Raffaella finale

di
genere
corna

Quando si riprende, tira finalmente fuori il mio cazzo duro e spalanca la bocca. . Mi guarda negli occhi e lo lecca tutto, partendo dalle palle fino ad arrivare alla punta della cappella e all'improvviso lo prende quasi tutto in bocca e comincia a spompinarlo come un'affamata di cazzo; la cosa che mi manda più fuori di testa però non è la sua bocca ma il suo sguardo da troia. La guardo e nei suoi occhi leggo tutta la sua passione esplodere; mi succhia il cazzo sempre più veloce, le vene si gonfiano e capisco di essere vicino all'apice… Rantolo forte, lei capisce e mi lascia schizzare nella sua bocca di puttana assetata di sborra. Ingoia tutto, continua a leccare e a succhiare, quando all'improvviso suonano al citofono. All'improvviso per lei ma non per me. Sono Giacomo e Davide, i miei due migliori amici e compagni di "scorribande". Raffaella per fortuna non sembra affatto infastidita, anzi, del resto è una donna molto intelligente e ha già capito tutto. Accoglie i ragazzi, facendosi trovare già inginocchiata a terra, completamente nuda e sul pavimento sotto di lei i suoi umori colanti hanno formato un piccolo lago. Le loro mazze sono già dure, li spompina a turno, mentre sega l'altro e io di certo non me ne resto a guardare… Mi allungo sul pavimento, la faccio sedere sulla mia faccia e guardare la sua figa fradicia mi fa diventare il cazzo di marmo. La lecco lentamente, lei si struscia sul mio viso come una gatta in calore, mugola e nell'istante in cui le prendo tutta la figa in bocca e la succhio, lei sussulta e inarca la schiena. Le stringo forte le gambe, la trattengo sul mio volto, lecco veloce e lento, intanto che la sculaccio e poi comincio a stuzzicarle il buchino del culo con un dito; lei freme, si dimena, infilo piano il dito e non trovo alcuna resistenza, tutt'altro… Raffaella mi riempie la bocca con il suo dolce orgasmo e poco dopo i miei amici le sborrano sulla faccia e sulle tette; raccoglie i loro fiotti con le dita e se le porta alla bocca per gustare i loro sapori. Noi tre ci scambiamo uno sguardo d'intesa; Davide prende la sua microcamera, la va a posizionare nella camera da letto di Raffaella e solo noi potremo avere accesso al video. Lei ci raggiunge, muovendosi a quattro zampe, con la sua faccia da cagna in calore ancora ricoperta di alcuni schizzi. Davide e Giacomo restano in piedi a guardare perché conoscono bene i patti: io sarò il primo a scoparla. La faccio sdraiare sul fianco destro, le alzo la gamba e stuzzico il suo clitoride con la punta della mia cappella, inumidendola con i suoi umori incandescenti. Raffaella freme, m'implora di fotterla forte e, anche se pure io vorrei la stessa cosa, proseguo a stuzzicarla per aumentare il suo piacere. Il mio palo di carne è intriso dalle sue voglie; sentire il suo respiro affannoso e vedere la sua voglia dipinta sul suo volto da puttana insaziabile mi manda al manicomio e con una sola spinta sono finalmente dentro di lei. Cazzo, se è bollente… La scopo forte, a un ritmo serrato, senza quasi darle respiro. Una mia mano le tortura il clitoride, l'altra i capezzoli e la mia bocca vicina al suo orecchio le sussurra porcate tra un rantolo e un gemito. Sento la sua figa contrarsi intorno al mio cazzo, stringerlo come a volerlo trattenere per sempre dentro di lei, vedo i suoi occhi quasi uscire fuori dalle orbite e avverto le gocce calde del suo orgasmo inonandarmi fino alle palle. Raffaella non si trattiene, grida tutto il piacere che aveva tratte dentro di sé. La osservo, stordita dal piacere e penso a quanto abbia sofferto in tutti questi anni nel cercare di sopprimere il lato più bello di sé stessa, quello più selvaggio e più libero. Comincio a stuzzicare con la cappella il suo buchino più stretto, mentre i miei amici si avvicinano alla sua figa; Davide la lecca e Giacomo le mette tre dita dentro. Lei si gira verso di me e dal suo sguardo capisco quello che vuole. Le infilo due dita nel culo ed è talmente fradicia e rilassata che entrano senza farle male; aggiungo un altro dito e spingo. Lei gode in una maniera indescrivibile. Tiro fuori le dita, la inculo senza alcuna delicatezza e la troiona ride felice, come se non aspettasse altro. Spingo come un pazzo nel suo bellissimo culo, lo schiaffeggio forte, le tiro i capelli e più aumento il ritmo, più lei grida. Le sue urla di piacere stanno minando la mia resistenza, vorrei cercare di durare il più possibile, ma non ci riesco, è troppo eccitante ascoltarla godere, così diminuisco il ritmo per durare di più. Raffaella viene di nuovo, allora io mi lascio andare, le afferro forte i fianchi, spingo veloce e le riempio il culo con il mio miele bianco. I miei amici indossano il preservativo e, mentre lei è ancora in estasi e piena della mia sborra, se la scopano come vogliono. Raffaella mi guarda per tutto il tempo ed è il ritratto del piacere più puro. Da quella sera ha avuto inizio la nostra storia come amanti, che non si sono limitati a giocare tra di loro e che hanno soddisfatto tutte le loro fantasie più nascoste, soprattutto quelle di Raffaella.

scritto il
2024-08-16
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