il medico stava andando via e preoccupatissimo mi chiese come stavo, gli risposi che avevo dei dolori al basso ventre ma ora che il medico dopo che aveva fatto la puntura stavo meglio.
Antonietta gli disse che dovevo fare questa cura e tra 4/5 giorni andare dal medico per una visita di controllo, era giovedi e rimanemmo il fine settimana a Salerno.
La domenica i dolori erano spariti, stavo benissimo, la mattina andammo prima a messa con Antonietta e Umberto che ci presentarono il Parroco, Don Guglielmo non giovanissimo tarchiato e dall’apparenza un uomo mite, disse ad Umberto che gli sarebbe piaciuto che tornasse a dargli un aiuto con i parrocchiani, Umberto gli spiegò che non aveva nessuno che lo accompagnava, mi feci avanti e mi proposi di farlo io, d’altronde la parrocchia era a pochi centinaia di metri da casa e si trattava di 2 ore per 2 pomeriggi a settimana, il Parroco e Umberto mi ringraziarono poi tornammo a casa per il pranzo.
Il martedi mio marito mi accompagnò dal medico, nello studio mi chiede come mi sentivo, risposi bene poi mi disse di spogliarmi, rima si con reggiseno e mutandine abbastanza caste,( tipo pantaloncino stretto) gli chiesi se dovevo togliere calze e reggicalze disse che potevo tenerle, mi sedetti sul lettino, mi fece stendere ed iniziò la visita, vedevo mio marito che aveva gli occhi di fuori mentre un uomo anche se medico di una certa età aveva le mani sulla sua mogliettina, iniziò tastandomi il pube, facendo pressione con le mani sia a dx che a sx, avevo le gambe stese e chiuse, poi mi chiese se potevo leggermente abbassare le mutandine perchè doveva palpare meglio sul pube direttamente, con le mani presi il bordo delle mutandine e le feci scendere, gli dissi se andava bene e lui le abbassò leggermente, guardai mio marito che aveva le mani incrociate all’altezza del pube, chiusi gli occhi e pensai il cornuto si sta eccitando e mi accorsi che lo ero anche io, il medico mi chiese di alzare le gambe e di allargarle leggermente, continuò a premere, spingendo e chiedermi se avevo dolore, risposi assolutamente no, bene abbiamo terminato, con la scusa di rimettere al suo posto le mutandine con il dorso della mano toccò la mia figa e poco dopo mi accorsi che c’erano delle macchioline biancastre, salutammo il medico e mi disse quando vuole sono a sua disposizione.
In auto chiesi a mio marito se lo spettacolo gli era piaciuto e lui mi baciò e mise una mano sotto la gonna e mi fece godere attraverso le mutandine dicendomi se mi sarebbe piaciuto che fosse stato il medico a farlo…
Gli dissi si mio cornutino, lui, ho goduto due volte una in studio e l’altra ora senza toccarmi, fortunatamente il cappotto ha potuto nasconder le macchie sui pantaloni.
Tornammo a casa e scoprimmo con molto stupore che Antonietta era scivolata ed era caduta, portata in ospedale l’abbiamo raggiunta e trovammo Umberto che ci disse che la moglie cadendo si era rotta tibia e perone e il giorno dopo sarebbe stata operata.
Dopo l’operazione Antonietta avrebbe dovuto stare un decina di giorni in ospedale e poi sarebbe stata trasferita a Napoli per la fisioterapia, Umberto ci chiese un aiuto e visto che erano brave persone gli dissi che a Lui ci avrei pensato io.
Le giornate passavano tarnquille, 2 volte a settimana portavo Umberto in parrocchia con la carrozzina.
Una mattina e come tutte le mattine portai il caffellatte ad Umberto, appena finito di berlo mi disse, tesoro oggi mio cugino mi accompagna da Antonietta e avevo pensato di dirgli di regalarvi l’affitto che erano pochi soldi, se tu sarai carina con me, gli chiesi in che senso?
Umberto mi disse: sai Carla io orami sono anziano e li sotto non si muove più nulla, se tu mi regalassi di vederti e accarezzarti ogni tanto mi faresti felice.
Risposi, Sig. Umberto ma cosa mi propone? Potrebbe essere mio Nonno?
Lo so mia cara però mi faresti felice, rimarrebbe un nostro segreto.
Dissi ad Umberto mi ci faccia pensare e domani gli darò una risposta (avevo già deciso di si e che il cornuto ne sarebbe felice)
La sera raccontai tutto al cornuto che si fece due seghe per l’eccitazione…cosa pensi che ti faccia e cosa ti piacerebbe?
Risposi che avrei accettato tutto quello che avrebbe chiesto, questa frase lo mandò fuori di testa, stava di nuovo con il cazzetto dritto in mano allora mi venne un idea
Tesoro io ti racconterò per filo e per segno quello che succederà però tu dovrai smetterla di toccarti e soprattutto non godere lo so che è una cosa difficile, io ti faccio felice e tu dovrai stare alle mie decisioni, accetti si amore mio lo accetto e te lo prometto.
La mattina successiva mi presentai da Umberto con il grembiule aperto davanti, lui capi subito e mi disse sono felice della tua decisione, vedrai come ci divertiremo… di seguito i primi giorni tipo con Umberto:
lo aiuto a mettersi seduto sul letto, mi fa togliere il grembiule, sono con reggicalze, mutandine e reggiseno, mi fa girare su me stessa, poi prende i lati delle mutandine e le manda nel solco del culo, ti voglio sempre cosi, poi mi fa girare di nuovo davanti a lui, inizia ad accarezzarmi le cosce, i fianchi, le tette, mette una mano sul pube ed inizia ad accarezzarmi la fighetta attraverso il tessuto delle mutandine, mi fa allargare leggermente le gambe ed inizia a toccare il clito, si accorge che i miei capezzoli sono duri, li strizza e tiro un grido di dolori, mi dice tranquilla lo so che ti piace…vedi come ti stai bagnando, è vero mi piaceva, ritornavo con la mente ai contadini amici di mio cugino che mi hanno sottomessa.
Suonò il telefono era il parroco che chiedeva informazioni su Antonietta, uscii dalla stanza ed iniziai a fare le faccende di casa.
Aiutai Umberto ad andare in bagno, lui era abbastanza autonomo, ad un certo punto mi sentii accarezzare il culo, mi disse di togliere il grembiule e fare le faccende senza, iniziava a darmi ordini, era seduto sulla sedia in cucina e ogni tanto mi chiedeva di avvicinarmi, mi toccava le gambe, con il pollice mi strusciava il clito, mi bagnavo continuamente era una tortura e lui lo sapeva.
La domenica andiamo a trovare Antonietta, torniamo a casa e mentre il cornuto è in bagno, e io e Umberto in cucina lui mette una mano sotto la gonna ed inizia a toccarmi, ora mi sta facendo un vero ditalino, gli dico di fermarsi è rischioso, sto per godere quando smette perché mio marito è uscito dal bagno, fortunatamente non ci fù occasione per Umberto di fare altro.
La sera nel letto come al solito il cornuto è curioso, gli racconto che mentre era in bagno…
Eccitatissimo, vuole godere e gli dico Amore ho paura che la cosa ci stia sfuggendo di mano,
mio marito mi dice: la cosa ti piace? Vorresti essere dominata da Umberto? Pensa che ti penetra con quelle grosse dita sai quanto ti farebbe godere? Sia in figa che nel culetto ancora stretto-
gli rispondo che mi piacerebbe perché fa anche piacere a te cornuto, sai cosa mi ha chiesto l’altro giorno che vorrebbe farmi delle foto con la polaroid per tenerle come ricordo, hai insistito anche oggi.
Mio marito se a te fa piacere fagliele fare
Continua
Per commenti carla632023@libero.it
scritto il
2024-07-11
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